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Sanità

Allarme listeria anche nel prosciutto cotto. Ecco quale segnala il Ministero

Marilu Giacalone

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Listeria, ritirato prosciutto cotto: “non consumare” 

Prosciutto Cotto richiamato per “non conformità microbiologica: possibile presenza di Listeria Monocytogenes”: i dettagli

Altri prodotti richiamati a causa della listeria. Il sito del Ministero della Salute riporta il richiamo di un lotto di ‘Prosciutto Cotto Alta Qualità Dolce Dop 150g’ a marchio Sapor di Cascina, il numero 223467, data di scadenza 20 ottobre 2022, venduto in esercizi Penny Market. La società produttrice è la Motta Srl di Barlassina, nel Milanese, che ha effettuato il richiamo per “non conformità microbiologica: possibile presenza di Listeria Monocytogenes. 

 

L’avvertenza è di “non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita per la sostituzione o rimborso entro il 20 ottobre”. Si precisa che “il richiamo interessa solo il lotto/scadenza sopra indicato”.

Da Meteoweb.eu

Sanità

Sanità Sicilia, CIMEST: Da Volo segnale apertura, sospesa manifestazione del 31/3 a Palermo 

Matteo Ferrandes

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  “La stato di agitazione della specialistica accreditata esterna siciliana è sospeso così come la manifestazione prevista per venerdì 31 marzo a Palermo davanti a Palazzo d’Orleans”. Lo affermano i coordinatori del CIMEST (Coordinamento Intersindacale di Medicina Specialistica ambulatoriale di territorio), Salvatore Gibiino e Salvatore Calvaruso, sulla base delle decisioni assunte dall’assemblea dell’Intersindacale della Specialistica Accreditata Esterna, riunitasi nella serata di ieri, a seguito della convocazione ricevuta dall’assessore alla Salute Giovanna Volo per martedì 28.
“L’assessore Volo – proseguono i coordinatori del CIMEST- ha convocato tutti i rappresentanti delle sedici organizzazioni sindacali della specialistica accreditata per un incontro congiunto e riteniamo si tratti di un segnale di apertura per poter riprendere un dialogo costruttivo con il governo regionale, allo scopo di tutelare il diritto alla cura dei siciliani e assicurare la sopravvivenza delle oltre 1800 strutture accreditate che erogano l’80% delle prestazioni del SSR”. 

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Sanità

Sanità – “La violenza non cura”, la campagna contro la violenza sui medici

Marilu Giacalone

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Il ministro della Salute oggi, giorno della memoria delle vittime del COVID-19, ha ricordato come si siano impegnati durante la pandemia medici e infermieridi Valeria Branca da METEOWEB.EU
 

 
 
“Abbiamo perso familiari, amici, conoscenti. Ma anche molti professionisti sanitari e sociosanitari che hanno combattuto contro il Covid–19 fino allo stremo delle forze, fino al sacrificio della vita. Sono stati celebrati come eroi del Covid. In effetti continuano ad esserlo con discrezione ogni giorno, in tutti gli ambiti in cui hanno cura di noi“.

 
Queste sono le dichiarazioni del ministro della Salute Orazio Schillaci, durante le celebrazioni istituzionali in corso a Bergamo in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus.

La campagna “la violenza non cura”

“Per questo – prosegue Schillaci – fa male quando subiscono aggressioni. Anche questo non va dimenticato perché, come abbiamo detto con la nostra campagna di sensibilizzazione, “la violenza non cura“: medici, infermieri, operatori socio-sanitari, sì”.

“Oggi, con commozione e rispetto, ricordiamo le vittime del Covid-19. Qui proprio dove tre anni fa, camion dell’esercito portavano via affetti perduti senza neanche la possibilità per i loro cari di rivolgere loro un ultimo saluto“, ha concluso Schillaci.

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Sanità

Migrazione sanitaria, Giuliano (UGL): “Fermare l’esodo da sud a nord. Garantire assistenza equa e di qualità in tutta Italia”

Direttore

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“Tra i tanti temi che il Ministro Schillaci si troverà a fronteggiare quello della migrazione sanitaria è centrale e va affrontato con urgenza. Le politiche dei Governi precedenti hanno spaccato sempre più l’Italia a metà e così oggi l’assistenza è un diritto non garantito a tutti i cittadini ed a fare la differenza è, purtroppo, la geografia con Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto che raccolgono il 94,1% del saldo attivo” dichiara il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Sono 3,3 i miliardi di euro generati che seguendo il percorso di tantissimi italiani si spostano dal sud al nord. Questo perché i cittadini sono alla ricerca di prestazioni che in loco non sono garantite, generando quindi un esodo costante. Una disparità che genera una grande disomogeneità nell’assistenza territoriale a cui deve essere posto rimedio. Anche perché sono tanti coloro che, non potendo assumersi gli oneri degli spostamenti, decidono di non avvalersi di cure e prestazioni. Non può esistere, in base ad una connotazione geografica, una sanità di serie A ed una di serie B. È bene affrontare il tema con urgenza per garantire un’equa assistenza di qualità ed il diritto alla salute, sancito dalla nostra Costituzione sull’intero territorio nazionale” conclude il sindacalista.

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