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Cultura

Tutto pronto per Dolcemente Castelbuono: dolci degustazioni il 6, 7, 8 e 14, 15 dicembre

Redazione

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Dolcemente Castelbuono 2024

Tutto pronto per Dolcemente Castelbuono, il ricco e dolce appuntamento di fine anno in programma per il 6, 7, 8 e 14, 15 dicembre prossimi nel borgo madonita. Degustazioni di dolci tipici, spettacoli e animazione per i più piccoli per vivere un magico Natale. In più, una serata speciale per brindare al Capodanno.

 

 

Sarà ancora una volta Dolcemente Castelbuono. Torna, infatti, anche quest’anno la grande festa dei sapori del territorio madonita, tra musica, spettacoli e attrazioni varie dedicate a tutta la famiglia. Organizzata dall’associazione Baz’Art Sicilia, con il patrocinio del Comune di Castelbuono e il contributo dell’Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, l’edizione 2024 di Dolcemente Castelbuono si terrà nei giorni 6, 7, 8 e 14, 15 dicembre con una conclusione speciale martedì 31 dicembre.

Nel borgo medievale di Castelbuono si rivivranno le tradizioni di Natale in un’atmosfera magica fatta di vicoli, gesti e golosità per tutte le età. Si potrà gustare gratuitamente il dolce tipico di Castelbuono ossia la Testa di Turco, il noto dessert al cucchiaio composto da sfoglie fritte che si alternano a strati di crema al latte aromatizzata al limone e poi cosparsi con cannella in polvere. Un dolce dall’origine antica, preparato per la prima volta per festeggiare la vittoria dei Normanni sugli Arabi.

Passeggiando tra le stradine del centro storico ci si potrà soffermare nelle tante bancarelle crepes, succhi freschi di melograno e mango, cioccolata calda e vin brûlé, biscotti e dolci tipici, panettoni, vini fermi e bollicine per una piacevole esperienza di gusto, mentre nella chiesa del SS. Crocifisso sarà possibile ascoltare la viva voce degli artigiani dolciari nel corso dei talk in cui non mancheranno le premiazioni di chi si è saputo distinguere per l’eccellenza della propria produzione.

«Per il terzo anno consecutivo, Baz’Art Sicilia è lieta di collaborare con il Comune di Castelbuono per il Dolcemente Castelbuono, evento che celebra dolci, artigianato e tartufo siciliano. Quest’anno – annuncia il presidente, Simona D’Angelo – siamo onorati di assegnare riconoscimenti a eccellenze della pasticceria, promuovendo tradizione e creatività, valori che rendono unica la nostra terra».

 

Cibo, ma anche artigianato e spettacoli

Dolcemente Castelbuono sarà anche l’occasione per poter fare degli acquisti natalizi. In via Sant’Anna, infatti, si terrà il Mercatino di Natale dove sarà possibile trovare dell’interessante artigianato artistico accanto ai cibi che più caratterizzano lo street food siciliano, creme spalmabili, tartufi delle Madonie, piante aromatiche e tisane. L’atmosfera sarà accompagnata da una filodiffusione di musiche natalizie, creando un’esperienza di shopping unica.

«Con l’evento “Dolcemente Castelbuono”, intendiamo non solo celebrare la nostra ricca tradizione pasticcera, ma anche promuovere e valorizzare l’economia locale – dichiara Dario Guarcello, assessore comunale al turismo-. Invitando i visitatori a degustare i prodotti dei nostri produttori, offriamo un’opportunità concreta per sostenere il tessuto produttivo del territorio e contribuire alla crescita economica di Castelbuono. A dicembre, vi invitiamo a partecipare numerosi e a scoprire le eccellenze enogastronomiche della nostra comunità».

 

Dolcemente Castelbuono per i più piccoli

Per il pubblico dei bambini sono stati programmati degli appuntamenti da non perdere: vi saranno il truccabimbi, i laboratori creativi e la distribuzione gratuita di caramelle. Babbo Natale e il Grinch si rincorreranno divertendo i più piccoli che, presso l’ufficio postare di Babbo Natale, potranno anche scrivere o disegnare la letterina da spedire direttamente al polo nord. Artisti di strada, giocolieri, trampolieri e performance di bolle giganti animeranno, poi, sia a Piazza Margherita che a Piazza Castello, contribuiranno a dare un tocco di meraviglia alla manifestazione

 

Gran Finale di Capodanno

La manifestazione si concluderà con uno speciale evento di Capodanno in Piazza Castello il 31 dicembre, a partire dalle ore 21.00, per brindare alla fine dell’anno con un concerto ed in compagnia delle tradizioni dolciarie di Castelbuono. Un ricco programma di iniziative, dunque, quello di Dolcemente Castelbuono che consentirà ai visitatori di gustare la bontà delle tante produzioni che caratterizzano questo borgo rurale delle Madonie e allo stesso di lasciarsi incantare dalla bellezza delle sue viuzze e degli edifici, immersi nelle sue atmosfere lente e rilassanti. 

Il programma completo è consultabile sul sito www.dolcementecastelbuono.it

Cultura

Buscemi: Un Borgo da Riscoprire dagli Iblei a Pantelleria

Laura Liistro

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Nell’antico borgo i ruderi del Castello Requesenz, il casato del principe di Pantelleria

Buscemi, piccolo borgo montano nel cuore della Sicilia, non è solo un luogo ricco di tradizioni e bellezze naturali, ma un crocevia di storia, economia e nobiltà, che affonda le sue radici nell’influenza della potente famiglia dei Requesens. Questo paese, che conserva intatto il fascino di un tempo, è stato la culla di una delle famiglie nobili più significative della Sicilia.

Buscemi

I Requesens, di origini catalane, hanno avuto un impatto profondo sulla storia del borgo e dell’isola, e la loro presenza a Buscemi risale almeno al XV secolo. Il Castello Requesenz, i cui ruderi ancora svettano sulle colline circostanti, testimoniano la grandezza del passato di Buscemi, quando il borgo era al centro della vita politica, culturale ed economica dell’isola. La dinastia dei Requesens, attraverso le sue numerose generazioni, ha contribuito a fare di Buscemi un centro di cultura e arte, influenzando anche le tradizioni artigianali locali. Buscemi è infatti da sempre nota per la sua tradizione di lavorazione del cuoio, del legno e della ceramica, che ha avuto un’importanza fondamentale non solo per l’economia locale, ma anche per il legame stretto con territori vicini come Pantelleria e Solarino.

Quest’ultimo, insieme a Buscemi, faceva parte dei domini dei Requesens, unendo la Sicilia interna alla costa e alle isole. Il commercio tra Buscemi, Pantelleria e Solarino ha alimentato un florido scambio di beni artigianali e risorse naturali, rafforzando la coesione sociale e culturale tra questi territori. La ceramica di Pantelleria, celebre per la sua qualità, si univa a quella di Buscemi, mentre le produzioni agricole e artigianali dei due territori si integravano, creando una rete di scambi che ha reso questi luoghi particolarmente ricchi di tradizioni.

Il legame tra Buscemi e Pantelleria è rafforzato dalla figura del Principe di Pantelleria, che era anche Conte di Buscemi e Barone di San Paolo Solarino, una figura nobiliare che ha unito questi territori sotto un’unica egemonia.
Il Principe di Pantelleria, con la sua influenza, ha giocato un ruolo fondamentale nel consolidamento dei legami tra questi luoghi, creando una rete che non solo ha promosso gli scambi commerciali, ma ha anche contribuito a un forte intreccio culturale e sociale. La sua posizione di prestigio ha contribuito a favorire l’integrazione delle risorse naturali e dei prodotti artigianali dei diversi territori, dando vita a un’unica area prospera, in cui la nobiltà dei Requesens aveva un ruolo determinante. Oggi, la riscoperta di questo legame storico rappresenta una grande opportunità di sviluppo.


Il borgo di Buscemi, con la sua storia nobiliare, può diventare un centro di attrazione per il turismo culturale e per la valorizzazione del patrimonio artigianale che ha forgiato nel corso dei secoli. Il legame con Pantelleria e Solarino, un tempo consolidato dalla figura del Principe di Pantelleria e dai suoi domini, può essere riproposto come un modello di sviluppo sostenibile, che coniuga la conservazione del patrimonio con l’innovazione. Il Comune di Buscemi, riconosciuto dal premio Honos come Comunità Honos 2025, sta puntando sulla valorizzazione della propria eredità storica per creare nuove opportunità di crescita economica e culturale.

La storia dei Requesens, la cultura artigianale e i legami storici tra Buscemi, Pantelleria e Solarino sono risorse preziose per un nuovo rinascimento del borgo, che sa restare fedele alla propria identità e tradizione mentre guarda al futuro con ottimismo. In questo contesto, Buscemi non è solo un luogo geografico, ma una comunità che si fa carico del suo passato, che cresce e si rinnova nel segno della sua tradizione storica, restando sempre fedele a se stessa e ai suoi valori. Un borgo che, attraverso la riscoperta delle proprie radici, ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento per il turismo, l’artigianato e lo sviluppo economico in Sicilia.

Come afferma il sindaco Michele Carbè:A Buscemi fare impresa non è un’impresa. Qui, ogni iniziativa che nasce è un’opportunità di crescita collettiva, perché il nostro passato ci insegna che solo unendo le forze e valorizzando la nostra storia, possiamo costruire un futuro prospero.” Un messaggio che racchiude la speranza e la determinazione di un borgo che guarda al futuro con fiducia, portando avanti un cammino che unisce tradizione e innovazione.

Laura Liistro

Tutte le immagini sono di gentile concessione di Rosario Acquaviva

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Spettacolo

L’Arte di Essere sé Stessi: a Palermo presentazione del corto “Chi sono quando mi vesto”

Direttore

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Il 21 novembre nella Sala Teatro del Convitto, una giornata sui temi del rispetto di genere e dell’inclusività giovanile

Si concluderanno lunedì 17 novembre nelle aule del Convitto Nazionale di piazza Sett’Angeli, a Palermo, i laboratori tematici che hanno visto per tre giornate decine di ragazzi al lavoro insieme a docenti ed esperti di moda e immagine per il progetto “L’ Arte di Essere sé Stessi: corpo, moda e immagine”, proposto dalla associazione Significa Palermo, su idea de I Segni di Venere e del centro commerciale naturale Piazza Marina & Dintorni.  L’iniziativa, sostenuta dall’assessorato regionale alla Famiglia, politiche sociali e lavoro della Regione Siciliana, si è avvalsa di un panel di esperti e docenti ed ha utilizzato i linguaggi di moda e immagine come strumenti per promuovere autenticità, rispetto e inclusione.

Ad essere coinvolti sono gli studenti della scuola secondaria e del liceo classico con indirizzo specialistico cinematografico del Convitto Nazionale e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti. Grazie a Zonta International Palermo Zyz, l’iniziativa rientra nell’ambito della campagna internazionale “Zonta Says No” di sensibilizzazione contro la violenza di genere. A documentare i laboratori creativi sarà un cortometraggio realizzato da due giovani videomaker formatisi all’Accademia di Belle Arti di Palermo, Alessia Caruso e Vincenzo Marturana, con il contributo del professore Sergio Daricello dell’Accademia e del professore Giovanni Melazzo che cura le classi di produzione cinematografica del Convitto.

La presentazione del corto “Chi sono quando mi vesto?”

La giornata conclusiva, dal titolo “Chi sono quando mi vesto?”, si terrà il 21 novembre nella sala teatro, a partire dalle 9 e sino alle 14, e sarà aperta a studenti, famiglie e scuole della rete cittadina Al Qsar. Interverranno all’incontro la professoressa Cettina Giannino, rettrice del Convitto Nazionale “Giovanni Falcone”, Angela Galvano, consigliera di Parità per la Regione Siciliana, Giovanna Perricone, garante comunale per l’adolescenza e l’infanzia, Giulio Pirrotta, presidente dell’associazione Significa Palermo ETS, Giuseppe Veniero, presidente del CCN Piazza Marina & Dintorni e Maria Giambruno, giornalista, ideatrice del progetto “L’Arte di Essere sé Stessi”.  

In programma, a seguire, Angela Chisena, psicologa, Sergio Daricello, docente di fashion design e storia della moda dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Daniela Ferrara, avvocata e presidente di Zonta International Palermo Zyz, Sofia La Porta, merchandiser, fashion coach e creatrice del metodo fashion-up, Anna Laurà, docente, counselor che ha coordinato i laboratori e Tiziana Schiavo, coordinatrice del progetto per il Convitto Nazionale. Modera la giornalista Maristella Panepinto.

Sarà anche inaugurata la “Biblioteca del Rispetto”, una raccolta di testi dedicati a i temi centrali dell’autostima, ricerca del sé, empatia, rispetto e libertà espressiva.

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Cultura

Pantelleria – Corso Agricoltura Bio Naturale, grande partecipazione al primo incontro del Centro Giamporcaro

Direttore

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Oggi, 14 novembre, il secondo appuntamento: ecco il programma

Si è tenuto ieri, presso il Centro Giamporcaro di Pantelleria, il primo appuntamento del Corso di Agricoltura Bio Naturale.
I locali colmi di libri, cultura e socialità, erano gremiti di “addetti ai lavori” nel settore: agricoltori professionisti e per diletto, enologi, accolti dagli organizzatori, il presidente del Centro Giamporcaro, Anna Rita Raffaele, e Giovanni Bonomo.
Lo stesso presidente ci ha fatto rilevare un interessante dato: su 25 corsisti, 15 sono donne. Una quota rosa intensa e interessante in un settore assolutamente democratico, come l’agricoltura aperta a tutte le età e ai generi. L’unico elemento richiesto e distintivo è l’amore verso la terra, i  suoi prodotti e quanto partecipi al successo di una raccolta, come a lungo spiegato anche tacitamente durante il workshop.

Tutti i presenti erano catturati dalle interessanti dissertazioni del mattatore dell’incontro, Luigi Rotondo.

 

L’esperto in agricoltura bionaturale, supportato dalla sua assistente Lisa Albanese, ha spiegato con maniere semplici ma efficaci, cosa si osserva per conoscere lo stato della pianta, il significato del il patogeno che è sintomo di uno squilibrio, capire la causa per procedere alla cura a livello eco-sistemico.
In sintesi, l’ecosistema è naturale, ma nel momento che lo affianchiamo all’agricoltura, diventa artificiale perchè andiamo ad alterare l’ecosistema, come per esempio quando estirpiamo le piante spontanee noi alteriamo quell’ambiente. 
Così, avvalendosi anche di interventi online di altri professionisti ha spiegato come prendersi cura dell’agro-ecosistema, lo studio del suolo, che deve nutrire le piante,  e dell’acqua e come realizzare un prodotto anti-patogeno  di qualità ed efficace nel rispetto dell’ecosistema.


L’evento ha visto la partecipazione anche delle istituzioni che lo hanno patrocinato e sostenuto da subito con slancio. Erano così anche presenti, oltre rappresentanti delle aziende Donnafugata, con Baiata, Pellegrino con Poma, Emanuela Bonomo, per il Consorzio Vini Doc il vicepresidente Salvatore Murana e Fabrizio Basile, anche il direttore dell’Ente Parco, con  Carmine Vitale e Andrea Biddittu, e l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Pantelleria, Massimo Bonì.

Il programma di oggi

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