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Cronaca

Volotea lascia a piedi i viaggiatori del volo Verona-Pantelleria delle 5.45 di domenica 29 giugno

Redazione

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Ci scrive una lettrice la propria esperienza degli ultimi giorni, legata ai voli da e per Pantelleria. Ma l’entusiasmo di raggiungere l’isola è tale da recuperare la voglia di viv
erla

 
 
Buona sera,

vorrei raccontare l’odissea dei viaggiatori del volo Verona-Pantelleria di Domenica 29 giugno, delle 5.45.

 

Nel fine settimana la muffura regna sovrana su Pantelleria, l’aeroporto è chiuso, già da sabato i voli sono dirottati.

E tuttavia per la nostra odissea la moffura c’entra poco. C’entrano piuttosto l’improvvisazione e la sciatteria nell’affrontare le emergenze. Che poi, per un fenomeno tipico dell’isola, più che di emergenza, si tratta di previsione per quello che facilmente potrebbe succedere. Come quando sai che minaccia neve e tieni in macchina le catene. 

Dunque domenica mattina il nostro volo viene dirottato su Catania. Arriviamo verso le 8 del mattino, veniamo fatti sbarcare e consegnati all’agenzia HG dell’aeroporto. Una persona regolarmente ci informa che non si hanno notizie sulla nostra destinazione. Il volo su cui viaggiavamo è partito da Verona alle 5.45, i passeggeri sono in ballo da almeno le 4 (nel mio caso le 3) della notte prima. Siamo esausti, vorremmo si decidesse subito per la sistemazione in hotel perché è evidente che sarebbe stato impossibile trovare per domenica pomeriggio un volo su Pantelleria.

 La decisione del pernottamento viene presa alle 19 circa. Ci dicono saremmo stati traferiti in due diversi alberghi, a Trapani e Marsala, e il giorno dopo, di nuovo in pullman per Trapani dove sono già stati prenotati i biglietti per il trasferimento con l’aliscafo delle 13.30. 

 

A sera dunque arrivano i pullman che ci portano agli hotel ma il difficile è salire. Nell’era dell’intelligenza artificiale l’addetto HG fa un lentissimo check-in da alcuni sconfortanti fogli con un elenco di nomi scritti a mano. Partiamo (noi fortunati del primo pullman) intorno alle 21.30. Tappa a Trapani, per scaricare i passeggeri destinati lì, e poi Marsala. Orario di arrivo a Marsala, 3 di notte.

 

L’happy ending arriva la mattina dopo. Come da accordi il pullman per arrivare al porto di Trapani arriva, ma delle nostre prenotazioni per il trasferimento delle 13.30 non c’è traccia.  Momenti di stordimento generale, la gente non crede a tanto. Partono telefonate. Quasi impossibile comunicare ma ci viene sbrigativamente detto che avremmo dovuto noi farci carico del trasferimento via mare, prenotando e pagando il biglietto che sarebbe stato rimborsato. Click, fine della storia. Non erano gli accordi e in ogni caso a quell’ora l’aliscafo delle 13.30 è al completo, rimane il traghetto delle 23, con arrivo alle 7 della mattina dopo. Sarebbe stata la terza notte di disagio.

 La notizia intanto arriva sull’isola e raggiunge il sindaco, che tramite il prefetto organizza una corsa straordinaria di aliscafo per le 15. Grazie a quella provvida corsa, riusciamo ad essere a destinazione lunedì pomeriggio. 

 Il giorno dopo, per “scusarsi del ritardo” Volotea offre 100 euro di bonus. Sottolineo bonus, come se volare di nuovo con questa compagnia resti un’opportunità. 

Natalia Vantini

Da ieri felicemente sull’isola

Ambiente

Pantelleria, ordigno bellico all’Arenella: operazioni il 19 ottobre. Area evacuata: I dettagli

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Si informa la cittadinanza tutta che in data 01.10.2025 si è tenuta una riunione
interforze presso il Comune di Pantelleria per coordinare le operazioni di evacuazione
e rimozione di un ordigno bellico ritrovato in Via Arenella.

Questa operazione coinvolgerà tutti gli Enti istituzionali militari e civili presenti sul territorio.

Le attività  avverranno secondo il seguente cronoprogramma:
• Data delle operazioni: Domenica 19 ottobre 2025
• Inizio dell’evacuazione: 07.30
• Fine dell’evacuazione: 09.00
• Ora presunta inizio attività: 09.30
• Raggio di evacuazione: 770 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno
• Chiusura punti di accesso: prevista in 11 punti – uscita consentita entro e non
oltre le ore 09.30 e rientro solo al termine delle attività di despolettamento e
trasferimento dell’ordigno (saranno consentite deroghe solo ed esclusivamente
per situazioni di comprovata emergenza medica)
• Assistenza ai soggetti fragili: ad anziani, disabili, ecc., potrà essere
consentita la permanenza presso la propria abitazione previa verifica e con i
dovuti accorgimenti
• Tutti gli altri cittadini dovranno dirigersi verso aree periferiche o contrade

Punti di raccolta dedicati all’assistenza della cittadinanza:
o Aeroporto civile (aerostazione piano terra)
o Scuola secondaria di secondo grado di Via Santa Chiara
o Ospedale per soggetti fragili o persone allettate
• Punto di riunione per i mezzi di trasporto pubblico (autobus di linea e altri):
Via Borgo Italia (lato capannone ex Bar Policardo)

• Per ogni eventuali informazioni:
Protezione Civile dalle ore 09.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle
19.30: 3204396535 / 0923695062
Vi invito a collaborare, seguendo scrupolosamente le indicazioni per garantire la vostra
sicurezza e il successo delle operazioni in tempi relativamente celeri.

Vi ringrazio anticipatamente per la comprensione.
Pantelleria, lì 02/10/2025

Il Sindaco 
Fabrizio D’Ancona

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Ambiente

Un quintale di prodotto ittico sequestrato pescato a strascico nelle Egadi

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Un’altra unità da pesca a strascico fermata nelle acque delle Isole Egadi,
sequestrato un quintale circa di prodotto ittico e una rete sottomisura

Ancora un’importante operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino e
del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, sotto il coordinamento del 12° CCAP
della Direzione Marittima di Palermo, è stata portata a termine ieri dai militari della
Capitaneria di porto di Trapani.
Grazie al sistema di monitoraggio satellitare V.M.S., la Sala Operativa della
Capitaneria di Porto di Trapani individuava un’unità da pesca a strascico attiva
all’interno della zona GSA 10 (area geografica nord occidentale della Sicilia, istituita
per monitorare lo stress di cattura di alcuni stock ittici) nonostante sia in vigore il fermo
pesca regionale, misura essenziale per garantire il ripopolamento delle specie e
l’equilibrio biologico.


Immediatamente veniva inviata in zona la M/V (CP) 770 della Capitaneria di porto di
Trapani, che intercettava un peschereccio della marineria di Porticello intento in attività
di pesca a circa 5 miglia dall’Isola di Levanzo; l’unità, oltre a operare in periodo
vietato, utilizzava una rete non conforme alla normativa comunitaria, con maglie
inferiori al consentito e, quindi, altamente dannose per l’ecosistema perché in grado di
catturare anche esemplari giovani.
L’utilizzo di reti non conforme è particolarmente dannoso per l’ecosistema e per le
specie ittiche in quanto la non conformità della dimensione delle maglie che
compongono gli attrezzi da pesca ne modifica significativamente la selettività e
permette, dunque, la cattura di esemplari di taglia inferiore a quella consentita anche
in fase di crescita e riproduzione.

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Ambiente

Pantelleria, conclusa attività “Rifiuti Zero” nella zona di Rekhale

Redazione

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Due ore di lavoro intense con operari e mezzi della società ATI Eco Burgus Srl in sinergia con la Guardia Forestale per bonificare una vera discarica a cielo aperto

PANTELLERIA, 01/10/2025
Un lavoro reso particolarmente difficile dall’acclività dei versanti
Proseguono le attività di pulizia e rimozione dei rifiuti abbandonati nel vasto territorio,
patrimonio naturalistico, dell’isola di Pantelleria. Nell’ambito dell’iniziativa “Rifiuti Zero”
questa volta è stata interessata l’area di Rekhale. Una vasta area, con diametro di circa
100 metri, nella quale già a primavera scorsa il Corpo Forestale, durante le continue
attività di ricognizione, controllo e monitoraggio del territorio, aveva individuato tre punti in
cui sono stati abbandonati ingenti quantità di rifiuti. Aree trasformate in discariche a cielo
aperto da atti di profonda inciviltà e scelleratezza,
La segnalazione è quindi arrivata direttamente dal Corpo Forestale al Comune di
Pantelleria, all’Ente Parco Nazionale e alla Polizia Municipale.
“È stato trovato di tutto!” ci dice Paolo Landolina, ispettore superiore del Corpo Forestale
che insieme a un collega, l’agente forestale Vincenzo Scrima, hanno partecipato alla
rimozione. “Sono state due ore di lavoro intense con operari e mezzi messi a disposizione
dalla società ATI Eco Burgus Srl. Un lavoro reso particolarmente difficile dall’acclività dei
versanti”.

I rifiuti, infatti, come spesso accade sono stati abbandonati in un versante alto alcuni metri.
Pneumatici, elettrodomestici, valigie, tubi, ventole, motori fuoribordo, pompe dell’acqua,
oltre a spazzatura comune (bottiglie, buste, barattoli, tubi, fili elettrici, ecc.). Un elenco
lungo di materiale diversificato, fonte di inquinamento, minaccia per la salute dell’ambiente
e dei suoi esseri viventi. Oltre a rappresentare un costo elevato a carico di tutta la
collettività. Per non parlare poi del danno di immagine di questa splendida isola.
“La maleducazione” dice Italo Cucci, Commissario del Parco “ha raggiunto insoliti livelli di
creatività. Rifiuti ingombranti, in genere ruote di motorini, vengono depositati con contorno
di monnezza. Poi ci sono gli svuotacase d’autunno. Basterebbe beccarne almeno uno e
colpirlo con adeguata multa”.

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