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Ambiente

Ustica, in arrivo 4 milioni di fondi europei per riqualificare la capitale europea delle attività subacquee

Redazione

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 Il progetto ideato e realizzato dall’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno presieduta da Giuseppe Sciarabba per il comune amministrato dal sindaco Salvatore Militello è stato inserito nella graduatoria delle opere ammissibili e finanziabili dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente nell’ambito dell’azione 6.6.1. del Po Fesr Sicilia 2014/2020

Palermo, 2 aprile 2021
Interventi per quasi 4 milioni di fondi comunitari tra il mare e la roccia di Ustica per favorire e migliorare la fruizione delle aree naturalistiche dell’isola a Nord della costa palermitana, battezzata capitale europea delle attività subacquee. Il progetto, ideato e realizzato dall’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno presieduta da Giuseppe Sciarabba per il comune amministrato dal sindaco Salvatore Militello, è stato inserito nella graduatoria delle opere ammissibili e finanziabili dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente nell’ambito dell’azione 6.6.1. del Po Fesr Sicilia 2014/2020.
“Il progetto – spiega Sciarabba – prevede la riqualificazione dell’Acquario Riserva Naturale Marina, dell’Antiquarium nel villaggio preistorico, dell’edificio comunale a Cala Santoro, e della Torre Spalmatore, compreso il restauro del paramento esterno, ma anche del Sentiero del Mezzogiorno con un percorso pedo-ciclabile non esclusivo sul tracciato viario, e del percorso Torre Santa Maria. E ancora, sarà realizzato un tratto di pista ciclabile nel villaggio preistorico Gorgo Salato, a Punta di Megna, e alla Torre Spalmatore, oltre ad interventi di rinaturalizzazione a Cala Giacone e Cala della Madonna. Le opere saranno eseguite prevedendo dotazioni per garantire la fruizione dei luoghi alle persone con disabilità. Sul sentiero che congiunge Torre Santa Maria con il Faro, per esempio, saranno installati cannocchiali panoramici dotati di un ulteriore telescopio posto ad un’altezza tale da consentire ad una persona in carrozzina di ammirare il paesaggio. Per facilitare gli spostamenti sull’isola – conclude Sciarabba – si prevede di dotare il Comune di scooter elettrici riattivando, al contempo, le tre stazioni di ricarica già presenti”.

Quarantadue fra comuni, enti gestori delle Riserve naturali (fra cui il dipartimento regionale dello Sviluppo rurale), università ed enti Parco da ogni angolo della Sicilia hanno presentato progetti esecutivi valutati ammissibili dal dipartimento dell’Ambiente, ma soltanto undici sono stati ritenuti finanziabili rispetto alla dotazione complessiva di 15.373.669,19 euro prevista dalla misura. Il Comune di Ustica con 3.980.100 euro è al primo posto di questa speciale classifica in termini di maggiore finanziamento ammesso, unica amministrazione della provincia di Palermo presente nella rosa degli “11” insieme a Corleone che figura nella lista con un progetto da 990.823 euro per le Cascate delle Due Rocche.

“La riqualificazione delle aree naturalistiche di Ustica – dice il sindaco Militello – fornirà servizi ai residenti ma soprattutto ai turisti amanti del mare e della natura, agli sportivi, che potranno godere di nuovi spazi di ristoro e riposo, di stimolo intellettuale, immersi nel fascino di un’isola dai panorami mozzafiato, istituita Riserva naturale orientata nel 1997 dalla Regione Siciliana. Il progetto intende promuovere la conoscenza dell’isola non solo dal punto di vista marino ma anche dal punto di vista culturale e naturalistico, coinvolgendo associazioni e creando dei partenariati, sviluppando un turismo scolare con la creazione di un itinerario didattico con segnaletica e pannelli didattici. Complementare agli interventi proposti – conclude il primo cittadino – pensiamo debbano attivarsi anche progetti di valorizzazione ambientale e culturale attraverso anche la fruizione virtuale, in particolare con la creazione di itinerari multimediali in più lingue su piattaforma internazionale (www.izi.travel/it) da potere consultare con il computer e lo smartphone”.

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Pantelleria, variazione calendario raccolta rifiuti

Direttore

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Come da avviso pubblico, il Comune di Pantelleria comunica una variazione del calendario di raccolta rifiuti

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Ambiente

Ambiente, via libera ai cani al guinzaglio nelle aree naturali protette

Marilu Giacalone

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I cani al guinzaglio potranno entrare nelle aree naturali protette della Sicilia. Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, che aggiorna le disposizioni vigenti e regolamenta, secondo criteri più attuali, la fruizione del patrimonio naturale regionale.

«L’introduzione dei cani al guinzaglio all’interno di parchi e riserve è una novità che ho fortemente voluto – sottolinea l’assessore Savarino – per rispondere alle legittime istanze dei numerosi fruitori, tra cui molti turisti, di questi luoghi splendidi che caratterizzano il territorio siciliano. Vivere esperienze di immersione nella natura in compagnia degli animali d’affetto è un’opportunità per adulti e bambini, nel rispetto dell’equilibrio con la fauna selvatica e la flora. Dopo il regolamento emanato la scorsa primavera che consente ai dipendenti dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente di portare in ufficio i loro animali domestici, con questo provvedimento proseguiamo il nostro impegno nell’accrescere il benessere dei cani e di chi se ne prende cura».

Il decreto consente l’introduzione dei cani al guinzaglio in specifici sentieri e aree individuate dall’ente gestore delle aree naturali protette sulla base di linee guida e criteri fissati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, previo parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Resterà in vigore, invece, il divieto di ingresso nelle zone A dei parchi e delle riserve naturali integrali e nelle altre zone di ciascuna area naturale protetta dove non è consentita la fruizione. L’ente gestore può comunque prevedere deroghe motivate, specifiche e nominative, nei limiti fissati dalle linee guida regionali. Adesso tutti gli enti gestori provvederanno a integrare i rispettivi regolamenti di fruizione dei singoli siti naturalistici.

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Ambiente

Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale

Redazione

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Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata nel 2018. Un po’ di storia Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali e personali di ognuno di noi.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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