Ambiente
Modifiche bonus casa 2024: tutto quello che devi sapere per risparmiare
Nel 2024, in Italia, le modifiche bonus casa 2024 porteranno a una considerevole diminuzione del superbonus e all’eliminazione di incentivi come quelli per le caldaie a gas. Questi cambiamenti impatteranno le agevolazioni fiscali destinate ai lavori di ristrutturazione, con l’intento di favorire interventi finalizzati a migliorare la sostenibilità energetica degli edifici.
Modifiche bonus casa 2024: superbonus e incentivi energetici
Una delle modifiche più significative riguarda la riduzione del superbonus, che nel 2024 scenderà dal 110% al 70%. Le modifiche bonus casa 2024 prevedono però alcune eccezioni: per interventi di riqualificazione energetica abbinati a miglioramenti sismici, la detrazione potrà arrivare fino all’85%. Inoltre, l’ecobonus rimane disponibile con detrazioni comprese tra il 50% e il 65% per operazioni come la sostituzione di infissi o l’installazione di pannelli solari. L’obiettivo principale di queste modifiche è incentivare l’efficienza energetica e diminuire il consumo energetico degli edifici.
Interventi principali che beneficiano del superbonus:
Isolamento termico.
Sostituzione di impianti di climatizzazione.
Interventi antisismici.
L’integrazione di vari incentivi in un unico quadro normativo agevola l’accesso agli sgravi fiscali, ma richiede anche una pianificazione più attenta da parte dei proprietari, soprattutto in vista delle future limitazioni.
Tagli al bonus mobili e bonus barriere architettoniche
Le modifiche bonus casa 2024 interessano sia il bonus mobili che quello relativo alle barriere architettoniche, con un obiettivo chiaro: ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche e concentrare i finanziamenti su interventi considerati più urgenti.
Principali modifiche del bonus mobili e barriere architettoniche:
Tetto spesa mobili ridotto da 8.000 a 5.000 euro.
Detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Bonus barriere limitato a interventi per ascensori e servoscala.
Questi incentivi, seppur ridotti, rimangono un aiuto significativo per chi desidera rinnovare la propria abitazione. Tuttavia, ora sono focalizzati su interventi specifici per massimizzare l’uso delle risorse pubbliche, con un’attenzione particolare a miglioramenti relativi all’efficienza energetica e all’accessibilità degli edifici. Per una gestione ottimale delle risorse energetiche, è utile considerare anche aspetti pratici come la voltura luce e gas.
Fine degli incentivi per caldaie a gas
Una delle novità più rilevanti tra le modifiche bonus casa 2024 concerne gli incentivi legati ai sistemi di riscaldamento, con l’intento di ridurre l’uso di combustibili fossili e promuovere tecnologie più sostenibili, in conformità con la Direttiva Case Green dell’Unione Europea. Il riscaldamento tramite caldaie a gas, una soluzione molto comune in Italia, non sarà più supportato da agevolazioni fiscali, incentivando l’installazione di sistemi energeticamente più efficienti.
Modifiche previste per gli incentivi sulle caldaie:
Stop agli incentivi per caldaie a gas dal 2025.
Incentivi ancora disponibili per pompe di calore e sistemi ibridi.
In vista del 2025, gli utenti dovranno iniziare a pianificare interventi che considerino questi cambiamenti normativi, soprattutto se la loro abitazione è ancora servita da una caldaia a gas. È fondamentale informarsi su procedure come l’allaccio delle utenze e il cambio di intestazione della bolletta per gestire correttamente le risorse energetiche durante la ristrutturazione.
Nel frattempo, il sismabonus resta uno dei pochi incentivi che continueranno a garantire una detrazione fino all’85%, specialmente se combinato con interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. Questa agevolazione si rivolge in particolare a edifici situati in zone sismiche, dove l’intervento strutturale è imprescindibile.
Modifiche bonus casa 2024: previsioni future
Guardando al futuro, si prevede che dal 2025 molte delle agevolazioni attuali potrebbero non essere prorogate. Le modifiche bonus casa 2024 rappresentano solo l’inizio di una revisione più ampia delle detrazioni fiscali legate alle ristrutturazioni. Questi cambiamenti riflettono un piano del governo per gestire meglio le risorse fiscali, concentrandosi su interventi che promuovano la sostenibilità energetica e la riduzione dell’impatto ambientale.
Prospettive principali per il 2025:
Riduzione del superbonus al 65%.
Possibile fine di ecobonus e sismabonus.
Fine degli incentivi per caldaie a gas.
In sintesi, il 2024 segna un’importante svolta per i bonus casa in Italia, con la riduzione di incentivi storici come il superbonus e l’introduzione di nuove misure per promuovere l’efficienza energetica e l’accessibilità. Nei prossimi anni, si prevede che il mercato delle ristrutturazioni continuerà a evolversi, con un crescente focus su tecnologie verdi e su soluzioni edilizie che riducano l’impatto ambientale degli edifici.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/modifiche-bonus-casa-2024/
Ambiente
Ora legale, domani alla Camera di discuterà per renderla permanente
Sono state raccolte 352mila firme per rendere permanente l’ora legale
Domani alla Camera dei deputati, su iniziativa della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), Consumerismo No profit e del deputato Andrea Barabotti (Lega), si presenterà la richiesta per avviare un iter parlamentare e dire così addio all’ora solare nel nostro Paese.
Se dovesse passare, si arriverà alla conclusione dei lavori che porterà ad una proposta normativa sull’ora legale permanente, quindi un’ora avanti tutto l’anno.
ANSA riposta che “nel 2018, spiegano i promotori in una nota, la Commissione Europea aveva lanciato una consultazione pubblica alla quale parteciparono 4,6 milioni di cittadini europei: l’84% si espresse a favore dell’abolizione del cambio d’ora. Nel 2019 il Parlamento Europeo approvò una proposta di direttiva per lasciare ai singoli Stati la libertà di scegliere ma il tema è rimasto in sospeso”.
In base alle analisi, dal 2004 al 2025 l’ora legale ha permesso agli italiani di risparmiare 2,3 miliardi di euro con importanti riduzioni di emissioni di CO2 in atmosfera.
La stima segnalata da ANSA è che, con l’ora legale “per i 12 mesi, si potrebbe arrivare ad un risparmio annuo di circa 720 milioni di kWh con vantaggi in bolletta per 180 milioni di euro”.
Tutto questo porterà benefici al commercio, al turismo perchè dilata il tempo di sole anche nei mesi più bui e freddi, da pensarsi anche alla stagione turistica.
Ambiente
Guardia Costiera – Operazione Calypso controlli serrati a Gela, Cefalù, Pelagie, Pantelleria, Egadi e Ustica
Conclusa operazione Calypso: oltre 992 controlli e più di 5.500 kg di prodotto ittico irregolare
Si è appena conclusa la fase finale dell’operazione complessa denominata “Calypso”, coordinata dal 12° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo, avente giurisdizione sul tratto di costa e di mare prospiciente i comuni costieri da Gela a Cefalù, incluse le Isole Pelagie, Pantelleria, le Egadi e Ustica.
L’operazione ha visto impegnate, sia a terra che in mare, le donne e gli uomini della Guardia Costiera di Palermo e degli uffici marittimi dipendenti, in un’intensa attività di controllo dell’intera filiera della pesca, finalizzata a verificare il rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.
Particolare attenzione è stata riservata alla prevenzione e alla repressione degli illeciti connessi all’impiego di attrezzi da pesca non conformi, alla tutela delle specie oggetto del “fermo biologico”, alla salvaguardia del consumatore dalle frodi alimentari e alla garanzia della qualità e tracciabilità del prodotto ittico destinato ai ristoranti e alle famiglie.
Nel periodo compreso tra il 20 ottobre e il 12 novembre 2025, il dispositivo operativo
ha effettuato oltre 990 controlli ispettivi presso mercati ittici e rionali, esercizi di
ristorazione, centri di distribuzione all’ingrosso, piattaforme logistiche, vettori stradali,
ambulanti abusivi e unità da pesca in attività.
L’attività di vigilanza ha portato
all’accertamento di 70 illeciti amministrativi, alla contestazione di sanzioni
pecuniarie per un ammontare complessivo di 87.000 euro, al deferimento di un
cittadino extracomunitario all’Autorità Giudiziaria per pesca illegale in acque
territoriali, nonché al sequestro di 26 attrezzi da pesca irregolari e alla
sospensione di un’attività commerciale di vendita al dettaglio.
Complessivamente sono stati sequestrati circa 5.550 chilogrammi di prodotto ittico,
giudicato non idoneo al consumo umano dai dirigenti medici dell’ASP competente e
successivamente avviato alla distruzione da parte di una ditta specializzata.
Tra le attività più significative, si evidenziano numerosi interventi condotti nella Città
Metropolitana di Palermo, presso mercati ittici, esercizi di ristorazione e centri di
distribuzione all’ingrosso, nonché attraverso l’attività di monitoraggio delle piattaforme
social. In tali contesti sono stati sequestrati complessivamente 1.200 chilogrammi di
prodotti ittici, molti dei quali dichiarati non idonei al consumo umano dal personale
dell’ASP 6 – Palermo.
Esito ulteriore ispezione
Nel corso di un’ulteriore ispezione congiunta all’interno di una pescheria, a causa delle gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate, il personale sanitario dell’ASP ha disposto, in applicazione delle normative del cosiddetto “pacchetto igiene”, la chiusura immediata dell’attività commerciale.
A Mazara del Vallo, nel corso di diverse attività ispettive, i militari hanno proceduto al controllo di uno stabilimento ittico durante le operazioni di scarico delle merci, ispezionando un autoarticolato proveniente da un porto dell’Unione Europea. Le verifiche hanno accertato che il prodotto trasportato — consistente in 2.200 chilogrammi di gambero rosso e viola, per un valore commerciale di circa 120.000 euro — era stato pescato in una zona non consentita dalla vigente normativa comunitaria. Di conseguenza, è stata elevata la relativa sanzione prevista dalle disposizioni di legge.
A Lampedusa, la motovedetta CP 285 della Guardia Costiera ha intercettato un motopeschereccio di nazionalità tunisina intento in attività di pesca all’interno delle acque territoriali italiane. L’equipaggio, accortosi della presenza dell’unità militare, nel tentativo di occultare il pescato ha tagliato la rete, provocando la ricaduta in mare del prodotto. Il motopesca è stato scortato in porto, dove, al termine delle verifiche ispettive, il comandante è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 8, comma 1, del D. Lgs. n. 4/2012, con il sequestro di 900 metri di rete da pesca.
L’operazione “Calypso” conferma l’impegno costante della Guardia Costiera nel contrasto alla pesca illegale e nella salvaguardia delle risorse del mare, a tutela dell’ambiente, della legalità e della sicurezza alimentare dei cittadini.
Ambiente
Una rarità botanica a Pantelleria
La professoressa Erina Montoleone ci segnala il Myoporum laetum
Da circa due anni la prof.ssa Erina Montoleone, autrice di diverse pubblicazioni sulle piante spontanee di Pantelleria, segue con attenzione l’evoluzione (crescita, fioritura e fruttificazione) di una Scrofulariacea. Si tratta del Myoporum laetum (=Mirioporum lieto), una specie endemica della Nuova Zelanda.
Il Myoporum laetum viene comunemente utilizzato per la formazione di siepi e barriere frangivento, grazie alla sua crescita rapida e alla notevole resistenza alla siccità, caratteristiche che lo rendono adatto a diversi tipi di terreno, anche aridi e poveri.
Nella
cultura Maori è considerato un ottimo repellente naturale: le foglie, infatti, vengono
strofinate sulla pelle per tenere lontani zanzare e pappataci.
In Italia, la presenza di questa specie non era mai stata confermata. 
Nel corso degli anni
sono emerse alcune presunte segnalazioni in Toscana, Sardegna e Sicilia, ma tutte si
sono poi rivelate errate.
Due anni fa, durante una delle sue consuete escursioni, la prof.ssa Montoleone ha
rinvenuto un esemplare spontaneo sull’isola, lungo la strada Perimetrale, all’incrocio con
via Kazen.
L’insediamento spontaneo di questa pianta rende l’esemplare di Pantelleria estremamente significativo, non solo per la flora locale ma anche per l’intero territorio nazionale. Purtroppo, la pianta non è mai riuscita né a fiorire né a fruttificare (eventi che normalmente si verificano da marzo a giugno) poiché cresce accanto a un tombino, in un’area molto ristretta e degradata, simile a una piccola discarica.
La prof.ssa Montoleone si reca spesso a visitarla e, una mattina, ha notato che a pochi centimetri dal tronco erano stati scaricati rifiuti edili. Per evitare che il Myoporum laetum venisse sepolto ha prontamente chiesto l’intervento dell’Ente Parco, affinché fossero adottate misure di salvaguardia per questa specie così rara e preziosa.

L’Ente Parco si è attivato pulendo l’area circostante la pianta e installando una rete di
protezione intorno al Myoporum laetum, al quale auguriamo lunga vita.
Un sentito ringraziamento alla prof.ssa Erina Montoleone per la sua sensibilità, la
dedizione e l’instancabile impegno nella ricerca e nello studio delle piante spontanee della
sua amata isola.
Davide Emma
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