Cultura
Si torna a scuola domani, in Sicilia. Ecco l’esito della task force riunitasi oggi con assessori Lagalla e Razza

A differenza di quanto si prospettava, si torna, da giovedì 13 gennaio, a scuola in tutta la Sicilia. È questo quanto deciso dopo tre ore di task force regionale convocata dall’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, che ha visto la partecipazione dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, i dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, il prof. Gianni Puglisi per gli Atenei dell’Isola, una rappresentanza degli studenti, i sindacati e l’Ance.
Il rientro a scuola era previsto, almeno inizialmente, per lunedì 10 gennaio ma il sabato precedente è stato rinviato tutto di tre giorni, in modo tale da consentire alle scuole di organizzarsi e capire il numero reale dei positivi tra docenti che, come dichiarato da Maurizio Franzò, presidente regionale dell’associazione presidi, non sono quelli che fornisce la piattaforma ministeriale perché non sono aggiornati, personale Ata e studenti che parlano di oltre 12mila studenti postivi nella fascia che va dai 5 ai 19 anni.
La scelta è stata dettata dall’assessore Lagalla e dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Suraniti, che non sono voluti andare in contrapposizione con la norma nazionale. Da parte dell’Assessore verrà inoltrata la richiesta al Governo nazionale delle misure più restrittive per tornare in didattica a distanza.
Tra le ipotesi discusse, su proposta dell’assessore Razza, la possibilità di una didattica a distanza per le scuole primarie fino alla 2^ media per due settimane, ma questa è stata scartata. È chiaro che l’orientamento da parte della Regione è quello di tornare tra i banchi in sicurezza per tutti.
Lagalla: “Bisogna riprendere la scuola” “Bisogna riprendere la scuola – aveva detto Lagalla a LiveSicilia – la direttiva del governo è norma di rango primario, come dimostrato nel caso della Campania non può essere superata, se non con un incidente di costituzionalità, quindi nel rispetto della tutela della salute e del diritto allo studio stiamo procedendo con un confronto costruttivo”.
“Adagiarsi sulla didattica a distanza determina una penalizzazione vera in termini di perdita delle chance educativa – aveva l’assessore Lagalla – c’è una florida letteratura sull’argomento, c’è anche il problema del disagio giovanile che aumenta. Questo è l’orientamento generale, che è assistito dal mantenimento di una condizione pandemica”
Roberto Lagalla rinvendica il “modello Sicilia”, nella gestione dell’emergenza covid nelle scuole: “Siamo stati la Regione con la maggiore apertura delle scuole lo scorso anno e continueremo ad esserlo”
Cultura
“Pantelleria l’Isola Maestra” straordinaria partecipazione alla presentazione del libro di Franca Zona

Sala Conferenze gremita e capannello di gente fuori dall’Hotel Mursia per la presentazione della quarta opera di Franca Zona, importante firma squisitamente pantesca
Si è tenuta ieri, nei locali dello storico Hotel Mursia, la presentazione di “Pantelleria l’Isola Maestra”, l’ultimo lavoro letterario di Franca Zona.
Condotta dalla giornalista Marina Cozzo, la manifestazione culturale ha richiamato moltissima gente tra panteschi, turisti e ospiti dell’albergo, nonchè autorità come il Vicesindaco Adele Pineda.
Quest’ultima si è complimentata per l’organizzazione e per la regia che la voleva, fluida e coinvolgente di vari soggetti e generazioni.
La presentazione si è aperta con la canzone di Claudio D’Ancona, dal titolo “Pantelleria”, che ha subito creato la giusta atmosfera, inducendo il pubblico a chiudere gli occhi e immaginare o anche sognare.
Gli intervalli erano scadenzati dalla magica musica del M° Gianni Valenza, che aveva ricreato antichi sipari dei Circoli di Pantelleria. Magistrale con il suo doppio strumento: l’uno la fisarmonica, l’altro il sorriso. Con colpi decisi tra tasti e mantice, aveva iniettato in tutto il pubblico il dolce richiamo del ballo di una volta, tra tanghi e mazurche.
Alla presentazione di “Pantelleria l’Isola Maestra” hanno preso parte anche la nostra giornalista Giada Zona, Mariella Raffaele e Giovanna Drago, che ciascuna con la propria esperienza di vita e professionale si è rapportata non solo al libro ma anche al vivere a Pantelleria, attraverso nuove lenti: quelle fornite da Franca Zona, nel suo libro. Lenti che portano a verità ancestrali, da trasmettere con passione ai nostri discendenti, affinchè diventino gli eredi di un patrimonio unico e inestimabile: Pantelleria l’Isola Maestra.
Dal libro si sono toccati i punti che maggiormente caratterizzano la Figlia del Vento: dal Lago, alla dicotomia terra mare, dalla gastronomia all’insegnamento per i bambini e le generazioni più nuove, per comprendere il valore e il privilegio di vivere a Pantelleria.
Con gli interventi freschi e colorati di Filippo Maccotta, Emanuele Pinna e Nicola Pinna, l’accento si è spostato sui giovani, cui è veramente indirizzato il libro, affinchè, grazie anche ai programmi svolti dalle scuole, essi si riconoscano nell’isola, la assimilino nel suo umore più intimo per tutelarla e accudirla, per sempre compiendo un lavoro da esempi per i coetanei e anche non.
Un incontro straordinario di cultura, di gente, di sacrifici e amore: tutto questo è stato il pomeriggio di ieri che ha ricreato come in un docufilm, con un filo conduttore saldo, limpido che accompagnava gli astanti dalle origini all’attuale civiltà pantesca, piena di contaminazioni magnifiche, di genialità e resistenza, in una isola così ardua e severa, ma altrettanto generosa. Il pubblico incredibile è rimasto partecipe e curioso fino alla fine.
Il suo richiamo è tale che anche chi se ne va, resta avviluppato dai tentacoli sinuosi e ammalianti di una dimensione, senza tempo nè spazio, e poi, prima o poi il più delle volte fa ritorno.
Con “Pantelleria l’Isola Maestra”, dai Sesi al Lago di Venere, dall’agricoltura eroica alla voce del vento, all’arte della cucina, Franca Zona ha portato al suo pubblico una sorta di manuale, un bignami dell’isola, una piccola ma efficace guida, rivolta a tutti, ma con maggior attenzione rivolta ai residenti, affinchè comprendano profondamente il privilegio di vivere qui, valorizzarla, perchè Pantelleria ha tanto da dare, in maniera inesauribile, ha tanto da raccontare, ha tanto da insegnare, del resto Pantelleria è l’Isola Maestra.
Il pomeriggio si è concluso con la degustazione di piccola pasticceria, tipica pantesca.
Giovanni Di Micco
Cultura
Pantelleria, il mistero del Gibele: il Monte degli Dei

Un ciclo di incontri per riscoprire l’isola come antico tempio a cielo aperto
Pantelleria non è soltanto mare e paesaggi mozzafiato. Al centro dell’isola si erge il Gibele, un monte che da secoli è avvolto da racconti di apparizioni, culti dimenticati e significati nascosti. Non una semplice vetta, ma il vero cuore invisibile dell’isola: un luogo che le antiche civiltà hanno consacrato agli dei e che ancora oggi custodisce segreti pronti a essere svelati.
Il Centro Studi e Ricerche Arco di Apollo dedica a questo straordinario tema il secondo appuntamento del ciclo Pantelleria Segreta.
Martedì 19 agosto 2025, dalle 19:00 alle 20:30, presso Le Alcove di Van der Grinten – Spaces for the Urban Arts (Corso Umberto I, 39), si terrà la conferenza “Gibele: il Monte degli Dei”.
L’incontro accompagnerà il pubblico in un viaggio tra mito, archeologia e geomorfologia del sacro, alla ricerca delle radici profonde che fanno del Gibele un monte unico nel Mediterraneo. Un’occasione per guardare Pantelleria con occhi nuovi: non solo come terra di natura selvaggia, ma come antico luogo d’iniziazione dove l’uomo incontrava — e può ancora incontrare — il divino.
La quota di partecipazione è di 10 euro e comprende buffet con vino locale e una dispensa esclusiva di ricerca e approfondimenti.
Posti limitati, minimo 20 iscritti.
📌 Info e prenotazioni: WhatsApp 371 1278468
Cultura
Marina di Ragusa accoglie la prima edizione di Marina Cous Cous

Marina di Ragusa accoglie la prima edizione di Marina Cous Cous: tre giorni di sapori e culture differenti attorno al piatto che racconta il Mediterraneo
A Marina di Ragusa il cous cous diventa protagonista assoluto. Dal 18 al 20 agosto il lungomare Andrea Doria nell’area della Rotonda, ospiterà la prima edizione di “Marina Cous Cous”, un evento che unisce sapori, spettacolo e cultura, trasformando il borgo marinaro in un grande crocevia del Mediterraneo.
Un vero e proprio viaggio sensoriale, sviluppato come “Sagra del Couscous Mediterraneo”, pensato per celebrare un piatto che racconta una storia millenaria. Il cous cous, diffuso nel Nord Africa ma profondamente radicato anche in Sicilia, è da sempre simbolo di incontro tra popoli e di contaminazioni culturali.
In varie località dell’isola, questo piatto ha trovato spazio nelle cucine delle famiglie e nei giorni di festa, assumendo caratteristiche uniche ma conservando lo stesso valore: la convivialità.
L’idea di portare questa esperienza a Marina di Ragusa nasce dall’associazione Sicilia Event, con la direzione artistica di Marco Guastella, il patrocinio del Comune di Ragusa e la collaborazione della Pro Loco Mazzarelli e di Liolà. Al timone del comparto gastronomico ci sarà la food art director Barbara Conti, che guiderà un team di chef e food blogger pronti a mostrare il cous cous nelle sue infinite declinazioni.
Per tre giorni il pubblico potrà assistere a cooking show e degustare piatti che spaziano dalle ricette più antiche a quelle più creative. Ci saranno proposte come il Couscous del Re Salomone, vegetariano e dalle origini remote, il Couscous dei Nobili a base di pesce, e il tradizionale Couscous del matrimonio tunisino, ricco di carne e spezie, senza dimenticare rivisitazioni sorprendenti come gli arancini di cous cous. Tutto pensato per raccontare come, da un unico ingrediente, possano nascere mondi diversi che si incontrano nello stesso piatto.
L’evento sarà arricchito anche da momenti di scoperta e partecipazione. I più piccoli potranno vivere laboratori sensoriali guidati da Fethia Bouhajeb, esplorando il cous cous con i cinque sensi e imparando a conoscerne la storia attraverso il gioco e il racconto. Gli adulti, invece, potranno assistere a masterclass speciali, come quella dedicata alla Giggiulena, dolce tipico siciliano a base di sesamo, con il pastry chef Andrea Giannone e con l’utilizzo del Sesamo di Ispica, presidio Slow Food.
Non mancheranno musica e spettacoli a colorare le serate. Danze orientali, concerti e performance accompagneranno il pubblico lungo il lungomare: dai Good Time a I Beddi, fino alla tribute-band dedicata a Renzo Arbore, passando per l’atteso Ramzi Harrabi Ensemble, gruppo tunisino che porterà a Marina di Ragusa i ritmi e i suoni della propria terra.
L’ingresso sarà libero, con la possibilità di acquistare in loco i ticket degustazione, mentre gli spettacoli e le attività completeranno un programma pensato per residenti e turisti. A sostenere l’iniziativa anche aziende del territorio come Fidagel, Despar Sicilia, Sicibia e 350 Grammi Showroom, che hanno creduto in questo progetto capace di unire promozione enogastronomica e valorizzazione culturale.
Così il cous cous approda a Marina di Ragusa come simbolo di incontro, festa e condivisione. Un piatto che, nel cuore dell’estate, diventa ponte tra culture e occasione per vivere il Mediterraneo attraverso i sensi.
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