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Cultura

Viaggio tra i toponimi della Sicilia (II parte). Origine dei nomi delle località siciliane

Nicoletta Natoli

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ACATE

Situato in provincia di Ragusa, Acate è conosciuto per un episodio avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale e passato alla storia come “Il massacro di Biscari”, antico toponimo del paese.

Nel 1938 fu lo studioso locale Carlo Addario a proporre di cambiare il nome da Biscari, toponimo di origine incerta (probabilmente araba), in Acate, adducendo alcune motivazioni a sostegno di questa modifica. Acate era l’antico nome del fiume Dirillo, che attraversa il paese ed era denominato Acates amnis dai Romani e Acathes dai Greci, per la presenza di pietre d’agata nel suo corso superiore. Un’altra ipotesi vorrebbe far provenire l’attuale denominazione da Acate, uno dei più fedeli compagni di Enea che Virgilio fa passare da questa zona durante le vicende dell’Eneide.

Prima di iniziare a raccontarvi l’origine dei nove toponimi catanesi che contengono il prefisso “Aci”, occorre fare una premessa di carattere letterario. Nel suo poema epico-mitologico dal titolo “Le Metamorfosi”, Ovidio ci racconta una bellissima storia d’amore sullo sfondo dell’Etna, che vede come protagonisti due giovani innamorati, ovvero la bellissima ninfa Galatea e il pastore Aci, e Polifemo nei panni del terzo incomodo. Poiché lei non ricambiava affatto il suo sentimento, il ciclope, accecato dalla gelosia nel vedere i due abbracciati, estirpò la sommità di un monte e la lanciò sul rivale, uccidendolo. Distrutta dal dolore, Galatea chiese agli dèi di trasformare il sangue del suo amato in un fiume, in cui avrebbe potuto immergersi per ricongiungersi a lui. Così, secondo il mito, ebbe origine il fiume Aci, un breve corso d’acqua chiamato “u sangu di Iaci” dagli abitanti della zona. Inoltre, la leggenda racconta che l’enorme masso avrebbe sezionato il corpo dello sventurato Aci in nove parti, da cui sarebbero nati i nove paesi del catanese che contengono nel loro toponimo il prefisso Aci.

ACI BONACCORSI

Primo in ordine alfabetico dei nove paesi etnei col prefisso Aci, Aci Bonaccorsi affonda le sue origini storiche nei primitivi nuclei abitativi sparsi per il Bosco di Jaci, l’odierna Acireale. Intorno al XII secolo, i casali del territorio divennero quartieri, e il nome “Bonaccursu” venne dato a uno specifico insediamento per l’importanza rivestita da persone socialmente di spicco che di cognome facevano Bonaccorso.

Nel 1652 un documento confermò ufficialmente l’esistenza del titolo del “Marchesato di Bonaccorsi”, titolo onorifico che permarrà ancora per diversi anni e che rafforzerà l’importanza della “Terra dei Bonaccorsi” come una delle componenti del territorio di Jaci.

ACI CASTELLO

Scomponendo il toponimo, abbiamo il prefisso Aci di cui abbiamo già spiegato l’origine e la parola castello, che si riferisce a una fortificazione di origine incerta, fulcro dello sviluppo del territorio delle Aci nel Medioevo.

La storia di Aci Castello è condivisa con gli altri casali del territorio fino al XVII secolo, precisamente al 1647, quando sotto il dominio spagnolo vi fu la separazione con relativa assegnazione dell’autorità amministrativa. Oggi il Castello in questione è sede di un Museo Civico, e rimangono poche strutture superstiti dell’antica costruzione.

(2 – continua)

Nicoletta Natoli

 

Mi chiamo Nicoletta Natoli e sono nata a Palermo il 22 gennaio del 1982. Ho sempre sognato di lavorare nel campo delle lingue straniere, e ho avuto la fortuna di riuscirci diventando una traduttrice, anche grazie ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuta in tutte le mie scelte. Le mie più grandi passioni sono la musica, il calcio, i viaggi, la lettura, le serie TV e tutto ciò che riguarda la Spagna. Poco tempo fa la frequentazione di un corso di scrittura ha fatto nascere dentro di me la voglia di raccontarmi e di raccontare agli altri, e sono molto grata di avere l’opportunità di poterlo fare.

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Pantelleria, calendario delle messe festività natalizie 2025

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Di seguit riportiamo il calendario completo delle messe che si celebreranno nel Capoluogo e nelle contrade maggiori di Pantelleria

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Pantelleria nel romanzo di Giusy Andaloro “La porta dimensionale”, ora su Amazon

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“La porta dimensionale”, la seconda opera letteraria di Giusy Andaloro, che dopo l’esordio come autrice con le poesie, approda nel romanzo. Anche questo ultimo libro è dedicato a Pantelleria, ma qui l’autrice compie una narrazione seducente, fatta di misteri, passioni, scirocco e mare.

Un’isola.
Un amore impossibile.
Una maledizione che attraversa i secoli.
Quando il passato torna a reclamare il suo prezzo, l’amore diventa l’unica via di salvezza. . .

All’alba, Victoria approda a Pantelleria, un’isola selvaggia e magnetica, dove le scogliere di ossidiana si tuffano in un mare profondo e misterioso.
L’aria è carica di presagi e ogni ombra sembra sussurrare storie perdute.
Fin dal primo istante, Victoria percepisce un richiamo impossibile da ignorare: frammenti di ricordi sepolti,
volti dimenticati, emozioni sopite da secoli.
Ma chi o cosa la sta aspettando davvero su quest’isola sospesa tra realtà e leggenda?
Il destino si manifesta negli occhi di Battista, un uomo dal passato tormentato e dal fascino selvaggio, il cui sguardo nasconde segreti che attraversano i secoli.
Tra Victoria e Battista scatta un legame inspiegabile, un’attrazione ancestrale, che sfida ogni logica e ogni ragione.
Ma l’ombra di un’antica maledizione incombe sulle loro vite:
“Tutto ciò che hai conquistato lo perderai, come è sempre stato e sempre sarà per la tua famiglia.”
Il vento di Scirocco porta con sé il peso di queste parole, e Victoria sente il brivido del destino percorrerle la schiena.
Mentre esplorano l’isola, il confine tra passato e presente si assottiglia.
I dammusi silenziosi, le viuzze scoscese, le scogliere nere e il mare profondo diventano testimoni di enigmi che aspettano di essere risolti.
Antiche voci risuonano tra le mura, ombre invisibili li osservano dall’acqua, e un portale dimenticato tra le dimensioni attende di essere riaperto, celando un amore antico e una colpa che reclama giustizia.
Ogni scoperta è un colpo di scena, ogni passo un rischio mortale, e ogni scelta potrebbe cambiare il corso delle loro vite per sempre.
Victoria e Battista devono affrontare enigmi che sfidano la logica e le leggi del tempo, mentre il passato minaccia di risucchiarli in un ciclo di dolore eterno.
Riusciranno a spezzare la catena del destino, o la maledizione li separerà per sempre?
In questo romanzo, suspense, mistero e passione si intrecciano alla magia primordiale di Pantelleria: il vento scuote le rocce, il mare custodisce verità sommerse e il cielo al tramonto si tinge di rosso come un presagio ineluttabile.
Ogni pagina è un viaggio tra emozioni profonde, pericoli nascosti e rivelazioni che cambiano la vita.
I lettori saranno catturati da un mondo dove l’amore e il destino si confrontano in un duello senza tempo.
L’isola di Pantelleria diventa protagonista, magnetica e incantata, avvolgendo i personaggi in un’avventura mozzafiato tra passione, mistero e segreti secolari.

“La Porta Dimensionale: Amore e Mistero Oltre il Confine” è il romanzo perfetto per chi ama thriller romantici, storie misteriose, segreti sepolti dal tempo, portali dimenticati e avventure che tengono il cuore in sospeso fino all’ultima pagina.
Ogni momento, ogni sguardo, ogni segreto potrebbe cambiare tutto, e ogni lettore sarà trascinato in un mondo dove la realtà e il mistero si fondono in un’unica esperienza indimenticabile.
Victoria e Battista scopriranno che l’amore può essere più potente di ogni maledizione…ma il destino non si arrende facilmente, e solo chi ha il coraggio di affrontarlo fino in fondo potrà decidere il proprio futuro.
Alcuni segreti non dovrebbero mai essere risvegliati.
Alcuni amori, però, sono disposti a rischiare tutto.

Immergiti nel mistero e scopri il segreto che attraversa i secoli. 

Disponibile in formato ebook su Amazon.

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Pantelleria, il Centro Giamporcaro omaggia il Vescovo de “Le poesie di Lillo”

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Il Centro Giamporcaro, per mani del suo Presidente Anna Rita Gabriele, fa omaggio del libro di poesie di Lillo di Bonsulton  al Vescovo Giurdanella

Il Giamporcaro partecipa attivamente al Villaggio di Natale, messo in scena presso Piazza Cavour di Pantelleria. Scopo essenziale per il Centro Culturale è la vendita di due libri, il cui provento verrà utilizzato per la realizzazione della statua dedicata all’asino pantesco: un modo per esaudire il desiderio di un uomo particolare, pantesco di adozione, che tanto si è speso per la cultura e la società di Pantelleria.

Tra animazioni, artigianato, e altro ancora si è creata un’atmosfera singolare, accogliente, nel pieno centro del Capoluogo, nonostante il meteo un pò ballerino.

Nella mattinata di ieri, 22 dicembre 2025, lo stand riservato al Giamporcaro ha ricevuto l’inaspettata visita del nuovo parroco, Don Ramesh, e del Vescovo Angelo Giurdanella, con quel suo fare accogliente e luminoso. L’alto prelato in questi giorni è a Pantelleria per una serie di eventi, come l’anniversario delle Suore delle Poverelle, e per portare la propria parola nella comunità tra messe ed incontri e visitando associazioni come l’Albero Azzurro.

Il Presidente Anna Rita Gabriele ha colto l’occasione per fare un dono a sua eminenza: il libro “Le poesie di Lillo”.
Un gesto che rimarrà nella memoria del Centro Culturale ma, sicuramente, anche dello stesso alto prelato.

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