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Economia

Alluvioni in Sicilia, dal governo Musumeci altri 16 milioni per la pulizia di fiumi e torrenti

Redazione

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«Per il quarto anno consecutivo finanziamo le operazioni di pulizia di quei corsi d’acqua della Sicilia che a causa dell’irresponsabile incuria del passato rischiano, in presenza di eccezionali eventi atmosferici, di trasformarsi in trappole mortali, così come purtroppo è già avvenuto. È un lavoro di prevenzione enorme, che portiamo avanti senza tregua e in modo capillare e che spero possa essere presto finalmente supportato, oltre che da Roma, anche da Bruxelles, con mezzi straordinari adeguati alla particolare fragilità del nostro territorio».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci all’indomani della decisione assunta da Palazzo Orléans di destinare, attraverso la Struttura commissariale anti dissesto idrogeologico guidata dallo stesso governatore, quasi 16 milioni di euro a un Piano di interventi urgenti per la messa in sicurezza degli alvei fluviali, predisposto dal dipartimento Tecnico regionale. Sono 63 le nuove opere programmate, così suddivise: 12 nel Messinese, 10 nelle province di Ragusa e Siracusa, 7 in quelle di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, 6 nel Catanese, 3 nel Palermitano e una sul territorio di Enna.

«Sono una cinquantina – prosegue Musumeci – i lavori contro il rischio idraulico che abbiamo già portato a termine, impegnando circa ottanta milioni di euro. Fiumi rinomati dalle sponde oramai inesistenti, ma anche tracciati aridi, a malapena visibili perché invasi da arbusti, detriti o rifiuti: vere e proprie bombe a orologeria pronte a esplodere in occasione di violenti nubifragi. L’attenzione per l’incolumità della gente è sempre stata al massimo livello e mai conoscerà cali di tensione ma, ripeto, il lavoro da fare è davvero imponente e riguarda ogni angolo della Sicilia».

Proprio per questo è in arrivo un’ulteriore programmazione che comprende altri 77 torrenti. Il budget necessario – è stato stimato – ammonta a 34 milioni di euro e dovrebbe arrivare dalla Protezione civile nazionale alla quale, a breve, verrà inoltrata la relativa richiesta.

Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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Economia

Importanti novità per i celiaci dall’ASP di Trapani: dal 1° ottobre accredito mensile su Tessera Sanitaria

Redazione

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Novità per chi è in possesso di un’esenzione per celiachia

Dal 1° ottobre 2025, infatti il budget sarà accreditato mensilmente sulla Tessera Sanitaria/Carta regionale dei Servizi. Per attivarlo, il cittadino celiaco avente diritto deve recarsi al proprio Distretto Sanitario dell’ASP Trapani.

Per utilizzare il budget mensile in farmacie, parafarmacie, negozi specializzati e in supermercati convenzionati di alcune catene della grande distribuzione, sarà sufficiente presentare la Tessera Sanitaria alla cassa al momento dell’acquisto, e inserire il Codice Celiachia ricevuto dall’ASP.

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