Cultura
Trapani, al via progetto di orientamento scuola-lavoro tra studenti del Nautico e Capitaneria di Porto
INIZIA IL PROGETTO DI ORIENTAMENTO IN ALTERNANZA SCUOLA-
LAVORO TRA GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO NAUTICO “L. DA VINCI” E
LA CAPITANERIA DI PORTO DI TRAPANI
Questa mattina presso la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Trapani è iniziato il progetto di alternanza scuola-lavoro che ha consentito di “aprire le porte” ad alcuni studenti dell’Istituto nautico “L. DA VINCI”, quale modalità didattico-formativa rivolta all’orientamento ed a favorire un ingresso consapevole degli studenti nel realistico e dinamico contesto operativo e lavorativo. La collaborazione, che scaturisce da una specifica convenzione stipulata tra la Guardia Costiera di Trapani e l’Istituto nautico, si basa su un modello di apprendimento che avvicina in maniera pratica i giovani al mondo del lavoro. Il progetto in questione consentirà agli studenti di due classi quinte di trascorrere numerose ore a diretto contatto con i militari della Capitaneria di Porto di Trapani, nel corso di tutte le attività amministrative ed operative diuturnamente svolte nell’ambito del Compartimento marittimo di giurisdizione. I discenti saranno accompagnati nel percorso formativo da tutors militari e Professori della scuola, seguiranno lezioni teoriche anche attraverso la visione di filmati istituzionali ed avranno l’occasione di partecipare, nella veste di “giovani marinai appena arruolati”, ad alcune attività tecnico-amministrative, in particolare presso gli uffici patenti nautiche, gente di mare, naviglio, demanio marittimo, effettuando anche ispezioni a bordo delle unità mercantili che scalano il sorgitore di Trapani, per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza della navigazione. Inoltre, potranno seguire varie attività operative, visitando la sala operativa, dove vengono gestite tutte le fasi di ricerca e soccorso in mare e le motovedette appositamente dedicate a questo prioritario ed importante compito istituzionale del Corpo, insieme alle altre unità dedicate invece alle uscite di polizia marittima per la vigilanza ed il controllo del litorale marittimo.
Prima dell’inizio dell’intenso periodo di formazione, la Dirigente scolastica, Dott.ssa Aurelia BONURA, i professori e gli studenti sono stati accolti e salutati dal Comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Vascello, Guglielmo CASSONE, che ha espresso soddisfazione per la collaborazione attivata con l’Istituto nautico, commentando: “Abbiamo raccolto con estremo piacere questa iniziativa d’accordo con il Dirigente dell’Istituto scolastico. Contribuire ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro, offrendo loro l’opportunità di ampliare conoscenze ed esperienze per rispondere meglio alle loro esigenze, per la Capitaneria di Porto di Trapani è un motivo di orgoglio. L’entusiasmo di questi ragazzi e la loro voglia di mettersi alla prova è certamente un buon inizio per la loro futura attività lavorativa, magari nella Guardia Costiera.”
Cultura
Solarino, 1827–2027: la memoria di un Comune che nasce e cresce
Ci sono date che non appartengono soltanto agli archivi, ma continuano a parlare al presente.
Il 20 dicembre 1827 è una di queste per Solarino, giorno in cui il centro abitato ottenne l’autonomia amministrativa dal Distretto di Siracusa, nella Valle di Siracusa, entrando ufficialmente nella storia istituzionale del Regno delle Due Sicilie come ente autonomo, seppur inizialmente definito comunello.
Una parola, comunello, che oggi può sembrare marginale, ma che all’epoca indicava una realtà in formazione, un organismo amministrativo giovane, chiamato a strutturarsi e a dare ordine alla vita civile di una comunità già esistente e vitale.
Non si tratta, però, di un termine comparso improvvisamente nel 1827.
Già nel 1821, infatti, l’appellativo comunello compare in un atto di morte ufficiale, nel quale viene dichiarato il decesso di Salvatore Carpinteri, nato a Solarino nel 1759.
La dichiarazione fu certificata dal parroco don Antonino De Benedictis, a conferma di come Solarino fosse già riconosciuto come entità territoriale distinta all’interno della documentazione civile ed ecclesiastica, ancor prima del riconoscimento formale dell’autonomia comunale.
La nascita del Comune non fu un atto improvviso, ma il risultato di un percorso più lungo. Le radici affondano infatti nel 1760, anno della fondazione del centro abitato ad opera della famiglia Requesens, momento che segna l’inizio della storia urbana di Solarino.
L’autonomia del 1827 rappresentò una seconda, decisiva fase: quella della piena responsabilità amministrativa e civile.
A raccontare quel primo periodo sono anche i registri ufficiali.
Michele Rametta, eletto di polizia e ufficiale dello stato civile, attestò che nel corso dell’intero anno 1827 non si verificarono eventi rilevanti, un dettaglio che oggi può sembrare secondario ma che restituisce l’immagine di una comunità ordinata, capace di avviare il proprio cammino istituzionale in un clima di stabilità.
- Fonte – Comune di Solarino
Il primo atto civile del nuovo Comune risale al 28 dicembre 1827 e riguarda Giuseppe Terranova, giovane di 24 anni, figlio di Matteo, insieme alla moglie Maria Mangiafico: un nome che segna simbolicamente l’inizio della Solarino autonoma.
Quasi due secoli dopo, quella storia continua a essere raccontata.
L’Amministrazione comunale di Solarino, guidata dal sindaco onorevole Tiziano Spada, ha scelto di ricordare l’evento dell’autonomia comunale, valorizzando i colori istituzionali giallo e blu.
Colori che rimandano a una fase storica successiva rispetto alle origini, ma che testimoniano l’evoluzione dell’identità cittadina nel tempo, tra memoria e presente.
Ricordare il 1827 oggi non significa celebrare una data in modo formale, ma riconoscere il valore di un percorso collettivo.
Solarino non è il frutto di un singolo momento, bensì il risultato di tappe successive, di scelte amministrative, di uomini e famiglie, di documenti e di silenzi.
È in questa continuità che si costruisce l’identità di una comunità.
La storia, quando è condivisa e compresa, non guarda solo indietro: diventa uno strumento per leggere il presente e progettare il futuro.
E Solarino, forte delle sue radici e consapevole del proprio cammino, continua a scrivere la sua pagina, giorno dopo giorno.
Laura Liistro
Cultura
Vespa Club Pantelleria, cambio programma per l’evento Babbo Natale tra le contrade
Variazione nel programma
Comunicato per evento Babbo Natale in Vespa di domani 21 Dicembre
Il Vespa Club Pantelleria ASD , INFORMA tutta la cittadinanza che in seguito alle avverse condizioni meteo , il programma subirà qualche variazione che di seguito si riporta :
Nelle contrade il Babbo Natale riceverà i bambini presso i circoli Trieste Stella e Agricolo Scauri mentre a Pantelleria centro presso la saletta del bar Tikirriki.
Gli orari indicati nel programma iniziale rimarranno invariati.
Il Babbo Natale però vista la pioggia prevista arriverà in autovettura e non in Vespa. Approfitto a nome mio e di tutti i soci del club per auguravi un buon Natale a tutti ed un prosperoso nuovo Anno.
Vi aspettiamo numerosi.
Il Presidente Giovanni Pavia
Cultura
Pantelleria, gli auguri di fine anno del Parco Nazionale: bilancio delle attività e sguardo al futuro
Presso la trattoria Marrone di Scauri si è tenuto l’incontro di fine anno promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, occasione per rivolgere gli auguri per il 2026 alla cittadinanza e alle autorità intervenute, ma anche per fare il punto sui numerosi progetti portati avanti nel corso dell’anno. Nel saluto iniziale il Commissario Straordinario Italo Cucci ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al lavoro del Parco, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, cittadini e operatori locali.

Ha poi rimarcato la sua soddisfazione nel ricoprire
questo ruolo che dà forza all’Ente e che permette di portare avanti il lavoro anche con il
supporto delle istituzioni nazionali.
Durante la serata è stato tracciato un bilancio delle attività del Parco, sottolineando
l’impegno costante nella tutela del territorio, nella valorizzazione delle tradizioni locali e
nello sviluppo di percorsi inclusivi e sostenibili. Particolare attenzione è stata dedicata al
festival Pantelleria Asinabile, progetto simbolo di inclusione e accessibilità, del quale è
stato proiettato il documentario firmato da Nicola Ferrari, accolto con grande interesse e
forte emozione dal pubblico presente.
Nel corso della serata si è svolta anche la consegna dei diplomi ai partecipanti del corso
introduttivo teorico pratico per la costruzione dei muretti a secco “L’Arte dei muri a secco”,
iniziativa che ha mirato a preservare e tramandare una delle tecniche costruttive più
rappresentative del paesaggio pantesco, riconosciuta come patrimonio culturale e
identitario dell’isola.
Parole di gratitudine sono state espresse anche dal direttore facente funzioni Carmine
Vitale, appena riconfermato in questo ruolo, che ha ringraziato la comunità pantesca per la
fiducia accordata e per il sostegno dimostrato nei confronti dei progetti del Parco,
ribadendo la volontà di continuare a lavorare insieme per la crescita e la valorizzazione
dell’Isola di Pantelleria.
Prima del brindisi e del momento conviviale il Sindaco Fabrizio D’Ancona ha portato un
saluto e condiviso alcune riflessioni, sottolineando l’importanza del legame tra istituzioni e
territorio e il rapporto di collaborazione fattivo tra Comune ed Ente Parco.
Una serata di gioia, con momenti di emozione, in un clima di partecipazione e
condivisione, con il rinnovato impegno del Parco Nazionale a proseguire nel percorso di
tutela, inclusione e sviluppo sostenibile anche nel nuovo anno.
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