Spettacolo
Segesta, lavori senza sosta per avvio Festival dopo l’incendio dei giorni scorsi
A Segesta si lavora senza sosta per l’avvio del Festival dopo l’incendio dei giorni scorsi.
La seconda edizione si apre venerdì 28 luglio con il concerto Eri con me di Alice.
Sabato 29, con replica il 30 luglio, in scena lo spettacolo teatrale I conflitti di Lisistrata,
regia di Mauro Avogadro, a cura degli allievi dell’Accademia dell’INDA
La seconda edizione del Segesta Teatro Festival, diretto da Claudio Collovà, è pronta a partire con la sua programmazione dopo il vasto incendio che ha colpito la vasta area circostante il Parco Archeologico di Segesta, distruggendo ettari di vegetazione e anche strutture di servizio del sito regionale ma lasciando intatti il Teatro Antico e il Tempio di Afrodite Urania. Una ferma volontà di non piegarsi e operare nel nome della Cultura e delle Arti – musica, teatro, danza – che per un mese animeranno le notti di questo luogo magico. Al Parco Archeologico diretto da Luigi Biondo si lavora senza sosta per inaugurare l’edizione 2023 del Festival ormai alle porte e accogliere il pubblico in perfetta sicurezza. Uno sforzo, reso possibile grazie all’impegno di tutto il personale del Parco, del Corpo Forestale, delle aziende del territorio e di tutti coloro che si sono prestati ad intervenire per garantire il Festival.
Il ricco calendario di appuntamenti, pronto ad animare le preziose “pietre antiche” del complesso monumentale tra i più suggestivi dell’Isola, si apre con il concerto di Alice dal titolo Eri con me, in programma venerdì 28 luglio alle ore 21.00 al Teatro Antico.
La cantante, accompagnata sul palcoscenico da Carlo Guaitoli, pianista e direttore d’orchestra, già speciale collaboratore di Franco Battiato per oltre vent’anni, e dalla violoncellista Chiara Trentin, con la sua personalità vocale unica e un percorso artistico sempre in evoluzione, si fa ancora una volta strumento della musica del Maestro, che ha affiancato per anni scambiando con lui riflessioni e momenti creativi rimasti nella storia della musica italiana.
«Il compositore e autore che sento più̀ vicino e affine non solo musicalmente – ha dichiarato Alice – è sicuramente Franco Battiato e da molto tempo, nei vari progetti live e discografici, canto le sue canzoni, quelle a cui sento di poter aderire pienamente. L’unico mio profondo desiderio è quello di essere semplice strumento, per quel che posso cogliere e accogliere, di ciò che Franco Battiato ha trasmesso e veicolato attraverso la sua musica e i suoi testi, in questo suo straordinario passaggio sulla Terra».
In Eri con me Alice propone sedici canzoni a cui sente di aderire pienamente. Il progetto affonda le radici nella sua collaborazione artistica con Battiato iniziata nel 1980 con il singolo Il vento caldo dell’estate e l’album Capo Nord. Con Gioielli rubati del 1985, per la prima volta la cantante ha interpretato canzoni del Maestro catanese non scritte per lei, poi per molti anni e in molti progetti discografici ha ripreso il suo abituale ruolo di cantautrice fino al 2003, anno in cui viene pubblicato Viaggio in Italia, un album di sole cover dedicato a grandi autori italiani; qui le canzoni di Battiato presenti erano due, ma nei concerti che seguirono divennero sempre di più, per il rinnovato piacere di Alice nell’interpretare le sue composizioni. Nel 2016 arrivò anche l’occasione del lunghissimo straordinario tour insieme, Battiato e Alice.
Nel 2020 inizia il tour Alice Canta Battiato, una produzione International Music and Arts, con cui si taglia il nastro della seconda edizione del Festival. Durata 90 minuti.
Nell’impegno intrapreso quest’anno dalla direzione artistica di Claudio Collovà a sostegno dei giovani artisti under 35, sabato 29 luglio, con replica il 30 sempre al Teatro Antico alle ore 19.30, l’Accademia d’Arte dell’Inda, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico che lo produce, presenta lo spettacolo I conflitti di Lisistrata di Aristofane, regia di Mauro Avogadro, con Caterina Alinari, Andrea Bassoli, Vanda Bovo, Alberto Carbone, Sebastiano Caruso, Gaia Cozzolino, Sara De Lauretis, Carloalberto Denoyè, Enrica Graziano, Ferdinando Iebba, Althea Iorio, Domenico Lamparelli, Federica Leuci, Emilio Lumastro, Carlotta Messina, Moreno Pio Mondì, Matteo Nigi, Marta Parpinel, Alice Pennino, Edoardo Pipitone, Francesco Ruggiero, Jacopo Sarotti, Mariachiara Signorello, Flavia Testa, Elisa Zucchetti.
È il V secolo a.C., le donne greche, sotto la guida accorta di Lisistrata, risolute a porre fine ad una guerra dilaniante, decidono di astenersi da ogni rapporto coniugale fino a che i loro uomini non acconsentiranno a porre fine al conflitto. Uno sciopero del sesso, in poche parole, che suona di straordinaria modernità. Attraverso una compagnia di attori affiatati come devono essere gli elementi di un coro, I conflitti di Lisistrata è uno spettacolo in cui si sperimenta e ci si sperimenta. Il coro è una delle strutture portanti dello spettacolo e proprio lì lo colloca il tentativo di sperimentazione dell’INDA. I cori dialogano, si sfiorano, risolvono ogni violenza in una danza di pace. Sono voci che si muovono insieme lungo un sentimento comune e che accomuna.
Lisistrata è uno spettacolo vitale capace di incarnare sensibilità e tematiche contemporanee. Un messaggio pacifista ante litteram risolto seguendo logiche originali e ancora oggi sorprendenti. Il rifiuto di ogni guerra in nome dell’umanità che donne e uomini simboleggiano allo stesso modo. Niente di nuovo dunque. Una sfida. Una sfida che si rinnova.
Durata 80 minuti.
“Si sta lavorando giorno e notte – sottolineano il direttore del Parco Archeologico di Segesta Luigi Biondo e il direttore artistico del “Segesta Teatro Festival”, Claudio Collovà – per garantire l’accesso ai luoghi del festival nella massima sicurezza. Dopo i terribili momenti dell’incendio, il Parco Archeologico di Segesta ha risposto con coraggio e determinazione e non vediamo l’ora di rivedere il nostro Teatro gremito di pubblico. Tutti noi abbiamo in questi pochi giorni ricevuto da parte di artisti, visitatori, spettatori, amici, attestati di solidarietà e vicinanza e li vogliamo personalmente ringraziare. A tutti chiediamo di esserci ancora più vicini, venendo al festival, condividendo con noi la bellezza del teatro, della danza e della musica. Che la nostra presenza al Parco possa gridare forte il nostro no a qualsiasi forma di barbarie e di offesa a un luogo tra i più belli della nostra Isola. Lunga vita al Segesta Teatro Festival. Lunga vita a Segesta!”
Il Segesta Festival è sostenuto dal MiC – Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta che comprende i siti di Custonaci, Contessa Entellina, Poggioreale e Salemi.
INFO
I biglietti per gli spettacoli in cartellone, con possibilità di abbonamenti e riduzioni, sono disponibili online sul sito del Segesta Teatro Festival o al link https://www.vivaticket.com/it/tour/segesta-teatro-festival-2023/778.
I biglietti sono disponibili anche sul sito coopculture.it e acquistabili, inoltre, al botteghino del Parco.
È possibile usufruire per tutti gli acquisti (biglietto singolo o abbonamento) delle agevolazioni relative alla Carta del Docente.
Cultura
Gianni Bernardo a Palermo e Roma con “La casa dei silenzi”: oltre 150 repliche per l’artista di Pantelleria
Torna in scena Gianni Bernardo con “La casa dei silenzi” la sua pièce teatrale che ha conquistato il pubblico con raffinatezza
Gianni Bernardo incontra un nuovo pubblico. Due tappe, 9 novembre al Piccolo Teatro dei Biscottari di Palermo, nel centro storico della città e 14, 15 e 16 novembre sul palcoscenico del Teatro Elettra di Roma, a due passi dal Colosseo.
Gianni torna a raccontare “La casa dei silenzi”, pièce da lui scritta e interpretata, liberamente ispirata a “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, rappresentata in molte città italiane per oltre 150 repliche.
Teatro di narrazione fatto di sfumature, di dettagli, di odori, di ascolto. Racconti di vita, cunti della memoria, ricordi che avanzano per scansioni impercettibili, parole e immagini che “si muovono e si impastano” dentro una storia fatta di tante piccole storie legate al filo fascinoso e incantante della memoria che Gianni trasfigura in una sorta di diario fortemente evocativo introducendo molteplici “quadri” ora gioiosi e brillanti, ora malinconici e suggestivi.
Info e prenotazioni: 347.856.1181
https://www.youtube.com/watch?v=vP6PXQ6MU1k
Spettacolo
Pantelleria, programmazione film per novembre al Cinema San Gaetano
Programmazione mese di novembre:
- sabato 01 e domenica 02 novembre, ore 21,00 UNA BATTAGLIA DOPO L’ ALTRA: un gruppo di rivoluzionari si ritrova quando un perfido nemico ritorna dal passato dopo 16 di silenzio. Un cast eccezionale sotto la regia di Paul Thomas Anderson:

- sabato 08 e domenica 09 novembre, ore 21,00: TRON: ARES, segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione

- mercoledì 12, giovedì 23 e venerdì 14, ore 21: Per te: Paolo, affetto da Alzheimer precoce, cerca di restare presente per il figlio e la moglie, mentre tenta di ricucire il legame col fratello

- sabato 15 e domenica 16 novembre, ore 21,00: TRE CIOTOLE: Marta e Antonio sono una coppia che si separa dopo quello che sembrava un banale litigio. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce. Antonio, invece si butta completamente nel lavoro.

- sabato 22 e domenica 23 novembre ore 21,00 AFTER THE HUNT-DOPO LA CACCIA: Una professoressa universitaria si trova a un bivio personale e professionale quando un’allieva stellare lancia un’accusa contro uno dei suoi colleghi

- sabato 29 e domenica 30 novembre ore 21,00 LA VITA VA COSÌ: Il film è ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha impedito la costruzione di un resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda rifiutandosi di vendere un suo terreno

Cultura
Pantelleria applaude l’inclusione: “Aspettando l’Asinello” conquista tutti
Non un semplice spettacolo, ma un’esperienza di comunità
“Aspettando l’Asinello“, scritto e diretto da Lucia Boldi con la collaborazione di Antonietta Valenza, continua a commuovere e far sorridere il pubblico di Pantelleria, trasformando piazza Cavour in un palcoscenico di vita vera.
Liberamente ispirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett, la piccola pièce alterna momenti ironici e poetici, ma a renderla unica è il suo cuore: gli attori dell’associazione L’Albero Azzurro, protagonisti di un teatro autentico, senza maschere né artifici, dove ogni gesto è verità e ogni parola è emozione.
Un teatro che diventa specchio dell’isola, e simbolo di un’inclusione vissuta, non proclamata, con l’impagabile partecipazione del M° Gianni Valenza e la sua musica.
Ogni replica è un piccolo miracolo, un atto di coraggio e improvvisazione.
E l’imprevisto, qui, non è un ostacolo: è parte del copione, come nella vita.
Sul palco, ogni ragazzo ha portato qualcosa di sé:
Roberta Belvisi, precisa e attenta;
Luisa Costa, con i suoi abbracci spontanei; Quintina Policardo, che tra una prova e l’altra porta il suo setter Argo; Tony Princiotto, impaziente di indossare le orecchie dell’asinello; Samuela Ferrandes, che volteggia sul palco interpretando il maestrale; Gianni Di Chiara, che attende sempre il suo turno con serenità; Mariateresa Lopez, stretta nel suo maglioncino fino al momento dell’ingresso; Nino Perniciaro, sulla sua sedia a rotelle elettrica e infine Giacomo Policardo, rumorista straordinario, che con la canzone U sciccareddu riesce a strappare risate e applausi — persino dalle tre asinelle vere, nel recinto accanto alla piazza.
Venerdì 10 Aspettando l’Asinello non andrà in scena, invece sabato alle ore 18 si terrà l’ultima replica, eccezionalmente davanti al sagrato della chiesa, poiché la piazza sarà occupata da barbecue e padellate di spaghetti. Un dettaglio che sembra uscito da Beckett stesso, ma che a Pantelleria diventa realtà, con il sorriso.
“Aspettando l’Asinello” è stato presentato dal CAI di Pantelleria, con il sostegno del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e del Comune, e fa parte di un progetto più ampio: la realizzazione di un documentario, curato dal videomaker Nicola Ferrari e la sua Associazione Culturale Obiettivo Mediterraneo che racconterà come sull’isola l’inclusione non sia una promessa, ma una pratica quotidiana.
“Questo spettacolo — spiega Lucia Boldi — è nato dal desiderio di dare voce a chi non sempre ne ha una. I ragazzi dell’Albero Azzurro non recitano: vivono. E a modo loro ci insegnano che la normalità è solo una parola, e che la diversità è un dono.”
Tra una prova e l’altra, Boldi confessa di aver contato trentasei caffè offerti da amici e spettatori.
“Ho forse la gastrite — scherza — ma anche il cuore pieno di gratitudine.”
E Pantelleria applaude, non solo lo spettacolo, ma un’idea di umanità che cammina, sorride e sa aspettare. Anche l’asinello.
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