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Cronaca

Trapani, sequestrati beni per 300mila euro a due noti pregiudicati locali

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TRAPANI: SEQUESTRATI BENI PER 300 MILA EURO A

DUE NOTI PREGIUDICATI TRAPANESI

Nella mattinata odierna, operatori della Polizia di Stato in servizio alla Divisione Anticrimine della
Questura e i Carabinieri del Comando Compagnia di Trapani, hanno eseguito il sequestro anticipato
di beni ai fini della confisca ai sensi dell’art. 20 del D.L.vo n. 159 del 2011, nei confronti di due
congiunti trapanesi, padre e figlio, di anni 45 e 24, entrambi sottoposti alla misura degli arresti
domiciliari, per un valore complessivo di circa 300.000,00 Euro.
Il Provvedimento ablativo è stato emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione su
Proposta congiunta del Questore di Trapani e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di
Trapani, per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale a carico di due
pregiudicatiti trapanesi a conclusione di analisi condotte dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei
Carabinieri.
Il profilo criminale dei due soggetti è emerso già da molti anni perché gli stessi sono stati più volte
denunciati o arrestati per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, riportando
peraltro diverse condanne.
In particolare il padre, oggi destinatario unitamente ad alcuni suoi familiari del provvedimento ablativo,
si è evidenziato quale soggetto pienamente inserito nel mondo del traffico di stupefacenti di Trapani ed
Erice. Da attività di indagine è emerso come il soggetto abbia svolto, nel corso degli anni 2018-2020, il ruolo di anello di congiunzione con gruppi criminali operanti nel territorio palermitano presso i quali era solito rifornirsi all’ingrosso garantendosi così la costante disponibilità di sostanza stupefacente da piazzare al dettaglio. Lo stesso riusciva, inoltre, a mettere in piedi un’organizzazione che, seppur
rudimentale, è risultata ben funzionale a garantirgli numerosissime operazioni di vendita di droga in esercizi commerciali ubicati in Trapani di cui lo stesso disponeva e ove gli acquirenti ben sapevano di poter acquistare lo stupefacente del proposto previo accordo telefonico per concordare quantitativo e orario.
Nello svolgimento di tale attività il proposto ha altresì fatto ricorso alle capacità delinquenziali del
giovane figlio dallo stesso ritenuto il proprio alter ego nel traffico degli stupefacenti e la cui posizione è
sostanzialmente assimilabile a quella del padre. Le risultanze d’indagine hanno consentito di tratteggiare,
infatti, la figura di un giovane estremamente propenso all’uso della violenza e delle armi, incapace di
contenere i propri istinti criminosi anche in seguito all’applicazione di misure cautelari o di pene
detentive. Grazie alle pregresse conoscenze criminali del padre, il giovane è riuscito a realizzare una
fiorente e lucrosa attività finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti gestendola progressivamente
in maniera sempre più autonoma con la collaborazione di altri soggetti di giovane età e affrancandosi
così dal genitore. Nel corso degli anni il giovane ha dimostrato di possedere i tipici caratteri della figura
del capo pronto a commettere gravi fatti di reato ogni volta che la situazione lo richiedeva sia nei
confronti degli acquirenti che non saldavano regolarmente gli acquisti di droga sia nei confronti di
gruppi criminali antagonisti potenziali bersagli di azioni criminali del proposto. Per alcuni di tali reati il
giovane si trova attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari esecutivi
La fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti permetteva ai congiunti di costruire un discreto
patrimonio immobiliare e finanziario, frutto del reimpiego degli illeciti capitali conseguiti nel corso degli

anni in cui – senza soluzione di continuità – hanno condotto le proprie gesta criminali, insensibili a
qualsivoglia provvedimento restrittivo.
Gli stessi, unitamente ai propri familiari, per quanto accertato, avevano investito parte degli illeciti
guadagni in beni immobili, mobili e in attività imprenditoriali, segnatamente in due pizzerie.
Le indagini patrimoniali, infatti, esperite da personale specializzato della Divisione Anticrimine della
Questura e dell’Arma dei Carabinieri nei confronti dei proposti hanno consegnato una rilevante
“sproporzione” tra i redditi lecitamente acquisiti e la reale disponibilità economico-finanziaria degli
stessi e dei loro nuclei familiari.
Il provvedimento reale in oggetto prevede il sequestro preventivo dei seguenti beni:

 Un appezzamento di terreno di mq 515 sito in una frazione di Valderice ove sono state
eseguite abusivamente opere murarie di notevole riguardo quali un’unità abitativa con
annessa veranda, un pertinente pergolato in struttura prefabbricata e una struttura in
muratura adibita a piscina;
 N.2 imprese individuali svolgenti attività di ristorazione senza somministrazione con
cibi da asporto con sede in Trapani;
 N. 11 autovetture;
 N.8 motocicli;
 N.1 ciclomotore;
 N.3 conti correnti e N. 2 rapporti bancari/postali.

Le attività commerciali ed i beni sono stati affidati ad un amministratore nominato dal Tribunale
di Trapani che ne assicurerà la gestione con l’obiettivo di non disperdere posti di impiego e contratti in
essere con terzi estranei al provvedimento di sequestro.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Pantelleria, dal 17 settembre riprendono le visite agli asini panteschi: Ettore ci aspetta

Redazione

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Dopo un dovuto e meritato riposo, da mercoledì 17 sarà possibile visitare il piccolo nucleo di asini panteschi presenti sull’isola. Vi aspettiamo alle ore 16:00 in via Madonna del Rosario( chiesetta di Sibà).

Dopo una passeggiata per un breve sentiero, raggiungeremo la residenza degli asini, dove non solo vi parleremo del progetto di tutela e riproduzione messo in atto dal Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale ( servizio 17 per il territorio di Trapani) ma vi faremo interagire con gli asinelli, soprattutto con il piccolo e socievole Ettore di Sibà, primo esemplare di asino pantesco nato sull’isola di Pantelleria dopo 35 anni di assenza della razza.

Per info e adesioni contattate il num. 3295613829

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Ambiente

Pantelleria, segnalata discarica abusiva a Scauri

Direttore

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La segnalazione arriva da un lettore, che, nel documentare a mezzo di video e foto, ci riferisce che si tratta della zona del faro di Scauri.

Il lettore spiega che si tratta di materiale di risulta, scaricato nel tempo, fino ad aver raggiunto le dimensioni di un vero e proprio scempio per l’ambiente.

Di recente è stato svolto un veloce intervento di rimozione di rifiuti indifferenziati abbandonati, ma in questo caso la pulizia del luogo, per la natura e la quantità degli scarti, sarà più complessa.

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Cronaca

Da Gaza a Lampedusa in moto d’acqua in 3: 12 ore di navigazione

Direttore

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La sconcertante e toccante storia di un papà di Gaza nel servizio di “Lampedusa in 2 minuti”

Tre giovani uomini da Gaza si sono diretti verso Lampedusa, a bordo di una moto d’acqua.

Un’impresa epocale: 300 km di Mediterraneo.
Poi intercettati a 20km da Lampedusa, vengono recuperati da una motovedetta Frontex che li fa sbarcare a Molo Favarolo.

I dettagli nel servizio di “Lampedusa in 2 minuti”, in una narrazione toccante e sconcertante

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