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Comunità

Università di Perugia a Pantelleria per il corso di potatura degli ulivi

Direttore

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Si conclude oggi il corso di potatura dell’ulivo che ha visto la presenza dell’università di Perugia a Pantelleria, per promuovere l’integrazione tra le conoscenze tradizionali e l’alboricoltura moderna, affinchè la tecnica agricola avvenga nella maniera più adeguata e rispettosa della pianta.

Nell’ottica di promuovere e incentivare la tutela del paesaggio e della natura, l’Ente Parco di Pantelleria ha accolto presso la propria sede i docenti e partecipanti della prima giornata del corso, che è stata dedicata alla teoria con gli interventi del professore Primo Proietti e del dottor Mirco Boco, del dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali, sulla pratica della potatura, sugli utensili da usare e sulla conoscenza della tipologia di alberi. La presenza dell’ateneo dell’Umbria, fra i più rinomati nello studio delle tecniche agricole soprattutto in olivicoltura, ha rappresentato un’occasione di aggiornamento che arricchisce le tradizionali tecniche usate dai contadini dell’isola.

 La due giorni ha previsto, anche, un primo approccio all’assaggio dell’olio di oliva per riconoscerne elementi caratteristi. Di grande partecipazione è stata l’esperienza sul campo per eseguire la potatura in gruppo, effettuare il taglio corretto sul riconoscimento delle parti della pianta.

 

L’immagine di copertina è a cura di Nicola Ferrari

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Pantelleria – Chiusura Castello, ci scrive Cesar Requesens discendente del principe dell’isola: suggerimenti

Redazione

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Dalla ricostruzione storica, alle possibili soluzioni per riscattare l’antico e suggestivo maniero

La questione Castello di Pantelleria non va proprio giù a nessuno. La sua chiusura ha letteralmente scombussolato l’isola a partire dagli operatori culturali ai cittadini.
Ci ha scritto Cesar Requesens, pronipote del principe di Pantelleria

Gentile Marina, ho letto in merito al castello e ritengo che alcune informazioni siano degne di nota:

– La divisione tra amministrazioni ha una sua logica che risale all’epoca feudale. Fin dall’inizio (nel 1491, quando mio antenato Luis de Requesens y Cardona acquistò l’isola), il castello divenne proprietà del barone stesso, che doveva occuparsi della manutenzione dell’edificio e della guarnigione di soldati, e da lì esercitava il suo potere di impero misto.

Tuttavia, questa situazione non durò a lungo. A partire dal re successivo (da Ferdinando I d’Aragona si passò in Spagna all’imperatore Carlo V), gli attacchi dei pirati berberi resero necessario stabilire una guarnigione stabile di circa 100 uomini che dipendevano dal re. Questo fu il motivo per cui l’imperatore inviò una prima guarnigione che dipendeva sempre (come il castello) dallo “Stato” (la corona) e così rimase per sempre.
L’isola (il comune) apparteneva e dipendeva dal feudatario (i baroni Requesens poi principi), ma il castello e la sua guarnigione dipendevano dalla corona e poi dallo Stato che le succedette, che doveva occuparsi della manutenzione del castello e della sua guarnigione militare.

È molto importante sottolineare che da quelle prime guarnigioni di soldati nacquero nel tempo gran parte degli attuali lignaggi dell’isola (da qui tanti cognomi di origine spagnola come D’Aietti, Boccanera, Pineda, ecc…).

– Con il tempo, il castello stesso divenne una prigione, ma non smise di svolgere la sua funzione di “ripopolamento”, poiché molti dei detenuti finirono per mescolarsi con la popolazione locale e, una volta scontata la pena, si sposarono e rimasero sull’isola, creando nuove famiglie e casate.
– La disputa tra le amministrazioni ha un significato storico che deriva proprio da quell’epoca feudale (cosa molto siciliana, del resto, dove l’epoca feudale non è stata del tutto superata, con una separazione ancora esistente tra il locale e lo statale). In questo caso specifico sottolineo che queste dispute avvengono tra amministrazioni, che in fondo non sono altro che lo Stato che deve essere sempre al servizio degli amministrati, i cittadini panteschi.

È curioso quindi che con questo conflitto tra amministrazioni che si scaricano a vicenda la responsabilità della ristrutturazione dell’edificio, si evidenzia, ancora una volta, il problema storico dell’isola: l’incuria delle amministrazioni.

C’è qualcosa di importante in mezzo a questo conflitto. Il progetto milionario di ristrutturazione del porto (che è un’altra amministrazione, in questo caso il porto).
Ciò che è chiaro in questo caso è chi ci rimette: la vita culturale dell’isola e i suoi cittadini. Chi non rispetta gli accordi (le amministrazioni, incapaci di mettersi d’accordo) deve trovare la soluzione e restituire l’unico spazio culturale storico veramente importante e simbolico di tutta l’isola.

Un ultimo suggerimento, se può essere utile.
La fondazione Pantelleria è stata recuperata dal passato proprio per potenziare, con capitali privati convogliati attraverso il comune, il capitale necessario a valorizzare l’isola e attrarre un turismo di qualità (che necessita soprattutto di cultura).

Io stesso sto lavorando alla creazione della fondazione Requesens principe di Pantelleria proprio per valorizzare i valori storico-culturali di quelli che erano feudi del ramo siciliano della mia famiglia.
Questa via intermedia, con il sostegno delle istituzioni attraverso sovvenzioni, compresa ovviamente la fondazione Armani, potrebbe essere la via intermedia che sblocca la questione.

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Sociale

Domani a Mondello si corre la Pigiama Run, con Laura e Giulia, tiktoker amate da più di 6 milioni di bambini

Redazione

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Il village dalle 16,30, la partenza alle 19 insieme ad altre 30 città italiane. 

Sarà premiato il pigiama più bello
Madrina e principale attrazione per i più piccini dell’edizione numero cinque della Pigiama Run di Lilt Palermo, che si correrà domani, venerdì 26 settembre, a Mondello, sarà Laura Libera Russo, siciliana di nascita e creator del duo social “Laura e Giulia”, che vede come protagoniste due sorelle buffe e dispettose di successo con ben 6 milioni di follower su TikTok, 2,5 milioni su YouTube e 51 mila su Instagram. La regola da rispettare per correre è indossare il pigiama per solidarietà ai bambini ricoverati che sono costretti a portarlo tutto il giorno in reparto. L’evento è aperto a tutti, dalle ore 16,30 con attività e laboratori, e si svolgerà sul lungomare nell’isola pedonale di viale Regina Elena di Mondello verso il Circolo Lauria.

Alle 19,00 contemporaneamente in 33 città italiane si darà il via alla passeggiata ludico motoria organizzata dalla Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori in occasione del mese dedicato al Gold Ribbon per la sensibilizzazione sui tumori pediatrici. Le donazioni per l’acquisto dei pacchi gara, andranno al fondo per pagare le spese di viaggio dei bambini del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Arnas Civico di Palermo che sono costretti a curarsi fuori. Per partecipare ci si può iscrivere direttamente al village a Mondello. La Lilt ha sede in via Thaon de Revel, 10 a Palermo.

Il programma e l’animazione della Pigiama Run 2025

Le attività della Pigiama Run Mondello 2025 prenderanno il via alle ore 16,30 con numerosi laboratori gratuiti tenuti da Radici Piccolo Museo della Natura, Circ’Opificio, Minimupa, Libreria Dudi. Ci sarà l’intrattenimento dell’animazione di Mirko Speciale di Cartoonia e di Giulietta Pedone con il suo gruppo di danze caraibiche, zumba e balli di gruppo. Alle ore 19,00, il taglio del nastro con l’assessore comunale allo Sport, Alessandro Anello e la presidente di Lilt Palermo, Letizia Davì. La corsa partirà dall’ex Baretto fino a via Piano di Gallo davanti all’Hotel La Torre e ritorno, per un totale di 4,8 km. Saranno premiati non i più veloci ma i pigiami più belli, uomo, donna e bambino. Al termine della gara verrà offerto un aperitivo a tutti i partecipanti.

Una catanese che ha conquistato il cuore dei bambini con due sorelle buffe e diverse

Laura Libera Russo, siciliana di nascita e laureata in Lingue e Letterature Straniere, è la creator che ha dato vita a “Laura e Giulia”, un progetto nato sulle piattaforme social e che vede come protagoniste due sorelle buffe e dispettose e tanto diverse tra loro. Grazie ai suoi video sulle piattaforme YouTube (2,5 milioni di follower), Instagram (51 mila) e TikTok (6 milioni), Laura e Giulia fanno divertire milioni di bambini in tutto il mondo. In ogni episodio, le due sorelle inventano ricette super strambe e si scambiano un sacco di giochi. Entrambe hanno una grande passione per le principesse Disney e cantano e interpretano le più belle colonne sonore delle loro eroine preferite. Negli ultimi anni “Laura e Giulia” hanno collaborato con moltissimi brand Kids come Disney, Mitamana, Sbabam, Miniso, SpidMaster e tanti altri. “Ogni creatività – spiega Laura Libera Russo – è pensata per raggiungere con semplicità i piccoli followers facendoli sempre sorridere e divertire”.

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Sociale

SIAP SICILIA: “LA CONVENZIONE TRASPORTI PUBBLICI IN SICILIA È SICUREZZA PER I CITTADINI E SOSTEGNO PER I COLLEGHI: SERVE IL RINNOVO SENZA RITARDI”

Redazione

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Palermo, 23 Settembre 2025 – “Il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia – SIAP Sicilia
esprime forte preoccupazione per la prossima scadenza della convenzione tra Regione
Siciliana e compagnie di trasporto locale, prevista per il 30 settembre, e che, senza un
immediato rifinanziamento, rischia di subire un’interruzione.
È indispensabile che il rinnovo della misura avvenga senza soluzione di continuità, così da
garantire al personale delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate la possibilità di usufruire
delle agevolazioni sui trasporti su gomma, rotaia e via mare.
Il SIAP Sicilia sottolinea come, in più occasioni, l’Assessorato regionale alle Infrastrutture e
Mobilità e la Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana abbiano dimostrato grande
sensibilità per il tema, trovando il modo di reperire le risorse necessarie e consentendo il
proseguimento della convenzione anche in momenti finanziariamente complessi.
La convenzione non rappresenta soltanto un sostegno economico per i colleghi e le loro
famiglie, ma anche e soprattutto un presidio di sicurezza collettiva: la presenza costante sui
mezzi pubblici di personale delle Forze di Polizia – come dimostrano le statistiche –
contribuisce a innalzare sensibilmente il livello di sicurezza per tutti i cittadini.
La Segreteria Regionale del SIAP Sicilia sollecita pertanto un tempestivo intervento delle
istituzioni regionali affinché l’accordo venga rinnovato senza ritardi, evitando disagi,
incomprensioni e ulteriori aggravi economici per il personale e la propria disponibilità a ogni utile interlocuzione.

La Segreteria Regionale SIAP Sicilia

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