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Cronaca

All’ospedale Nagar di Pantelleria si fa chirurgia delicata e di emergenza. L’equipe di Chiarot salva vite

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Nei giorni scorsi, presso l’Ospedale Nagar di Pantelleria, sono stati ricoverati due pazienti in condizioni di salute che hanno fatto scattare l’emergenza.
Un caso riguarda un paziente di soli 22 anni, da pneumotorace spontaneo l’equipe medica guidata dal chirurgo Massimo Chiarot ha effettuato un drenaggio toracico in emergenza; il secondo caso, risale a sabato scorso, e vede un 51enni affetto da occlusione intestinale da volvo ileale con associata sindrome aderenziale.
Due interventi in emergenza, dicevamo, e gestiti dal Dottor Chiarot, dal suo aiuto Mimmo Vitale e tutta l’equipe con grande professionalità e tranquillità di esecuzione. Infatti le condizioni dei pazienti sono buone con regolare decorso post operatorio e non si è presentata la necessità del trasferimento in terraferma, con tutte le complicazioni connesse.
In una dichiarazione rilasciata all’ASP di Trapani, il chirurgo romano ha così affermato:
“Siamo riusciti ad intervenire garantendo ai pazienti la massima assistenza, in un’ottica di ottimizzazione dei servizi legati alla salute destinati ad una comunità residente in un contesto di difficile accesso come è l’isola. Da quattro anni a questa parte – ha aggiunto il chirurgo – abbiamo praticamente annullato la necessità di ricorrere ai trasferimenti d’urgenza in terra ferma assicurando agli abitanti di Pantelleria ampia garanzia di un elevato livello di assistenza chirurgica”.
Il professionista, inoltre, tiene a ringraziare tutta la sua equipe per l’ottimo lavoro svolto con competenza e destrezza.
Marina Cozzo

 

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cronaca

Pantelleria – Omicidio Fontana, Vicesindaco Pineda “Non succederà di nuovo”

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Egregio Direttore, 

quanto accaduto ad Annalisa ci impone una profonda riflessione su un argomento che ormai troppo spesso occupa le prime pagine.

La violenza sulle donne continua a colpire, fisicamente e psicologicamente, ovunque; talvolta arriva inaspettata, altre volte si ripete nel tempo, anche con una certa frequenza; è subdola, si nasconde dietro fiori, sorrisi, parole dolci, per manifestarsi, infine, con la stessa incontrollata brutalità.

Le donne subiscono, restando troppo spesso in silenzio, non reagiscono, non denunciano, Probabilmente continuano ad amare e credere di poter cambiare l’uomo che amano, pensano di non avere alternativa, hanno paura delle conseguenze, non hanno fiducia nella giustizia.

Tante possono essere le cause che le inducono a non confidarsi, a tenersi dentro dolore e sofferenza, a non dire definitivamente “Basta”.

Allora, per Annalisa e per tutte le donne che, come lei, hanno subito violenza e perso la vita, dobbiamo essere noi, come comunità, a dire “Basta alla violenza sulle donne”, a denunciare situazioni di cui siamo a conoscenza, a supportare, in ogni modo, amiche, parenti, vicine di casa, a convincerle a rivolgersi ai servizi sociali, alle forze dell’ordine: questo potrebbe aiutarle a salvarsi prima che sia troppo tardi, potrebbe far capire loro che non sono sole, che possono contare su altre persone, che possono perfino sperare di smettere di soffrire.

L’amore per l’altro ha tante diverse sfaccettature, può portare alla morte, ma può essere un’efficace ancora di salvezza a cui aggrapparsi con tenacia, con determinazione, con forza, per vivere appieno quel dono prezioso che si chiama vita e che nessuno ha il diritto di toglierci.

Con questa riflessione voglio solo manifestare, seppur da lontano, la mia vicinanza alla famiglia di Annalisa, che conosco da molto tempo e invitare tutte le donne che nascondono dietro un sorriso la propria disperazione ad aprirsi, a raccontare, a urlare “
Basta, non succederà di nuovo”.

Il vicesindaco
Prof.ssa Adele Pineda

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Cronaca

Pantelleria – Omicidio Fontana, cambia l’imputazione del Bronzolino. Ecco il movente

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Secondo una ricostruzione, sembrerebbe che il movente dell’omicidio Fontana potrebbe ricondursi alla gelosia scatenata da un saluto che la donna avrebbe fatto ad un uomo.

Questa l’ipotesi di movente che sta circolando

Per cui Onofrio Bronzolino avrebbe dato fuoco ad Anna Elisa perchè, all’interno di un bar, avrebbe salutato un altro uomo. Un semplice gesto come un saluto fa scatenare un’ira di gelosia omicida.

Così, rientrando a casa, l’uomo ha cosparso con benzina la sua compagna di vita, per poi darle fuoco.

Il capo di imputazione 

L’agghiacciante ed efferato gesto complica la condizione giudiziaria dell’indagato che vedrà trasmutare il capo di imputazione da tentato omicidio ad omicidio aggravato.

L’indagato 52enne è ristretto presso l’Ospedale Civico di Palermo per le ustioni ricevute da un ritorno di fiamma, che potrebbero seriamente compromettere la sua vista.

Un ritorno di quella fiamma che ha arso il 90% del corpo della vittima, non lasciandole via di scampo dal dolore, assopito solo con la morte.

In copertina mentre Bronzolino viene trasportato in ambulanza dall’Ospedale Civico di Palermo

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Morte Messina Denaro, On. Catania (FdI): “Si chiude pagina buia per nostro Paese”

caterina murana

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MORTE MESSINA DENARO, ON. CATANIA (FdI): «SI CHIUDE PAGINA BUIA PER NOSTRO PAESE»

Con la morte di Matteo Messina Denaro si chiude una pagina buia per il nostro Paese. Matteo Messina Denaro per 30 anni è rimasto un fantasma ma ha continuato a “inquinare” il nostro territorio, grazie anche a compiacenze a diversi livelli». Lo dice l’onorevole Nicolò Catania, vice capogruppo vicario Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana, commentando la morte del boss Matteo Messina Denaro.

«Il suo agire da boss ha determinato infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale ed economico della nostra provincia – ha detto ancora Catania – ora è tempo del riscatto, di una nuova visione di sviluppo libera da qualsiasi infiltrazione e compromessi.

La politica, dal canto suo, deve fare la sua parte, garantendo legalità».

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