Politica
Al via “Progetto Sicilia Sviluppo” il nuovo movimento politico di Padre Giuseppe Di ROsa

PARTE DA CALTANISSETTA UNA NUOVA INIZIATIVA POLITICA. APPROVATO IL
MANIFESTO DEL MOVIMENTO “PROGETTO SICILIA SVILUPPO”, AL QUALE HANNO
ADERITO DIVERSI SOGGETTI, TRA ASSOCIAZIONI, ORGANIZZAZIONI DATORIALI E
MONDO DELLA COOPERAZIONE. A SETTEMBRE SI TERRÁ UNA PRIMA RIUNIONE TRA I
QUATTORDICI COMPONENTI DESIGNATI DEL GRUPPO DI LAVORO. IDEATORE
DELL’INIZIATIVA, PADRE GIUSEPPE DI ROSA, STORICO RAPPRESENTANTE DEI
COSIDDETTI “FORCONI”
Una nuova iniziativa politica ha preso corpo in Sicilia, terra da sempre considerata come
laboratorio politico nazionale. “Progetto Sicilia Sviluppo” è il contenitore che nella fase
embrionale, nasce spontaneamente senza sovrastrutture politiche, ma con una volontà
precisa di cambiamento per il popolo siciliano.
Nei giorni scorsi, presso l’hotel San Michele di Caltanissetta, si è svolta la prima riunione
del coordinamento “Progetto Sicilia Sviluppo”, che ha gettato le basi per la creazione di
un’aggregazione politica e di proposta costruttiva a tutela della Sicilia. Al progetto hanno
aderito diverse organizzazioni datoriali, associazioni di agricoltori e pescatori, partite iva e
rappresentanti del mondo della cooperazione e della società civile. Ideatore dell’iniziativa,
che ha moderato l’incontro, è Padre Giuseppe Di Rosa, storico rappresentante e tra i
principali animatori del movimento dei “Forconi”.
“Non siamo né di destra, né di sinistra – ha spiegato nel corso del suo intervento Padre
Di Rosa – ma proiettati al futuro della Sicilia, alla salvaguardia del suo patrimonio etico-
culturale, contro tutte le forme di mafie, a difesa dell’agricoltura, della pesca e a tutela di
quel valore imprenditoriale sano, che la nostra regione rappresenta. Oggi esiste una Sicilia
che lotta per cambiare – ha aggiunto Padre Di Rosa – in grado di creare un volano
economico ed occupazionale, dando così dignità al popolo fiero di sé stesso, della sua
storia, delle sue tradizioni e consapevole delle sue tante contraddizioni”.
Alla fine della riunione il coordinamento ha approvato un documento-manifesto, nel quale
si ribadisce che “il progetto ha come obiettivo una proposta politica, che ponga al centro la
Sicilia non più in uno status di subalternità nei confronti delle altre regioni. Causa anche la
non applicazione dell’autonomia derivante dall’attuazione dello statuto autonomo,
approvato con legge costituzionale n.2 del 26 febbraio 1948, che assegna alla Sicilia
competenze esclusive e nella mortificazione istituzionale nel non vedere applicato l’art. 36
dello Statuto siciliano, che consentirebbe alla nostra regione di ricevere ogni anno dai 7 ai
10 miliardi di nuove entrate”.
Inoltre, è stato eletto un gruppo regionale di lavoro formato da 14 componenti, per
preparare le basi alla successiva riunione di “Progetto Sicilia Sviluppo”, che si svolgerà a
settembre e che darà l’avvio dell’organizzazione sul territorio del movimento. E proprio in
occasione di quell’incontro, sarà creato un organismo di proposta ed elaborazione politica,
un vero governo siciliano parallelo, che proporrà interventi legislativi nelle materie di
competenza esclusiva della Regione siciliana.
“In quel contesto si decideranno le modalità di prosieguo dell’attività del coordinamento –
si legge ancora nel manifesto – con la scelta se trasformarsi in un movimento politico
regionale e, in questo caso, con la elaborazione di una piattaforma di proposte da porre
all’attenzione del popolo siciliano. In tale ottica procederemo alla costituzione di un organo
politico composto da agricoltori, pescatori, imprenditori ed esponenti della società civile,
uomini e donne che vogliono concretamente cambiare la nostra Sicilia. Verrà creato un
coordinamento regionale composto da un rappresentante per categoria e a cui potranno far
parte responsabili designati dalle associazioni che sottoscriveranno il manifesto. La nostra
regione deve uscire da un limbo di immobilismo atavico e rilanciare la propria autonomia
oltre ad affermare la propria centralità economica nel bacino del Mediterraneo”.
Questi i quattordici componenti che faranno parte del GRUPPO REGIONALE DI
LAVORO: Giuseppe Di Rosa, Marco Giammanco, Adriana Cavasino, Franco
Calderone, Mario Rizzo, Giacomo Fascella, Guglielmo Conigliaro, Anna Maria Meli,
Alberto Maugeri, Rosario Galati, Beppe De Santis, Angelo La Plena, Vincenzo
Maiorana, Felice Coppolino.
Politica
Trapani, 4 ottobre sit.in contro militarizzazione della Sicilia. Alemanno (MI) “presenteremo proposta di legge”

UN SIT-IN DI PROTESTA CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLA SICILIA.
L’INIZIATIVA, ORGANIZZATA DAL MOVIMENTO INDIPENDENZA, FONDATO DA
GIANNI ALEMANNO, SI SVOLGERÁ, SABATO 4 OTTOBRE, DAVANTI ALLA SEDE
DELLA PREFETTURA DI TRAPANI. “CHIEDEREMO L’INTERVENTO DELLE FORZE
POLITICHE REGIONALI E PRESENTEREMO UNA PROPOSTA DI LEGGE”
“La nostra terra non si ‘Usa’. No alla militarizzazione della Sicilia, sì al lavoro e alla
pace”. È con questo slogan che il movimento “Indipendenza”, fondato da Gianni
Alemanno, ha organizzato un sit-in di protesta, sabato 4 ottobre alle 10, davanti alla sede
della Prefettura di Trapani, per dire no al progetto in atto di militarizzazione della Sicilia.
Una mobilitazione di donne e uomini siciliani contro i mercanti di armi e di morte.
L’iniziativa, oltre che da “Indipendenza”, è stata promossa dai movimenti “Fermare la
guerra”, “Identità siciliana” e “FISI” (Federazione italiana sindacati intercategoriali)
e rappresenta il primo atto di una più ampia partecipazione in tutta la Sicilia, per sostenere
la piena e totale smilitarizzazione della Sicilia. I tre movimenti chiederanno, inoltre, alle
forze politiche regionali, un impegno forte e determinato su questo tema e presenteranno
un’apposita proposta di legge.
“La crescente militarizzazione della Sicilia, trasformata sempre più in una piattaforma
militare – spiegano i tre movimenti – mette a rischio il territorio e lo rende vulnerabile. La
Sicilia non può e non deve diventare un avamposto di guerra, ma deve essere, invece, una
terra di pace e di incontro tra culture e religioni differenti, sempre nel rispetto reciproco”.
“Su questa nostra proposta – aggiunge Adriana Cavasino, dirigente nazionale di
Indipendenza – abbiamo riscontrato un idem sentire e una larga convergenza da parte di
diverse associazioni. La nostra sarà una grande manifestazione e vedrà la partecipazione di
quanti sono a favore della pace, sul solco delle parole di Papa Leone XIV”. Un “no alla
guerra e alla militarizzazione della Sicilia e un sì alla nostra piena autodeterminazione”, è
quanto sottolinea, anche, Marco Giammanco, dirigente regionale siciliano di
“Indipendenza”.
Cultura
LeAli per Pantelleria chiede una seduta urgente del Consiglio Comunale per la questione ‘classi pollaio’

Il gruppo consiliare di LeAli per Pantelleria, dopo il Comunicato di ieri sulla questione ‘classi pollaio’ a Pantelleria ha inviato oggi una pec al Presidente del Consiglio Comunale di Pantelleria, Giuseppe Spata, per chiedere l’indizione urgente di una seduta per discutere della questione pubblicamente o di aggiungere appositamente un punto al prossimo Consiglio che si terrà mercoledì.
Ecco il testo della richiesta: “Vista la protesta avviata dai genitori e quanto appreso, si chiede una seduta straordinaria e urgente o l’inserimento di un punto suppletivo all’OdG del Consiglio Comunale convocato per mercoledì 24 c. m. sui problemi dell’Istruzione.
Il Capogruppo di LeAli per Pantelleria
Angela Siragusa
Politica
Pantelleria – Parchi e parcheggi, Rizzo (FI) “Facciamo un po’ di chiarezza su ultimo consiglio comunale”

Nell ‘ultimo consiglio comunale sono stati portati alla trattazione due punti molti importanti, due aree che dovranno essere strutturate come parco urbano e parcheggio annesso in zone centrali del nostro centro urbano ( via Marino Torre / via Vittorio Emanuele ) per aiutare il percorso di riqualificazione del nostro territorio ed avere quelle aree a parcheggio che verranno almeno parzialmente sottratte dal water front.
Dispiace dover sottolineare che il gruppo di minoranza pur votando positivamente i 2 progetti in consiglio comunale si sia espresso contrariamente nel voto per l’ immediata esecutività, fatto molto importante per cercare di accorciare le tempistiche burocratiche perché ricordiamo che cmq queste due aree dovranno andare in variante urbanistica, sottolineo inoltre con riferimento all’articolo uscito oggi nelle testate giornalistiche dove l’opposizione dichiara di aver condiviso i progetti sia in commissione sia in consiglio volevo sottolineare che la minoranza non deve fare sempre demagogia, perché in sede di commissione la stessa minoranza si e’ astenuta alla votazione dei 2 progetti dei parcheggi votando solo favorevoli i consiglieri di maggioranza, altresì mi congratulo con l’amministrazione comunale di aver portato avanti questi due progetti utili per la comunità in previsione del futuro cercando in futuro di tamponare alla mancanza di stalli di macchine che saranno carenti col water front.
Jean Rizzo
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