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Cronaca

Violenza di gruppo a Palermo, Schifani: «Regione pronta a costituirsi parte civile»

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 Presidenza della Regione
«Profondo dispiacere per la gravità inaudita dell’episodio e totale solidarietà alla giovane vittima: auspico che i colpevoli paghino senza sconti la loro bestialità di fronte alla giustizia». Questo il commento del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito ai quattro arresti eseguiti dai carabinieri di Palermo questa mattina, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo subita da una giovane ragazza lo scorso 7 luglio in centro città, che si aggiungono ad altri tre presunti complici già arrestati su ordine della autorità giudiziaria lo scorso 3 agosto. «Sono sgomento – sottolinea il governatore – per quanto sta emergendo dalle indagini degli inquirenti. Lo sono come presidente, ma ancora prima come padre, e mi stringo a questa ragazza e alla sua famiglia. La Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per essere al loro fianco. A partire dalla decisione di costituirsi parte civile nell’ambito del procedimento penale relativo allo stupro di gruppo di cui è rimasta vittima. Crediamo si tratti di un gesto ineludibile di fronte a casi di efferata violenza e di particolare impatto e rilevanza sociale nella vita della nostra comunità. Lo dobbiamo alla giovane vittima e a tutte le donne che subiscono violenza». «Ma quello che serve – conclude Schifani – è prima di tutto un cambio di passo culturale, in una società che deve mettersi alle spalle logiche di violenza inaccettabili, per affrancarsi definitivamente da modelli sociali ed educativi nei quali la prevaricazione maschile verso le donne è ritenuta normale, o quasi, a partire dai piccoli gesti quotidiani».
 
 
 
 
 
 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Pantelleria, distacco energia elettrica per il 15 dicembre

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La società SMEDE comunica mediante avviso pubblico il distacco di energia elettrica nelle zone di seguito riportate

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Ambiente

Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Scauri – dicembre 2025

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E’ pubblico il calendario di distribuzione dell’acqua nella contrada di Scauri. Si parte da domani 12 dicembre

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Ambiente

Pantelleria, nuova bomba rinvenuta a Monte GIbele. L’ordinanza del sindaco

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Interdizione  dei sentieri

Il Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona ha emesso in queste ore ordinanza di interdizione di Monte Gibele, per il rinvenimento di ordigno bellico.

Cos’ recita l’atto sindacale:

PREMESSO che è stata rilevata la presenza di un ordigno bellico inesploso e potenzialmente efficiente nel territorio del Comune di Pantelleria, in località Monte Gibèle (coordinate geografiche 36°46’35.4”N – 12°00’52.7”E);
CONSIDERATO che le operazioni di bonifica del residuato bellico rientrano nelle competenze del personale militare specializzato del Genio Guastatori, che interverrà secondo un programma operativo che sarà definito e comunicato a breve;
RITENUTO necessario ed urgente, a tutela dell’incolumità pubblica e privata e della sicurezza di persone, animali e cose, disporre l’immediata interdizione dell’area interessata fino al completamento delle operazioni di bonifica…

ORDINA 1. l’immediata interdizione dell’area ubicata in località Monte Gibele, lungo il tratto del sentiero CAI n. 971 dalle coordinate 36°46’32.4”N – 12°00’37.4”E fino all’intersezione con i sentieri CAI n. 971 e n. 977 (coordinate 36°46’42”N – 12°01’05”E);
È fatto divieto a chiunque non autorizzato di accedere all’area fino al completamento delle operazioni di disinnesco, bonifica e rimozione dell’ordigno bellico.

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