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Economia

Sicilia, pubblicato bando per affidamento riscossione tributi dei comuni della regione

Redazione

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Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 28.4.2022

Sono oltre 45, in Sicilia, i comuni in dissesto ed altrettanti in riequilibrio finanziario (pre-dissesto).

La Sicilia si colloca così tra le prime regioni in Italia per comuni in disequilibrio finanziario, insieme a Calabria e Campania, con nefaste conseguenze per i servizi ai cittadini ed innalzamento della pressione fiscale.

Per far fronte a questa preoccupante situazione, causata dal malfunzionamento della riscossione a livello locale, l’Assessorato regionale dell’Economia e l’ANCI Sicilia, hanno avviato, sin dal 2019, un proficuo confronto con l’obiettivo di restituire efficienza al sistema della riscossione. La questione è stata anche sottoposta più volte alla Giunta regionale ed oggetto di approfondimento con gli uffici regionali, in collaborazione con altre Regioni italiane e l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL).

In questa prospettiva, è emersa l’importanza di individuare gestori d’area ai quali i singoli comuni possono ricorrere, laddove ritenuto conveniente, nell’ambito delle convenzioni quadro stipulate a seguito della procedura di affidamento. Tale soluzione del tutto innovativa, tra le prime d’Italia, è stata posta a base della procedura telematica per l’affidamento dei servizi di supporto alla gestione ordinaria, ricerca evasione e riscossione coattiva dei tributi e delle altre entrate dei Comuni siciliani, pubblicata dall’Assessorato dell’Economia-Centrale Unica di Committenza (CUC) della Regione.

Tale procedura, in esito alla quale è prevista la stipula di una convenzione della durata di 5 anni, segue il protocollo di Intesa tra l’Assessorato e l’ANCI Sicilia, per far fronte alle notevoli problematiche derivate dalla riscossione dei tributi locali che, come noto, costituisce la principale fonte di gettito per il funzionamento dei Comuni.

Il valore dell’appalto è di oltre 600 milioni di euro, suddiviso in cinque lotti e per nei quali è articolato il territorio regionale: lotto 1, area Palermo; lotto 2, area Catania, lotto 3, area Trapani/Agrigento; lotto 4 Caltanissetta/Ragusa/Siracusa; lotto, 5 Messina/Enna. Ogni area ricomprende i comuni dell’intera provincia.

“Di fronte all’esplodere della crisi finanziaria in molti comuni, il Governo Musumeci ha ritenuto di affrontare in termini innovativi la necessità di offrire una soluzione efficiente per il rafforzamento della riscossione. Ottima la collaborazione con l’ANCI e le strutture che hanno lavorato alla definizione delle procedure con l’auspicio che possano concludersi con la più ampia concorrenza tra le imprese del settore e sopratutto, ferma restando la loro piena autonomia in materia, con il riequilibrio finanziario di tante amministrazioni comunali,”, ha sottolineato il Vicepresidente ed Assessore all’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao.

Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 28.4.2022, mentre i chiarimenti possono essere richiesti fino al 14.4.2022. La procedura sarà gestita dall’ufficio speciale – Centrale Unica di Committenza, e verrà espletata in modalità completamente telematica, mediante la piattaforma telematica di e-procurement della Regione Siciliana, in uso alla C.U.C. e disponibile all'indirizzo web: https://appalti.regione.sicilia.it/PortaleAppalti/it/ppgare_bandi_lista.wp?actionPath=/ExtStr2/do/FrontEnd/B andi/view.action&currentFrame=7&codice=G00561&_csrf=G87D2W1I1K2NJ1ZCIMZTV02MVEP541V0

Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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Economia

Importanti novità per i celiaci dall’ASP di Trapani: dal 1° ottobre accredito mensile su Tessera Sanitaria

Redazione

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Novità per chi è in possesso di un’esenzione per celiachia

Dal 1° ottobre 2025, infatti il budget sarà accreditato mensilmente sulla Tessera Sanitaria/Carta regionale dei Servizi. Per attivarlo, il cittadino celiaco avente diritto deve recarsi al proprio Distretto Sanitario dell’ASP Trapani.

Per utilizzare il budget mensile in farmacie, parafarmacie, negozi specializzati e in supermercati convenzionati di alcune catene della grande distribuzione, sarà sufficiente presentare la Tessera Sanitaria alla cassa al momento dell’acquisto, e inserire il Codice Celiachia ricevuto dall’ASP.

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