cronaca
Si torna a ballare in discoteca con il green pass… le regole da seguire per la riapertura.
Alle 23.59 del 10 febbraio le transenne di fronte agli ingressi delle discoteche erano già in fase di rimozione, in attesa che scattasse la mezzanotte e che i più nostalgici e assidui frequentatori di club potessero entrare. Questo perché il governo ha stabilito da venerdì 11 febbraio la riapertura delle discoteche, chiuse durante le feste di Natale a causa del boom di contagi da Covid-19. Una misura, insieme alla rimozione dell’obbligo di mascherine all’aperto, che potrebbero essere un primo importante passo verso il superamento delle restrizioni, almeno quelle più rigide, legate alla pandemia.
Si torna a ballare: le condizioni Alcune regole, però, rimangono in vigore. Come la possibilità di entrare in discoteca solo se muniti di green pass rafforzato, ovvero quello rilasciato a seguito della vaccinazione o di guarigione. Sarà obbligatorio indossare la mascherina ovunque, esclusa la pista da ballo, sia nei luoghi interni che all’esterno in tutte quelle occasioni in cui non ci sono le condizioni per mantenere il distanziamento interpersonale di un metro. La capienza non sarà totale, ma è al 75% per le discoteche all’aperto e al 50% per quelle al chiuso, da monitorare grazie all’usp di un contapersone.
Da parte dei gestori delle discoteche, ci sono ulteriori obblighi. Innanzitutto, devono essere riorganizzati gli spazi in modo da garantire un accesso ordinato, due percorsi distinti per entrata e uscita ed evitare assembramenti. Secondo le linee guida per la riapertura delle Attività economiche, produttive e ricreative, vanno garantiti «almeno 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo». Dovranno essere presenti degli addetti alla sorveglianza per fare in modo che tali regole non vengano trasgredite.
Altre misure da rispettare Il manuale per la riapertura delle attività economiche stabilisce, inoltre, la necessità di predisporre un metodo adeguato ed efficace per distribuire in modo omogeneo le informazioni sulle misure di prevenzione, che siano comprensibili anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica, cartellonistica e/o sistemi audio-video oppure anche con l’aiuto del personale incaricato di monitorare il rispetto delle norme.
È assolutamente consigliato il ricambio di aria negli ambienti interni. «In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti – si legge nelle linee guida – dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria.
In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati».
Tra le misure consigliate, dove possibile, c’è anche quella di offrire un servizio di prenotazione online, con pagamento del biglietto di ingresso e compilazione del modulo, in modo da evitare lunghe file nei pressi o
all’interno della discoteca. Infine, è importante avere un registro delle presenze, della durata di 14 giorni, per favore il tracciamento dei contagi in caso di positività di uno o più presenti.
Salvatore Battaglia Presidente Accademia delle Prefi
Ambiente
Pantelleria centro senza acqua da oggi. Ecco perchè
Da oggi 19 novembre, l’erogazione di acqua in Pantelleria centro e zone limitrofe è interrotta.
Ecco l’avviso

Ambiente
CER SOCIALE UNIPANT per Pantelleria: un successo di adesioni
Il 24 novembre scade il termine per partecipare al primo gruppo
L’Unipant è con soddisfazione che comunica che ad oggi abbiamo ricevuto ben 30 manifestazione di interesse di adesione alla costituzione della CER.
Siamo particolarmente soddisfatti del numero di interessati e speriamo che altri aderiranno. Tuttavia, per motivi organizzativi questa è l’ultima settimana per entrare nel primo gruppo del Quadro sociale.
Dal giorno 24 novembre procederemo:
1. all’Analisi di Fattibilità Tecnica ed Economica.
Valuteremo i profili di consumo e produzione potenziale del punto di prelievo (POD) al fine di verificare la Vostra inclusione e il Vostro contributo ottimale all’interno della nascente Comunità Energetica Rinnovabile (CER).
2. all’Elaborazione di Simulazioni.
Predisporremo simulazioni e modelli previsionali per calcolare i potenziali benefici di autoconsumo condiviso e di risparmio energetico derivanti dalla partecipazione alla CER.
Pertanto, occorrerà inviare copia dell’ultima bolletta elettrica (solo le prime due pagine) tramite email all’indirizzo cer@unipant.it oppure consegnare una copia presso la sede Unipant, via San Nicola 42A, (la copia possiamo farla in sede) nei giorni 19, 20, 25, 26, 27 novembre dalle 17 alle 19.30.
Insieme all’invio della bolletta (o consegna della stessa in sede) occorrerà compilare, firmare e inviare (sottoscrivere in sede) il modulo di consenso al trattamento dei dati personali allegato.
Qualora, dal 24 novembre, dovessero pervenire altre manifestazioni di interesse queste verranno prese in considerazione in un secondo momento.
Infine, per ragioni organizzative e di tempistica, il mancato invio (e/o consegna) della bolletta, insieme al consenso al trattamento dei dati, entro il 30 novembre verrà considerato come rinuncia alla partecipazione, dando la possibilità a chi si è iscritto dopo ad entrare nella CER. Si terrà conto dell’ordine cronologico di adesione.
La perentorietà dei termini è necessaria per rispettare il cronoprogramma per consentire al progetto di proseguire in maniera costante.
Dipartimento Energia e Ambiente UNIPANT
Avv. Marcello Sparacio
Ing. Angelo Parisi
Contatti per Informazioni: CER@UNIPANT.IT – WWW.UNIPANT.IT – 331 490 5245
Ambiente
Addio termosifoni? L’Italia inventa la pittura che riscalda i muri grazie al grafene
Una rivoluzione invisibile: la vernice che scalda le pareti
Un’innovazione che sembra uscita dalla fantascienza arriva dall’Italia: una pittura riscaldante al grafene, sviluppata dalla società BeDimensional SpA in collaborazione con l’Università di Genova.
Si applica come una normale vernice, ma è capace di trasformare intere pareti in superfici radianti, eliminando la necessità di termosifoni, stufe o pannelli ingombranti.
Raggiunge temperature oltre i 100°C consumando appena 35 watt per metro quadrato, molto meno rispetto ai comuni sistemi elettrici e con un risparmio potenziale del 40% sui consumi energetici.
Un’idea destinata a cambiare il modo in cui riscaldiamo le nostre case — soprattutto in un periodo in cui ottimizzare i consumi di luce e gas è diventata una necessità per molte famiglie.
Perché tutti parlano della vernice riscaldante al grafene
Il segreto sta nel grafene, materiale considerato rivoluzionario per l’efficienza con cui conduce elettricità.
Quando la parete pitturata viene collegata a semplici elettrodi in rame, entra in funzione il Joule effect, generando calore direttamente sulla superficie.
Questa tecnologia offre:
un calore più uniforme
un ambiente senza sbalzi termici
meno dispersioni energetiche
Un approccio che si integra perfettamente in un percorso di consumo consapevole. Per monitorare meglio i consumi domestici è utile conoscere il costo del kWh o il proprio consumo energetico.
Come funziona davvero: tecnologia semplice, risultati sorprendenti
La vernice è compatibile con diverse superfici, dai normali intonaci ai pannelli sandwich, ed è pensata sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni.
Non servono impianti complessi: basta applicarla e collegare gli elettrodi.
Tra i vantaggi principali:
nessuna manutenzione
assoluto silenzio
nessun elemento visibile che ingombra l’ambiente
massima libertà di design
Una soluzione ideale per bagni, studi, locali tecnici e spazi difficili da raggiungere con i sistemi di riscaldamento tradizionali.
Pro e contro: come trasformare un’innovazione in opportunità
Vantaggi
Consumi ridotti rispetto ai riscaldamenti elettrici tradizionali
Installazione semplice
Calore uniforme
Nessun impatto estetico
Per chi desidera valutare alternative più convenienti, è possibile confrontare le offerte luce e le offerte gas.
Sfide
Meno efficiente delle pompe di calore più performanti
Necessità di certificazioni e test a lungo termine
Disponibilità commerciale iniziale limitata
Nonostante ciò, il potenziale è enorme: soprattutto per ristrutturazioni eleganti, locali piccoli, ambienti umidi o progetti ad alto valore estetico.
Il calore invisibile che cambia la casa
La pittura al grafene propone un nuovo modello di comfort domestico: invisibile, efficiente e sostenibile.
In futuro potrebbe integrarsi con tecnologie smart e sistemi fotovoltaici, trasformando ulteriormente il modo in cui utilizziamo l’energia.
Questa innovazione tutta italiana potrebbe davvero portare a un mondo senza termosifoni visibili. Se i prossimi test confermeranno le prestazioni promesse, la pittura riscaldante al grafene potrebbe diventare uno dei pilastri dell’edilizia sostenibile del futuro.
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