Connect with us

Cultura

Topolino tra “dialetti” e lingue regionali: le considerazioni dell’Auclis

Redazione

Published

-

Nella “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali”, organizzata dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, anche Topolino ha deciso di rendere omaggio alla ricchezza linguistica della penisola italiana. L’iniziativa ha visto la traduzione della storia di apertura del fumetto numero 3.608, in edicola dallo scorso 15 gennaio, in quattro dialetti: catanese, fiorentino, milanese e napoletano.

Le copie dell’edizione speciale sono state distribuite – e andate a ruba – nelle regioni di competenza linguistica (Sicilia, Toscana, Lombardia e Campania) permettendo così ai lettori un’esperienza unica e coinvolgente e di riscoprire e apprezzare le proprie radici culturali attraverso le avventure dei celebri personaggi di Paperopoli.

L’Italia, grazie anche alla ricchezza e varietà delle lingue e parlate regionali e locali, è considerato da molti specialisti tra i primi paesi in Europa per patrimonio linguistico. Si tratta di un primato, da tutelare, che emerge anche da studi condotti da organizzazioni internazionali, come l’UNESCO che include nel suo “Atlante delle lingue in pericolo” il siciliano e molte altre lingue regionali dotate, come quella siciliana, del codice 639-3 che l’ISO attribuisce solo alle lingue e non ai dialetti. 

L‘AUCLIS – Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana – fa sapere che considera tale iniziativa della Walt Disney “estremamente interessante” e ritiene al contempo “utile offrire delle riflessioni, in modo costruttivo, e delle proposte per le future iniziative”.

Queste sono le proposte contenute nella nota diramata dall’AUCLIS:

“Per le future edizioni si propone di utilizzare, in tutti i casi in cui ciò è possibile – come nel caso del siciliano – la lingua regionale anziché uno dei dialetti locali della stessa.

Per quanto riguarda la lingua siciliana, per l’ortografia si ritiene utile indirizzare l’attenzione all’ortografia del siciliano letterario. Per riferimenti si rimanda ai seguenti testi: ‘Grammatica Siciliana’ di Salvatore Camilleri; ‘La Nostra Grammatica Siciliana’ di Vito Lumia; Dizionario Siciliano-Italiano Vincenzo Mortillaro; Dizionario Italiano-Siciliano Salvatore Camilleri.

La Walt Disney potrebbe fare dell’iniziativa un appuntamento periodico, non solo per il 17 gennaio ma anche per altre date rilevanti: il 21 febbraio (Giornata internazionale della lingua madre) e il 26 settembre (Giornata europea delle lingue).

Il fumetto potrebbe comprendere un inserto divulgativo che tratti due aspetti: l’importanza del patrimonio linguistico italiano (in generale) e poi, in particolare, la storia delle lingue regionali, le loro caratteristiche, gli autori più importanti etc.”.

L’AUCLIS conclude rendendo noto che è “disponibile a collaborare in forma gratuita”.

Tra gli eventi previsti nella giornata di oggi in Sicilia, la conferenza online alle ore 21:15 sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Accademia della Lingua Siciliana, dal titolo “Le minoranze linguistiche: tra discriminazioni e tutele” e, presso il teatro parrocchiale di San Giovanni Montebello a Giarre, alle ore 18, momenti culturali e intermezzi letterari con i poeti Antonino Magrì e Mario Patti. Inoltre, l’UNPLI ha sollecitato gli utenti dei social a pubblicare nel corso della giornata dei post nella loro lingua locale con gli hashtag #dilloindialetto e #giornatadeldialetto.
 

Cultura

Pantelleria, lavori di adeguamento, messa in sicurezza ed efficientamento energetico della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”

Redazione

Published

on

Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che l’Amministrazione comunale di Pantelleria ha portato a compimento l’iter amministrativo e progettuale necessario per il recupero e la piena rifunzionalizzazione della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”, struttura da tempo inagibile e fortemente attesa dalla comunità scolastica dell’isola. Il Sindaco comunica che l’intervento rientra in una più ampia strategia di riqualificazione dell’edilizia scolastica, con l’obiettivo prioritario di garantire sicurezza, accessibilità, sostenibilità energetica e qualità degli spazi destinati alle attività formative e sportive.

Il progetto prevede opere di adeguamento strutturale e funzionale, la messa in sicurezza dell’edificio, il miglioramento delle prestazioni energetiche attraverso l’installazione di impianti moderni e l’utilizzo di fonti rinnovabili, nonché il completo ripristino della fruibilità della palestra per studenti, associazioni sportive e iniziative collettive. Il Sindaco comunica che l’intervento consentirà di restituire alla cittadinanza una struttura fondamentale per la crescita educativa, sociale e sportiva dei giovani di Pantelleria, colmando una carenza che per anni ha inciso negativamente sull’offerta di spazi adeguati alle attività motorie.

L’Amministrazione è consapevole che l’esecuzione dei lavori potrà comportare disagi temporanei; tuttavia, il cronoprogramma è stato definito con l’obiettivo di contenere l’impatto sulle attività scolastiche, con una durata complessiva stimata in circa 14 settimane. L’Amministrazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi successive, dall’affidamento dei lavori alla loro realizzazione, assicurando trasparenza, rispetto dei tempi e tutela dell’interesse pubblico. Pantelleria guarda avanti, investendo sulle scuole, sulla sicurezza e sul futuro delle nuove generazioni.

Continue Reading

Cultura

Il violinista di Solarino Don Paolo Teodoro e le radici di una tradizione di due secoli

Laura Liistro

Published

on

La storia nascosta di un paese che ha fatto della musica una firma identitaria

Nel 1827, quando il paese non era ancora Comune, un documento d’archivio rivela la presenza inattesa di un musicista professionista. Da allora Solarino non ha mai smesso di essere una comunità musicale.

Solarino – Nel 1827 il paese non era ancora autonomo e viveva un momento di transizione politica e amministrativa. Eppure, in quell’anno cruciale, emerge un dettaglio sorprendente che permette di leggere la storia locale da una prospettiva nuova. Tra gli atti conservati presso l’Archivio di Stato di Siracusa compare il nome di Don Paolo Teodoro, registrato come violinista.

Un dato che, per l’epoca, spacca in due l’immagine consueta di un borgo rurale fatto solo di agricoltori e artigiani.

Il musicista che rompe gli schemi

Il documento mostra chiaramente che Don Paolo Teodoro non era soltanto un residente rispettato di Solarino. Era un musicista. Un ruolo insolito in un contesto rurale del primo Ottocento, dove la musica raramente compariva nelle registrazioni ufficiali. Teodoro abitava in via Fontana, insieme alla moglie Costantino Eloisa, ma la sua formazione aveva radici ancora più profonde. Da giovane, infatti, era cresciuto in una parte dell’attuale Palazzo Requesens, allora indicato come Piano Palazzo n.2, oggi cuore dell’odierna Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della vita sociale solarinese. Una crescita in un ambiente architettonico e culturale privilegiato che spiega – almeno in parte – la precocità di una vocazione musicale riconosciuta persino dagli atti civili borbonici.

Una tradizione musicale che Solarino non ha mai abbandonato

Il caso di Don Paolo Teodoro non è un episodio isolato, ma il primo tassello visibile di una storia più lunga. Perché a differenza di tanti altri centri siciliani, Solarino non ha mai smesso di essere un paese musicale. Bande storiche, maestri locali, scuole di musica, gruppi giovanili, famiglie che tramandano strumenti da generazioni, musicisti nazionali , la musica, qui, non è un accessorio, ma un linguaggio collettivo. E questa continuità testimonia una capacità rara: fare dell’arte una parte della propria identità civile. Non tutte le comunità hanno saputo compiere questa scelta. Molti centri rurali hanno perso nel corso del Novecento le proprie tradizioni culturali, travolti da emigrazione e modernizzazione. Solarino, invece, ha seguito una traiettoria diversa: ha difeso la musica, l’ha fatta propria, l’ha trasformata in patrimonio comune.

Questo è il vero punto di forza del paese. Una maturità culturale che trova le sue prime radici in persone come Don Paolo Teodoro: uomini capaci, già due secoli fa, di portare l’arte dentro la vita quotidiana di una comunità in trasformazione. Oggi, quando strumenti e prove musicali risuonano nelle case, nelle scuole e nelle piazze, è possibile intravedere un filo diretto con quella firma d’archivio del 1827. Solarino continua a distinguersi per il suo fermento artistico. E la storia del violinista Don Paolo Teodoro si rivela allora molto più che una curiosità d’epoca: è l’origine documentata di un percorso identitario che il paese ha scelto di portare avanti con orgoglio. Due secoli dopo, Solarino resta un paese che suona e questa è, senza dubbio, una delle sue vittorie più grandi.

Laura Liistro

Continue Reading

Cultura

Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica

Laura Liistro

Published

on

Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro è considerata una delle figure più influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si è svolto tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca all’avanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu l’approccio interdisciplinare.

Elena operò a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative più rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilità di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integrità etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunità sorda l’ha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.

Oggi, Elena Pizzuto Antinoro è riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra d’origine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando un’eredità destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Laura Liistro

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza