Ambiente
Trapani, indicazioni su Campagna Antincendi Boschivi 2025 – Il commiato all’addetto stampa dei VFF Pietro Silvano
TRAPANI: Indicazioni sulla CAMPAGNA AIB 2025 – Programma Operativo Annuale in materia
di concorso delle strutture del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco alla lotta attiva
contro gli incendi boschivi sul territorio della regione Sicilia, ivi compresi gli incendi
di vegetazione e di interfaccia urbano-rurale.
In seno al Programma Operativo Annuale in materia di concorso delle strutture del Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco alla lotta attiva contro gli incendi boschivi sul territorio della regione
Sicilia, ivi compresi gli incendi di vegetazione e di interfaccia urbano-rurale, il Comando dei Vigili
del Fuoco di Trapani è già organizzato per affrontare l’imminente “Campagna antincendio
Boschiva 2025”:
Dopo la recente inaugurazione del Polo regionale di addestramento dei Direttori delle Operazioni di
Spegnimento (D.O.S.) dei Vigili del fuoco a cura del Capo del C.N.VV.F. ing. Eros Mannino, si è
svolto presso la sede centrale del Comando il mantenimento rivolto a tutti gli operatori DOS-VF
presenti in regione. Inoltre è stato svolto anche il Seminario di approfondimento sulla sicurezza
integrata nelle operazioni di spegnimento di incendi boschivi, al quale hanno partecipato n. 9 unità
VVF del Comando di trapani, n.13 unita VF del Comando VVF di Palermo e n.8 unità VVF della
Direzione Regionale VVF Sicilia, oltre ad una nutrita rappresentanza di personale dell’Ispettorato
Ripartimentale delle Foreste di Trapani e della Protezione Civile di Trapani. Tali iniziative sono
state svolte in previsione dell’inizio della “Campagna antincendio Boschiva 2025”, che
verosimilmente inizierà il prossimo 24 giugno p.v.
La finalità principale è garantire una sempre più efficiente ed efficace azione di contrasto al
fenomeno degli incendi boschivi (ivi compresi quelli di vegetazione e di interfaccia), con l’obiettivo
di limitare l’insorgenza di danni al patrimonio naturalistico ed ai beni, nonché di contribuire alla
sicurezza della collettività, assicurando la pubblica e privata incolumità delle persone.
Nel pieno rispetto dei compiti istituzionali, la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Sicilia
e la Regione Siciliana collaborano nelle attività di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi
boschivi mediante il potenziamento delle articolazioni territoriali dei Vigili del Fuoco della Sicilia,
secondo il principio del reciproco supporto operativo consentendo di fatto alle strutture decisionali,
quali la Sala Operativa Unificata Permanente (S.O.U.P.) del Corpo Forestale della Regione Siciliana
(CFRS) e le Sale operative della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco Sicilia (S.O.R.-VVF) e
dei Comandi VVF della Sicilia (S.O.P.-VVF), nell’ambito degli interventi di rispettiva competenza
(incendi boschivi, di vegetazione e di interfaccia) di potere avvalersi anche del supporto operativo
del sistema di volontariato di Protezione Civile della Regione Siciliana
Le attività congiunte previste nella Convenzione, che sarà firmata a breve, sono:
A. POTENZIAMENTO DELLE SALE OPERATIVE COINVOLTE NELLA LOTTA ATTIVA
AGLI INCENDI BOSCHIVI
Per il potenziamento della S.O.U.P. della Regione Siciliana, dalle 08.00 alle ore 20.00 i Vigili del
fuoco partecipano con un Funzionario tecnico supportato da una unità VF specializzata TAS2
(topografia applicata al soccorso di secondo livello).
B. DIREZIONE DELLE OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO (D.O.S.)
La funzione DOS è assegnata ed espletata dal personale del Corpo forestale della Regione Siciliana
e dal personale del C.N.VV.F. che saranno presenti durante l’intera compagna AIB 2025 in una
unità per singolo comando significando che giornalmente sono quindi presenti in tutta la regione
numero 9 DOS-VF.
C. POTENZIAMENTO DEL DISPOSITIVO DI SOCCORSO VV.F. TRAMITE
L’ORGANIZZAZIONE DI SQUADRE AIB-VF AGGIUNTIVE
Il CNVVF assicura il potenziamento del dispositivo di soccorso dei Comandi dei vigili del fuoco
della Sicilia con squadre AIB-VF aggiuntive dotate dei relativi automezzi ed attrezzature dedicate
allo spegnimento degli incendi boschivi, di sterpaglia o di interfaccia, anche mediante i presidi
rurali, quasi certamente, dal 24 Giugno al 13 Settembre 2025, in orario diurno 08.00 – 20.00.
Ciascuna squadra AIB-VF aggiuntiva è composta da 1 unità capo reparto o capo squadra con la
mansione di Capo partenza/Responsabile operativo del soccorso (R.O.S.-VF) e da 4 unità almeno
vigili del fuoco.
Per il Comando VVF di Trapani la convenzione, in fase di definizione, prevede per l’intero periodo
il potenziamento con n. 2 squadre AIB aggiuntive dislocate a Trapani e Favignana, nonché con una
terza squadra aggiuntiva AIB presso il Presidio Rurale VVF di Custonaci.
Per l’isola di Pantelleria, si è invece previsto, per la compagna AIB 2025, una estensione della
durata temporale del servizio AIB, in quanto in aggiunta alla squadra in servizio H24 già previsto
per il mese di agosto si è inserito anche la presenza di una squadra aggiuntiva AIB-VF in servizio
H12 con orario diurno 8/20 che copre, per il restante periodo, l’intera Campagna AIB-2025 (24
Giugno 2025 – 13 Settembre 2025).
Il Commiato a Pietro Silvano da ASSOSTAMPA
Al termine della conferenza stampa l’Assostampa di Trapani ha voluto omaggiare Piero Silvano, referente della comunicazione istituzionale ed in Emergenza del Comando di Trapani per oltre 25 anni, per la fattiva collaborazione di oltre con i giornalisti di tutta la provincia con la seguente dedica: A Piero Silvano, professionista della comunicazione d’emergenza, per aver raccontato in questi anni con rigore e umanità il coraggio silente e prezioso dei Vigili del Fuoco. L’Assostampa Trapani, con stima e gratitudine.
Nell’occasione è stato presentato il nuovo comunicatore Ispettore antincendi
e i seguenti Comunicatori in emergenza: Capo Reparto Lo Giudice Francesco Capo Squadra Mario Valenti Capo squadra Gaspare la Monica Capo squadra Claudio la Barbera e Vigile Coordinatore Giuseppe Giacalone
Ambiente
Pantelleria, vendemmia 2025: i risultati tra siccità pregressa e peronospera
Soddisfacente la vendemmia 2025. Dati alla mano
Ogni anno teniamo sott’occhio quella che una eccellenza indiscussa di Pantelleria: la viticultura.
Grazie a questa pratica di agricoltura decisamente eroica anche ai nostri tempi, l’isola ha conquistato uno spazio nei patrimoni dell’umanità, per cui l‘UNESCO ha conferito, lo ricordiamo, il riconoscimento proprio per la vite ad alberello.
Quest’anno abbiamo voluto fare un approfondimento, con una intervista, viste le recenti problematiche ambientali. Abbiamo contattato, all’uopo, Giovanni Bonomo, agricoltore eroico soprattutto per la passione che mette nel suo lavoro. Solerte, studioso, conosce i nomi latini di tutti o buona parte i parassiti che aggrediscono la vite, ma anche i capperi e altre colture importanti nella nostra economia. Con quel suo fare un pò romantico e un pò nostalgico, si sofferma ad analizzare soluzioni possibili per arginare problematiche simili, anche in modo sostenibile, si veda la conferenza che si terrà il 13 novembre prossimo e di cui parleremo in questo articolo.
E così, esordiamo: Signor Bonomo, com’è andata la vendemmia di quest’anno? “Partiamo dalla siccità dell’anno scorso che ha portato una certa sofferenza alle piante. Quest’anno invece è piovuto circa 600 mm, quindi un po’ d’acqua è entrata nel terreno, però le piante venivano da un periodo di indebolimento, in cui la vendemmia è stata pessima.
Quest’anno però le viti, queste viti che hanno piantato i nostri antenati, che le hanno scelte fondamentalmente molti migliaia di anni fa, potendo risalire sino ai fenici, perchè lo zibibbo arriva a Pantelleria con i fenici, hanno avuto un buon ristoro grazie appunto all’azione della pioggia. Seppur non sia stata abbastanza generosa.
Ma ciò che ha afflitto quest’anno le piante è stata la peronospera che ha inflitto loro un effetto di “bruciatura”.
Vuole spiegare a chi non è del settore cos’è la peronospera? “La peronospera, è un parassita, venuto dall’America, come anche lo Oidio, che in Italia si chiama malaria. Esso si riproduce, si replica, e alla fine le foglie tenere e i grappoli teneri che vengono colpite restano come “bruciate”. L’intera isola ha sofferto di questo “attacco”.
Siamo a novembre, la vendemmia ormai è arrivata quasi al termine. A Pantelleria si fanno più raccolti, ce li vuole spiegare? “Sì, oramai l’abbiamo terminata. La prima raccolta si fa all’incirca ad agosto, nelle zone troppo veloci, partendo dalla scogliera con le uve primizie.
Queste primizie, una volta partivano per fare le cosiddette gabbiette ed essere distribuite come uva da tavola. Fatta questa prima raccolta, via via si risale di quota.”
Quali sono i vitigni della tradizione pantesca? “In gran parte è lo zibibbo, poi i panteschi avevano, un tempo per uso personale, il catarrato, il nero nostrale l’insolia, il garignano e altri vitigni secondari. Però ripeto, una volta questi coltivati per uso personale, l’uva che andava alla vendita era lo zibibbo.
“Questo perchè, in genere, l’agricoltore pantesco non gradisce tanto lo zibibbo, specie il vino dalla prima raccolta che sa essere stucchevole.
“Ma, negli ultimi decenni, sono cominciati ad arrivare i Merlot, i Cabernet, i Shiraz e via discorrendo così.”
Soddisfacente la vendemmia 2025. Dati alla mano
La vendemmia di quest’anno ha prodotto un quantitativo e un qualitativo che ci (6:40) lascia soddisfatti? “Come quantitativo si potrebbe fare un po’ di più, se non venissimo da un anno molto arido, come qualità è molto buono. L’uva passa appassisce sempre a quel livello là, quindi poi sono sia i viticoltori con la loro cura, sia gli enologi che fanno dei grandi vini.
Questo quando non piove proprio quando è durante la vendemmia, perchè va a peggiorarsi la qualità dell’uva. Questo, per fortuna non si è verificato in questa annata.
Ho parlato ieri con l’Antonio D’Aietti l’enologo, forse il principale professionista dell’isola, e lui mi ha detto che stanno guardando gli ultimi arrivi delle varie particelle, delle varie produzioni: siamo sui un 22 mila, si potrebbe arrivare a 24-25 mila quintali.”

Tra qualche giorno si darà via a un corso formativo all’avanguardia, che vuole esporre l’isola ad uno step nel progresso dal punto di vista dei trattamenti. Organizzato dal Centro Giamporcaro e nato da una sua idea, cosa può anticiparci? “L’Università di Palermo ci ha indicato questo formatore, il prof. Luigi Rotondo. Il corso si terrà dal 13 al 16 ottobre e durerà 14 ore, distribuite in tre pomeriggi e una mattinata, cercando di conciliare l’orario con le esigenze degli agricoltori, che di solito lavorano sempre e non hanno mai tempo di fare i corsi.
L’idea è di chiarirci le idee sulla peronospora e altri parassiti, formando i lavoratori del settore anche con l’autoproduzione di alcuni preparati, per cercare anche di ridurre l’impatto chimico sulle coltivazioni, che poi la parte anche li mangiamo noi.”
“L’argomento è molto grande, rispetto anche a come si mantengono i terreni, tenendo presente pure l’età delle persone, i mezzi che hanno a disposizione, i guadagni.”
Abbiamo notato che questo corso è considerato talmente valido, che il centro Giamporcaro ha radunato parecchi sostenitori: oltre Comune e Parco Nazionale, il Consorzio Vini Doc, le cantine Pellegrino, Emanuela Bonomo e Donnafugata. Poi Fertigess e Stelmond Bio, ma anche l’Autonoleggio Policardo, seppur non sia del settore. “Infatti, già durante una riunione dello scorso marzo abbiamo invitato diverse aziende, le più importanti hanno risposto, quindi Donna Fugata, Pellegrino, adesso è arrivata anche Emanuela Bonomo. Abbiamo anche come sponsor il Noleggio Policardo che è sempre molto sensibile ad appoggiare iniziative per il territorio. Tutta questa gente ha creduto in questo progetto presentato dal Giamporcaro, con il suo presidente Anna Rita Gabriele. Il Giamporcaro dura da 30 anni con un grande lavoro alle spalle: è uno dei maggiori soggetti attivi dal punto di vista sociale, culturale, il tutto, essendo una associazione no profit lo fa gratuitamente per la comunità di Pantelleria.”
Ambiente
Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Rekhale – si parte domani 1 novembre 2025
Di seguito l’avviso pubblico relativo al calendario di distribuzione acqua per il mese di novembre, contrada Rekhale

Ambiente
Ordine Agronomi e Forestali di Trapani, tutti i membri del Consiglio
Elezione Consiglio Provinciale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali 2025-2029 ai
sensi del DPR 169/05. Insediamento Consiglio e nomina delle cariche.
Il 29 settembre 2025 si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei
Dottori Forestali di Trapani, pronto ad avviare un percorso di rinnovamento e crescita per la
categoria.
I membri del Consiglio
Il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Trapani per il
quadriennio 2025/2029, risulta così composto:
Dott. Agronomo Gaspare Lodato – Presidente
Dott.ssa Agronomo Franca Omodei – Vice Presidente
Dott.ssa Agronomo Mariella Saladino – Segretario
Dott. Agronomo Giuseppe Mustazza – Tesoriere
Dott. Agronomo Renzo Nicolò Amato – Consigliere
Dott. Agronomo Diego Asta – Consigliere
Dott. Agronomo Adriano Chirco – Consigliere
Dott. Agronomo Pietro Marchese – Consigliere
Dott. Agronomo Junior Riccardo Russo Tiesi – Consigliere
Gli obiettivi
Tra i principali obiettivi vi è quello di rafforzare negli iscritti il senso di appartenenza all’ODAF di
Trapani, favorendo il coinvolgimento diretto degli iscritti attraverso momenti di confronto, una
comunicazione efficace e trasparente e la pianificazione di attività formative rispondenti alle
esigenze del territorio in cui operano.
Altro punto centrale è la valorizzazione del ruolo dell’agronomo anche attraverso la collaborazione
e/o partecipazione attiva in iniziative promosse da enti pubblici, aziende agricole e altri ordini
professionali del territorio al fine di contribuire allo sviluppo economico, ambientale e sostenibile.
Attraverso l’organizzazione e/o la partecipazione ad eventi divulgativi, seminari o convegni e
specifici tavoli tecnici, il nuovo Consiglio continuerà a promuovere:
– la tutela del territorio e del paesaggio, lo sviluppo sostenibile in agricoltura e nell’ambiente e
l’accrescimento della biodiversità, per garantire la salute del territorio e del paesaggio,
combinando l’approccio tecnico con una forte responsabilità sociale;
– la sicurezza e la gestione del territorio e delle risorse naturali al fine di contrastare il degrado
ambientale attraverso la pianificazione dell’assestamento forestale, della bonifica,
dell’irrigazione, della gestione dei parchi e delle riserve;
– le produzioni agricole e la gestione del territorio favorendo gli aspetti ecologici e ambientali;
– la diffusione di buone pratiche in materia di pianificazione urbanistica e infrastrutture verdi, a
beneficio delle aree rurali;
– l’aggiornamento professionale continuo degli iscritti, per rispondere alle esigenze di una società in
continua evoluzione.
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