Cultura
Università, quasi 4 milioni per borse di studio per svolgere dottorati di ricerca
Presidenza della Regione
Saranno circa sessanta le borse di studio regionali per la frequenza di corsi di dottorato di ricerca nelle Università dell’Isola. Si tratta di un intervento dell’importo complessivo di 3,9 milioni di euro, grazie a fondi della programmazione Fse+ 2021/2027, destinato agli atenei siciliani per l’anno accademico 2023/2024.
L’avviso predisposto dalla Regione, tramite l’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale, punta a rafforzare l’offerta dell’alta formazione post laurea, supportando i percorsi di dottorato per le aree disciplinari coerenti con la “Strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente”.
«Continuiamo ad investire sui giovani laureati siciliani – afferma l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano – valorizzando Atenei e Università dell’Isola, la ricerca, le esperienze internazionali e la coerenza con il progetto di sviluppo che il governo della Regione immagina per la Sicilia. L’obiettivo non è solo sostenere l’alta formazione post laurea, ma di renderla coerente con le strategia di innovazione di sviluppo della Regione e il mercato del lavoro».
Potranno presentare istanza, entro il 14 febbraio all’indirizzo Pec dipartimenti.istruzione@certmail.regione.sicilia.it, le Università, statali e non statali riconosciute dal Mur, con sede operativa in Sicilia, e accreditate per la macro tipologia C – Formazione superiore.
Il numero di borse regionali aggiuntive di durata triennale, ciascuna del valore massimo complessivo di circa 64 mila euro, in caso di periodo all’estero di 6 mesi, e di quasi 69 mila, nel caso di periodo all’estero di 12 mesi, verrà attribuito a ciascun ateneo sulla base del numero degli studenti iscritti nell’anno accademico 2021/2022.
I destinatari delle borse sono i laureati siciliani under 35 che, nel percorso di studi dottorali, dovranno svolgere un periodo all’estero al fine di internazionalizzare il proprio curriculum così da rendere più competitivo il proprio profilo di occupabilità.
Il bando è consultabile sul sito web del dipartimento regionale Istruzione a questo link.
Spettacolo
Pantelleria, al Cineteatro San Gaetano “Figlio non sei più Giglio”
Spettacolo teatrale “Figlio, non sei più Giglio” al Cineteatro San Gaetano con Daniela Poggi e Mariella Nava
Martedì 25 novembre 2025, dalle ore 21.00, presso il Cineteatro San Gaetano di Scauri andrà in scena “Figlio non sei più Giglio”.
Lo spettacolo si terrà in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il Comune di Pantelleria invita la cittadinanza allo spettacolo “Figlio, non sei più Giglio”, scritto e diretto da Stefania Porrino.
L’opera affronta il tema della violenza sulle donne e del femminicidio attraverso la voce e lo sguardo di una madre, in un percorso narrativo che unisce parola, musica e testimonianza civile.
In scena Daniela Poggi e Mariella Nava.
Un appuntamento di riflessione e sensibilizzazione, condiviso con la comunità.
Cultura
25 anni di Olio DOP Monti Iblei: un racconto di territorio e memoria
C’è un filo d’oro che attraversa le colline degli Iblei, un filo che profuma di ulivi secolari e di vento di montagna. Da venticinque anni questo filo porta con sé un nome: Olio DOP Monti Iblei, simbolo di eccellenza e custode di un’identità che nasce dalla terra e si fa cultura
Domani 21 novembre a Chiaramonte Gulfi, “Balcone di Sicilia” e capitale degli Iblei, si celebra un anniversario che non è soltanto una data, ma un racconto collettivo. È la storia di uomini e donne che hanno creduto nella forza di un marchio, nella tutela di un prodotto che racchiude la memoria di generazioni. Produttori, frantoiani, imbottigliatori: voci diverse unite da un unico obiettivo, dare al mondo l’autenticità di un olio che sa di sole e di pietra, di lavoro e di passione.
Il convegno “25 anni di DOP” sarà l’occasione per ripercorrere le tappe di questo cammino: i numeri, i riconoscimenti, ma soprattutto le persone che hanno reso possibile la diffusione del marchio Monti Iblei. E poi la degustazione, momento di silenzio e ascolto, quando l’olio si fa parola e racconta la sua anima attraverso il gusto.
Oggi il Consorzio conta 319 soci e una superficie olivicola di circa 1.820 ettari. Dietro ogni cifra c’è un volto, una storia, un ulivo che resiste e dona. È questo il vero patrimonio: la comunità che custodisce il paesaggio e lo trasforma in sapore.
Venticinque anni sono un traguardo, ma anche un nuovo inizio. Perché l’olio degli Iblei non è solo alimento: è memoria, identità, futuro. È il segno di un territorio che continua a raccontarsi al mondo con la voce limpida della sua tradizione.
Programma
9:00 Arrivo e registrazione ospiti
09:30 Saluti Mario Cutello sindaco di Chiaramonte Gulfi
Maria Rita Schembari presidente Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa
Giuseppe Arezzo presidente del Consorzio DOP Monti Iblei
Antonino Belcuore commissario straordinario Camera di Commercio del sud-est Sicilia
Giuseppe Iacono presidente ODAF di Ragusa
Aldino Zeppelli CEO Pieralisi Maip SPA
10:30 Intervento RINA Agrifood – 25 anni di DOP in cifre a cura di Enrico de Micheli, amministratore delegato RINA Agrifood
10:50 Intervento Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) – Presentazione del nuovo
contrassegno e del passaporto digitale a cura di Matteo Taglienti (responsabile filiera e patrimonio
storico artistico IPZS Istituto Poligrafico Zecca di Stato)
11:10 Intervento Consorzio DOP Monti Iblei – Memoria storica e sguardo al futuro a cura di Giuseppe Cicero (Capo PANEL e referente ACAP) e Salvatore Cutrera (vicepresidente Consorzio DOP Monti Iblei)
11:40 Consegna del riconoscimento di merito alla diffusione del marchio DOP Monti Iblei
12:10 Chiusura dei lavori con Luca Sammartino, Assessore Regionale Agricoltura
12:45 Degustazione di oli al Museo dell’Olio a cura dell’Istituto Alberghiero di Chiaramonte Gulfi
Venticinque anni di Olio DOP Monti Iblei non sono solo un anniversario, ma un invito a continuare a credere nella forza della nostra terra. Ogni goccia racchiude memoria, identità e futuro.
Cultura
Dalla Turchia alla Sicilia, da Artètika, le struggenti opere di Meltem Uldes, ispirate alle ferite di un popolo
La prima personale nel Capoluogo dell’artista globale che riesce a collegare Palermo e Istanbul attraverso l’arte
Non sono le immagini spensierate che acchiappano like o completano l’arredamento di una casa. Le opere di Meltem Uldes, pittrice turca che vive a Palermo, in mostra da Artètika con “Le ferite e l’identità di un popolo” sono struggenti, deprimenti e inquietanti. Vernissage sabato 22 novembre, alle ore 18,00 in via Giorgio Castriota, 15. Dialogano con l’artista la docente universitaria turca Senay Boynudelik, l’avvocato e collezionista Michele Calantropo e l’architetto Giuseppe Di Prima. Seguirà cocktail. Domenica 23 novembre, alle ore 18,00, concerto gratuito del quartetto di violoncelli composto da Giorgio Gasbarro, Gabriele Ferrante, Marcello Insinna e Francesco Pusateri, mentre Marina Mattiolo presenterà i brani e leggerà la poesia “Idda”. La mostra, allestita dalle galleriste Gigliola Beniamino Magistrelli ed Esmeralda Magistrelli e dallo studio creativo AGS, di Angelo Ganazzoli e Giorgia Rampulla, sarà visitabile fino al 6 dicembre 2025 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, dal lunedì al sabato. Info 333/5747244. Ingresso libero.
Le opere “deprimenti e inquietanti” di Meltem Uldes
La mostra è composta da oltre 40 opere di varie misure e tecniche, tele grandi dipinte ad olio e acrilico, medi e piccoli dipinti, disegni e collage ad acrilico ed altre tecniche miste che l’artista usa come una lucidatura particolare che quasi vetrifica l’immagine. “C’è l’anima di un’artista che osserva con tristezza l’umanità cadere nel pozzo che si è scavata e distruggere il mondo intero mentre cade, in queste opere deprimenti e inquietanti che descrivono i nostri crimini, dai quali non possiamo liberarci senza affrontarli – commenta la gallerista Esmeralda Magistrelli -. È la prima personale di Meltem Uldes a Palermo, città d’elezione che l’ha ispirata artisticamente, che ama visceralmente e che le ha fatto scoprire un mondo interiore e ha creato in lei un vero contatto con la natura, cominciando anche a creare arte botanica. Artètika, ancora una volta, dimostra profondo interesse e stima verso le donne nel mondo dell’arte”.
Chi è Meltem Uldes
Dolce e riservata a prima vista, Meltem Uldes è un’artista intensa, quasi tragica nel senso più antico del termine, che dipinge ed omaggia la figura femminile in mille intrecci e la porta ad essere simulacro visivo e quasi visionario dei popoli, raccontando tutti i mali interiori legati all’umanità e al contempo la sua bellezza. Nata in Turchia, la prima infanzia di Uldes a Istanbul è stata influenzata dall’arte, soprattutto grazie a sua nonna, Beyhan Yakın, che è stata la sua prima insegnante. I suoi studi accademici, con il conseguimento di un master e un dottorato di ricerca presso l’Università di Istanbul, hanno ulteriormente approfondito il suo impegno nell’arte. Il passaggio dall’ambiente accademico alla scena artistica globale è stato segnato dalla partecipazione a numerose mostre in tutto il mondo Turchia, Norvegia, Spagna, Montenegro, Belgio, Marocco, Libano, Pakistan, Grecia, Montenegro e Inghilterra, dimostrando capacità di comunicare universalmente attraverso il suo linguaggio visivo e tributandole lo status di artista globale.
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