Sociale
Trapani, La “preside coraggio” Antonella Di Bartolo insignita del Premio Elda Pucci
Trapani, 18 marzo 2025 – Il Comune di Trapani ha conferito il Premio Elda Pucci ad Antonella Di Bartolo, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Sperone-Pertini” di Palermo, per il suo straordinario contributo nell’educazione inclusiva e contrasto alla dispersione scolastica.
La cerimonia si è tenuta alla Biblioteca Fardelliana durante la rassegna TrapanIncontra. Antonella Di Bartolo ha presentato “Domani c’è scuola” (Mondadori), un avvincente racconto della sua esperienza di trasformazione di un istituto in un quartiere difficile di Palermo. Il libro narra il percorso della “preside coraggio” che, attraverso un coinvolgimento porta a porta di famiglie e comunità locale, ha salvato una scuola destinata alla chiusura trasformandola in un esempio di rinascita sociale.
“Questo riconoscimento celebra chi incarna lo spirito di Elda Pucci, esempio nell’assistenza all’infanzia e impegno civile”, ha affermato l’Assessore alla Cultura del Comune di Trapani Rosalia d’Alì. “La storia della Di Bartolo illustra come un’istituzione scolastica possa contrastare la povertà educativa e generare profondi cambiamenti sociali.”
La premiata ha ricevuto una targa dalla nipote omonima di Pucci con la motivazione: “ha restituito alla scuola il ruolo di faro culturale e motore di cambiamento di un intero quartiere”.
All’evento, moderato dal curatore della rassegna Giacomo Pilati, hanno partecipato numerosi insegnanti del territorio trapanese, testimoniando l’interesse della comunità educativa locale. Il confronto tra i docenti e la premiata ha offerto spunti significativi sulle possibilità di intervento anche nelle realtà locali.
Il Premio Elda Pucci
Questa onorificenza, istituita dal Comune di Trapani, commemora l’illustre pediatra e prima donna sindaco di Palermo.
Lo scorso anno, il premio è stato conferito a Luca Trapanese, noto per il suo impegno nell’ambito dell’adozione e dell’assistenza ai bambini con disabilità.
Elda Pucci, personalità di spicco in ambito medico e politico siciliano, ha consacrato la sua esistenza al benessere infantile e all’impegno civico. L’iniziativa intende valorizzare progetti che proseguono il suo esempio di dedizione al bene comune e al miglioramento delle condizioni delle fasce vulnerabili della società.
Sociale
Io sono Elisa: due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere
Canicattini Bagni / Avola – Le due giornate dell’iniziativa “Io sono Elisa”, svoltesi il 28 novembre a Canicattini Bagni e il 29 novembre ad Avola, hanno rappresentato un momento di intensa partecipazione collettiva, chiudendo simbolicamente il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne. 
Un percorso che ha lasciato nei territori tre segni concreti: tre targhe commemorative destinate a custodire nel tempo la memoria di Elisa Claps e a trasformarla in un messaggio permanente di non violenza.
L’evento è stato organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica, in collaborazione con il Presidio HONOS di Canicattini Bagni, il Comune di Avola, con il sostegno diretto dei Centri antiviolenza Work in Progress (Canicattini Bagni) e Doride (Avola)e le comunità scolastiche canicattinesi che hanno dimostrato una grande partecipazione ed operatività nell’accoglienza e nel risultato conoscitivo del caso Claps.
Una sinergia fortemente radicata nel territorio, che ha unito istituzioni, scuole, forze dell’ordine e realtà sociali in un percorso comune di memoria, responsabilità e cittadinanza attiva. A Canicattini Bagni, due targhe sono state posate presso il Liceo “Leonardo Da Vinci” e l’Istituto Comprensivo “Verga”, luoghi centrali della formazione giovanile. La loro collocazione all’interno delle scuole è un gesto che supera la dimensione commemorativa: è un invito quotidiano alla riflessione, al rispetto e alla consapevolezza civile.
Le dirigenti Rita Spada e Clorinda Coppa hanno sostenuto con convinzione questo percorso, inserendo la memoria di Elisa nel cuore dei progetti educativi.
Fondamentale è stata la partecipazione delle forze dell’ordine – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – e di tutte le istituzioni sociali operative nel territorio, che con la loro presenza hanno testimoniato una collaborazione solida e determinata. Una rete che rappresenta la forza della comunità quando sceglie di agire insieme, con responsabilità e fermezza, nel contrasto al femminicidio e nella costruzione di un’autentica cittadinanza attiva. 
Il 29 novembre, ad Avola, la terza targa è stata posata presso il Centro antiviolenza Doride, luogo in cui la memoria trova una collocazione profondamente simbolica.
Qui, la targa dedicata a Elisa diventa luce e testimonianza proprio lì dove la violenza viene affrontata quotidianamente con professionalità e cura.
Un gesto voluto dal Comune di Avola e dalla sua Sindaca Rossana Cannata, che hanno scelto di intrecciare la memoria di Elisa con il lavoro prezioso svolto dal Centro Doride.
Il Centro antiviolenza Work in Progress di Canicattini Bagni ha ugualmente contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, rafforzando il messaggio delle due giornate e ampliando la rete territoriale di protezione e sostegno.
La Presidente della Galleria EtnoAntropologica, Laura Liistro, ha ricordato come le targhe non siano semplici simboli, ma punti di riflessione permanente, capaci di mantenere viva la memoria di Elisa nel tempo e di trasformarla in un faro per la costruzione di una cultura della non violenza. La presenza della famiglia Claps, di Mariagrazia Zaccagnino, del giornalista Angelo Barraco e della forza luminosa di mamma Filomena ha dato alle due giornate una profondità emotiva intensa, trasformando il ricordo in un abbraccio collettivo.
Tre targhe. Tre luoghi.
Due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere responsabilità condivisa:
fare in modo che il nome di Elisa continui a illuminare il cammino contro la violenza sulle donne perché la memoria non si posa: cammina.
E finché cammineremo insieme, la luce di Elisa continuerà a guidarci.
Sociale
Pantelleria – Violenza donne, tra Cinema e Circolo San Gaetano “3 panchine del rispetto”
Il 25 novembre 2025, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato completato il progetto “Le panchine del rispetto”.
Una collaborazione nata dall’impegno condiviso dell’ASD Scauri, del consigliere Valenza e dell’assessore Culoma, che hanno scelto di unire energie per lasciare alla comunità un segno chiaro di sensibilizzazione.
Davanti al cine-teatro San Gaetano e al Circolo sono state rinnovate tre panchine. Due sono diventate rosse, colore che richiama il contrasto alla violenza sulle donne; la terza è stata dipinta di bianco, a rappresentare la pace e il rifiuto di ogni forma di violenza.
Su ognuna è stata collocata una frase dedicata ai valori del rispetto, della dignità e della parità tra le persone.
Un gesto semplice, condiviso e visibile, che invita a fermarsi e riflettere.
Foto a cura di Clara Garsia
Sociale
Pantelleria sede di incontro tra Caritas diocesana Fonsdzione San Vito e animatori parrocchiali
Nei giorni scorsi si è tenuta una reunion tra Caritas diocesana con la sua direttrice, suor Chiara Seno, il presidente della Fondazione San Vito Onlus,, Vito Puccio, e gli animatori della Caritas parrocchiale di Pantelleria.

Negli accoglienti ambienti della parrocchia della Chiesa Madre Ss Salvatore, l’incontro verteva sulla conoscenza degli stessi animatori e delle esigenze della comunità da parte di Suor Chiara.
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