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Cronaca

Allerta Covid in Sicilia che potrebbe retrocedere in Zona Gialla dal 23 agosto

Direttore

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Seppur il numero dei contagi sia rallentato, non si ferma ancora, numero dei decessi che sale e percentuali di ospedalizzazioni sempre più preoccupanti.

Per questo motivo la Sicilia rischia di essere  candidata a diventare una delle prime regioni a passare in zona gialla, già dal 23 agosto.

I dati parlano chiaro e tra una settimana o due la Sicilia potrebbe raggiungere la soglia del 10% in terapia intensiva e 15% in ricovero ordinario che farebbe scattare la zona gialla e i nuovi parametri per l’assegnazione dei colori infatti si basano sull’occupazione ospedaliera.

Se una Regione supera il 10% dei posti occupati in terapia intensiva e il 15% di quelli in area medica si passa in zona gialla, per la zona arancione le soglie sono rispettivamente 20% e 30%, per la zona rossa 30% e 40%. La Sicilia si trova molto vicina al 15% di posti occupati in area medica, una soglia che probabilmente supererà la prossima settimana.

Una crescita dei ricoveri è causata dal basso numero di vaccinazioni, visto che – come riportato dai dati Iss – parliamo di persone che non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose. Un problema serio per la Sicilia, a rischio restrizioni nella seconda metà del mese, proprio nel bel mezzo della stagione turistica.

Le conseguenze con la zona gialla: obbligo di mascherina anche all’aperto, i ristoranti rimarrebbero aperti anche al chiuso ma con un limite di 4 persone al tavolo e una distanza minima di un metro tra i commensali.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Politica

SiAmo Pantelleria, dalla delibera ai fatti: parco e parcheggio per il centro urbano

Redazione

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Questo pomeriggio il Consiglio Comunale ha approvato due provvedimenti di grande rilievo per il futuro del nostro centro urbano: due aree centrali saranno destinate a parco urbano e a parcheggio. Non si tratta soltanto di urbanistica: è una scelta che parla di qualità della vita, di spazi restituiti alla comunità, di una visione che guarda avanti.

Abbiamo ritenuto importante imprimere subito un’accelerazione, con l’immediata esecutività degli atti, proprio per non disperdere il valore delle decisioni prese. È un modo per dire che la politica non deve limitarsi a deliberare, ma deve anche accompagnare con responsabilità la realizzazione concreta delle cose.

Si parla di un parco urbano con annesso parcheggio ecosostenibile in Corso Vittorio Emanuele II” –
e stesso progetto in  Via Della Torre.

L’opposizione ha condiviso i progetti, e gliene diamo atto. Ha però scelto di non votare l’immediata esecutività. Non è questione di merito, ma di metodo: il manuale della buona politica suggerisce che, quando un’idea è giusta, si favorisce anche il passo che la rende più vicina ai cittadini. Non farlo non è un errore, semmai è un’occasione mancata.

Non vogliamo trasformare questa differenza in una polemica: la nostra è un’esortazione alla riflessione. La comunità ci chiede di superare i tempi lunghi e le lentezze burocratiche. Non per noi, ma per Pantelleria. Perché alla fine la vera sfida non è chi ha avuto ragione in aula, ma chi saprà consegnare risultati concreti ai cittadini.

Il Gruppo Consiliare Siamo Pantelleria

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Salute

Giuliano (UGL): “5,8 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure. Sanità allo stremo, a pagare cittadini ed operatori”

Direttore

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La sanità pubblica italiana è allo stremo. Secondo i dati 2024, 5,8 milioni di persone – un cittadino su dieci – hanno rinunciato a curarsi per motivi economici. Una cifra drammatica che denuncia una realtà inaccettabile: in Italia curarsi sta tornando a essere un privilegio per pochi.

“Siamo ultimi nel G7 per spesa sanitaria pubblica pro capite e solo 14esimi su 27 in Europa. La nostra spesa si ferma al 6,3% del PIL, ben al di sotto della media OCSE (7,1%) e di quella europea (6,9%). Il gap con gli altri Paesi europei è di 43 miliardi di euro. A pagare il prezzo di questa situazione sono i cittadini e gli operatori sanitari, ormai allo stremo,” dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute.

I dati parlano chiaro: siamo di fronte a una crisi strutturale, non più a un’emergenza. Le liste d’attesa si allungano, il personale è insufficiente, i salari sono fermi e i carichi di lavoro sempre più insostenibili. Il diritto alla salute è diventato una chimera.

“La UGL Salute lancia un grido d’allarme forte e chiaro: servono ancora più investimenti, immediati e organici, nella sanità pubblica. Bisogna assumere personale, aumentare gli stipendi, riportare dignità alle professioni sanitarie e garantire ai cittadini cure tempestive e gratuite. Un’occasione concreta potrebbe essere rappresentata dalla prossima Legge di Bilancio, che annuncia nuovi investimenti nel comparto: ci aspettiamo misure reali e concrete. La salute non può più aspettare,” prosegue Giuliano.

“La UGL Salute è pronta a battersi con ogni mezzo per difendere i cittadini e i lavoratori del comparto sanitario,” conclude il Segretario Giuliano.

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Cronaca

Pantelleria isolata: linee telefoniche e connessione internet saltati

Direttore

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4 Ore di passione per i panteschi esattamente dalle 12.40: ora della ultima conversazione tramite WhatsApp

Una situazione simile, per noi che abbiamo TIM non si è mai verificata.

Qualche anno fa l’isola era isolata per il trancio di un cavidotto a Bue Marina, ma il gestore italiano leader non ha mai perso battute.

Un’isola isolata per 4 interminabili ore. Allo scoccare delle 16,40 la linea TIM riprendeva a funzionare.

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