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Cronaca

Stefano Gabriele, eroe di Pantelleria oggi insignito di encomio per aver salvato in extremis donna da annegamento

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Il 2 settembre salvò in extremis una donna dall’annegamento, nelle acque di Cala Tramontana – Pantelleria

Oggi, 4 dicembre, in occasione della Festa di Santa Barbara, presso il santuario di Borgo S. Caterina-Bergamo, Stefano Rosario Gabriele è stato insignito dell’encomio del Ministero degli Interni con la dicitura: “Al  Caposquadra dei Vigili del Fuoco è concesso encomio per  lo straordinario altruismo e le spiccate qualità professionali, dimostrate il 2 settembre 2021 nell’isola di Pantelleria, soccorrendo mentre era libero dal servizio una persona in difficoltà e priva di sensi: la tempestività del soccorso consentiva il salvataggio dell’interessata ed il positivo decorso ospedaliero.”

Abbiamo intervistato al telefono il cinquantenne Caposquadra Gabriele, che opera a Bergamo, formando giovani colleghi di tutta Italia.

Con il suo applombe modesto ci ha raccontato  della cerimonia di questa mattina, realizzata in forma molto ristretta, per il rispetto delle norme anti-covid vigenti, ma non per questo meno sentita “Io ho fatto solo il mio dovere, ma questa cosa ha poi preso un clamore inatteso.”

Ci ha, inoltre, riferito dell’accaduto:

“Era il 2 settembre e mi trovavo a Cala Tramontana con degli amici a trascorrere la giornata al mare. Io mi trovavo in acqua, quando mi veniva segnalata la presenza in mare, di una persona, in evidente stato di difficoltà. Era a circa una ventina di metri dalla costa; l’ho raggiunta nuotando e il corpo era prono, come se osservasse il fondo del mare, ma non si muoveva. Così, subito, l’ho raggiunto e girato sul dorso: dalla bocca usciva schiuma e non dava alcun cenno di movimento.”

Come l’avete rianimata? “Tratta a riva la ragazza, l’infermiere di Novara Antonio Raffaele ha applicato le manovre di rianimazione, facendola tossire per espellere l’acqua di mare ingoiata”.

Ma cosa è successo alla giovane donna? “Deve aver avuto un malore e perso i sensi, probabilmente.”

 

I complimenti vivissimi li porge anche la nostra redazione ad un pantesco, un uomo e un Vigile del Fuoco.

Marina Cozzo

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Pantelleria, nuovo distacco di energia elettrica: 5 agosto 2025

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Per il giorno martedì 5 agosto, la Società SMEDE ha programmato distacco di energia elettrica per esigenze di servizio, nelle contrade di seguito riportate nell’avviso pubblico

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Cronaca

Chiuso Castello di Pantelleria per motivi di sicurezza

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E ora tutti gli eventi in programma?

L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che, a seguito di un’ispezione tecnica condotta oggi dai funzionari del Demanio dello Stato, è stata disposta la chiusura immediata del Castello di Pantelleria per motivi legati alla sicurezza strutturale dell’edificio.
Il provvedimento ha carattere precauzionale e si rende necessario al fine di garantire l’incolumità dei visitatori, del personale e di tutti i cittadini, in attesa di ulteriori accertamenti e degli eventuali interventi di messa in sicurezza o adeguamento che verranno valutati nei prossimi mesi.
La chiusura resterà in vigore fino a nuova comunicazione.
Pur comprendendo il dispiacere che questa decisione potrà suscitare, specie in un periodo di alta affluenza turistica, contiamo sulla comprensione della cittadinanza: la sicurezza pubblica rappresenta, e continuerà a rappresentare, una priorità assoluta per questa Amministrazione.

Seguiranno aggiornamenti tempestivi non appena saranno disponibili nuove informazioni.

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Salute

Quando la vita umana prevale: FISA, ANAB e SIPEM, insieme per la Sicurezza Acquatica

Redazione

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L’unione tra la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e l’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB), un passo significativo nello studio e ricerca che continua. Questa sinergia a tre voci è un esempio lampante di come, quando l’interesse primario è la salvaguardia della vita umana e NON il mero guadagno o il potere politico, portino a benefici inestimabili per l’intera umanità. In un settore delicato come quello del soccorso in acqua, dopo questi tragici avvenimenti, l’integrazione di competenze diverse non solo ottimizza gli sforzi, ma eleva gli standard di sicurezza a vantaggio di chiunque si trovi in difficoltà, convinzione questa di tutti i presidenti delle tre organizzazioni FISA, ANAB E SIPEM.
Questa alleanza a tutto tondo sottolinea un principio fondamentale: la professionalità è la vera chiave di volta. Non si tratta di un optional, continua il presidente Perrotta, ma di una necessità imprescindibile. Ogni istruttore, ogni ente formativo e ogni bagnino deve possedere tutte le strategie sia di insegnamento che di impiego e deve garantire una preparazione impeccabile.
I grandi incontri politici dove non scaturisce nient’altro che mera politica tra potenti, porta il soccorso a restare un presente lacunoso già passato dove le conseguenze restano solo a chi perde un una vita. Non basta infatti la sola preparazione tecnica, non basta il raggiungimento di tempi con un cronometro per affrontare situazioni di emergenza in acqua; è fondamentale che gli operatori siano dotati sia degli strumenti psicologici per gestire lo stress per restare concentrati sotto pressione e offrire a loro volta supporto emotivo, sia alle vittime che ai colleghi dopo eventi traumatici.
La preparazione di un soccorritore parte da una consapevolezza del proprio mestiere, del rischio e della percezione dei pericoli ad esso connessi.
Per gli utenti, per i genitori, per chiunque si avvicini all’ambiente acquatico, diventa cruciale verificare e pretendere questa professionalità. Chiedere credenziali, informarsi sui percorsi formativi, assicurarsi che gli istruttori siano costantemente aggiornati, e che la loro formazione includa anche aspetti psicologici, non è un’eccessiva pignoleria, ma un atto di responsabilità.
La superficialità o l’improvvisazione in questo campo possono avere conseguenze devastanti come gli ultimi accadimenti, Incidenti che avrebbero potuto essere evitati, dolori profondi e perdite irreparabili sono spesso il risultato di una mancanza di preparazione o di un’attenzione insufficiente agli standard. Per questo, l’unione di FISA, ANAB e SIPEM è un messaggio chiaro: lavorando insieme, con un focus incrollabile sulla qualità e sull’etica, e con una vision che abbraccia ogni aspetto dell’emergenza, si possono prevenire tragedie e garantire un ambiente acquatico più sicuro per tutti. È un invito a ogni cittadino a non accontentarsi, a esigere il massimo da chi è preposto alla sua sicurezza e preparazione e per riconoscere questo valore inestimabile della vera professionalità.
Le leggi devono cambiare a vantaggio della vita umana attraverso lo studio degli incidenti passati per scelte più giuste per il futuro.

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