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Economia

Sicilia, “Piccoli musei”, arriva Fondo per spese di funzionamento: fino a 10 mila euro

Direttore

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Boccata d’ossigeno in arrivo per i “piccoli musei” anche a Trapani e provincia grazie ad un contributo fino a 10 mila euro, previsto dalla Legge di Bilancio, a sostegno delle spese di funzionamento delle strutture. Le risorse provengono da un fondo per complessivi 2 milioni di euro che un decreto del Mibact, il numero 451 del 9 ottobre 2000, ripartisce in parti uguali alle varie piccole realtà museali regionali, provinciali, civiche o private gestite da soggetti pubblici o da organizzazioni non profit che non siano stati già destinatari, nell’ultimo biennio, di altri contributi o finanziamenti statali.

“Per ottenere i contributi – spiega Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno e direttore del Gruppo di azione Locale Terre Normanne – è necessario predisporre specifici progetti orientati, in particolare, al miglioramento del funzionamento ordinario del museo, alla realizzazione di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, all’implementazione della fruizione del patrimonio attraverso la digitalizzazione e la progettazione di podcast e percorsi espositivi funzionali alla fruizione delle opere e alla predisposizione di programmi di didattica telematica (e-learning). E ancora, i progetti potranno riguardare l’adeguamento alle norme di sicurezza, anche mediante l’adozione di misure di contenimento in conseguenza dell’emergenza da Covid-19, e il potenziamento delle attività di comunicazione e di promozione, anche attraverso la creazione di un sito web”.

Per “piccolo museo”, come recita il bando, si intende una struttura permanente, senza scopo di lucro, aperta al pubblico, che acquisisce, conserva, cataloga, tutela, promuove, comunica, espone e rende fruibile il patrimonio materiale e immateriale, facendo ricerca e divulgazione culturale e offrendo esperienze di educazione e intrattenimento. Piccolo museo, per essere definito tale, deve avere entrate fino a 20 mila euro. Non concorrono al raggiungimento del limite le entrate destinate alle spese per il personale.

“Le domande in forma telematica – aggiunge Sciarabba – vanno inoltrate dall’11 al 25 gennaio attraverso la piattaforma www.piccolimusei.beniculturali.it. Possono partecipare i soggetti che abbiano adottato uno statuto o regolamento, con atto pubblico o privato, in cui risulti l’istituzione dell’ente, la sua organizzazione e la sua missione e che utilizzino modalità di gestione che ‘offrono esperienze originali, esprimendo un forte legame con il territorio e la comunità locale in cui il museo ha sede’. Un altro requisito è l’apertura al pubblico almeno per 24 ore settimanali e l’aver svolto, negli ultimi due anni, almeno cinque iniziative rivolte alla comunità locale e al territorio nel quale operano. Infine, bisogna aver creato almeno una pagina social di comunicazione e promozione del museo e del territorio”.

Intanto per valorizzare il patrimonio museale dell’Isola è stata da poco creata la Rete Cultura, su iniziativa dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana guidato da Alberto Samonà. Si tratta di un accordo siglato con i 23 Gruppi di azione locale presenti in Sicilia – organismi intermedi riconosciuti di diritto pubblico operanti per lo sviluppo locale di tipo partecipativo dei territori attraverso progetti finanziati con fondi dell’Unione europea – di cui l’assessorato ai Beni culturali ha intenzione di avvalersi per raggiungere i propri fini istituzionali.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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Economia

Importanti novità per i celiaci dall’ASP di Trapani: dal 1° ottobre accredito mensile su Tessera Sanitaria

Redazione

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Novità per chi è in possesso di un’esenzione per celiachia

Dal 1° ottobre 2025, infatti il budget sarà accreditato mensilmente sulla Tessera Sanitaria/Carta regionale dei Servizi. Per attivarlo, il cittadino celiaco avente diritto deve recarsi al proprio Distretto Sanitario dell’ASP Trapani.

Per utilizzare il budget mensile in farmacie, parafarmacie, negozi specializzati e in supermercati convenzionati di alcune catene della grande distribuzione, sarà sufficiente presentare la Tessera Sanitaria alla cassa al momento dell’acquisto, e inserire il Codice Celiachia ricevuto dall’ASP.

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