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Cultura

Vendemmia superiore per il 2018, in Sicilia. A Pantelleria come sarà?

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Siamo prossimi al periodo della vendemmia e di previsioni su di essa se ne stanno già facendo da tempo.

Tutto, o quasi, dipende dalle condizioni meteorologiche stagionali.

L’inverno si è mantenuto nella norma, la primavera è passata senza gelate o sbalzi eccessivi di temperatura per inoltrarci ai mesi di prima estate caratterizzati da copiose piogge e con ondate di calore molto brevi e mai troppo intense.

Tutto sommato, hanno valutato gli esperti, è una estate molto fresca e a Pantelleria il Maestrale difficilmente ha lasciato spazio per lo scirocco .

I risultati del sondaggio a campione del settimanale Tre Bicchieri, che nella sua prima parte analizza il Centro-Sud Italia, rileva aspettative sul raccolto 2018 moderatamente positive, con qualche nota di preoccupazione.

Giugno ha registrato, infatti, temperature più alte delle medie degli ultimi 30 anni di 1,5 gradi centigradi e, allo stesso tempo, è stato l’ottavo più piovoso dal 1800 in avanti.

La preoccupazione, dunque, potrebbe essere nell’eccesso d’acqua e la grande umidità, che condizionerebbero negativamente il percorso di maturazione delle uve in pianta.

Intanto, i trattamenti contro le fitopatie (malattie della pianta) sono diventati frequenti e i viticoltori stanno intervenendo a più riprese tra “gli alberelli”, per scongiurare il peggio.

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Con tutte le cautele del caso, a oggi, il sondaggio tra i produttori dice che il raccolto 2018 si preannuncia in aumento, rispetto a un 2017 la cui produzione in negativo per tutte le regioni d’Italia, attestando la produzione di vino rivendicata a livello nazionale intorno ai 42,5 milioni di ettolitri, di cui circa metà a Dop.

Antonio Rallo, presidente della Doc Sicilia, fa il punto a partire dal vulcano Etna dove ha riscontrato una produzione per pianta decisamente molto buona, grazie anche alle piogge primaverili.

Tra Butera e Riesi, patria nel Nero d’Avola, dopo due anni di calo, i quantitativi dovrebbero essere nella media.

Infine, nella grande area della Sicilia occidentale, da Menfi, passando per Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice fino a San Giuseppe Jato si stima un raccolto inferiore del 10% rispetto alle medie.

Considerando che dalle province di Trapani, Agrigento e Palermo arriva l’85% di tutto il vino dell’isola, la produzione 2018 dell’intera Sicilia dovrebbe stimarsi intorno ai 4,5 milioni di ettolitri.

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Per intenderci la produzione sarà leggermente minore in fatto di quantità rispetto agli altri anni, ma superiore per quantità e qualità rispetto alla vendemmia del 2017.

Sarà quindi l’anno in cui la capacità del viticoltore farà la differenza sul risultato finale.

Le previsioni degli esperti sopra riportate troveranno ragione o torto dai dati ufficiali delle previsioni vendemmiali 2018 dell’ Osservatorio del vino, che saranno  rese note il 4 settembre a Roma presso il ministero per le Politiche agricole, alimentari e del turismo.

Marina Cozzo

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Sociale

Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

Redazione

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Cultura

Pantelleria – Ripristino campanile, Comunità di Tracino-Khamma ringraziano amministrazione e Cons. Maddalena

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La comunità di Khamma – Tracino ringrazia il sindaco Fabrizio D’Ancona e l’amministrazione tutta per il ripristino del campanile della Chiesa Madonna della Pace.
L’ apparecchio delle vecchie campane era stato installato nel 2006/2007 ,con le offerte fatte da diverse famiglie locali. Da qualche anno il dispositivo che governa il tutto si era danneggiato e purtroppo non è stato possibile ripararlo.

In tutto questo il Consigliere Comunale Giuseppe Maddalena si è fatto portavoce di un gruppo di parrocchiani, che ha fortemente voluto che le campane tornassero a suonare dopo qualche anno di silenzio.
Grazie a quest’ultimo e a questa amministrazione, la contrada può svegliarsi e scandire le ore del giorno con il tocco delle campane.

Gli abitanti di Khamma- Tracino

Foto a cura di Simone Raffaele

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Cultura

Pantelleria, tornano a suonare le campane della chiesa di Tracino

Redazione

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La Chiesa Madonna della Pace torna a far sentire la sua voce

Un sentito ringraziamento al Sindaco.

Grazie al supporto dell’amministrazione e con la collaborazione dei consiglieri comunali finalmente le campane della Chiesa Santa Maria della Pace tornano a risuonare, riportando nel nostro paese un simbolo di tradizione, fede e unione. 
Era molto tempo che la felice contrada di Tracino non sentiva scadenzata la propria vita dall’armonico suono del campanile.

Le campane non sono soltanto un suono: sono un richiamo alle nostre radici, un segno di vita e di comunità che continua a crescere e a guardare al futuro con fiducia. Il ripristino del loro funzionamento coincide con il magico periodo natalizio, sapendolo rendere più suggestivo.

Grazie di cuore a chi ha reso possibile tutto questo.
Invitiamo tutti a condividere la notizia e a partecipare ai prossimi momenti comunitari nella nostra amata chiesa di Tracino

Jean Rizzo
Segretario comunale Forza Italia

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