Cultura
Sulle ricerche genealogiche in Pantelleria. (L’albero visibile integralmente nell’articolo)

Diversi lettori de Il Giornale di Pantelleria mi hanno mandato in privato delle mail per saperne di più sui Cognomi dell’isola, che vado pubblicando sul detto Giornale e che ha ricevuto l’attenzione del Notiziario Araldico nazionale.
Alcuni mi hanno chiesto notizie sulla propria famiglia e se avevamo un antenato in comune, altri, i più, come fare per iniziare delle ricerche genealogiche su un cognome pantesco. Diciamo subito che Pantelleria è il luogo ideale per tali ricerche, in quanto i nostri previdenti antenati hanno avuto cura di conservare e tramandare ai posteri i registri parrocchiali (nascite, matrimoni e morti), che datano dalla fine del 1500 ad oggi. Ai registri parrocchiali occorre poi aggiungere i registri dell’Anagrafe comunale, che iniziano dal 1820. Se poi teniamo conto che per secoli (almeno fino agli inizi del Novecento) i Panteschi si sono sposati in stragrande maggioranza tra di loro, con irrilevanti apporti esterni all’isola, la ricerca diventa meno problematica.
Le peculiarità di Pantelleria Però ci sono delle peculiarità proprie di Pantelleria, che complicano non poco la ricerca stessa. Innanzitutto l’uso tradizionale, assai accentuato in passato, di imporre costantemente il nome degli avi ai propri discendenti, per cui non è raro che in una generazioni si trovino due, tre, a volte quattro individui che portino lo stesso nome e cognome. Questi casi di omonimie non riguardano soltanto gli uomini, ma anche le donne. Non è eccezionale il caso di coppie che in una generazione portano gli stessi nomi e cognomi di altre coppie. Ciò può portare, se non si è molto precisi e attenti, a risalire per rami genealogici sbagliati, costruendo così l’albero familiare di un’altra persona.
La persistenza di un nome per molte generazioni Della persistenza di uno stesso nome lungo l’arco delle generazioni, cito l’esempio del nome Caterina nella linea Salsedo di mia madre. Caterina, moglie di Giovanni Battista Salsedo, è la prima di tal nome nella seconda metà del ‘500. Poi lungo le generazioni altre Caterine, infine mia madre, Caterina Salsedo, poi mia figlia e ultima, mia nipote (sebbene queste due con cognome diverso, Ferrara). Comunque il nome Caterina (d’Alessandria) nella mia famiglia persiste da oltre 500 anni. E scusate se sono pochi.
Altra peculiarità, che crea non poche difficoltà in una corretta ricerca delle genealogie delle famiglie pantesche, è quella che per il passato sia gli uomini che le donne, rimasti vedovi e il caso non era affatto raro data l’alta mortalità per tutte le fasce d’età, si risposavano e generavano di solito altri figli, che si aggiungevano a quelli preesistenti di ambedue i coniugi. Numerose quindi le famiglie allargate. Nell’isola la fertilità, sia maschile che femminile, era tenuta in altissima considerazione e quindi assolutamente da non sprecare, in quanto si metteva in gioco la sopravvivenza stessa della piccola comunità pantesca. Forse per questo era sconosciuta l’orrenda pratica di sopprimere, esponendoli indifesi agli elementi naturali, i figli illegittimi. Per tutto il Seicento e il Settecento ragazze madri battezzano tranquillamente, dandogli il proprio cognome, il figlio avuto da una relazione illegittima, senza subire per questo alcuna gogna popolare. Come si vede Pantelleria era veramente avanti sui tempi.
Le ragazze da marito D’altronde nell’isola le ragazze, appena raggiunta la pubertà, venivano considerate già pronte per il matrimonio, non è quindi un caso che nei registri matrimoniali si ritrovino andate in spose ragazze di 12/13 anni. Altro caso non raro, anzi frequente, il matrimonio fra consanguinei (cugini, più spesso secondi cugini), fatto ai fini di salvaguardare la proprietà dalle divisioni.
I matrimoni Sui diversi matrimoni contratti da uno stesso individuo, cito l’esempio (e non è un’eccezione) di due fratelli di un mio ascendente diretto materno, Giovanni Battista e Giovanni Salsedo. Questo dell’avere il nome quasi simile ha portato su piste sbagliate diversi ricercatori. Giovanni Battista Salsedo si sposa prima con Maria Valenza (da cui ha figli), poi, rimasto vedovo, si risposa il 20 giugno 1672 (lunedì) con Alberta Giacalone con cui ha altri figli. Giovanni Salsedo si sposa il 5 settembre 1665 (sabato) con Innocenzia Bizzarill, successivamente il 13 dicembre 1692 contrae matrimonio con Celia o Cecilia de Corduba. Anche Giovanni ha figli dalle due mogli. Alcuni ricercatori hanno identificato questi due Salsedo in un’unica persona, facendola quindi sposare quattro volte, ma Giovanni Battista è nato il 7 gennaio 1638 e Giovanni (futuro sergente maggiore) il 2 dicembre 1642, ambedue da Giacomo Salsedo e Francesca Siragusa. Quindi è facile immaginare il guazzabuglio in cui si può ritrovare il ricercatore nell’individuare la linea genealogica giusta.
La linea genealogica di Caterina Salsedo Personalmente, dopo anni di ricerche, sono riuscito a tracciare la linea genealogica ascendente diretta di mia madre, Caterina Salsedo, per ben 11 generazioni, giungendo fino alla seconda metà del Cinquecento e quindi ai capostipiti Giovanni Battista Salsedo e sua moglie Caterina. Le alleanze parentali dirette, lungo l’arco di queste generazioni, sono con le famiglie Siragusa, D’Aietti, de Lahos, Ripoll, D’Ancona, Almanza (due volte), Brignone, Franco. Francisca Siragusa sposa Jacopo Salsedo il 30 ottobre 1634. Questa Francisca è la nipote diretta di Giovanni Nicolò Siragusa, patron e capitano della regia feluca che agli inizi del ‘600 collega Pantelleria alla Sicilia. In quel tempo i Siragusa provengono da Trapani, ma la loro origine è spagnola. Antonia d’Aietti contrae matrimonio il 9 maggio 1682 con Leonardo Salsedo, figlio dei citati Jacopo e Francisca. Antonia è la pronipote diretta di Paulo d’Aietti e di sua moglie Giovanna. E’ la stessa linea genealogica da cui discende il notaio Angelo D’Aietti, autore del libro “L’isola di Pantelleria”. I ceppi Salsedo e d’Aietti sono ambedue originari dei Paesi Baschi in Spagna. Maria Fortunata de Laos ovvero de La Hoz sposa il 4 maggio 1715 Iacobo Salsedo, figlio di Leonardo e Antonia. Questa Maria Fortunata è la discendente diretta di Bartolomè de La Hoz e di sua moglie Isabella. I de La Hoz sono militari della guarnigione del castello e provengono dalla città di Saragozza in Spagna. Non proseguiamo oltre per non tediare il lettore.
I miei ascendenti materni dell’11a generazione, cioè viventi nella seconda metà del ‘500, assommerebbero a 1.024 individui, il che significa circa la metà della popolazione presente sull’isola all’epoca. Quest’assurdo è facilmente spiegabile con il fatto che più si risale nel tempo più le linee genealogiche ascendenti si avviluppano su se stesse e si condensano in un numero ridotto di individui e famiglie. Tutto ciò è ancora più marcato in Pantelleria, trattandosi di un’isola. Nelle mie ricerche ho constatato che discendo più volte, anche se per rami diversi, da uno stesso individuo. Provare per credere. Qui di seguito le famiglie degli ascendenti di mia madre della 7a generazione (64 persone): Salsedo (5 individui, compreso l’ascendente diretto), Ripoll (1 individuo), D’Ancona (2 individui), Garsia (2 individui), Almanza (2 individui), Ribera (1 individuo), Maccotta (1 individuo), Brignone (5 individui), Errera (1 individuo), Pontillo (1 individuo), Billardello (1 individuo), Lo Pinto (1 individuo), Maxucco (1 individuo), Valenza (6 individui), Gabriele (1 individuo), Franco (1 individuo), Siragusa (4 individui), Compagno (1 individuo), Silvia (2 individui), Martinez (2 individui), de Rodo (3 individui), Bernardo (1 individuo), Romano (1 individuo), Palacardo o Policardo (1 individuo), Sinerco (1 individuo), Coloma o Culoma (1 individuo), Pandolfo (1 individuo), Patanè (1 individuo), Gutterez (1 individuo), Ferreri (2 individui), Bonomo (1 individuo), Romeo (1 individuo), Farina (1 individuo), Silvano (1 individuo), Pinna (1 individuo), Stuppa (1 individuo), Giglio (1 individuo), Boccanera (1 individuo). Il totale dei nominativi di cui sopra fa 63, ne manca 1 per raggiungere il numero canonico di 64, si tratta della moglie di Vincenzo Compagno non ancora individuata, in quanto il loro matrimonio si è celebrato fuori dell’isola, in Sicilia nella zona di Palermo o in quella di Sciacca. Per una migliore comprensione del lettore e anche per fargli cercare di trovare un antenato comune si rimanda allo schema di genealogia allegato.
Orazio Ferrara

Spettacolo
Festival Internazionale “Voci dal Mediterraneo”, oggi conferenza stampa a Palermo. Presente Vicesindaco Pineda

Si è svolta quest’oggi a Palermo la conferenza stampa di presentazione della Seconda edizione del Festiva “Voci dal Medierraneo”. Per l’amministrazione comunale e per l’isola di Pantelleria era presente il Vicesindaco, con delega allo spettacolo, Adele Pineda.
Le testate locali Il Giornale di Pantelleria e Pantelleria Notizie, con i loro direttori, hanno partecipato all’incontro, durante il quale si è parlato di come sia nata l’idea, del successo della prima edizione, da definirsi puntata zero, di prova, e del programma fitto e perfettamente architettato per l’edizione del 2025.
L’idea
E’ nato da un’idea dell’Ass. Musicultura in co-produzione con la Eventi e Management Italia, del
direttore artistico Massimo Galfano, noto artista cantautore autore e produttore discografico, della
Mediterranean Label etichetta discografica, dell’assessore al ramo turismo/spettacolo e Vice
Sindaca Adele Pineda e Il sindaco Fabrizio D’ancona, del comune dell’isola di Pantelleria, con il
patrocinio del comune dell’isola di Pantelleria.
Con la seconda edizione, il Festival Internazionale Voci Dal Mediterraneo vuole diventare un
appuntamento fisso ogni anno, per l’isola, diventando un’evento di importanza e rilevanza
internazionale, coinvolgendo come fatto nella prima edizione, svoltasi dal 26 al 28 luglio 2024 in piazza Cavour, artisti emergenti e non provenienti dall’estero e da tutta Italia, coinvolgendo la stampa Internazionale ed Italiana, le radio Internazionali ed Italiane, le tv Internazionale ed Italiane, incluso il coinvolgimento delle piattaforme streaming e del digitale terrestre, per non parlare di tutti gli ospiti – artisti – giurati – discografici – ecc. che anno accettato l’invito del direttore artistico Massimo Galfano.
Quindi stando al lavoro della scorsa edizione e del successo avuto, la seconda edizione del
Festival Internazionale Voci Dal Mediterraneo si pone ancora una volta l’obbiettivo di promuovere
e valorizzare l’isola di Pantelleria, definita la perla nera e il cuore pulsante del mediterraneo, e
con essa tutti gli artisti emergenti in gara, gli ospiti, le radio, le tivu’, la stampa, i partner e
sponsor che saranno coinvolti.
La prima edizione del festival Voci Dal Mediterraneo, targata 2024, ha segnato e riscosso un grande
successo, come documentato dalla stampa – dalle foto – dai video e dalle recensioni positive avute da
giornalisti – pubblico presente – pubblico collegato via streaming – e tutti gli addetti ai lavori del settore musicale – radio/tv – discografici – presenti e non ecc. ecc.
A distanza di mesi i media i social, come anche tutti gli artisti in gara e non, gli sponsor e i partner
coinvolti, continuano a parlare dell’ottima riuscita del festival e questo e il piu’ grande risultato che si potesse raggiungere dopo che si sono spenti i riflettori, quindi in buona sostanza una manifestazione che punta a restare nel cuore e nella memoria delle persone e di tutti gli addetti ai lavori è di fatto una manifestazione vincente e come tale ha bisogno di riconfermarsi con una seconda edizione di altissimo livello.
Quindi sotto la positiva onda del successo avuto, ci si vuole confermare anche in questa seconda
edizione, targata Festival Internazionale Voci Dal Mediterraneo dell’isola di Pantelleria ediz. 2025
Con un’edizione molto piu’ ricca e variegata sia dal punto di vista del cast – di nazioni coinvolte –
di partner e sponsor – con l’idea di riuscire a creare un contenitore di livello nazionale ed
Internazionale, grazie anche al coinvolgimento di tutti i media e partner provenienti sia dall’Italia
che dall’estero, aggiungendo anche il fatto che circa 10 artisti arriveranno proprio dal territorio
Europeo e non.
E D I Z I O N E 2 0 2 4
E D I Z I O N E 2 0 2 5
Come si intende svolgere la seconda edizione del festival Internazionale Voci Dal Mediterraneo:
2) selezione degli artisti in gara in tutta europa – l’italia e’ inoltre abbiamo
conferme di partecipazione gia’ da parte della spagna – polonia – romania –
tunisia – germania – svizzera – ucraina – italia – inghilterra – malta – ecc.
L’elenco delle nazioni è in aggiornamento fino al 30 giugno 2025
3) coinvolgimento dei media a livello nazionele ed internazionale da parte della
stampa delle nazioni sopracitate
4) coinvolgimento delle radio a livello nazionale ed internazionale da parte
delle nazione sopracitate
5) coinvolgimento delle tv nazionali ed internazionale grazie allo streaming e al
digitale terrestre
6) e’ confermata la messa in onda a livello nazionale su canale italia ammiraglia su
sky e canale italia con punte di ascolto e telespettatori che va dai 15.000.000 ai
20.000.000 telespettatori alla settimana, la messa in onda e prevista in prima
serata alle ore 21:00 su canale italia e sky il 30 agosto 2025.
7) e’ confermata la presenza di tante radio fm e streming che saranno presenti in
sala stampa – tv – e radio – e collegatoi in streaming nelle serate del festival dal 24
al 27 luglio 2025, confermata anche la presenza di radio canale italia come radio
partner a livello nazionale.
8) sono stati gia’ realizzati spot, girati sull’isola di pantelleria per lanciare il
festival e l’immagine dell’isola, gia’ condivisi sui social e sulle pagine ufficiali
del festival voci dal mediterraneo a partire da aprile 2025.
9) i protagonisti degli spot girati sono stati il cantautore, direttore artistico
e presentatore massimo galfano, con la co presentatrice e madrina della
seconda edizione del festival internazionale voci dal mediterranmeo dell’isola
di pantelleria la nota showgirl presentatrice e attrice nathalie
caldonazzo, gli spot girati hanno puntato ad invitare le persone a venire
sull’isola per il festival voci dal mediterraneo ma anche per venire a vedere le
bellezze dell’isola e per godersi una piacevole vacanza fatta di musica mare
cultura bellezze natura arte culinaria ecc.ecc.
Inoltre il direttore artistico massimo galfano a lavorato sul nuovo
regolamento, sulla gestione e la co ordinazione delle serate del festival apportando
alcuni modifiche e cambiamenti:
(nota importante il regolamento potra’ subire cambiamenti fino al 30 giugno 2025)
:
1) limite di eta’ che sara’ dai 14 ai 39 anni
2) la canzone in gara dovra’ essere in lingua italiana
3) nella serata della cover che si svolgera’ il 26 luglio dovra’ essere in lingua
italiana
4) almeno 6 artisti proverranno dall’estero
5) gli artisti in gara andranno da un minimo di 14 ad un massimo di 24 artisti in gara
6) unica categoria di brani in gara, la categoria inediti, in modo da riuscire a
suscitare e avere l’attenzione e l’interesse delle case discografiche
nazionali, produttori ecc.
7) gli artisti in gara provenienti da tutta europa e non sono stati scelti a
mezzo di invio del materiale sulle apposite caselle email segnalate nel
regolamento, e dopo una prima scrematura gli artisti scelti sono stati
ascoltati a mezzo audizione live dal direttore artistico massimo galfano e
tutta la commissione da esso scelta.
8) la durata del festival e passata da 3 a 4 giorni, confermando che le date
ufficiali di questa seconda edizione sono dal 24 al 27 luglio 2025
9) si e’ pensato anche di organizzare un gemellaggio tra l’isola di
pantelleria e la polonia, per l’esattezza a cracovia, paese a cui e stato
affidato, da parte dell’associazione musicultura alla societa’ denominata
artowork, il mandato ufficiale per la messa in opera di tutta la fase delle
audizioni, in tutta europa esclusa l’italia, diventando cosi’ punto
nevralgico di tutte i paesi dell’europa coinvolti, e affidando sempre alla
artowort la realizzazione la gestione e il coordinamento di tutti i paesi
coinvolti, dell’ufficio stampa per l’estero, come radio – tv- e giornali –
10) nella settimana del festival a partire dal 24 fino al 27 luglio verra’ realizzata
e allestita presso la sala consiliare del comune dell’isola di pantelleria,
una postazione chiamata sala stampa, da dove tutti i giornalisti – tv – e radio
presenti, e che si colleghereranno in streaming, potranno seguire commentare e
relazionare tutto il festival e le varie conferenze stampe che si terranno
con il direttore artistico massimo galfano e con l’assessore al ramo
spettacolo la vicesindaca adele pineda, questo succedera’ ogni mattina a
partire appunto dal 24 luglio fino alla domenica mattina 27 luglio, inoltre
la sala stampa avra’ il compito di assegnare ad uno dei partecipanti in gara il
premio denominato sala stampa e il premio della critica intitolato a toto
cutugno.
11) la giuria sara’ composta esclusivamente da professionisti della discografia
cercando di coinvolgere le major e sara’ coordinata da marcello
balestra, ex direttore artistico della warner music italia,
discografico – produttore – e curatore di tutte le opere di lucio
dalla, nominato dal direttore artistico massimo galfano presidente
di giuria per tutte e quattro le serate del festival, tra i giurati nomi
noti come kikko palmosi discografico e produttore e compositore di
alcuni big come laura pausini – annalisa – francesco renga – moda’ –
emma marrone – alessandra amoroso – giorgia – ecc. Antonio
tortolano discografico e produttore oltre che selezionatore per
the voice senior – the voice kids – x factor, giuseppe denaro maestro
di musica – discografico – e produttore, lea benigno maestra di musica – corista – – cantante – e vocal coach – altri nomi se ce ne saranno
saranno comunicati entro il 20 luglio 2025 a mezzo comunicato
stampa ufficiale
23) si e’ anche pensato di istituire un premio denominato eccellenza
territoriale che sara’ riconosciuto alle aziende che faranno da partner e
sponsor al festival internazionale voci dal mediterraneo, in modo da
coinvolgere tutte le aziende locali e non
24) e stata confermata l’iniziativa che le radio presenti potranno assegnare
un premio a loro discrezione intitolato alla loro radio di appartenenza ad
uno degli artisti ingara
25) confermato il premio della critica intitolato a toto cutugno
26) introdotto il premio sala stampa
27) confermato il premio miglior inedito
28) confermato il premio serata della cover
29) introdotto il premio presenza scenica
30) introdotto il premio delle radio
31) confermata la presenza del dottore giuseppe arnone presidente della
fondazione italiani in europa, dove premiera’ le aziende partner provenienti
dall’estero con la targa eccellenze italiane in europa
svolgimento delle 4 serate del festival
(per tutte le info dettagliate visita il sito ufficiale https://www.eventiemanagement.com/partner )
– giovedi’ 24 luglio prima serata:
ci sara’ la presentazione ufficiale di tutti gli artisti in gara con la canzone scelta dal
direttore artistico, dove presenteranno per la prima volta sia alla giuria che alla
stampa che al pubblico presente e collegato in streaming il proprio brano inedito,
inoltre tutti gli artisti come da regolamento, potranno uscire fuori nelle
piattaforme digitali con il brano in gara, solo dopo averlo esibito, quindi
questo preclude che proprio dall’isola di pantelleria avverra’ il lancio del
loro brano e video clip ufficiale, rendendo il festival voci dal
mediterraneo inedito, in modo da permettere ai discografici, ai media, ai
giornalisti alle radio e alla critica presente e non, di amplificare il festival
internazionale voci dal mediterraneo dell’isola di pantelleria degli artisti in gara
e di tutti gli ospiti intervenuti,
inoltre si alterneranno ospiti come cantanti ballerini ecc. Ma tra tutti i super
ospiti saranno i jalissi, inoltre la serata sara’ presentata dal direttore
artistico massimo galfano che sara’ affiancato da nathalie caldonazzo e il
noto comico di zelig – colorado – made in sud e tu si que vale alessandro
serra
Spettacolo
È iniziato ufficialmente il Media Green Art Festival 2025: dopo 20anni torna a Pantelleria

La conferenza stampa – inizia il Megaf 2025
Dopo due anni e mezzo di scrittura e progettazione SincroCult è riuscita a riportare quest’iniziativa sull’isola grazie ad una rete di persone che non ha mai smesso di crederci.
Il Megaf nasce per riportare il cinema a Pantelleria: un cinema breve ed essenziale, che da raccontare grandi storie in piccoli formati. I Cortometraggi che vedrete in sala parleranno di persone, di ambiente, di memoria e di identità.
Il Megaf non è solo un festival ma un ponte tra l’isola e chi arriva da fuori, tra l’arte e la sostenibilità, tra chi cerca storie e chi ha bisogno di raccontarle.
Da queste premesse nasce il tema centrale di questa edizione, l’Immigrazione, in tutte le sue mille sfaccettature. Pantelleria è terra di partenze e di approdi, un’isola di confine che conosce da vicino il fenomeno dell’immigrazione e dell’emigrazione.
I Cortometraggi che parteciperanno al Concorso di Cortometraggi “Sguardi sul Mondo” saranno, in ordine di proiezione:
8 luglio
“Muti come Pesci” di Antonio Stoccuto
“My Eyes” di Ide Maman
“Il Cielo è Perso” di Fabrizio Fusco
“Adia” di Alberto de Simone
“A Chiamata” di Laura Boggero
9 luglio
“Etnoragù” di Cristiano Esposito
“Savana” di Riccardo Amato, Alessio Bonamino
“She Was” di Abril Andrea Arnauda Appel
“Tilt” di Antonio Palumbo
10 luglio
“Bagliori” di Mattia Paone
“Laugh” di Ide Maman
“Refugium” di Valerio Vittorio Garaffa
“Terra bruciata” di Fabio Fontana
I premi dedicati ai Cortometraggi vincitori del concorso saranno:
Miglior Cortometraggio assegnato da Augustus Color
Miglior Regia assegnato da Gioielleria Maccotta
Miglior Attore assegnato da Sapori di Pantelleria
Miglior Sceneggiatura assegnato YaGin
Miglior Trucco e Acconciatura assegnato da YaGin
Miglior Costume assegnato da MueGin
Miglior Fotografia assegnato da YaGin
Miglior Effetti Visivi assegnato da Gioielleria Maccotta
Miglior Montaggio assegnato da YaGin
Miglior Colonna Sonora assegnato da MueGin
Premio Megaf Giovani assegnato da Gioielleria Maccotta
Per questa edizione del Festival abbiamo deciso di dedicare una serata a quei cortometraggi che non sono potuti rientrare nel Concorso, ma che abbiamo ritenuto meritevoli e in linea con i nostri principi:
7 luglio
“Manco Morto” di Emma Cecala
“Cicatrici di Gaia” di Giulia Badalassi
“Fosforize” di Alessandra Facciolo aka Sundra Ray Monde
“Apice Terra Mia” di Max Oliva
“Ho sete” di Ettore di Gennaro
“Sul Bric Mindino non c’è nessun pino” di Lorenzo Bussone
“Black(out) & White” di Gianni Zauli
Il Megaf è anche però il festival che cerca di connettere la cultura alle attività locali, che rendono questo luogo unico: la Notte dei Talenti, l’evento conclusivo del festival, sarà un momento per riconoscere chi è partito, chi ha portato con sé la propria storia ed ha saputo trasformarla in valore.
Coloro che saranno premiati durante la serata conclusiva del Megaf saranno, in ordine di categoria:
Cultura e Letteratura:
Vanessa Brignone, Tatiana Brignone, Giorgia Belvisi
Ambiente e Sostenibilità:
Fernando Zarra, Samuela Guida
Innovazione e Imprenditoria:
Pietro Gabriele, Enio Kosci, Denny Almanza, Giovanni Brignone
Sport e Benessere:
Matteo Marino, Emanuele Pinna, Greta Stuppa, Michele Inglese, Dario Ferrante
Arte e Spettacolo:
Cinzia Busetta, Rebecca di Malta, Martina Modica, Teodora Duceag, Cristina Gabriele, Emanuele Pinna, Marisol lo Rillo, Chiara Brignone, Youssef Essaid, Sharon Gabriele, Danilo Ruggero, Luca Valenza, Clara Greco, Ludovica Franco, Dario Spezia, Chiara Valenti, Benedetta Gauli
Ringraziamo le autorità e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del festival, in particolare:
il Comune di Pantelleria, l’Ente Parco Nazionale di Pantelleria, Danish Air Transport, Autonoleggio Policardo, Pantelleria Island, Weloo, Gioielleria Maccotta, Yagi Media Distribuzione, Augustus Color, Dafar Mobili
Abbazia San Giorgio, Cantina Pellegrino, Azienda Agricola Emanuela Bonomo, Sapori di Pantelleria, Cantina Solidea, Cantina Murana, Cantina Marino, MueGin, Azienda Agricola Almanza, Emporio del Gusto, Birrificio la Panteska.
Al Tramonto, Trattoria da Pina, Trattoria Runcune, Scruscio, Il Principe e il Pirata, U Truscio.
Agenzia Rizzo, Noleggio Lorena, Il Faraglione, Cibus Car, Yacht Simone, Yacht Marina Hotel.
In allegato il programma completo del Megaf.
Il team di Sincrocult augura a tutti un Buon Festival!
Regina Maria Sofia Chisci
Responsabile Area Comunicazioni
regina.chisci@sincrocult.it+39 340 719 8602
AVVISO DI RISERVATEZZA e INFORMATIVA AI SENSI DEL REGOLAMENTO UE 27 APRILE 2016 N. 679
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Cultura
La caponata dei marinai dei velieri / 1

di Orazio Ferrara
Diciamo subito, a scanso di equivoci, che questa caponata non ha nulla a che vedere con quella famosa oggigiorno preparata in Sicilia e in altre regioni e che ha come ingrediente principe la melenzana. Però, senza dubbio alcuno, dalla caponata marinara di una volta trae origine, con modifiche e varianti a volte sofisticate, quella di oggi.
Origini della caponata
La caponata marinara fu per secoli il “combustibile” alimentare che faceva andare la forza remiera
(i forzati ai remi) delle galere da guerra. E non solo i remieri, ma anche l’intero equipaggio si
nutriva con essa. L’antica consuetudine di consumare a bordo questa vivanda passò poi in uso agli
equipaggi delle navi a vela sia da guerra che commerciali.
Già il nome di caponata o capponata (per alcuni paesi costieri siciliani e questi sono più vicini alla
parola originaria) o capponada per dirla coi genovesi (gente di mare di prim’ordine) è di difficile
decifrazione.
Scartiamo subito, perché sa di cosa troppo letteraria, la tesi che la vuole derivata dal
latino “caupona” nel suo significato di “taverna”. Non ci convince nemmeno anche la tesi che la
vuole derivata dal “pesce capone” o lampuga, anche se quest’ultimo, essiccato, compare
sporadicamente quale ingrediente in antiche ricette.
Dobbiamo quindi andare alle origini quando la caponata aveva ancora l’arcaico nome di “cappon di
galera” (per i marinai genovesi “capun de galera”). Siamo nella marineria remica delle galere o
galee mediterranee del ‘300 / ‘400.
Probabilmente i marinai intesero dare, con ironia tutta
marinaresca, quel nome al loro quotidiano pasto a bordo, che di cappone e quindi di carne saporita
non aveva un bel niente e che pertanto si rivelava essere appunto un cappone (finto) di galera.
Eppure quel pasto, assai semplice da preparare e con ingredienti poveri, era saporito e piaceva, tanto
da passare indenne attraverso generazioni di uomini di mare quale tradizionale e sostanzioso
alimento in navigazione.
Ma quali erano gli ingredienti e la preparazione?
Dell’assenza delle melenzane abbiamo già accennato, occorre però precisare che erano assenti anche i pomodori, che fanno la loro comparsa saltuaria nelle caponate dei velieri del tardo Ottocento. Infatti i pomodori, di origine del Sud America, vennero portati in Europa dai navigatori spagnoli nel XVI secolo. In Italia fanno la loro comparsa nell’anno 1548 alla corte di Cosimo de’ Medici, ma per diversi secoli quel frutto viene considerato solo ornamentale e quindi non commestibile.
Gli ingredienti utilizzati per la caponata erano quelli di facile conservazione e che non andavano a male facilmente durante i lunghi viaggi per mare: gallette, cipolle, aglio, olive in salamoia, origano, aceto, olio e pesce essiccato. Quello principe era costituito dalle gallette (non altro che fette di pane biscottato), che si conservavano abbastanza croccanti per almeno un anno intero. Le forme delle gallette erano diverse a seconda delle marinerie.
Ricordiamo quelle rotonde dei marinai genovesi e quelle a ferro di
cavallo (‘u viscottu) caratteristiche della marineria pantesca. Solo che le gallette di quest’ultima non
erano a base di farina, ma bensì d’orzo, che a detta dei marinai di un tempo erano molto più
saporite.
Infatti, nel tempo andato, l’orzo in Pantelleria era un alimento fondamentale per la popolazione in
quanto lo stesso veniva coltivato in loco, mentre la farina doveva venire, con gravosa spesa, dalla
Sicilia. Era usuale in passato nei vigneti intercalare filari dì orzo a quelli di zibibbo. Si ottenevano
così due vantaggi.
Il primo era costituito dall’orzo raccolto per l’alimentazione, il secondo che quei
filari d’orzo intercalati proteggevano i teneri germogli dello zibibbo dal secco e caldo vento di
scirocco di casa nell’isola.
(1 – continua)
Orazio Ferrara
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