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Spettacolo

Segesta Teatro Festival il 4 settembre con il compositore Salvatore Sciarrino

Redazione

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Uno dei più importanti e peculiari compositori viventi chiude la prima edizione del

SEGESTA TEATRO FESTIVAL 

4 settembre al Teatro Antico 

Incontro con Salvatore Sciarrino – ore 19.30

A seguire dalle ore 20.30 l’esecuzione dell’Opera

SALVATORE SCIARRINO / MDI ENSEMBLE
INFINITO NERO

con il soprano
LIVIA RADO 

 e la regia di
DAVIDE SANTI

***
Dall’1 al 3 settembre, inoltre,
SALVATORE SCIARRINO terrà una
Masterclass di composizione al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo


Una chiusura in grande stile, il 4 settembre per il Segesta Teatro Festival, con una serie di appuntamenti – tra progetti speciali, incontri e l’esecuzione dell’Opera Infinito Nero: Estasi di un atto – che vede come protagonista uno dei maggiori compositori viventi: Salvatore Sciarrino.

La presentazione di Infinito Nero (Teatro Antico, ore 20.30) è l’ultima tappa della prima edizione del Segesta Teatro Festival, la rassegna diretta da Claudio Collovà che ha fatto rivivere, attraverso le diverse declinazioni delle arti performative, uno dei parchi più belli della Sicilia, il Parco Archeologico di Segesta diretto da Luigi Biondo, che lo promuove insieme all’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana.

L’Opera di Salvatore Sciarrino è una composizione per voce e otto strumenti su frammenti dalle estasi di Maria Maddalena de’ Pazzi, una mistica carmelitana vissuta a Firenze nel XVI secolo, proclamata Santa nel 1669 da papa Clemente IX. I frammenti che compongono il testo sono giunti fino a noi grazie alle trascrizioni delle consorelle della Santa, rievocate nella versione scenica di Davide Santi. In scena la cantante soprano Livia Rado nel ruolo della mistica, insieme a Giulia Gaudenzi e Francesca Pinna nel ruolo delle ancelle. Le musiche composte da Sciarrino verranno eseguite da mdi ensemble  Sonia Formenti (flauto), Luca Avanzi (oboe), Paolo Casiraghi (clarinetto), Luca Ieracitano (pianoforte), Matteo Savio (percussioni), Elia Leon Mariani (violino), Paolo Fumagalli (viola), Giorgio Casati (violoncello) – formazione ospite negli anni dei più prestigiosi festival internazionali.  

L’estasi di Maria Maddalena è innanzitutto un’estasi fisiologica, viaggio allucinato nel corpo di Cristo penetrato attraverso le ferite della crocifissione. La metafora rivive sia nella corporeità in un materiale musicale rarefatto, onomatopeico, ossessivo e discontinuo; sia nell’allucinata alternanza di lunghi silenzi e frenetiche declamazioni. La sensibilità di chi ascolta si affina tendendo l’orecchio verso suoni preziosi e fragili e diviene la precondizione per accedere alla dimensione estatica della Santa.

Lo spettacolo rievoca le pratiche teatrali della Firenze dei Cinquecento, in particolare attraverso tecniche di illuminazione che riverberano forti chiaroscuri sui corpi in scena. Come in una serie di fotografie animate, le pose delle consorelle accompagnano gli stadi dell’Estasi, della quale i musicisti in scena sono silenziosi e rituali testimoni.

Salvatore Sciarrino, classe 1947, sente di “essere nato libero” – come dice egli stesso – e non in una scuola di musica. E il suo ricchissimo e peculiare curriculum lo testimoniano: ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta, per poi esibirsi in un primo concerto pubblico nel 1962. 

Ma Sciarrino considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è solo dopo che si rivela il suo stile personale: c’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza le sue composizioni, qualcosa che induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé. 

Si tratta di una rivoluzione musicale: al centro viene posto non più l’autore o la partitura bensì l’ascoltatore. E dopo cinquant’anni il gigantesco catalogo delle composizioni di Sciarrino è tuttora in una fase di sorprendente sviluppo creativo.

Sempre domenica 4, alle ore 19.30, prima dello spettacolo Salvatore Sciarrino sarà protagonista di un incontro  con il pubblico al Teatro Antico, durante il quale approfondirà alcuni aspetti della sua opera Infinito nero, presentata in veste inedita a Segesta.

La prima edizione del Segesta Teatro Festival inaugura, inoltre, con la presenza del compositore siciliano una felice collaborazione con una delle più vivaci realtà culturali dell’Isola, il Conservatorio di Musica Alessandro Scarlatti di Palermo. 

Dall’1 al 3 settembre, infatti, Sciarrino terrà a Palermo una masterclass di composizione, coordinata da Giovanni Damiani e a cura del Dipartimento di composizione, consistente in due lezioni individuali col Maestro e una prova aperta di lettura dei brani esaminati a cura del mdi ensemble. L’Opera è realizzata anche in collaborazione con il Conservatorio di Musica Antonio Scontrino di Trapani.

Crediti

Salvatore Sciarrino 

Infinito nero: Estasi di un atto (1998) 

per voce e otto strumenti 

con 

Livia Rado Maria Maddalena de’ Pazzi 

Giulia Gaudenzi e Francesca Pinna due ancelle 

e con 

Salvatore Sciarrino 

Davide Santi regia 

mdi ensemble 

Sonia Formenti flauto 

Luca Avanzi oboe 

Paolo Casiraghi clarinetto 

Luca Ieracitano pianoforte 

Matteo Savio percussioni 

Elia Leon Mariani violino 

Paolo Fumagalli viola 

Giorgio Casati violoncello 

Paolo Brandi ingegnere del suono 

Paolo Casati luci 

produzione Associazione musicAdesso

SALVATORE SCIARRINO

Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) compiuti gli studi classici e qualche anno di università nella sua città, nel 1969 il compositore siciliano si è trasferito a Roma e, nel 1977, a Milano. Dal 1983 risiede in Umbria, a Città di Castello. Ha composto fra l’altro per: Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, RAI, MaggioMusicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona, Operà National de Paris, Staatstheater Stuttgart, Oper Frankfurt, Nationaltheater Mannheim,Wuppertaler Bühnen, Concertgebouw Amsterdam, London Symphony Orchestra, Suntory Hall Tokyo; per i festival di: Domain Musical di Parigi, Schwetzingen, Donaueschingen, Lucerna, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Ensemble Intercontemporain, Berliner Festspiele Musik Biennale,Holland Festival, Alborough, Festival d’Automne di Parigi, Ultima di Oslo, Beethovenfest di Bonn. Ha pubblicato con Ricordi dal 1969 al 2004; dall’anno seguente l’esclusiva delle sue opere è passata a RAI Trade (oggi RAI Com).Vastissima la discografia diSciarrino, che conta più di 140 CD, editi dalle migliori etichette in ambito internazionale, più volte segnalati e premiati. Oltre che autore della maggior parte dei libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino ha una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere; alcuni sono stati scelti e raccolti in Carte da suono, CIDIM –Novecento, 2001. Di rilievo il suo libro interdisciplinare sulla forma musicale Le figure della musica, da Beethoven a oggi, Ricordi 1998.Ha insegnato nei conservatori di Milano (1974–83), Perugia (1983–87) e Firenze (1987–96). Parallelamente ha tenuto corsi di perfezionamento e masterclass; da segnalare in particolare quelli di Città di Castello dal 1979 al 2000 e i corsi alla Boston University. Al presente tiene corsi di alto perfezionamento di Composizione presso l’Accademia Chigiana di Siena. Fra il 1978 e il 1980 è stato Direttore Artistico al Teatro Comunale di Bologna. Accademico di Santa Cecilia (Roma), Accademico delle Belle Arti della Baviera e Accademico delle Arti (Berlino), Laurea honoris causa in Musicologia Università di Palermo, fra gli ultimi premi conferiti a Sciarrino vanno citati: Prince Pierre de Monaco (2003), Premio Internazionale Feltrinelli (2003), Musikpreis Salzburg (2006), premio internazionale di composizione istituito dal Land di Salisburgo. Premio Frontiere della Conoscenza per la musica (2011) della BBVA Fondation.

Premio Una vita per la musica (2014) Teatro La Fenice -Associazione Rubenstein di Venezia.Leone d’oro alla carriera per la Musica -Biennale Venezia 2016.

mdi ensemble

mdi ensemble nasce a Milano nel 2002. Nel 2017 è insignito del premio “Una vita nella musica” dal Teatro alla Fenice di Venezia, per aver perseguito “con tenacia e infaticabile studio uno scopo molto preciso, affrontare cioè la produzione di musica contemporanea con una forte identità di suono e di stile interpretativo, alla stregua delle formazioni cameristiche dedite al repertorio tradizionale”.Nel 2021 riceve il Premio Franco Abbiati dedicato a Mario Messinis “per la dedizione nei confronti dei repertori contemporanei che ha affrontato con disciplina analitica e compenetrazione poetica, individuando nel dialogo diretto con i compositori eseguiti la chiave di accesso per decifrare partiture di segno diversissimo, sempre coltivando una propria cifra sonora e interpretativa”. Sin dagli esordi l’ensemble collabora con alcuni dei più grandi compositori viventi ed è ospite regolare delle più importanti istituzioni musicali italiane e straniere, tra cui Festival Milano Musica, Biennale Musica di Venezia, Società del Quartetto di Milano, Bologna Festival, Mito-Settembre Musica, Ravenna Festival, Festival dei Due Mondi, Festival Transart, Festival Présences di Radio France, Festival Jeunesse di Vienna, ORF di Innsbruck, Villa Concordia a Bamberg, SWR diStoccarda, SMC di Losanna, LACMA di Los Angeles, Chelsea Music Festival di New York. Ha collaborato con direttori quali Marco Angius, Stefan Asbury, Robert HP Platz, Emilio Pomarico,Yoichi Sugiyama, Pierre-André Valade. Dal 2016 mdi ensemble organizza a Milano la rassegna di concerti e masterclass Sound of Wander. Dal 2019 è anche promotore di Newmusic Week, un workshop internazionale di composizione e prassi strumentale contemporanea (in collaborazione con Accademia Filarmonica Romana e Villa Vigoni – Centro italo-tedesco per il dialogo europeo).Ha inciso cd dedicati a Simone Movio, Mauro Lanza e Andrea Valle, Marco Momi, Giovanni Verrando, Misato Mochizuki, Emanuele Casale, Sylvano Bussotti, Stefano Gervasoni (premio Accademia Charles Cros, “Coup de coeur-musique contemporaine” 2009), Simone Movio. Il DVD See the Sound–Homage to Helmut Lachenmann è stato trasmesso da Rai 5 e Sky Classica.

Biglietti disponibili al botteghino del Parco oppure online sul sito di CoopCulture www.coopculture.it/it/eventi/evento/segesta-teatro-festival/ o su www.vivaticket.com/it/tour/teatro-di-segesta-festival-2022/778.

Cultura

Pantelleria e gli eventi per la Summer 2025. Una estate spumeggiante di eventi tutti da vivere e condividere

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Ieri la conferenza stampa di presentazione, presso l’Aula Consigliare del Comune di Pantelleria

Anche quest’anno Pantelleria sarà coronata da una serie di eventi culturali, gastronomici, sportivi di altissimo livello per rendere indimenticabile le vacanze.

Scenari da sogno, serate da incanto, tutto è pronto e l’isola sta esplodendo di bellezza, divertimento e piacere.


Si è tenuta ieri, 12 giugno, la conferenza stampa di presentazione delle manifestazioni che animeranno questa nuova estate 2025.

Gli eventi, quelli riportati in locandina, fanno partire la programmazione da domenica 15 giugno con l’attesa Festa di San Vito, poi a seguire l’altra manifestazione cattolico/laica per San Pietro e Paolo, passando dalla seconda edizione del Festival Internazionale “Voci dal Mediterraneo” dal 24 al 27 luglio e di cui ci pregiamo essere partners.
Ma in questa rassegna di intrattenimento per i turisti e i panteschi, avremo momenti dedicati all’archeologia, poi l’ormai tradizionale “Calici sotto le stelle”, per l notte di San Lorenzo, il premio Progetto da Pantelleria.

Ma non mancheranno la Sagra del vino, Note da Oscar e il Cappero Fest, cover band. Giungendo ad ottobre potremo vivere “Pantelleria asinabille”, fino al 16 ottobre con la chiusura della stagione con la rituale Festa di San Fortunato.

Insomma quasi ogni giorno un evento per rendere indimenticabile per i turisti e i panteschi la nuova stagione estiva, iniziata già con la grande regata velica optimist Trofeo del Comitato, Festival Island Fuze Tea

Se questa deve essere estate, che la si viva a Pantelleria, l’isola più bella che ci sia

Locandina scaricabile: Calendario.Eventi.Summer.2025 (1)

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Ambiente

Il programma ufficiale del MEGAF – Media Green Art Festival: 37 eventi in 5 giorni, dal 7 all’11 luglio a Pantelleria

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È online da oggi il programma ufficiale del MEGAF – Media Green Art Festival, il festival dedicato all’arte del Cinema, all’ambiente e alla cultura partecipata, che si svolgerà dal 7 all’11 luglio 2025 a Pantelleria, con 37 eventi in 5 giorni, più di 20 location diffuse sull’isola e una proposta che abbraccia cinema, talk, arte pubblica, musica, laboratori, esplorazioni e molto altro.

 

Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale del festival https://www.sincrocult.it/megaf/ e in allegato al presente comunicato trovate il poster con tutti gli appuntamenti principali.

Gli eventi erogati direttamente dal festival sono in gran parte gratuiti. Tuttavia, è attivo il Passaporto MEGAF, una formula con un contributo di 20€ pensata per chi vuole vivere appieno l’esperienza del festival:

 

Il Passaporto MEGAF dà accesso prioritario e garantito a tutti gli eventi, con la possibilità di prenotare i posti in anticipo.
Nei pochi eventi a pagamento, chi possiede il Passaporto può accedere a una tariffa ridotta riservata.
Per chi non acquista il Passaporto, l’accesso agli eventi gratuiti sarà comunque possibile fino a esaurimento posti, dopo l’ingresso dei partecipanti prenotati in possesso del Passaporto MEGAF.
 

Il MEGAF è un progetto a cura di Sincro Cult e nasce per mettere in dialogo arte, cultura e sostenibilità, con una proposta che valorizza il territorio e la comunità pantesca in chiave creativa e condivisa.

 

Per info, programma e prenotazioni:
 www.sincrocult.it/megaf

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Cultura

Pantelleria, oggi esce “Insieme” la 3ª traccia dell’EP The Isla di Ale D’Aietti

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Ale D’Aietti presenta il suo terzo brano “Insieme”, dalla duplice lettura

Da oggi, 12 giugno, è edito la terza traccia, del cantautore pantesco Ale D’Aietti, dal titolo “Insieme”, contenuto nel fortunato e misterioso EP The Isla.
Ad una settimana dal secondo brano pubblicato “Nadar”, Insieme si rivela una rivoluzione, una transizione dalla precedente canzone. Ma anche questo ce lo facciamo spiegare dal suo autore, nel suo sound e nel suo intento.

“‘Insieme’  è un’evoluzione della seconda traccia “Nadar”, come del resto laa seconda è stata anche un’evoluzione della prima.
“Questa terza uscita si presta anche a un’evoluzione graduale del sound, della sonorità dell’EP: lasciamo un po’ indietro il groove funky e ci immergiamo in una sonorità più tribale, più selvaggia:  è la sonorità che ti riporta alla giungla, alla selva.
“Siccome sono nato sull’isola, siccome da 5-6 anni vivo qua, la madre natura è una cosa che sento molto dentro di me, una cosa che mi richiama, un’essenza che mi coinvolge tanto, anche a livello sonoro, a livello musicale. Quindi abbiamo, in questa produzione abbiamo deciso di evocare il suono della natura, tramite qualche percussione, suoni etnici, suoni che ti riportano ad addentrarti in questo mondo wild, selvaggio”.

Dunque, dell’EP The Isla, siamo a tre tracce e ciascuna ha una sua caratteristica appunto sonora, ambientale. Ma lei questi brani come li compone, come si  ispira? Vorrei capire come passa da un genere all’altro. “Veda, non è tanto passare da un genere all’altro, magari cambiano dei piccoli sound, della sonorità ma in questo EP la linea conduttrice è la house, è più sull’essenza ballabile di pista, e qua su questa base cambiamo un pochino la sonorità: invece che puntare più sulla funk abbiamo puntato più su questo tocco tribale. 
“Ma rispondendo alla domanda  sul come mi inspiro magari per la composizione di queste tracce  e il songwriting a livello di scrivere le canzoni. Questo è stato una cosa del momento, l’anno scorso quando l’abbiamo composto insieme a questo ragazzo Francisco alias Flareboy, è stata una cosa improvvisata, non ci abbiamo pensato tanto, abbiamo lasciato che uscisse fuori il meglio del momento.”
Il mio amico cileno è stato a Pantelleria l’anno scorso, 3 settimane, dovevamo lavorare della musica ma non avevamo pensato di fare proprio questo EP. Fino a che lui è arrivato, ha capito la bellezza del posto e io gli ho detto: ‘Guarda  ormai ci siamo capiti,  Pantalleria merita essere fatta vedere al mondo, non è che voglio fare musica a caso così, diamo un tocco di essenza.
“E così, piano piano, siamo riusciti ad esprimere una sonorità in ogni posto, abbinando la prima uscita all’Arco dell’Elefante e la seconda alle Favare, questa terza si è ambientata molto a livello di ispirazione al Monte Gibele: ci addentriamo nella foresta, tra gli alberi, nella natura più vera, senza contatto con la civiltà.
“Questa la traccia è uscita molto naturale.”

Di cosa parla “Insieme”? “Questo testo anche, può darsi che per la gente al sentirlo evochi una sensazione d’amore, un messaggio per il partner, la coppia. Il testo dice ‘Vuoi restare qui a ballare, senti le onde del mare, danza piano e poi veloce, fallo per tutta la noche . Senti il vento che ci spinge, il tuo corpo al mio si stringe, guarda l’alba, il sole sale, insieme nulla ci fa male.’
Sono delle frasi che possono sembrare semplici e ripetitive in questo ritmo house ma in me non evoca solo un messaggio per il partner: ma lo lascio a libera scelta, perché magari qualcuno lo assimili a modo suo, in questo caso per me ha un doppio senso sia per la persona in cui ti fa stare bene giorno dopo giorno, sia per la madre terra, la natura, in questo caso per l’isola, siamo insieme e tutto va bene.”

Ma lei, in linea di massima, compone prima il testo o prima la musica? “Prima la musica, prima la traccia e dopo andiamo a scrivere il testo, anche capendo il flow della traccia, sentendo a pelle l’essenza di quello che sta suonando. Cerchiamo di abbinare le parole in maniera che si sposino bene, parole e instrumentale.
“Ovviamente uno può iniziare scrivendo il testo e dopo l’adatta, ma di solito quello che faccio è creare la base e al secondo passo  scrivere e creare la melodia vocale.”

Tra le canzoni che abbiamo sentito finora, c’è una a cui è  più legato, che le piace di più, che la rende più orgoglioso? “Decisamente ‘Pantelleria’  per me è la più importante, intitolata: è una traccia che evoca molto in me, perché come spiegavo nella prima intervista, il funky è uno degli stili musicali che più mi coinvolge, sempre parlando a livello di colori, quello che tira il meglio di me fuori, pure allegria è stata quella traccia.
C’è il canto, c’è un bel beat, una bella sonorità e ad essere anche la prima uscita, aprire le porte al mondo della The Isla a quest’EP.
E’ stata una cosa che mi ha fatto molto felice, ma le dico la verità, c’è anche un’altra bellissima traccia, che è più sentimentale, molto più sentimentale, ma la scopriremo, la scopriremo”.

Il look di Ale D’Aietti

Vediamo spesso il cantautore pantesco in kimono: questo rivela una famiglia di artisti. Infatti l’autrice del capo di abbigliamento esotico è sua sorella Camilla che ha un proprio brand  CHIÑOLITA.

Nel ringraziare Ale D’Aietti per l’intervista concessaci per addentrarci nella sua opera appena edita, vi lasciamo con la traccia di questa nuova canzone “Insieme”

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