Ambiente
Aiuta il pianeta con i tuoi regali di Natale
Aiuta il Pianeta con i Tuoi Regali di Natale
Il periodo natalizio offre l’opportunità di fare scelte di regalo consapevoli che proteggono la biodiversità e supportano l’ambiente. Regali sostenibili non solo riducono l’impatto ambientale e sociale, ma promuovono anche uno stile di vita più responsabile e rispettoso dell’ambiente.
Regali green: scopri come fare la differenza!
Per aiutare l’ambiente è importante fare azioni che rispettino l’ambiente e aiutare tutte le persone a noi care a capire l’importanza della sostenibilità anche attraverso piccoli gesti quotidiani.
Scopriamo, quindi, quali sono i regali sostenibili per questo Natale 2023:
l’adozione di alveari. Le api sono importanti per l’impollinazione di tutte le piante che ad oggi potrebbero scomparire senza esse. Vi sono varie piattaforme che garantiscono piani di adozione, in cui si può scegliere il tipo di alveare e miele, ricevendo aggiornamenti periodici e un certificato di adozione, nonché per alcune donazioni anche la spedizione di una piccola quantità del miele prodotto.
l’adozione di un Albero, di qualsiasi specie, che possa non solo aiutare l’ambiente grazie alle sue azioni di fotosintesi clorofilliana ma potrebbe anche avere un beneficio sociale ed economico per zone particolarmente povere, incentivando il lavoro e la cura del territorio. In alcuni casi è possibile anche poter organizzare delle visite all’albero o la spedizione dei frutti.
l’adozione a distanza di un animale. L’adozione di una balena o di altri animali contribuisce alla protezione di specie in pericolo. Ovviamente, l’adozione di una singola persona non garantisce il possesso unico di essa ma va a contribuire a tutte le spese necessarie affinché quella specie possa sopravvivere.
Kit prodotti di uso quotidiano realizzati con materiali sostenibili, come bambù o tela, (come le borse o lo spazzolino) e il sostegno a produttori locali, rappresentano un’alternativa ecologica ai regali tradizionali.
Saponi solidi: l’utilizzo di saponi sostenibili aiuta a preservare la natura da scarti inutili e inquinanti. In più molti brand utilizzano anche dei packaging rinnovabili, evitando l’uso smisurato e inutile di plastica.

Perché fare regali sostenibili?
I regali sostenibili possono avere un impatto positivo non solo per chi li riceve, ma per il mondo intero. Scegliere regali sostenibili significa supportare prodotti e marchi che adottano pratiche eco-friendly, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo la sostenibilità. Ecco cinque motivi per cui scegliere un’alternativa green ai soliti regali noiosi e inquinanti:
Riduzione dell’Impatto Ambientale: Natale è spesso associato a un aumento significativo del consumo e dello spreco. Regali sostenibili, permettono minori emissioni di carbonio, meno rifiuti e un consumo più responsabile delle risorse.
Promozione della Consapevolezza Ambientale: Regalare prodotti sostenibili può aiutare a sensibilizzare amici e familiari sull’importanza della sostenibilità.
Supporto alle Economie Locali e all’Artigianato: Scegliendo regali prodotti localmente o artigianalmente, si sostengono le piccole imprese e gli artigiani locali. Questo può avere un impatto positivo sull’economia locale e aiutare a mantenere vive le tradizioni culturali e l’artigianato.
Durabilità e Longevità: I prodotti sostenibili sono spesso progettati per essere più duraturi rispetto ai loro equivalenti non sostenibili. Regalare qualcosa di durevole significa che il regalo può essere apprezzato per molti anni, riducendo la necessità di sostituzione.
Contributo alla Biodiversità e alla Conservazione: Scegliendo regali che supportano la biodiversità e la conservazione, si contribuisce direttamente alla protezione degli ecosistemi.
Qual è l’impatto dei soliti regali?
Non esistono dati specifici sull’inquinamento causato dai regali di Natale in Italia, ma è noto che la produzione di involucri di plastica, carta regalo e cartoline può generare un’elevata quantità di emissioni di anidride carbonica e consumare risorse naturali. Inoltre, la produzione di regali come capi d’abbigliamento e piccoli strumenti elettronici può contribuire all’emissione di gas serra e allo sfruttamento delle risorse naturali e non come luce e gas. Secondo uno studio condotto da Sustain Your Style, il settore della moda utilizza ogni anno 215 trilioni di litri d’acqua nei processi produttivi e sversa negli affluenti 200 mila tonnellate di coloranti. Inoltre, la fast fashion è responsabile del 10% dell’inquinamento globale, secondo il gruppo londinese The Eco Experts. Inoltre, il 20% dell’inquinamento delle acque è attribuibile ai processi di tintura e lavorazione dei tessuti nell’industria della moda.
Nel 2019, il mercato globale dei giocattoli ha avuto un valore pari a 90 miliardi di dollari. I giocattoli possono essere inquinanti a causa della produzione e dell’uso di materiali non sostenibili, nonché della presenza di sostanze chimiche dannose che possono risultare dannose per la salute dei bambini.
Un altro must del regali di Natale, sono i regali tech, che hanno un impatto significativo, sia per quanto riguarda la produzione che in particolare lo smaltimento di questi prodotti non sempre consono. Nel 2021, le cinque principali aziende tech americane, ovvero Amazon, Google, Apple, Meta e Microsoft, hanno generato un’inquinamento pari a 125.4 tonnellate di CO2, superiore a quello dell’intero Belgio.
L’information technology genera circa il 4% delle emissioni globali di CO2, e si prevede che questa cifra possa triplicare entro il prossimo decennio.
Scegliere regali sostenibili a Natale è un modo per ridurre l’impatto ambientale, promuovere la consapevolezza ecologica e sostenere economie e pratiche etiche. Questo approccio ai regali può avere un impatto positivo duraturo, ben oltre la stagione festiva, contribuendo a un futuro più verde e giusto.
Fonte: https://www.tariffe-energia.it/news/regali-di-natale-green/
Ambiente
Pantelleria, derattizzazione del capoluogo
Il giorno martedì 9 dicembre 2025 verrà effettuato un intervento di derattizzazione nelle ore diurne di tutto il centro urbano di Pantelleria.
Per informazioni CONTATTARE IL NR. CELL. 3891120697.
Ambiente
Conto Termico 3.0, da Natale 2025 il nuovo bonus per l’efficienza energetica degli edifici
Con il debutto del Conto Termico 3.0, atteso per le festività di Natale 2025, il sistema degli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici cambia volto. Il nuovo meccanismo, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici, promette rimborsi e procedure più snelle rispetto ai bonus fiscali tradizionali, per spingere famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni a investire in riqualificazione e fonti rinnovabili.
Un nuovo “bonus di Natale” per l’efficienza energetica
Un vero e proprio “bonus di Natale” per la transizione energetica: così è stato definito il Conto Termico 3.0, che entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, a novanta giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rappresenta un’evoluzione del precedente Conto Termico e punta a rendere più stabile il sostegno agli interventi di efficienza energetica rispetto ai bonus legati alle detrazioni in dichiarazione dei redditi.
La dotazione finanziaria complessiva arriva a 900 milioni di euro l’anno, ripartiti tra soggetti privati e Pubbliche Amministrazioni, con un limite di 500 milioni per i primi e 400 milioni per le seconde, comprensivi delle diagnosi energetiche. La misura del beneficio potrà variare, in base alle tipologie di intervento e ai tetti di spesa, tra il 40% e il 65% dei costi ammessi, con la possibilità di coperture fino al 100% per alcune categorie assimilate alle PA, come gli enti del Terzo settore privi di attività economica, in un contesto segnato dall’aumento del costo dell’energia elettrica.
A differenza di molti incentivi fiscali, il contributo sarà erogato direttamente dal GSE, senza passare da complesse compensazioni d’imposta. Per importi fino a 15 mila euro il rimborso potrà favorire concretamente chi vuole risparmiare in bolletta, arrivando in un’unica soluzione, mentre per spese più elevate la somma sarà distribuita in un massimo di cinque rate annuali. Un cambiamento che punta a offrire maggiore certezza sui tempi e a superare le criticità emerse con i precedenti bonus legati alla capienza fiscale dei contribuenti.
Chi può accedere e quali interventi sono coperti
Il perimetro dei soggetti ammessi al Conto Termico 3.0 è molto ampio. Possono accedere al contributo le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, i soggetti privati per interventi su immobili residenziali e non residenziali, le imprese, gli enti del Terzo settore e le realtà coinvolte in configurazioni di autoconsumo collettivo. Per gli ETS senza attività economica il legislatore ha previsto un trattamento assimilato a quello delle PA, con maggiori margini di copertura e la possibilità di prenotare gli incentivi in funzione dei progetti programmati.
Sul fronte degli interventi, il nuovo schema conferma e amplia il campo di applicazione. Sono finanziabili i lavori volti all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in particolare sugli immobili non residenziali. Rientrano, ad esempio, l’isolamento tramite cappotti termici, la sostituzione di serramenti e infissi obsoleti, l’installazione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza e le diagnosi energetiche necessarie a impostare piani di riqualificazione coerenti con i costi energetici attuali.
Per i privati restano centrali gli interventi sugli impianti di climatizzazione. Il Conto Termico 3.0 agevola la sostituzione di caldaie e vecchi generatori con pompe di calore e sistemi ibridi, così come l’installazione di collettori solari termici e scaldacqua a pompa di calore. Per imprese e PA la platea degli interventi si estende anche agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e alle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in sinergia con le offerte dei principali fornitori di energia elettrica.
Procedure GSE, controlli e tempi di avvio
La gestione operativa del Conto Termico 3.0 resta affidata al Gestore dei Servizi Energetici, che dovrà aggiornare le regole applicative e il portale informatico in coerenza con il nuovo decreto. L’accesso avverrà tramite richiesta presentata dal beneficiario oppure tramite tecnici, progettisti o rivenditori abilitati. A valle dell’istruttoria, il GSE riconoscerà il contributo entro i limiti di spesa previsti, avvalendosi anche di procedure semplificate per gli impianti di minori dimensioni e per alcune tipologie di intervento standardizzate.
Un tassello centrale del nuovo meccanismo è il catalogo dei prodotti prequalificati, che include apparecchiature e sistemi già verificati rispetto ai requisiti tecnici imposti dalla normativa. Per chi sceglie soluzioni inserite in questo elenco l’iter viene velocizzato, con controlli documentali ridotti e un esame più rapido delle pratiche. È previsto inoltre un sistema di monitoraggio dei costi, con la possibilità per il GSE di adeguare periodicamente i massimali di spesa all’andamento dei prezzi rilevati dall’Istat, così da mantenere effettiva la capacità incentivante del provvedimento.
Nonostante la cornice normativa sia stata definita, restano da chiarire entro sessanta giorni dall’entrata in vigore vari aspetti operativi, dalle modalità di invio delle istanze ai criteri di accesso. Questa fase di assestamento potrebbe comportare qualche ritardo iniziale, ma l’esecutivo punta a trasformare il Conto Termico 3.0 in uno strumento stabile di politica energetica, in grado di sostenere nel medio periodo la riduzione delle emissioni e il rafforzamento delle fonti rinnovabili nel patrimonio immobiliare italiano.
Ambiente
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Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

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