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Ambiente

A Pantelleria il carrubbo, una delle piante più caratteristiche proviene dall’Arabia

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Pantelleria è una isola davvero straordinaria, non solo per le sue amene tradizioni, o per il mare e le terme naturali disseminate per i territorio, o ancora per l’archeologia, ma anche e sopratutto per la sua vegetazione.

Molte delle piante presenti sono autoctone e non sono reperibili in nessun’altra parte del mondo. Altre, invece, sono state importate spesso da dominazioni conquistatrici di  millenni fa.

Una tra queste quella araba, che tanto ha contaminato l’isola sia nella cultura sia nella coltura di piante.

Furono gli arabi, infatti, che portarono nella Perla Nera del Mediterraneo la pianta del carrubbo.

In arabo il suo nome corrisponde a “karat”, che significa carato l’unità di misura

E’ molto diffuso anche in Sicilia e in particolare a Siracusa e Ragusa (dove regna sovrano un esemplare di ben 2000 anni).

Nella contrada Favarotto tra Cave d’Ispica e Rosolini, a Modica, si incontrano carrubeti plurisecolari con centinaia di esemplari tra i 900 e i 1000 anni di età., ma il più grande e il più antico del mondo si trova nella tenuta Caschetto dove svetta un carrubo di ben 2000 anni. Ha una circonferenza di 18 metri ed è alto più di 10 metri.

A Pantelleria è presente in molti giardini e terreni anche per la frescura che si può godere sotto la sua chioma. Esempio per tutti il ristorante La Favarotta di Khamma “sfrutta” il mastodontico e antico albero per riparare i suoi ospiti dall’umidità (foto di copertina).

Ma il carrubo è un legume ricco di fibre, flavonoidi, vitamine e minerali come zinco, potassio, selenio, calcio e fosforo.

In campo alimentare la farina, ricavata dalla polpa o dai semi maturi fatti seccare, tostare e macinare, è considerata un sostituto del cacao, sia per sapore che per colore.

La farina di carrube si usa anche per i dolci, i pani, gli sciroppi, i decotti, i gelati ed ha diversi impieghi anche in cosmetica.

Marina Cozzo

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma e Tracino – dicembre 2025

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Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

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Ambiente

Gangi, un albero per ciascun nato nel 2025

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A Gangi si rinnova da cinque anni la tradizione di consegnare ai genitori un albero per ogni nato o adottato nell’anno in corso (2025). L’iniziativa, che si è svolta nella chiesa al “Monte”, è stata promossa dall’Ordine Francescano secolare di Sicilia “Immacolata Concezione” in collaborazione con il Comune di Gangi. Un Albero per ogni bambino nato è un’iniziativa tesa a concorrere alla salvaguardia del Creato.

Prima della consegna delle piantine alle famiglie è stata celebrata la Santa messa. Hanno presenziato alla cerimonia, assieme alle famiglie, la ministra dell’Ordine Francescano secolare di Gangi Antonella Ferraro, il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e l’assessore Nicola Blando.

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Ambiente

Pantelleria, ordinanza per indagine geofisica dell’isola: limiti nella navigazione

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L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria ha emesso ordinanza riportante il seguente avviso:

Nel periodo dal 01 dicembre 2025 al 30 luglio 2026 le seguenti unità effettueranno un’attività di indagine geofisica con l’ausilio di strumentazione quale Multibeam Echosounder, Subbottom Profiler, Sound Velocity Profiler e Campionamenti a mezzo benna Van Veen nell’ambito del progetto “SEAMOUNTS” nello Stretto di Sicilia:
• “NG SURVEYOR” di bandiera Italiana, IMO n°9690872, nominativo internazionale “I.B.E.G.”, t.s.l. 1856, lung. mt. 64,80;
• “IEVOLI AMBER” di bandiera italiana, IMO n°9764984 nominativo internazionale “I.B.S.J.”, t.s.l. 3715 lung. mt. 83,07;
• “IEVOLI COBALT” di bandiera italiana, IMO n°976872 nominativo internazionale “I.B.O.K.”, t.s.l. 4495, lung. mt. 83,83; •
“NG WORKER” di bandiera italiana, IMO n°9533244 nominativo internazionale “I.C.I.D.”, t.s.l. 3923, lung. mt. 88,00.

La campagna oceanografica è dedicata alla mappatura su larga scala di 79 montagne sottomarine situate oltre le 12 miglia dalla costa italiana a una profondità compresa tra 150 e 2000 metri, con lo scopo di raccogliere dati cruciali per la conservazione della biodiversità e la valutazione dei rischi geologic

Le citate unità opereranno all’interno di una macro area all’interno della quale ricadono anche le acque sottoposte alla giurisdizione del Circondario Marittimo di Pantelleria.

Nello stralcio cartografico sotto riportato, è rappresentata la macro area in questione i cui punti di coordinate geografiche (datum WGS ‘84) sopra emarginati sono indicati con i numeri 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84 e 85 come meglio riportato nella tabella sottostante. Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, le navi dovranno essere considerate “NAVE CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 


1.2 I comandanti/conducenti delle unità navali in transito in prossimità delle unità impegnate nelle succitate operazioni, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare moto ondoso nonché valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo.

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