Cronaca
Sigarette elettroniche e comunicazioni commerciali, vittoria di Codici in Tribunale contro Philip Morris
Importante risultato per l’associazione Codici a tutela dei consumatori per quanto riguarda il settore delle sigarette elettroniche. Nei giorni scorsi il Tribunale di Roma, Sezione specializzata in materia di Impresa, ha accolto le domande proposte nell’ambito dell’azione inibitoria collettiva nei confronti di Philip Morris Italia Srl. La questione ruota intorno ad alcune comunicazioni commerciali della società nell’ambito della vendita del dispositivo di sigaretta elettronica Veev e dei relativi dispositivi di ricarica Pods. Comunicazioni ritenute illegittime dall’associazione Codici in quanto vietate dalla normativa vigente, motivo per cui la vicenda è finita in Tribunale.
“A fronte del divieto, sia eurounitario che nazionale, di pubblicità commerciale delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – abbiamo chiesto la rimozione di una serie di comunicazioni commerciali/promozionali del dispositivo di sigaretta elettronica Veev e dei liquidi di ricarica Pods, poste in essere dalla Philip Morris Italia Srl. Due prodotti di cui viene evidenziata la minore nocività rispetto ai prodotti tradizionali del tabacco. Il tutto enfatizzandone gusti ed aromi, riconducendone l’utilizzo ad un miglioramento dello status sociale del consumatore ed accostandone l’immagine alla sostenibilità ambientale. Accedendo al sito web del prodotto, di titolarità della Philip Morris Italia Srl, il consumatore viene immediatamente incentivato all’acquisto della sigaretta elettronica e dei liquidi di ricarica, con offerte promozionali complete di sconto. Comunicazioni commerciali e pubblicitarie effettuate anche tramite i principali social network e canali comunicativi, in particolare Facebook ed Instagram. Dall’esame della documentazione probatoria è risultata accertata la violazione del divieto di comunicazioni commerciali per le sigarette elettroniche ed i contenitori di liquido di ricarica rispetto a tutte quelle iniziative promozionali che utilizzano espressamente termini quali ‘occasione’ o ‘promozione’, e di conseguenza sono state inibite le comunicazioni commerciali che abbiamo indicato come illecite. Sono state, inoltre, riconosciute come iniziative promozionali vietate quelle cosiddette informazioni sui prezzi che, in realtà, sono dirette a promuovere la vendita, rappresentando al consumatore vantaggi economici immediati derivanti dall’acquisto dei dispositivi in questione. Il Tribunale di Roma, Sezione Specializzata in materia di Impresa, ha inibito con effetto immediato alla Philip Morris Italia Srl le comunicazioni commerciali illecite delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica sui propri siti web e canali social, ordinando alla società la rimozione delle comunicazioni commerciali ritenute illecite. Siamo ovviamente soddisfatti di questa sentenza. Continueremo a monitorare il settore delle sigarette elettroniche al fine di tutelare i consumatori da comunicazioni commerciali poco chiare o che possono veicolare messaggi che non trovano corrispondenza nella realtà. Non dobbiamo dimenticare che di mezzo c’è la salute”.
Salute
Safina (PD): “Irregolarità nella selezione degli autisti 118? Subito audizione urgente”
Trapani, 24 novembre 2025 – “Già nelle scorse settimane avevo sollevato il caso, ma finora nessuna risposta è arrivata. Per questo ho deciso di formalizzare la richiesta di audizione in VI Commissione Salute”.
Così il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina annuncia l’iniziativa con cui chiede l’immediata convocazione dell’assessora alla Salute Daniela Faraoni, del presidente della SEUS 118 Sicilia Riccardo Gabriele Castro, e dei rappresentanti della società Temporary S.p.A., aggiudicataria dell’appalto regionale per la fornitura del personale interinale destinato al servizio di emergenza-urgenza.
“Parliamo di una procedura estremamente delicata – afferma Safina – perché riguarda la selezione degli autisti-soccorritori del nostro servizio di emergenza territoriale. E tuttavia, ciò che sta emergendo desta più di una preoccupazione: dal ribasso anomalo del 99,57% nell’appalto alla mancanza della verifica economica prevista dal Codice dei Contratti, fino all’utilizzo di criteri non contemplati nel bando, come l’ordine cronologico di presentazione delle domande, che ha portato all’esclusione di candidati qualificati senza alcuna valutazione del loro curriculum”.
Secondo Safina, tale modalità operativa “viola i principi di trasparenza, parità di accesso, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione», oltre a generare «disfunzioni gravi nel sistema di candidatura, con segnalazioni di malfunzionamenti della piattaforma informatica che hanno penalizzato numerosi aspiranti”.
“Il rischio concreto – prosegue il deputato PD – è che a bordo delle ambulanze possano finire persone non adeguatamente qualificate, con ripercussioni gravi sulla sicurezza di operatori e cittadini. Non posso accettarlo. È nostro dovere vigilare affinché le procedure rispettino la legge, la meritocrazia e la tutela di un servizio essenziale come il 118”.
Da qui la richiesta formale di audizione: “Chiedo che la Commissione ascolti tutti i soggetti coinvolti e che si faccia piena luce sulla correttezza della gara e delle selezioni. Verifichiamo, una volta per tutte, se siano necessari interventi correttivi o sospensivi. Non possiamo permettere che un settore così sensibile venga gestito con leggerezza o opacità”.
“Continuerò a vigilare e a chiedere risposte. La salute dei cittadini siciliani e la dignità dei lavoratori del 118 non possono essere oggetto di approssimazione o silenzi istituzionali”, conclude Safina.
Economia
Santo Stefano Quisquina: un catalizzatore di virtù amministrativa e orgoglio numerico
L’unico della provincia di Agrigento, tra i 30 paesi siciliani
Un esempio concreto di buona gestione amministrativa arriva da Santo Stefano Quisquina, piccolo comune agrigentino che ha recentemente ottenuto € 81.438,06 di premialità dall’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica. Un risultato che lo rende unico in tutta la provincia di Agrigento.
Il riconoscimento è stato possibile grazie a un incremento del 16,72% nella riscossione dei tributi propri nel 2024, frutto di una politica amministrativa chiara e lungimirante. L’attuale amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Francesco Cacciatore, ha adottato misure concrete e mirate: implementare l’attività accertativa, recuperare l’evasione, e approvare puntualmente gli strumenti finanziari, dal bilancio di previsione al rendiconto, rispettando rigorosamente i termini di legge.
Ma questo successo va oltre i numeri. Santo Stefano Quisquina diventa un modello di comunità produttiva, in cui la virtù della gestione pubblica riflette una mentalità collettiva orientata alla responsabilità e al bene comune. Qui, il Comune non è solo un ente amministrativo, ma un catalizzatore di crescita e fiducia nella comunità stessa.
La Sicilia, con tutte le sue potenzialità e bellezze, ha bisogno di esempi concreti come questo. Troppe volte il dibattito pubblico si concentra su sprechi, inefficienze e burocrazia, dimenticando che una buona amministrazione è possibile, anche in piccoli centri. Comunità come quella di Santo Stefano Quisquina dimostrano che un territorio può crescere quando i cittadini e l’amministrazione lavorano insieme, guidati da competenza, trasparenza e responsabilità.
Se ogni comune siciliano potesse prendere esempio da queste pratiche, il risultato sarebbe una regione più efficiente, coesa e orientata al futuro. La virtù amministrativa qui diventa una lezione per tutti, un invito a credere che il cambiamento positivo non è solo auspicabile, ma realizzabile.

In un momento in cui la Sicilia cerca punti di riferimento concreti, Santo Stefano Quisquina brilla come esempio, ricordando che la crescita dei territori passa anche dalla qualità della gestione pubblica e dalla capacità di generare fiducia nella comunità.
Laura Liistro
Salute
Bando assunzioni al 118, Faraoni: «Sospesi tutti gli atti in attesa del responso Anac»
«Saranno immediatamente sospesi tutti gli atti conseguenti all’aggiudicazione a Temporary del bando di Seus 118 per la selezione di autisti-soccorritori. Una decisione imprescindibile in attesa delle determinazioni dell’Autorità nazionale anticorruzione sulla gara». Lo annuncia l’assessore alla Salute Daniela Faraoni che, sulla vicenda, è intervenuta con una nota indirizzata alla società partecipata regionale per l’emergenza-urgenza sanitaria.
«Il presidente di Seus Riccardo Castro – prosegue Faraoni – si è impegnato a prendere provvedimenti immediati per lo stop di tutte le procedure in corso e a convocare il consiglio di amministrazione. Sulla gara, infatti, l’Anac ha avviato un procedimento di vigilanza e, anche se la Cuc della Regione Siciliana ha già risposto con i chiarimenti richiesti, siamo ancora in attesa del responso dell’Autorità nazionale. Fino ad allora resterà tutto sospeso, per consentire i necessari approfondimenti dei fatti».
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