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Comunità

Agricoltura, l’On. Lombardo (Facciamo Eco): “La Sicilia rischia di perdere 123 milioni di PSR.” Appello al ministro Patuanelli

Direttore

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Roma 15 aprile 2021 – “Le regioni del Sud del nostro Paese tra cui la Sicilia potrebbero perdere centinaia di milioni di euro di sostegno all’agricoltura a causa di un taglio proposto dal governo Draghi. Nello specifico la Sicilia potrebbe perdere oltre 123 milioni di euro di PSR, il programma di sviluppo rurale che diventa a questo punto fondamentale per la ripartenza dopo la crisi covid. Ho incalzato il ministro Patuanelli a fare marcia indietro”. A dichiararlo è il deputato nazionale di Facciamo Eco Antonio Lombardo che, con un’interrogazione e un question time chiede al governo di non tagliare questi fondi. “Sul tavolo del governo – spiega Lombardo – c’è la richiesta delle Regioni del centro – nord di adottare nuove regole per la distribuzione delle risorse destinate all’agricoltura. Una richiesta a quanto pare accolta dal governo Draghi in fase di negoziazione Stato – Regioni. Ho sottolineato al ministro Patuanelli però come questa rimodulazione costituirebbe una palese violazione che sfocerebbe certamente in infrazione europea dato che né Ministero né Regioni hanno la competenza per modificare il regolamento vigente che riguarda peraltro il cosiddetto periodo transitorio della programmazione 2021 – 2023. La risposta che ha dato il governo al nostro question time è parziale. La proposta delle regioni del Nord e del Ministro Patuanelli rappresenta una chiara e palese violazione del regolamento comunitario 2220/2020, che si trasformerebbe in infrazione comunitaria. Può un ministro violare palesemente un regolamento comunitario? Per questa ragione ho intenzione di esercitare tutte le funzioni istituzionali per scongiurare questo scippo per la Sicilia” – conclude Lombardo.

L’intervento in Question Time alla Camera dei deputati di Antonio Lombardo https://fb.watch/4T0yjN-Hzi/

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Sociale

Adolescenti nella criminalità organizzata, espansione baby gang specie in Sicilia. Fenomeni inquietanti

Redazione

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 Crimine e baby gang: la nuova emergenza educativa. La scuola sia il primo argine contro mafie e devianza giovanile

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda
preoccupazione alla luce delle recenti evidenze contenute nella Relazione integrale 2024 della
Direzione Investigativa Antimafia (DIA), che fotografa un fenomeno inquietante e sempre più
diffuso: l’ingresso precoce degli adolescenti nei circuiti della criminalità organizzata e l’espansione
delle cosiddette baby gang nelle periferie urbane, con particolare intensità in Sicilia.

Non si tratta più esclusivamente di una conseguenza della povertà educativa o del disagio familiare.
Il crimine sta diventando, per molti giovani, una scorciatoia per il riconoscimento sociale, spinti da
un ecosistema culturale che alimenta e premia la violenza. La musica trap e drill, i contenuti social,
i simboli della “gang life” non rappresentano solo un’estetica marginale, ma un linguaggio
codificato, attraverso il quale migliaia di ragazzi costruiscono identità e senso di appartenenza.
La Relazione 2024 della DIA pone l’accento su una dinamica allarmante: l’età media di ingresso nel
mondo del crimine si è abbassata drasticamente. Ragazzini di 14 anni sono già coinvolti nella
riscossione del pizzo, a 16 si armano – spesso con pistole finte, ma impiegate per vere intimidazioni
– e a 17 diventano “influencer” criminali, capaci di attirare like e consensi diffondendo contenuti
che glorificano l’illegalità.
La Relazione sottolinea come le nuove generazioni replichino i codici mafiosi tradizionali in forma
semplificata e spettacolarizzata, rendendoli più accessibili, più accattivanti e, purtroppo, più
contagiosi. Il crimine non viene più vissuto come un rischio, ma come una tappa di affermazione
sociale.
Ancora più preoccupante è la trasformazione delle organizzazioni mafiose: secondo la DIA, la
criminalità organizzata – in particolare Cosa Nostra – non è in declino, ma in mutazione. Non più
strutture monolitiche, ma reti fluide, decentralizzate, che puntano sul reclutamento giovanile per
rigenerarsi. I minori sono scelti perché difficilmente intercettabili dalle forze dell’ordine, facilmente
manipolabili, e capaci di esercitare un’attrazione “digitale” su altri coetanei.
Scrive la DIA:
“La criminalità organizzata ha compreso da tempo la centralità dei linguaggi visivi e digitali nella
costruzione dell’identità giovanile. Reclutare un adolescente oggi significa entrare nei circuiti
dell’influenza culturale, prima ancora che in quelli del controllo del territorio.”
Di fronte a questo scenario, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani
ritiene fondamentale una risposta istituzionale immediata e coordinata. La sfida che abbiamo
davanti non è solo repressiva, ma culturale, sociale, educativa.
È necessario un piano straordinario per l’inclusione educativa e civica, che metta al centro le
periferie urbane, troppo spesso abbandonate a sé stesse, e che restituisca ai giovani modelli positivi,
spazi di crescita reale e strumenti di consapevolezza critica.
Proponiamo:
Scuole aperte oltre l’orario scolastico, come luoghi vivi di aggregazione, sport, cultura e confronto.
Progetti educativi permanenti contro la cultura mafiosa, integrati nei curricula, in sinergia con
associazioni, forze dell’ordine e testimoni di giustizia.
Laboratori di educazione digitale, per decostruire il linguaggio dei social media e restituire agli
studenti la capacità di discernimento critico.
Incontri con chi ha detto “no” alla mafia, per restituire umanità e coraggio alle scelte difficili.
Investimenti nel sistema scolastico e nei servizi sociali nei quartieri più fragili, per contrastare la
marginalità prima che diventi devianza.
La battaglia che stiamo affrontando non è solo contro la mafia, ma per il futuro delle nostre
comunità e delle nostre scuole. I ragazzi che oggi impugnano pistole (vere o finte), che celebrano la

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galera in un freestyle, non sono irrecuperabili. Sono il prodotto di una società che ha perso contatto
con le periferie dell’anima e del territorio. Il nostro compito è tendere una mano, costruire ponti,
accendere speranze.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani rinnova il proprio impegno
per una scuola che non sia solo luogo di istruzione, ma punto di partenza per una cittadinanza
consapevole e libera, capace di resistere al fascino effimero del crimine e di scegliere la strada della
legalità.

Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

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Cultura

Gianni Bernardo porta “La casa dei silenzi” in Liguria ed è sold out. Ecco l’arte di Pantelleria

Redazione

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Gianni Bernardo, attore narrante, incontra un nuovo pubblico. Due nuove tappe, 7 e 9 giugno, in due speciali piccoli habitat teatrali, nel centro storico di Genova e a Chiavari, al centro del golfo del Tigullio.

Gianni torna a raccontare “La casa dei silenzi”, pièce da lui scritta e liberamente ispirata a “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, rappresentata in molte città italiane per oltre 150 repliche.

Una performance suggestiva che racconta “una storia fatta di tante piccole storie” legata al filo fascinoso e incantante della memoria.

Sold out nelle due date.

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Cultura

Pantelleria Bau lancia una Serata Astronomica 5 giugno, con Leo e Sergio per aiutare il piccolo Ruben

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Serata astronomica o romantica?

Si sa, il rapporto tra gatti e il satellite naturale della Terra è stretto, quasi confidenziale, e poesie, quadri, spesso ritraggono i mici incantati dalla luna.

Pantelleria Bau organizza una serata astronomica, in onore di Ruben, un miciotto di appena 20 giorni

Giovedì 5 giugno alle ore 21, sul lungomare di Bue Marino, i nostri amici Leonardo Puleo e Sergio Minoli vi faranno vedere le stelle ma soprattutto la luna in fase crescente potrete anche fotografarla con il vostro cellulare grazie al super telescopio di super Leo.

La narrazione di Sergio che va dallo scientifico al mitologico renderà le immagini donate da Leonardo Puelo ancora più suggestive e accattivanti.

La serata ha lo scopo di raccogliere fondi per l’intervento di riduzione di ernia diaframmatica di questo tesorino che vedete in foto e che si chiama Ruben, trovato circa 20 giorni fa dentro il motore
di un’auto. Senza questo intervento Ruben non avrà vita lunga e soprattutto nessuno vorrà mai adottarlo
Quindi noi e Ruben vi ringraziamo per le offerte che farete durante la serata! A presto!

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