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Spettacolo

Segesta, gli appuntamenti dal 20 al 25 agosto del Teatro Festival tra teatro, musica e danza medio orientale

Redazione

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Nell’emozionante scenario del Parco Archeologico di Segesta prosegue la prima edizione del

SEGESTA TEATRO FESTIVAL 

2 agosto – 4 settembre 2022

con la direzione artistica di CLAUDIO COLLOVÀ

PROGRAMMA DAL 20 AL 25 AGOSTO AL TEATRO ANTICO E AL TEMPIO DI AFRODITE URANIA

20 agosto h 22 MIRIAM PALMA/SUITE SICILIANA LA GUARDIANA DELLE ROVINE Prima Nazionale – Tempio di Afrodite Urania 

20 e 21 agosto h 19.30 GIUSEPPE ARGIRÒ RUDENS – Teatro Antico 

22 agosto h 19.30 QUATUOR AKILONE IN CONCERTO – Teatro Antico 

22 agosto h 22 GIORGINA PI TIRESIAS – Teatro Antico 

24 agosto h19.30 – Teatro Antico  ENSEMBLE AL-KINDI E I DERVISCI ROTANTI DI DAMASCO

25 agosto h 19.30 – Teatro Antico  CASTALIAN QUARTET IN CONCERTO

Giunto alla sua terza settimana di programmazione, prosegue il Segesta Teatro Festival, la rassegna di arti performative con la direzione artistica di Claudio Collovà, che si svolgerà fino al 4 settembre al Parco Archeologico di Segesta diretto da Luigi Biondo, fra il Teatro Antico, il Tempio di Afrodite Urania, e nei comuni limitrofi di Calatafimi Segesta, Contessa Entellina, Custonaci, Poggioreale e Salemi

Gli appuntamenti in calendario dal 20 al 25 agosto, al Teatro Antico e al Tempio di Afrodite Urania, rappresentano un concentrato delle tre linee guida della programmazione di questa edizione: la predilezione dei linguaggi innovativi che rendono vivi e attuali i testi classici, uno sguardo panoramico che da Oriente volge verso Ovest e il recupero del Sacro in chiave contemporanea. 

Sabato 20 agosto, in collaborazione con il Festival Ierofanie, il Segesta Teatro Festival presenta in prima nazionale il concerto-spettacolo dal titolo La guardiana delle rovine della cantante, attrice e ricercatrice palermitana Miriam Palma con il suo ensemble Suite Siciliana – Gabriele Giannotta (chitarra classica), Miche Ciringione (contrabbasso), Antonino Giannotta (mandolino), Raffaele Pullara (mandolino). 

Un mosaico di antiche tradizioni sonore del Mediterraneo, con il suo patrimonio letterario e archetipico, con i suoi miti, elementi di congiunzione fra la nostra interiorità e le leggi fisiche che governano il mondo. La guardiana delle rovine è un lavoro di teatro musicale che nasce dalla necessità di salvaguardare momenti rituali di connessione con il divino, in un’epoca storica segnata dalla frammentazione. 

Il rapporto con i testi classici è invece al centro del secondo spettacolo che il festival dedica a Plauto. Dopo l’Epidicus il 21 agosto andrà in scena Rudens con la regia di Giuseppe Argirò. Fra le opere meno ascrivibili alla comicità viscerale del drammaturgo di Sarsina, Rudens è una commedia dai toni poetici e dalle atmosfere fiabesche ambientata sulle coste africane. In scena Sergio BasileGianluigi FogacciPaolo Triestino e con Roberto BaldassariElisabetta ArosioVinicio Argirò.

La vicenda sembra essere sospesa in una condizione fiabesca ed è ambientata sulle coste africane. Lo sfondo è il mare con tutto il suo mistero e il suo fascino; quel mare che sommerge e fa emergere, procura perdite e favorisce ritrovamenti. L’ambiente marino diventa la cornice ideale al dipanarsi dell’intreccio tipico della commedia nuova. Una ragazza rapita in giovane età, sottratta all’affetto del padre da un ruffiano senza scrupoli, deve essere venduta a un giovane innamorato, ma Labrace, il lenone, e il suo compare Carmide nel tentativo di fuggire e non mantenere l’impegno con il giovane Plesidippo fanno naufragio sulla spiaggia di Cirene nei pressi del tempio di Venere. Da questo momento la vicenda si sviluppa con l’aiuto dei servi ritratti con maestria e arguzia da Plauto che ne mette in risalto il carattere cinico e spregiudicato a tratti irriverente che accentua la differenza tra le classi rivelando un anelito irrinunciabile alla libertà. Evidente risulterà il tema della fides che mette in primo piano il tema giuridico della commedia: il diritto che tutela gli equilibri, assicurando la punizione degli sfruttatori e il giusto risarcimento affettivo al padre attraverso il riconoscimento della figlia. Un’agnizione resa possibile dal pescatore Gripo che svela anche il nome della commedia recuperando lo scrigno di Palaistra, figlia di Daimone. Il baule è appunto legato da una fune, “rudens” che rimane impigliata nelle reti dello schiavo pescatore. Il testo evoca la Tempesta di Shakespeare senza smarrire il godimento della comicità di carattere. La messa in scena del testo è affidata ad attori in grado di restituire i toni farseschi e rutilanti della vis comica plautina, arricchita dalla poesia insita nella drammaturgia dell’autore di Sarsina. Sergio Basile e Gianluigi Fogacci disegnano una partitura moderna, viva, che recupera l’etica della giustizia, non tralasciando il divertimento e la leggerezza dei personaggi che animano questa fiaba moderna, questa storia senza tempo. 

Il giorno seguente, 22 agosto, appuntamento con il secondo dei tre eventi dedicati alla musica da camera con incursioni nella produzione contemporanea, il concerto di Quatuor Akilone – Magdalena Geka (violino), Elise De-Bendelac (violino), Perrine Guillemot (viola), Lucie Mercat (violoncello). 

Ensemble internazionale nato a Parigi nel 2011 e rinomato per la visione profonda e poetica delle opere che affronta e per la capacità di avvicinare un pubblico più ampio alla musica da camera. In programma musiche di Debussy, Bartók e Xu Yi

Il tramite tra l’Umano e il Divino ritorna in Tiresias, in scena il sempre 22 agosto, della regista attivista Giorgina Pi del collettivo Angelo Mai, da un testo del poeta, musicista e performer americano Kae Tempest: uno spettacolo che ha collezionato nel 2021 ben tre Premi Ubu e che trova la sua ispirazione nella cultura classica per inserirsi però pienamente nell’alveo della più radicale produzione contemporanea. Tiresia è il veggente che sa, che conosce ciò che si dovrebbe fare. Fa paura ascoltarlo, il suo corpo conturba, è al di fuori dell’ordine naturale, è un corpo che vive più sessualità, più età in una vita. Tiresia è via d’uscita alla natura, le sue tante e sfrontate vite sfidano l’ordine naturale, sorpassano le regole sessuali e la gerarchia del tempo: Tiresia è simultaneità. In scena Gabriele Portoghese.

Custodi della tradizione sono invece i componenti dell’Ensemble Al-Kindi & i Dervisci Rotanti di Damasco, in programma il 24 agosto. Uno spettacolo attesissimo che arriva dopo un lungo periodo di inattività dovuta alla guerra in Siria e alla morte prematura del fondatore. Formazione nota in tutto il mondo per il rigore e l’eccellenza dell’interpretazione del repertorio classico arabo, composta da nove artisti provenienti da Siria, Egitto e Tunisia, di casa nelle più prestigiose sale e festival del mondo come la Carnegie Hall di New York e il Théâtre de la Ville di Parigi, l’ensemble esplora da trent’anni l’universalità della musica classica araba con lo scopo di diffondere un ideale di convivenza pacifica dei popoli. Il gruppo è composto da: Abdulhamane Modawar (canto), Adel Shams El Din (riqq, direzione musicale), Basem Kadmani (Ud), Khadija El-Afritt (Qanun), Iyad Haimour (Ney), Junayd Bourret (coro), Ismail Bourret (coro), Hatem Al-Jamal (derviscio rotante), Azan Al Jamal (derviscio rotante). 

Il 25 agosto, infine, ritorna la grande musica con il concerto di un altro ensemble internazionale, il Castalian Quartet composto da: Sini Simonen (violino), Daniel Roberts (violino), Ruth Gibson (viola), Christopher Graves (violoncello). 

Nominato “Hans Keller String Quartet in Residence” presso l’Università di Oxford e “Young Artist of the Year” dalla Royal Philharmonic Society nel 2019, il Castalian Quartet vanta già una carriera d’eccezione, con esibizioni in prestigiose istituzioni come la Carnegie Hall, Vienna Konzerthaus, Paris Philharmonie, Auditorium del Louvre, Lucerne Chamber Music Society, Tel Aviv Museum of Art e i festival di Aldeburgh, East Neuk, Spoleto, Rockport e Heidelberg Spring. In programma musiche di Leoš Janáček, Charlotte Bray e Jean Sibelius

Spettacolo

Voci dal Mediterraneo, al via iscrizioni. Le novità del 2026 annunciate del Patron Massimo Galfano

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Sono aperte le iscrizioni alla 3ª edizione del festival internazionale “Voci dal Mediterraneo”. Location: si farà a Pantelleria?
Iscrizioni aperte per la terza edizione del festival internazionale Voci dal Mediterraneo.

La produzione e il direttore artistico Massimo Galfano del festival internazionale della canzone italiana “Voci dal Mediterraneo” dopo il grande successo della seconda edizione tenutasi sull’isola di Pantelleria dal 24 al 27 luglio e dopo la messa in onda su Sky e Canale Italia, andata in onda il 30 agosto in prima serata, con oltre 1.000.000 di telespettatori e con il 3,5% share di gradimento, oltre i dati ufficiali resici dai social e dalle pagine ufficiali del festival e della produzione, è già a lavoro per la terza edizione.

Intervista a Massimo Galfano

M° Galfano, avete già una imbastitura del festival del 2026? “Si stiamo lavorando all’organizzazione della terza edizione del festival. La manifestazione la faremo sicuro, però ancora non è deciso dove.”

Ah, quindi Pantelleria non è detto che sia anche quest’anno la location?Esattamente, ma noi  abbiamo iniziato già i lavori, questo sicuramente sì, anche per il successo che abbiamo avuto nella scorsa edizione, sia a livello di ospiti, sia di artisti e di nazioni coinvolte. 
“Si pensi, inoltre, che dopo la messa in onda su Sky e Canale Italia, come penso avrete letto,  abbiamo avuto oltre un milione certificati da Auditel, oltre un milione di telespettatori con un 3.5% di share di gradimento: questo penso che sia per forza un successo per tutti, per l’Isola di Pantelleria, per l’organizzazione, per il direttore artistico, per gli artisti in gara, per tutto quello che ha fatto l’Ufficio Stampa, i giornalisti,  gli ospiti, insomma tutto quello che ha significato la seconda edizione del Festival Internazionale  Voci dal Mediterraneo.”

Ci sono novità nel regolamento del prossimo anno?La manifestazione si chiamerà Festival  Internazionale della Canzone Italiana Voci dal Mediterraneo, visto che parliamo solo di canzone in lingua italiana, per valorizzare la nostra musica.
“Il Regolamento e la scheda di iscrizione sono già online presso il sito www.vocidalmediterraneofestival.com.
“Le novità saranno relative alle iscrizioni dall’1.11.2025  quindi già siamo partiti e  si chiuderanno il 30.06.2026 alle ore 23.00.

“Poi abbiamo pensato di aumentare le categorie nel senso che abbiamo avuto tantissime richieste veramente di brani bellissimi e di artisti anche con fama internazionale però c’era il limite  dell’età perché avevamo fatto 14-39 anni e alcuni sforavano di un anno o due anni. Allora a questo punto, poichè per me la musica non deve assolutamente avere limiti di età né di colore né di religione né di etica e di nessun’altra cosa, ho aggiunto la categoria Junior che parte dai 13 ai 18 anni e categoria Senior dai 18 anni in poi. Quindi non metteremo più limite di età ovviamente 13 perché non voglio che ci siano bambini in gara  e i bambini saranno solamente ospiti,
“Invece la categoria del brano è unica ed è quella inedita per cui anche da lì lanceremo i brani inediti per il primo ascolto sia della stampa sia della discografia e quant’altro. Queste già sono praticamente le prime news ufficiali apportate sul regolamento.”
Tutte le news e info li trovi sul sito ufficiale del “festival internazionale della canzone italiana “voci dal mediterraneo”.

Il “festival voce dal mediterraneo” e’ una produzione dell’associazione Musicultura in co produzione con Eventi e Management Italia e Mediterranean Label.
Sul sito e online il nuovo regolamento e la scheda d’iscrizione per la terza edizione targata 2026.

Tante le novità previste per l’edizione 2026

il festival Voci dal Mediterraneo ti porta in televisione
vai sul link per info – news e contatti:
https://www.vocidalmediterraneofestival.com/

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Personaggi

E’ morto il M° Beppe Vessicchio: il mondo dello spettacolo perde un grande personaggio

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A diramare la notizia è l’ospedale San Camillo Forlanini di Roma, dov’era ricoverato in rianimazione per una polmonite interstiziale precipitata rapidamente.
Aveva solo 69 anni e la sua esistenza è stata costellata di grandi soddisfazioni professionali e personali.
Era stimatissimo e amato da chiunque abbia incrociato il suo cammino, co il suo fare elegante e garbato.

Giuseppe Vessicchio era nato a Napoli il 17 marzo 1956, era compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore tra i più amati e riconoscibili del panorama italiano, noto per la sua grande sensibilità musicale, presenza straordinaria nei vari festival di Sanremo. Nella sua carriera ha collaborato con i più grandi nomi italiani e internazionali, da Gino Paoli a Roberto Vecchioni, da Zucchero a Ornella Vanoni.

Immagine di copertina dal web

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Spettacolo

Pantelleria, al Cineteatro San Gaetano tre giorni dedicati al film “Per te” – Da una storia vera

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Da mercoledì 12 a venerdì 14 novembre 2025, ore 21,00, appuntamento immancabile al Cineteatro San Gaetano di Scauri per un film tutto da vedere: “Per te”.

Con uno speciale Edoardo Leo, il cast si compone di: Regia di Alessandro Aronadio, con Teresa Saponangelo, Alessandro Cucca, Javier Leoni. 

Da Moovies: Roma. Paolo è davanti lo specchio del bagno e sta insegnando al figlio Mattia a farsi la barba. Il loro rapporto è speciale. L’uomo, che ha poco più di 40 anni, è affetto da una rara forma di Alzheimer precoce e sta iniziando a perdere la memoria. Ci sono delle cose che ha completamente dimenticato mentre altre sono ancora presenti nei ricordi ma è consapevole che sono destinate a svanire. Per questo vuole essere il più possibile presente nella vita del figlio undicenne e della moglie Michela, con cui ha un legame molto forte, cogliendo tutte le occasioni che la quotidianità gli offre per condividerle con loro. Al tempo stesso cerca di recuperare anche il rapporto con il fratello Nicola con cui non si parla da tempo.

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