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Solstizio d’inverno, oggi la notte più lunga dell’anno

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Il giorno più corto dell’anno annuncia l’inizio della stagione fredda: questa giornata così breve coincide con il solstizio d’inverno

 

 
 
Il 21 dicembre 2024, alle ore 10.21 ora italiana “scatta” il Solstizio d’Inverno 2024, dando inizio all’inverno astronomico.
Il Sole si troverà alla sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste, e sarà minimo l’arco apparente da Sud/Est a Sud/Ovest, cosa che lo renderà il giorno più corto dell’anno. Successivamente il Sole comincerà a risalire verso l’equatore celeste e le ore di luce aumenteranno gradualmente fino a raggiungere il culmine fra sei mesi, nel solstizio d’estate.
 
 
Il solstizio, che si verifica due volte ogni anno, è causato dalla diversa inclinazione dell’asse di rotazione della Terra rispetto al piano dell’eclittica (piano dell’orbita su cui il nostro pianeta ruota intorno al sole).

Questa differenza causa, nel corso dell’anno, un moto apparente del Sole nel cielo terrestre, che nel nostro emisfero fa sì che raggiunga il suo punto di elevazione massima rispetto all’orizzonte in corrispondenza del solstizio d’estate e quella minima nel solstizio d’inverno. Nonostante i solstizi ricorrano ogni anno con cadenza annuale, si tratta, in realtà, di un artificio introdotto dai nostri calendari: la data esatta tende a ritardare di circa 6 ore ogni anno ed è per questo che sono stati creati gli anni bisestili che servono proprio a recuperare il ritardo accumulato (24 ore ogni 4 anni), evitando che si crei una sfasatura tra il nostro calendario e le variazioni climatiche stagionali.

Il 21 dicembre il Sole resta sopra l’orizzonte qualche minuto in meno rispetto al giorno 13: ne deriva che, nonostante la tradizione, Santa Lucia non è “il giorno più corto che ci sia“. Da cosa deriva quindi questa credenza popolare? Santa Lucia era il giorno più corto prima del 1582 quando la sfasatura fra calendario civile e calendario solare era tanto grande che il solstizio d’inverno cadeva fra il 12 e il 13, rendendo effettivamente il 13 dicembre il giorno più corto dell’anno.

Cos’è il solstizio d’inverno
Il termine solstizio, deriva dal latino “sol” (sole) e “sistere” (fermarsi): significa “sole stazionario”, e in astronomia, il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima, rispettivamente nel mese di giugno (20/21 giugno) e dicembre (21/22 dicembre). Come detto, il solstizio ritarda ogni anno circa 6 ore rispetto all’anno precedente, più precisamente di 5 ore 48 minuti e 46 secondi, e si riallinea forzosamente ogni 4 anni, in corrispondenza dell’anno bisestile, introdotto per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario.

Nel giorno del solstizio d’inverno, i raggi del Sole arrivano a noi fortemente inclinati e “indeboliti”, l’insolazione è minima, e le ore di luce sono poche. Il motivo va ricercato nell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano di rivoluzione terrestre. Il 21 dicembre, l’inclinazione rispetto a questo piano è massima, e l’emisfero boreale riceve meno irraggiamento. Quanto più ci si sposta verso Nord, partendo dall’equatore, quanto più sarà corta la durata del giorno.

Il solstizio d’inverno è anche il giorno in cui si ha la maggior differenza fra la durata del dì e della notte. Nell’emisfero australe, accade esattamente l’opposto: a quelle latitudini è il solstizio d’estate.

Il moto del Sole (bisognerebbe parlare in realtà di “moto apparente”, perché come sappiamo è la Terra a muoversi), tornerà a cambiare pochi giorni dopo il solstizio, con relativo allungamento delle giornate. E’ per questo che da millenni i giorni intorno al solstizio sono segnati da importanti feste e celebrazioni, di cui il Natale è solo l’ultima dimostrazione.

Inoltre, per una curiosa coincidenza, il 21 dicembre è legato a due eventi epocali per la scienza. Il 21 dicembre 1898 Marie e Pierre Curie scoprirono il radio, mentre 70 anni dopo, nel 1968, fu lanciato l’Apollo 8, la prima missione nucleare con equipaggio umano. Il solstizio ispirò il frammento 66 dell’opera di Eraclito di Efeso, fu allegoricamente cantato da Omero nell’Odissea e da Virgilio nel sesto libro dell’Eneide. Esso è denominato Alban Arthuan (rinascita del dio sole) dai Gallo-Celti, Yule (ruota dell’anno) dai Germani, Jun (ruota solare) dagli Scandinavi, July (tempesta di neve) dai Finnici, Juula dai Lapponi e Karatciun (il giorno più corto) dai Russi.

In copertina immagine notturna di Gadir, presso Pantelleria ©ilgiornaledipantelleria

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, nuovo distacco di energia elettrica: 5 agosto 2025

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Per il giorno martedì 5 agosto, la Società SMEDE ha programmato distacco di energia elettrica per esigenze di servizio, nelle contrade di seguito riportate nell’avviso pubblico

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Pantelleria, attivo sito di Servizio Idrico: aggiornamenti, fatture tutto consultabile online

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Nuovo sito del Servizio Idrico Integrato online

È operativo il portale dedicato al Servizio Idrico Integrato (SII) del Comune di Pantelleria.
📲 Collegati a www.acquaepan.it — oppure clicca sul tema “Servizio Idrico Integrato” nel sito istituzionale www.comune.pantelleria.tp.it — per:

•⁠ ⁠consultare tariffe, modulistica e avvisi;
•⁠ ⁠inviare letture del contatore e richieste di intervento;
•⁠ ⁠seguire aggiornamenti su manutenzioni e lavori programmati.

Un servizio digitale pensato per semplificare la gestione dell’acqua e garantire trasparenza.

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 Sicilia: Prevenzione Incendi. Giambona “Governo Schifani preveda aumento del personale”

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PALERMO (29 luglio 2025) – “Il governo Schifani si mostra totalmente immobile di fronte a una delle peggiori emergenze ambientali che la Sicilia abbia conosciuto negli ultimi anni. Invece di intervenire con urgenza e responsabilità, si perde in discussioni sterili e beghe politiche interne mentre la nostra isola continua a bruciare”. Così Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana, ha denunciato questa mattina l’inerzia dell’esecutivo regionale davanti ai roghi che stanno devastando il territorio.

“Negli ultimi due mesi – sottolinea Giambona – si stimano oltre 18.000 interventi dei vigili del fuoco per contrastare incendi che hanno distrutto più di 21.000 ettari di aree verdi, ovvero l’equivalente di oltre 23.000 campi da calcio. Numeri allarmanti che mettono in evidenza la totale inadeguatezza dell’attuale governo in termini di prevenzione, a partire dalla mancata pulizia e manutenzione delle aree boschive”.

Il Partito Democratico chiede un cambio di passo immediato, con proposte chiare e attuabili. “Chiediamo subito – prosegue il deputato regionale – il turnover degli operai forestali e un aumento delle giornate lavorative. È urgente anche ringiovanire la forza lavoro: non è più accettabile che l’età media si aggiri intorno ai 60 anni, con conseguenze dirette sulla capacità operativa nei momenti di maggiore emergenza”.

Giambona ha inoltre annunciato che il gruppo PD all’ARS presenterà un’iniziativa parlamentare per l’utilizzo delle graduatorie del corpo forestale dello Stato. “Ci chiediamo cosa stia aspettando il governo Schifani – incalza Giambona -. Quella graduatoria è già disponibile e rappresenta una soluzione concreta e immediata. Non c’è più tempo per nuovi concorsi o per rimpalli burocratici: la Sicilia ha bisogno di risposte adesso per fronteggiare un’emergenza ambientale” e conclude aggiungendo che “bisogna mettere fine al teatrino dei giochi di partito perché tutto questo dà come unico risultato l’immobilismo. A pagare il prezzo di questa paralisi sono i cittadini e il nostro patrimonio ambientale. Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte, ma il governo regionale deve smettere di voltarsi dall’altra parte e far finta che tutto funzioni”.

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