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Zucchero Sugar Fornacia dal 30 marzo al 1° aprile a Londra. In estate anche a Messina

Matteo Ferrandes

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ZUCCHERO “SUGAR” FORNACIARI

 

SABATO 30 MARZO, DOMENICA 31 MARZO E LUNEDÌ 1 APRILE
AL VIA DALLA ROYAL ALBERT HALL DI LONDRA

“OVERDOSE D’AMORE WORLD WILD TOUR”

QUESTA ESTATE TORNA LIVE NEGLI STADI ITALIANI

CON LA SUA STRAORDINARIA ENERGIA E I SUOI PIÙ GRANDI SUCCESSI

“OVERDOSE D’AMORE”

23 GIUGNO AL BLUENERGY STADIUM – STADIO FRIULI DI UDINE
27 GIUGNO ALLO STADIO DALL’ARA DI BOLOGNA
30 GIUGNO ALLO STADIO FRANCO SCOGLIO DI MESSINA
2 LUGLIO ALLO STADIO ADRIATICO GIOVANNI CORNACCHIA DI PESCARA
4 LUGLIO ALLO STADIO SAN SIRO DI MILANO

 

Sabato 30 marzo, domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile al via dalla Royal Albert Hall di Londra il tour internazionale “OVERDOSE D’AMORE WORLD WILD TOUR” di ZUCCHERO “SUGAR” FORNACIARI.

Ad accompagnarlo sul palco la sua fedele super band internazionale composta da Polo Jones (Musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals).

Dopo i 3 concerti alla Royal Albert Hall, l’“Overdose D’amore World Wild Tour” proseguirà in Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Stati Uniti, Canada, Francia, Monaco, Germania, Paesi Bassi, Austria, Slovacchia e altri paesi in via di definizione… passando per l’Italia con 5 imperdibili eventi negli stadi italiani (prodotti da Friends & Partners): 

23 giugno al Bluenergy Stadium – Stadio Friuli di Udine;
27 giugno allo Stadio Dall’Ara di Bologna;
30 giugno allo Stadio Franco Scoglio di Messina;
2 luglio allo Stadio Adriatico Giovanni Cornacchia di Pescara;
4 luglio allo Stadio San Siro di Milano.

I biglietti per le date di Udine, Bologna e Milano sono disponibili su Ticketone.it e nei punti di vendita abituali, quelli per la data di Pescara su Ticketone.it, Ciaotickets e nei punti di vendita abituali, quelli per la data di Messina su Ticketone.it, Ciaotickets e Box Office Sicilia e nei punti di vendita abituali.

Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.friendsandpartners.it.

Radio Italia è la radio ufficiale delle date italiane dell’“Overdose D’Amore”.

Frecciarossa è treno ufficiale del tour negli Stadi di Zucchero.

Tra i maggiori interpreti del rock blues in Italia, Zucchero (all’anagrafe Adelmo Fornaciari) nella sua carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi, di cui 8 milioni con l’album “Oro, incenso & birra”. Oltre a essere il primo artista occidentale a essersi esibito al Cremlino dopo la caduta del muro di Berlino, Zucchero è anche l’unico artista italiano ad aver partecipato al Festival di Woodstock nel 1994, a tutti gli eventi del 46664 per Nelson Mandela di cui è Ambasciatore e al Freddie Mercury Tribute nel 1992. Sempre nel 1992 Zucchero e Luciano Pavarotti condividono l’ideazione del gala di beneficenza Pavarotti & Friends. La prima edizione, trasmessa in diretta mondiale, dà il via a una serie di concerti di beneficenza annuali che sono continuati fino al 2003. Nel 1999 partecipa al Festival di IMST in Austria esibendosi davanti a 200.000 persone, dopo Bryan Adams e prima dei Rolling Stones. Sempre lo stesso anno viene invitato da Bono degli U2 a suonare al Gala di beneficenza Net Aid a New York trasmesso in tutto il mondo. Zucchero partecipa anche a due edizioni del Rainforest Fund (1997 e 2019), il concerto benefico organizzato da Sting insieme alla moglie Trudie Styler per proteggere le foreste pluviali nel mondo e difendere i diritti umani delle popolazioni indigene che vi abitano. Nel corso della sua carriera ha suonato in 5 continenti, 69 Stati, 650 città toccando destinazioni uniche come Oman, Mauritius, Thaiti, New Caledonia, Armenia, Nuova Zelanda e molte altre. Nel 2004 si è esibito alla Royal Albert Hall con un evento memorabile in cui ha ospitato sul palco colleghi di grande fama internazionale, tra cui Luciano Pavarotti, Eric Clapton, Brian May, Solomon Burke e Dolores O’Riordan. Il concerto è stato poi pubblicato in versione DVD con il titolo “Live At The Royal Albert Hall”. Nel 2007 è stato nominato ai Grammy, con Billy Preston ed Eric Clapton come Best R&B Traditional Vocal Collaboration. Il suo concerto nel dicembre 2012 all’Istituto Superiore di Arte di L’Avana con oltre 80.000 persone è stato definito il più grande live mai tenuto da un cantante straniero a Cuba sotto embargo. Con oltre 65.000 persone presenti, a luglio 2018 si è esibito ad Hyde Park, in occasione del British Summer Time di Londra, accanto ad artisti internazionali del calibro di Eric Clapton, Santana, Steve Winwood.  Zucchero, nel corso del 2020, insieme alle più grandi star internazionali ha partecipato al live streaming mondiale “One world: together at home” (a sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta al Covid-19), si è fatto portavoce di un messaggio universale in occasione del 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra suonando davanti ad un Colosseo deserto l’inedito “Canta la vita”, tratto da “Let Your Love Be Known” di Bono, con il testo in italiano a firma di Zucchero e in featuring con Bono. E, ancora, ha inviato un messaggio di speranza, che ha fatto il giro del mondo, eseguendo in una magica e desolata Piazza San Marco a Venezia il brano “Amore adesso!”, adattamento della canzone “No Time For Love Like Now” di Michael Stipe e Aaron Dessner, con testo in italiano a firma di Zucchero. Inoltre, ha pubblicato l’emozionante duetto “September” insieme a Sting, brano inserito nell’album di Zucchero “D.O.C. Deluxe” (doppio CD contenente tutte le canzoni di “D.O.C” e 6 nuovi brani) e in quello di Sting, “Duets”. A maggio 2021 esce “Inacustico D.O.C. & More”, primo progetto interamente acustico della carriera di Zucchero, e durante l’estate 2021 Zucchero realizza una serie di concerti in acustico, in Italia e all’estero, nonostante le capienze ridotte a causa delle restrizioni da Covid-19. A novembre 2021 esce “Discover”, il primo progetto di cover di Zucchero che vanta le collaborazioni con Bono, Elisa e Mahmood e il duetto virtuale con Fabrizio De André. A dicembre esce nelle sale “SING 2 – Sempre più forte” in cui Zucchero si mette alla prova nel doppiaggio prestando la voce al personaggio Clay Calloway. Nel 2022 e nel 2023 Zucchero torna live in giro per il mondo con il suo “World Wild Tour”, con cui fa tappa in Italia – all’Arena di Verona – con ben 14 concerti. Lo scorso giugno è tornato nella sua Reggio Emilia, “amore e radici” per 2 appuntamenti alla RCF Arena (Campovolo) che hanno celebrato i suoi 40 anni di carriera. Lo scorso ottobre è stato per la prima volta al cinema con il film documentario “ZUCCHERO – Sugar Fornaciari” (regia di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano) e ha ricevuto la Cittadinanza Onoraria di Reggio Emilia. La sua musica si è estesa oltre i confini nazionali grazie anche alle numerose collaborazioni con artisti internazionali del calibro di Bryan Adams, Al Green, The Blues Brothers, Solomon Burke, Dolores O’Riordan, Rufus Thomas, Johnny Hallyday, Tony Childs, Sheryl Crow, Tom Jones, Scorpions, Bono, Sting, Jeff Beck, Ray Charles, Billy Preston,  Eric Clapton, Joe Cocker, Elvis Costello, Miles Davis, Peter Gabriel, Paul Young, John Lee Hooker, B.B. King, Mark Knopfler, Brian May, Luciano Pavarotti, Ennio Morricone, Andrea Bocelli, Iggy Pop, Queen, Manà, Alejandro Sanz e molti altri.

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Pantelleria, è morto Battista Maccotta: un pezzo di memoria dell’isola vola via con lui

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E’ morto questo pomeriggio alle ore 15, Giambattista Maccotta, un pezzo di memoria di Pantelleria vola via con i suoi 83 anni.
Risiedeva a Borgo San Donato, nella sua fortunata azienda agricola e, dopo  pochi giorni di degenza all’ospedale al Santa Maria Goretti di Latina, complicazioni hanno detto la loro e si è spento, su una barella senza poter rivedere i suoi cari un’ultima volta.

Classe 1942, uomo affasciante, energico, aveva seguito le orme del padre Fortunato, che ha ceduto all’omonimo figlio: hanno visto nell’Agro Pontino una felice svolta, ma il cuore di Battista, generoso e affettuoso, subiva il richiamo della sua amata isola.
Una splendida casa a Khamma e quella con grande  terrazza a Gadir, viveva i suoi periodi sull’isola attorniato dall’affetto di tanta gente.

Sposato con la splendida Rosalba, compagna di tutta la sua vita, aveva avuto due figli, Fortunato Marco e Daniela che gli hanno regalato nipoti vivaci e bellissimi animatori degli ultimi suoi anni di vita.
Per chiudere il quadro biografico, Battista, mio caro e vicino cugino, era fratello di Angelina Maccotta, moglie di Zino Patanè forse il primo fornaio di Khamma. Ma non dimentichiamo gli avi: appunto il padre Fortunato e la mamma, la Zia Lina Casano, di Turi “Bonomo” il grande e immortale musicista. 

Il mio sincero e sentito cordoglio lo voglio scrivere in questo spazio, poichè tutti noi saremo colpiti sempre più tempo dalla mancanza del caro Battista.

Marina

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Personaggi

Pantelleria, 24 agosto i funerali di Silvano Piazza in Chiesa Matrice Ss Salvatore

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Si terranno domani, domenica 24 agosto 2025 alle ore 9.30, presso la Chiesa Matrice Ss Salvatore di Pantelleria Centro i funerali del compianto concittadino Silvano Piazza, prematuramente scomparso dall’affetto dei suoi cari e di una intera comunità.

Stimato insegnante, molti anni ha contribuito alla formazione sportiva di intere generazioni di studenti panteschi, trasmettendo loro non solo i valori dello sport, ma anche quelli del rispetto, della disciplina e della crescita personale.

Per la comunità pantesca era una figura di riferimento, un educatore che ha lasciato un segno indelebile in tutti. Ormai settant’enne Piazza era una di quelle persone che restano tra gli affetti cari da custodire con cura.

La nostra redazione si unisce al cordoglio dei famigliari

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Economia

Pantelleria, Alice Bernardo chiude il negozio del Centro. Tutta la verità

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Chiusura con mostra artistica firmata Alice Bernardo. Pantelleria Centro spogliato dell’anima

Da tempo circola la notizia che Alice Bernardo, titolare del negozio sito in Via Napoli, sulla scalinata, è intenzionata a chiudere i battenti per quella che per molti anni ha rappresentato una realtà commerciale apprezzata e che vanta una clientela consolidata nel tempo e non solo. 
Abbiamo incontrato la signora e abbiamo approfittato per chiederle il perchè di questa decisione che ha spiazzato molte persone.

Questo negozio che ha una posizione strategica,  abbiamo comprato tutto di tutte le cose belle che sono rimaste, che fanno parte del nostro guardarobba, perché sta vivendo adesso questo momento che l’ha indotta alla chiusura? Io non chiudo il negozio perché va male, chiudo il negozio perché per me è finito un ciclo. Nel senso che devo andare avanti. Io sono un’artista innanzitutto, un’artigiana e anche una creativa. 
“Il negozio mi porta via tanto tempo. In questi sei anni di attività credo di aver veramente rivoluzionato quello che era il commercio a Pantelleria, facendo cose che addirittura sono state copiate anche fuori isola.
“Per esempio abbiamo fatto un Black Friday con “Pesca lo sconto”. E questa cosa, perché io ero all’interno di un gruppo di commercianti d’Italia, è andata diffusa in tutta Italia. Quindi le mie idee non sono rimaste soltanto a Pantelleria.
“Adesso io ho esaurito per quanto riguarda le idee di questo negozio, e voglio buttarmi su altro, quindi voglio ricominciare a dipingere, ricominciare a creare davvero e non posso assolutamente fare l’uno e l’altro, fare male uno e l’altro.”
 
Quindi  qual è il prossimo progetto o il sogno nel cassetto?Veda, io non sono fatta per vendere cose degli altri o cose preconfezionate e il mio sogno è sempre stato quello di essere libera e di non essere un criceto sulla ruota, come si suol dire. Quindi io salto fuori dalla ruota compiendo  un atto di coraggio, saltando nel buio.
“Del resto, io sono abituata agli salti nel buio, ho cominciato con due calamite,  poi abbiamo avuto l’ape, poi abbiamo avuto un negozietto piccolo, un altro un po’ più grande e ora uno più grande ancora. 

Chiusura con evento

“Addirittura io ho iniziato senza cassa fiscale, perché non avevo un centesimo, quindi veramente ho iniziato da sotto a zero. La cosa bella che li voglio dire è che questo negozio prima di essere chiuso vivrà un momento bellissimo, nel senso che io all’interno di quel negozio farò la mia prima mostra dopo dieci anni, quindi all’interno ci sarà una mostra che si chiamerà Zero, dove conterò fino a dieci e il numero dieci sarà fuori dal negozio. Alla fine ci sarà una performance in cui verranno smontate le insegne, le insegne sono in vendita come pezzi veramente da collezione, pensate che sono fuori da sei anni e potrebbero starci altri 20, 30, 40 perché erano delle insegne veramente fatte bene,  non si sono scolorite, non si sono piegate, niente di niente. 
“E quindi finirò con questa performance e poi io continuo con Tania MR Crea, ho fatto la mia scelta, continuo con Tania, qua a Scauri, dove staremo aperti tutto l’anno, è la mia competitor che è diventata socia,  quindi è una cosa bella per l’isola perché io ho continuato a voler dare un segno con i fatti e non solo con le parole. Due competitor che si mettono insieme per farsi forza l’uno con l’altro. 
“Dopodiché io spero che questo negozio venga preso da persone che sappiano lavorare perché è un negozio che può dare, potrei portarlo avanti anch’io facendo dei passi indietro però, io passi indietro non posso fare, non voglio fare, dovrei fare delle rinunce.
“Due anni fa ho avuto una crisi perché davo praticamente tutto per questo negozio e sono finita in ospedale quasi con un infarto, è lì che ho deciso di mollare  e da lì ho capito il mio percorso. Quell’attività su Via Napoli mi serviva per darmi visibilità e per crearmi  un nome e ora credo a livello isolano di essermelo creato, quindi sono pronta ad andare avanti con una forza maggiore, che è quella di Tania, siamo due donne, due donne imprenditrici ma non solo, creative, con tanti sogni e devo dire che abbiamo le mani d’oro e come dice la frase di Mannarino?! ‘Non c’è nulla di peggio del talento sprecato’ e allora io non voglio più sprecarlo, voglio fare questo salto nel buio, la vita è una sola, forse, forse più di una, però io questa la voglio vivere intensamente.”

Quanti anni ha le e Tania? Rispettivamente 48 e 44 anni.
È la rivolta delle quarantenni? La rivolta delle donne quarantenni, tra l’altro che si sono sempre accontentate. Il problema di quest’isola che non cresce è anche la paura di mostrarsi, la paura di dire io posso, io voglio, questo io che non esiste e quindi non esiste neanche la collettività perché tu sei sempre lì a mettere maschere, a essere anche falso a volte. Al di là di tutto e di tutti, nessuno mi può spiegare.

Ma c’è tanto questo spirito, anche nelle sue piccole battaglie politiche, quando scendi in campo? “Certo! È una cosa che spicca, per cui era necessario secondo me il passaggio che stai compiendo. Assolutamente necessario, ripeto, non ho nessuna paura, io ho smesso di avere, ho fatto un percorso veramente di due anni da donna, in cui ho smesso di avere paura della morte, nel momento in cui tu non hai più paura della morte. 

Tutto questo avviene mentre ci mostra delle maglie con i nomi delle contrade principali di Pantelleria: Khamma Gadir, Scauri

Lei è  una persona comunque che ama e che crede nell’energia? “E’ così credo in tutto questo, avendo  anche il potere di prano terapeuta, il dono di un’empatia grande, non ho più intenzione di nascondermi perché dire io non vuol dire che tu non lo sei, anzi vuol dire forza possiamo tutti. Perché abbiamo tutti veramente, la nostra vita è nelle nostre mani, le decisioni, bisogna essere forti, non avere paura di niente e di nessuno. 

Appello per il Centro di Pantelleria, spogliato dell’anima

“Se lei mi permette, direttore, vorrei fare un  appello per il centro.  Mi dispiace dirlo, ma sono una persona che ha sempre visto lontano: ho venduto il pronto moda quando il pronto moda era all’apice, l’ho lasciato quando stava scendendo; Ho aperto Bambino quando era necessario e l’ho lasciato quando stava per scendere;  e adesso vi posso dire che il centro ci metterà 3-4 anni per riprendersi.
“Quindi, purtroppo, il turismo si è spostato specialmente nelle contrade, perché le contrade adesso hanno dei negozi, hanno dei bar, hanno dei ristoranti. Se il centro non è bello, è una cosa oggettiva, non è una cosa soggettiva. 
“Possiamo amarlo quanto vogliamo. Possiamo dire che un posto è bello perché lo amiamo, ma questa è una valutazione soggettiva.  E oggettivamente il centro non è bello. Il centro, inoltre, vedo sempre di più che non ha un’anima.  Per quanto prima potesse essere non bello, ma aveva un’anima, adesso sta venendo spogliato anche di quest’anima. 
“E questo lo sentono tutti i turisti. Quando io ho fatto la diretta, che sono stata attaccata in tutti i modi. Ma il mio era voler fare qualcosa per il centro, perché la cosa è che noi non possiamo mettere mattoni, non possiamo abbellirlo, perché sappiamo benissimo che la burocrazia è quello che è. 
“Il mio intento era anche quello di creare un gruppo che organizzi dei percorsi anche informativi, ma non solo,   una mappa che poteva essere come quella del tesoro,  in cui si invitava da un negozio all’altro a girare tutti i negozi,  anche perché sappiamo che il centro è ramificato, non è solo in un punto come in tante altre città. Io mi auguro tantissimo che questo centro venga distrutto completamente, in modo che possa essere ricostruito.

A ricostruirlo non saranno i panteschi,  perché i migliori panteschi se ne stanno partendo tutti,  mentre qua rimangono, mi dispiace dirlo, un branco di ignoranti che non sa neanche dove è casa loro, e non sanno neanche qual è il tesoro di casa loro. E da questo sarò attaccata anche, ma mi dispiace, dobbiamo riuscire ad accettare le critiche,  perché le critiche possono essere anche costruttive,  e far uscire quello che è la forza che è dentro di noi.
“Per quanto mi riguarda, io lascerò questo negozio anche per essere libera di parlare,  perché quel negozio per me è stato un bavaglio per troppi anni.  Non puoi parlare perché nel commercio perdi i clienti, e allora io ho tanto da dire,  e tra il mio dire e un negozio che mi porta soldi,  preferisco morire di fame, ma poter parlare,  perché la libertà di parola è tutto nella vita.

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