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Cultura

Trapani, 8,4 ๐ฆ๐ข๐ฅ๐ข๐จ๐ง๐ข ๐๐ข ๐„๐ฎ๐ซ๐จ ๐ฉ๐ž๐ซ ๐ญ๐ซ๐š๐ฌ๐Ÿ๐จ๐ซ๐ฆ๐š๐ซ๐ž ๐ฅ๐ž ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐ž ๐ฌ๐œ๐ฎ๐จ๐ฅ๐ž ๐ข๐ง ๐ฌ๐ญ๐ซ๐ฎ๐ญ๐ญ๐ฎ๐ซ๐ž ๐ฆ๐จ๐๐ž๐ซ๐ง๐ž ๐ž ๐Ÿ๐ฎ๐ง๐ณ๐ข๐จ๐ง๐š๐ฅ๐ข

Redazione

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Sono in corso di pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di Trapani le manifestazioni di interesse per lโ€™affidamento delle progettazioni relative alla nuova costruzione della scuola statale primaria esistente “E.Pertini” (avviso pubblicato il 20/7/22), messa in sicurezza e riqualificazione della scuola “Livio Bassi” e la messa in sicurezza della scuola per lโ€™infanzia di via Capitano Verri, i cui lavori sono stati finanziati (con risorse del PAC salvaguardia 2007/2013), per lโ€™importo complessivo di โ‚ฌ 8.400.000 circa.
โ€œCon lโ€™ottenimento dei finanziamenti per la messa in sicurezza e riqualificazione delle tre scuole – in coerenza con il programma di governo – restituiamo alla Cittร  Scuole sicure e in linea con le direttive del MIUR – dichiara il Sindaco Tranchida -. In particolare, con la demolizione e ricostruzione della scuola โ€œPertiniโ€, ai nostri studenti sarร  offerta una scuola moderna polifunzionale con annessa palestra, con lo scopo di creare anche un centro civico per progetti socio-culturali nellโ€™area del quartiere Santโ€™Albertoโ€. Per quanto riguarda la โ€œLivio Bassiโ€ sita nel cuore del centro storico di Trapani – continua il Sindaco – dopo la chiusura avvenuta per ragioni di sicurezza, lโ€™Amministrazione si รจ data la prioritร  di recuperare la funzionalitร  della scuola costruita nei primi del novecento che rappresenta un pezzo di storia dei trapanesiโ€.
โ€œLe scuole trapanesi sono state lungamente trascurate negli anni passati senza che fossero investite risorse per il benessere dei nostri studenti – afferma lโ€™Assessore alla Pubblica Istruzione Abbruscato -. Questa Amministrazione raccoglie i frutti di una programmazione di interventi richiesta dal territorio, dando forte impulso al ripopolamento scolastico del quartiere Santโ€™Alberto (giร  Rione Palme)โ€.
โ€œAl nostro insediamento, nel 2018, non esisteva un piano di interventi delle scuole nรฉ progettazioni di interventi candidati sul piano regionale triennale dellโ€™edilizia scolastica – aggiunge lโ€™Assessore Patti – ed in meno di quattro anni abbiamo completato gli studi di vulnerabilitร  sismica e ottenuto i finanziamenti grazie anche allโ€™impegno dellโ€™Ufficio tecnico del Comune, secondo un piano di interventi volto a colmare il gap di Trapani rispetto agli altri Comuni della Provinciaโ€.
Da: Comune di Trapani

Cultura

Pantelleria, per i Morti il Vespa Club in tour nei suggestivi cimiteri dell’isola

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In occasione della giornata dedicata ai defunti il Vespa Club Pantelleria si presenta in formazione ridotta per visitare i 3 cimiteri isolani iniziando alle 8.30 da quello di Pantelleria centro , poi giunti a quello di Khamma dove hanno partecipato alla Santa Messa, da lรฌ si sono diretti a quello di Scauri dove hanno concluso la mattinata.
Come sempre, le escursioni dei nostri vespisti sono momento di attrazione, per i colori dei mezzi che sfrecciano, per l’atmosfera leggera che aleggia intorno a ciascuno di loro come un’aurea benefica. Abbiamo sentito il Presidente del Club di Pantelleria, Giovanni Pavia, per chiedergli di fare il punto della compagine dopo questa giornata tra i suggestivi cimiteri dell’isola.


Presidente ma come mai cosรฌ pochi vespisti oggi siete in organico ristretto? “Eh si purtroppo e per fortuna di alcuni soci continua la raccolta delle olive , altri influenzati ed altri impegnati con il lavoro , cmq l’importante รจ essere presenti e portare avanti la nostra passione.”

Quando si chiuderร  il campionato vespistico del 2025? “Abbiamo ancora due giornate la prossima domenica, il 16 novembre sempre se il tempo lo permette oppure si posticipa alla domenica successiva.”

Vuole anticiparci la classifica dei soci adulti e dei minori? “Ma guardi preferisco di no , cmq posso dirvi che quest’anno sarร  un po’ diversa dagli anni precedenti , abbiamo una classifica bella di soci che hanno meritato il risultato fino a ora ottenuto, tantissimi saranno i premi di partecipazione per i vari eventi svolti oltre il campionato che vedrร  vincitori i primi 10 soci in classifica adulti e altrettanti soci minorenni o Accompagnatori minorenni.
“Vi terremo cmq informati , al momento auguro a tutti una felice domenica.


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Ambiente

Pantelleria, vendemmia 2025: i risultati tra siccitร  pregressa e peronospera

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Soddisfacente la vendemmia 2025. Dati alla mano

Ogni anno teniamo sott’occhio quella che una eccellenza indiscussa di Pantelleria: la viticultura.
Grazie a questa pratica di agricoltura decisamente eroica anche ai nostri tempi, l’isola ha conquistato uno spazio nei patrimoni dell’umanitร , per cui l‘UNESCO ha conferito, lo ricordiamo, il riconoscimento proprio per la vite ad alberello.
Quest’anno abbiamo voluto fare un approfondimento, con una intervista, viste le recenti problematiche ambientali. Abbiamo contattato, all’uopo, Giovanni Bonomo, agricoltore eroico soprattutto per la passione che mette nel suo lavoro. Solerte, studioso, conosce i nomi latini di tutti o buona parte i parassiti che aggrediscono la vite, ma anche i capperi e altre colture importanti nella nostra economia. Con quel suo fare un pรฒ romantico e un pรฒ nostalgico, si sofferma ad analizzare soluzioni possibili per arginare problematiche simili, anche in modo sostenibile, si veda la conferenza che si terrร  il 13 novembre prossimo e di cui parleremo in questo articolo.

E cosรฌ, esordiamo: Signor Bonomo, com’รจ andata la vendemmia di quest’anno?Partiamo dalla siccitร  dell’anno scorso che ha portato una certa sofferenza alle piante. Quest’anno invece รจ piovuto circa 600 mm, quindi un po’ d’acqua รจ entrata nel terreno, perรฒ le piante venivano da un periodo di indebolimento, in cui la vendemmia รจ stata pessima.
Quest’anno perรฒ le viti, queste viti che hanno piantato i nostri antenati, che le hanno scelte fondamentalmente molti migliaia di anni fa, potendo risalire sino ai fenici, perchรจ lo zibibbo arriva a Pantelleria con i fenici, hanno avuto un buon ristoro grazie appunto all’azione della pioggia. Seppur non sia stata abbastanza generosa.
Ma ciรฒ che ha afflitto quest’anno le piante รจ stata la peronospera che ha inflitto loro un effetto di “bruciatura”.ย 

Vuole spiegare a chi non รจ del settore cos’รจ la peronospera? “La peronospera, รจ un parassita, venuto dall’America, come anche lo Oidio, che in Italia si chiama malaria. Esso si riproduce, si replica, e alla fine le foglie tenere e i grappoli teneri che vengono colpite restano come “bruciate”. L’intera isola ha sofferto di questo “attacco”.
ย 
Siamo a novembre, la vendemmia ormai รจ arrivata quasi al termine. A Pantelleria si fanno piรน raccolti, ce li vuole spiegare?Sรฌ, oramai l’abbiamo terminata. La prima raccolta si fa all’incirca ad agosto, nelle zone troppo veloci, partendo dalla scogliera con le uve primizie.
Queste primizie, una volta partivano per fare le cosiddette gabbiette ed essere distribuite come uva da tavola. Fatta questa prima raccolta, via via si risale di quota.”

Quali sono i vitigni della tradizione pantesca?In gran parte รจ lo zibibbo, poi i panteschi avevano, un tempo per uso personale, il catarrato, il nero nostrale l’insolia, il garignano e altri vitigni secondari. Perรฒ ripeto, una volta questi coltivati per uso personale, l’uva che andava alla vendita era lo zibibbo.
“Questo perchรจ, in genere, l’agricoltore pantesco nonย  gradisce tanto lo zibibbo, specie il vino dalla prima raccolta che sa essere stucchevole.
“Ma, negli ultimi decenni, sono cominciati ad arrivare i Merlot, i Cabernet, i Shiraz e via discorrendo cosรฌ.”

Soddisfacente la vendemmia 2025. Dati alla mano

La vendemmia di quest’anno ha prodotto un quantitativo e un qualitativo che ci (6:40) lascia soddisfatti?Come quantitativo si potrebbe fare un po’ di piรน, se non venissimo da un anno molto arido, come qualitร  รจ molto buono. L’uva passa appassisce sempre a quel livello lร , quindi poi sono sia i viticoltori con la loro cura, sia gli enologi che fanno dei grandi vini.
Questo quando non piove proprio quando รจ durante la vendemmia, perchรจ va a peggiorarsi la qualitร  dell’uva. Questo, per fortuna non si รจ verificato in questa annata.
Ho parlato ieri con l’Antonioย  D’Aietti l’enologo, forse il principale professionista dell’isola, e lui mi ha detto che stanno guardando gli ultimi arrivi delle varie particelle, delle varie produzioni: siamo sui un 22 mila, si potrebbe arrivare aย  24-25 mila quintali.”

Tra qualche giorno si darร  via a un corso formativo all’avanguardia, che vuole esporre l’isola ad uno step nel progresso dal punto di vista dei trattamenti. Organizzato dal Centro Giamporcaro e nato da una sua idea, cosa puรฒ anticiparci? “L’Universitร  di Palermo ci ha indicato questo formatore, il prof. Luigi Rotondo. Il corso si terrร  dal 13 al 16 ottobre e durerร  14 ore, distribuite in tre pomeriggi e una mattinata, cercando di conciliare l’orario con le esigenze degli agricoltori, che di solito lavorano sempre e non hanno mai tempo di fare i corsi.
L’idea รจ di chiarirci le idee sulla peronospora e altri parassiti,ย  formando i lavoratori del settoreย  anche con l’autoproduzione di alcuni preparati, per cercare anche di ridurre l’impatto chimico sulle coltivazioni, che poi la parte anche li mangiamo noi.”
“L’argomento รจ molto grande, rispetto anche a come si mantengono i terreni, tenendo presente pure l’etร  delle persone, i mezzi che hanno a disposizione, i guadagni.”

Abbiamo notatoย  che questo corso รจย  considerato talmente valido, che il centro Giamporcaro ha radunato parecchi sostenitori: oltre Comune e Parco Nazionale, il Consorzio Vini Doc, le cantine Pellegrino, Emanuela Bonomo e Donnafugata. Poi Fertigess e Stelmond Bio, ma anche l’Autonoleggio Policardo, seppur non sia del settore. “Infatti, giร  durante una riunione dello scorso marzo abbiamo invitato diverse aziende, le piรน importanti hanno risposto, quindi Donna Fugata, Pellegrino, adesso รจ arrivata anche Emanuela Bonomo. Abbiamo anche come sponsor il Noleggio Policardo che รจ sempre molto sensibile ad appoggiare iniziative per il territorio. Tutta questa gente ha creduto in questo progetto presentato dal Giamporcaro, con il suo presidente Anna Rita Gabriele. Ilย  Giamporcaro dura da 30 anni con un grande lavoro alle spalle: รจ uno dei maggiori soggetti attivi dal punto di vista sociale, culturale, il tutto, essendo una associazione no profit lo fa gratuitamente per la comunitร  di Pantelleria.”

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Cultura

Pantelleria, tutti a sgrappolare per il passito. Donne riunite tra uva passa, chiacchiere e cultura

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Un gruppo di donne squisitamente tutte pantesche da generazioni, un pomeriggio un pรฒ uggioso, ma tiepido, una tavola ospitale e si va in scena.

Mariuccia, Rosa, Maria, Annita, Anna, Michele e altre signore delle contrade attigue Khamma e Tracino, tra un grappolo e l’altro rievocano ricordi, improvvisano battute, risate, il tutto non con completa leggerezza, bensรฌ con la consapevolezza di stare eseguendo un lavoro dal duplice valore: economico per la produzione del passito e culturale, per il gusto e lo stimolo sempre vivo di mantenere le tradizioni antiche della nostra straordinaria Pantelleria.

Una telefonata e via il gruppo si era creato. Ma anticamente come facevano ad accordarsi con le case distanti, senza mezzi di locomozione? Eppure belli e folti erano i gruppi che si adunavano in una casa per pomeriggio e serate a sgrappolare, tessere mustazzola, e sbucciare uva per la marmellata.
La finalitร ? Aiutarsi vicendevolmente e ritrovarsi in compagnia.

In tutto questo cast al femminile, l’unica quota azzurra รจ rappresentata da Michele, un gran signore galante e simpatico, di quelli di altri tempi che, temerariamente รจ riuscito a reggere e sopportare il chiacchiericcio infinito delle cummari. Le mani sapienti, appiccicose, che sanno di buono.

Il pomeriggio non รจ bastato poichรจ il quantitativo di raspi di uva รจ assai, quindi appuntamento al prima possibile, ma solo dopo aver raccolto le olive, perchรจ a Pantelleria non ci si ferma mai.
C’รจ sempre da fare.

Ma cosa accade agli acini appassiti, rigorosamente al sole su stenditoi che rivestono tetti, passiaturi e aie?

Tante le teorie e le modalitร , per raggiungere tutti lo stesso risultato, un’eccellenza: il passito di Pantelleria.

Lo zibibbo, una volta essiccato, viene aggiunto al mosto dove riposerร  e agirร  chimicamente per tre mesi, ma anche su questo ciascun coltivatore ha la sua.
Alcuni, ancora, aggiungono l’uva passa in due o tre soluzioni, step; addiritturaย  aziende che lo producono con 10 aggiunte.

A Pantelleria vi sono varie zone, sia a livello di latitudine che di altitudine e l’esposizione incide sulla dolcezza dell’uva.

Adesso le cantine hanno la tecnologia che permette per esempio diย  fare un mosto, metterlo in un serbatoio, refrigerarlo quindi a 5-6 gradiย  per evitare che fermenti e poi quando si ha l’uva secca, si unisce. Partita la fermentazione, questo mostoย  si ottiene il grado alcolico desiderato.
Si pensi che alcuni passiti sono sui 20 gradi di zucchero, che si ottengono aggiungendo 200 grammi di zibibbo appassito.

Il passito di Pantelleria รจ un gran prodotto che richiede molto lavoro, sacrificio, le cui origini risalgono all’antichitร  e che tutto il mondo corteggia.

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