Turismo
Turismo – Provincia di Trapani piace sempre più agli stranieri. Per 5 giorni 11 travel blogger raccontano il territorio
Arrivano da tutto il mondo per vivere “esperienze” anche sulle tracce dei Florio
Diecimila utenti hanno lasciato i propri dati su West of Sicily, il 30% non sono italiani
[TRAPANI] La provincia di Trapani piace sempre di più agli stranieri. È il dato che è emerso dal report presentato ieri dal Distretto turistico Sicilia Occidentale, in occasione dell’inaugurazione del primo “International Fam Trip”, che vedrà, a partire da oggi, 11 travel blogger provenienti da tutto il mondo in giro per i posti più suggestivi della provincia di Trapani. “West of Sicily” è il brand turistico nato nel 2021 e i primi risultati digital sono stati illustrati ieri dal Presidente del Distretto Rosalia D’Alì. A oggi sono 10 mila gli utenti che hanno lasciato i propri dati, dopo aver scaricato il coupon sconto per le strutture del territorio e di questi il 30% sono stranieri. «È un dato che è destinato ad aumentare – ha detto il Presidente del Distretto – perché sono 130 i Paesi in tutto il mondo da dove il portale “West of Sicily” è seguito». Il report dei digital dati illustrato contiene anche il dato delle pagine visualizzate del portale nel 2022 (ad oggi): 200 mila, con un totale di 66.700 persone che l’hanno visitato. Dieci milioni sono, invece, gli utenti che hanno visto i contenuti web e social di westofsicily.com. «Quello che registriamo è un interesse sempre crescente da parte degli stranieri verso il nostro territorio – ha detto Rosalia D’Alì – e questo è ben riscontrato dai dati certificati relativi al feedback delle campagne social su Facebook e Instagram e dalle presenze nelle strutture ricettive del territorio».
L’INTERNATIONAL FAM TRIP – Raccontare il territorio trapanese e farlo conoscere al mondo. “Wow of Sicily” è l’International Fam Trip che si è aperto proprio ieri al Museo del sale delle saline di Nubia, a Paceco. L’iniziativa del Distretto turistico Sicilia Occidentale raduna in provincia 11 tra giornalisti e travel blogger provenienti da Canada, California, Inghilterra, Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Croazia, Grecia e Spagna, che vivranno esperienze per cinque giorni che poi, a sua volta, racconteranno sui loro blog e social. Blogger che nel mondo digital registrano numeri di rilievo. Come l’inglese Danielle Leight che per il suo blog travellingiezebel.com conta 240.000 visualizzazioni di pagine ogni mese. Ma c’è anche Amanda O’Brien proveniente dal Canada, il cui profilo Instagram (Boutique adventurer) è seguito da 55.400 followers. «La scelta del periodo autunnale non è stata un caso – spiega Rosalia D’Alì – perché ricade in una strategia di destagionalizzazione per promuovere la destinazione turistica “West of Sicily” anche fuori dal periodo estivo».
Le esperienze in provincia per i travel blogger inizieranno già oggi tra Erice, Valderice, Custonaci e Buseto Palizzolo. Giovedì si metteranno sulle tracce dei Florio, con tappa a Favignana. Rientrando a Trapani incontreranno il maestro del corallo Platimiro Fiorenza. Venerdì tappa a San Vito Lo Capo e poi in barca alla Riserva dello Zingaro e Scopello (tonnara e borgo), con visita al Museo del mare di Castellammare del Golfo. Sabato ultimo giorno con tappa al Museo d’arte contemporanea di Gibellina, al Cretto di Burri, Salemi e museo del Satiro a Mazara del Vallo. «Un’azione di internazionalizzazione alla quale hanno creduto alcuni Comuni sostenitori del Distretto», ha ribadito la D’Alì.
IL CONTEST FOTOGRAFICO “WOW” – Ieri, in occasione della presentazione del “Fam Trip”, è stato lanciato anche il contest fotografico “Wow”, aperto a professionisti e amatori della fotografia. Sino a fine dicembre si potrà partecipare al contest accedendo sul portale westofsicily.com, caricando foto e video suggestivi della provincia, che verranno valutati da una giuria formata da Shobha, Gery Palazzotto e Francesco Siro Brigiano. In palio per i vincitori premi in denaro. Le foto e i video premiati verranno utilizzati per la nuova campagna di comunicazione del Distretto.
IL DISTRETTO TURISTICO SICILIA OCCIDENTALE – Il Distretto turistico Sicilia Occidentale è nato nel 2012 e mette insieme enti pubblici e soci privati. Sono 18 i Comuni della provincia che aderiscono al Distretto; 30, invece, sono i soci privati, tra aziende, strutture ricettive, di ristorazione e ludiche.
Turismo
Pantelleria in una “App”: un unico punto di accesso digitale per cittadini, turisti e professionisti
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E’ stata appena lanciata, l’app che consente di visitare Pantelleria online.
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Cultura
Raccontare e vivere Pantelleria con un nuovo strumento digitale
Martedì 16 dicembre 2025, alle ore 11.00, presso l’Aula Consiliare, si terrà la presentazione della piattaforma digitale APP pensata per la valorizzazione del turismo locale e del patrimonio culturale dell’isola.
Un progetto che mette in connessione cittadini e visitatori, raccogliendo informazioni, servizi ed eventi in un unico spazio digitale, con l’obiettivo di rendere il territorio sempre più accessibile e riconoscibile.
L’incontro è aperto a tutti coloro che desiderano conoscere il progetto e partecipare.
Cultura
Buscemi: Un Borgo da Riscoprire dagli Iblei a Pantelleria
Nell’antico borgo i ruderi del Castello Requesenz, il casato del principe di Pantelleria
Buscemi, piccolo borgo montano nel cuore della Sicilia, non è solo un luogo ricco di tradizioni e bellezze naturali, ma un crocevia di storia, economia e nobiltà, che affonda le sue radici nell’influenza della potente famiglia dei Requesens. Questo paese, che conserva intatto il fascino di un tempo, è stato la culla di una delle famiglie nobili più significative della Sicilia.
Buscemi
I Requesens, di origini catalane, hanno avuto un impatto profondo sulla storia del borgo e dell’isola, e la loro presenza a Buscemi risale almeno al XV secolo. Il Castello Requesenz, i cui ruderi ancora svettano sulle colline circostanti, testimoniano la grandezza del passato di Buscemi, quando il borgo era al centro della vita politica, culturale ed economica dell’isola. La dinastia dei Requesens, attraverso le sue numerose generazioni, ha contribuito a fare di Buscemi un centro di cultura e arte, influenzando anche le tradizioni artigianali locali. Buscemi è infatti da sempre nota per la sua tradizione di lavorazione del cuoio, del legno e della ceramica, che ha avuto un’importanza fondamentale non solo per l’economia locale, ma anche per il legame stretto con territori vicini come Pantelleria e Solarino.
Quest’ultimo, insieme a Buscemi, faceva parte dei domini dei Requesens, unendo la Sicilia interna alla costa e alle isole. Il commercio tra Buscemi, Pantelleria e Solarino ha alimentato un florido scambio di beni artigianali e risorse naturali, rafforzando la coesione sociale e culturale tra questi territori. La ceramica di Pantelleria, celebre per la sua qualità, si univa a quella di Buscemi, mentre le produzioni agricole e artigianali dei due territori si integravano, creando una rete di scambi che ha reso questi luoghi particolarmente ricchi di tradizioni.
Il legame tra Buscemi e Pantelleria è rafforzato dalla figura del Principe di Pantelleria, che era anche Conte di Buscemi e Barone di San Paolo Solarino, una figura nobiliare che ha unito questi territori sotto un’unica egemonia.
Il Principe di Pantelleria, con la sua influenza, ha giocato un ruolo fondamentale nel consolidamento dei legami tra questi luoghi, creando una rete che non solo ha promosso gli scambi commerciali, ma ha anche contribuito a un forte intreccio culturale e sociale. La sua posizione di prestigio ha contribuito a favorire l’integrazione delle risorse naturali e dei prodotti artigianali dei diversi territori, dando vita a un’unica area prospera, in cui la nobiltà dei Requesens aveva un ruolo determinante.
Oggi, la riscoperta di questo legame storico rappresenta una grande opportunità di sviluppo.

Il borgo di Buscemi, con la sua storia nobiliare, può diventare un centro di attrazione per il turismo culturale e per la valorizzazione del patrimonio artigianale che ha forgiato nel corso dei secoli. Il legame con Pantelleria e Solarino, un tempo consolidato dalla figura del Principe di Pantelleria e dai suoi domini, può essere riproposto come un modello di sviluppo sostenibile, che coniuga la conservazione del patrimonio con l’innovazione. Il Comune di Buscemi, riconosciuto dal premio Honos come Comunità Honos 2025, sta puntando sulla valorizzazione della propria eredità storica per creare nuove opportunità di crescita economica e culturale.
La storia dei Requesens, la cultura artigianale e i legami storici tra Buscemi, Pantelleria e Solarino sono risorse preziose per un nuovo rinascimento del borgo, che sa restare fedele alla propria identità e tradizione mentre guarda al futuro con ottimismo. In questo contesto, Buscemi non è solo un luogo geografico, ma una comunità che si fa carico del suo passato, che cresce e si rinnova nel segno della sua tradizione storica, restando sempre fedele a se stessa e ai suoi valori. Un borgo che, attraverso la riscoperta delle proprie radici, ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento per il turismo, l’artigianato e lo sviluppo economico in Sicilia.
Come afferma il sindaco Michele Carbè: “A Buscemi fare impresa non è un’impresa. Qui, ogni iniziativa che nasce è un’opportunità di crescita collettiva, perché il nostro passato ci insegna che solo unendo le forze e valorizzando la nostra storia, possiamo costruire un futuro prospero.” Un messaggio che racchiude la speranza e la determinazione di un borgo che guarda al futuro con fiducia, portando avanti un cammino che unisce tradizione e innovazione.
Laura Liistro Tutte le immagini sono di gentile concessione di Rosario Acquaviva
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