Cultura
Scuola dei Beni Comuni di Ragusa Primo anno di attività formativa
Consapevolezza, partecipazione e impegno collettivo.
Sono queste le coordinate che tracciano il solco profondo e indelebile per un cammino condiviso che porta non solo a incontrarsi e parlarsi, ma anche a confrontarsi e interrogarsi su temi di cocente attualità. Tutto ciò, in estrema sintesi, rappresenta l’obiettivo che si prefigge, sin dalla sua istituzione, la Scuola dei Beni Comuni che in queste settimane raggiungerà, a pieno titolo, il suo primo anno di vita.
Non è un gruppo, non è una scuola ma qualcosa di più il cui cammino è in progress. Nasce a Ragusa ed è una comunità fortemente coesa e in formazione permanente. Crogiuolo di pensieri che si intersecano e che coinvolgono persone con il costante e quotidiano desiderio di costruire spazi di dialogo e di libertà, fondati, appunto, sui Beni Comuni.
Ma cosa sono i Beni Comuni? «I Beni Comuni – specificano nella presentazione rivolta a tutta la società civile – sono ciò che tutti desideriamo per il bene di tutti: ambiente, lavoro, giustizia, uguaglianza, cultura, famiglia, informazione, salute e sicurezza; tutti elementi che, per equità, appartengono a ciascuno di noi. Rappresentano il fondamento per il nostro benessere, sia a livello individuale che collettivo». Niente di più vero. In una società sempre più complessa, il rapporto tra cittadini e la “res publica” richiede dinamiche operose e produttive per compensare il deficit di rappresentanza, senza cadere in antagonismi ideologici. La globalizzazione e la privatizzazione hanno, però, ridotto l’intervento statale, lasciando un vuoto nelle politiche economiche a livello globale. «Superare l’idea che debba essere tutto mercato o tutto Stato significa promuovere una democrazia effettiva attraverso la partecipazione, dove la decisione politica mira al bene comune, non al mantenimento del potere. Vogliamo conoscere in modo trasparente il funzionamento della società cui partecipiamo: chi sa può esercitare i propri diritti».
Pertanto, la Scuola dei Beni Comuni si propone di promuovere un percorso collettivo di formazione costante, con il supporto di autorevoli docenti. Numerosi sono stati quest’anno gli incontri che hanno toccato variegati temi dal “Giornalismo d’inchiesta”, tenutosi a settembre 2023 (su due problematiche attualissime, il diritto di sapere e il dovere di informare), al ruolo della giustizia nei processi democratici (maggio scorso). Quest’ultimo appuntamento (facente parte di un’articolata programmazione) – con un dialogo, condotto dai magistrati Raffaele Guariniello, Bruno Giordano e Gherardo Colombo (nella foto di Ariane Deschamps), molto seguito dai tanti partecipanti – ha concluso il primo anno formativo della Scuola dei Beni Comuni.
A Giordano Bruno (foto sito web Scuola dei Beni Comuni), uno dei figli illustri della città di Vittoria, magistrato presso la Corte di cassazione, presidente onorario e artefice della Scuola dei Beni Comuni di Ragusa, abbiamo chiesto: quali sono i prossimi obiettivi? «Partecipanti e docenti al primo anno di attività hanno contribuito con entusiasmo e generosità per radicare una sensibilità e un impegno non comuni. Faremo ancora un passo avanti con gli studenti liceali e universitari. Per questo torneremo agli incontri su informazione, intelligenza artificiale, ambiente, e soprattutto contro l’autonomia differenziata».
Giuseppe Nativo
Spettacolo
Pantelleria, al Cineteatro San Gaetano tre giorni dedicati al film “Per te” – Da una storia vera
Da mercoledì 12 a venerdì 14 novembre 2025, ore 21,00, appuntamento immancabile al Cineteatro San Gaetano di Scauri per un film tutto da vedere: “Per te”.
Con uno speciale Edoardo Leo, il cast si compone di: Regia di Alessandro Aronadio, con Teresa Saponangelo, Alessandro Cucca, Javier Leoni.
Da Moovies: Roma. Paolo è davanti lo specchio del bagno e sta insegnando al figlio Mattia a farsi la barba. Il loro rapporto è speciale. L’uomo, che ha poco più di 40 anni, è affetto da una rara forma di Alzheimer precoce e sta iniziando a perdere la memoria. Ci sono delle cose che ha completamente dimenticato mentre altre sono ancora presenti nei ricordi ma è consapevole che sono destinate a svanire. Per questo vuole essere il più possibile presente nella vita del figlio undicenne e della moglie Michela, con cui ha un legame molto forte, cogliendo tutte le occasioni che la quotidianità gli offre per condividerle con loro. Al tempo stesso cerca di recuperare anche il rapporto con il fratello Nicola con cui non si parla da tempo.
Cultura
Pantelleria, “Aspettando San Martino” tra Sfinci e & Vino
Per la 5° Serata “Sotto il cielo del Corso”, andrà in scena “Aspettando San Martino”
Domenica 9 novembre 2025 dalle ore 16:00 a mezzanotte
Per la seconda volta San Martino arriverà la domenica prossima con sfinci & vino e con una fiaccolata al Corso Umberto I.
La festa “Aspettando San Martino” si svolgerà due giorni prima di San Martino con la partecipazione di tutti Panteschi – grandi e piccini – .
Il pomeriggio comincerà dalle ore 16 con un’attività creativa e divertente. Un laboratorio per creare lanterne, condotto da Carole Bernardo.
Quest’anno l’Istituto di Istruzione Superiore “Vincenzo Almanza – A. D’Aietti” Omnicomprensivo ha aderito al progetto e cosi verrano anche gli studenti che hanno partecipato già da due settimane all’iniziativa.
“Hanno saputo proporre argomenti individuali e, con molta creatività, sono riusciti ad attirare l’attenzione degli adulti” già nelle classe – prima della serata in Corso Umberto.
LABORATORIO E FIACCOLATA
A partire dalle ore 16:00, nel damuso “White Cube” di fronte dell’agenzia “Vivere Pantelleria” – presso la Piazzetta Nazario Sauro, si attiverà il laboratorio per disegnare le lanterne e le alunne e li alunni dell’Istituto hanno la possibilià di essere aiutati al montaggio dei supporti delle lanterne preparate in classe. Tutte le lanterne saranno dotate di una candela elettrica per l’illuminazione.
La “Fiaccolata di San Martino” si svolgerà a partire dalle ore 19:30, e vedrà coinvolti tutte le alunne e tutti gli alunni, che sfileranno cantando con le lanterne fatte da loro, lungo il percorso previsto.
Il corteo comincerà in Corso Umberto, – Piazetta Nazario Sauro – e va giù lungo il Corso Vittorio Emanuele. Da Piazza Cavour si gira in Via Mazzini attraversando la Chiesa Madre fino il lungomare Paolo Borsellino, girandosi attraversando il Castello per poi salire davanti l’ex albergo Miriam – Via Giovanni Falcone e Via Napoli – per arrivare di nuovo in Corso Umberto. Finendo in Piazzetta Sauro verso le ore 20:00
SFINCI & VINO
Al ritorno dal percorso a Corso Umberto I, i partecipanti e tutti i Panteschi troveranno un momento di intrattenimento e festeggiamento.
Il Circolo Culturale Corso Umberto offre con il supporto del Circolo “La Tinozza” e l’associazione “La Mulattiera” i famosi Sfinci & Vino.
Circa 100 litri di vino sono stati donati dalle cantine Abraxas, Kazzen, Maddalena e Minardi.
Il Comune di Pantelleria ha accolto con favore l’iniziativa e si è prestato di patrocinare.
L’evento è possibile grazie alla partecipazione di tutti i negozianti del Corso con un tributo economico, da Pina Marino – Vivere Pantelleria – Le Vanità di Camille – MR crea di Tania – Studio La Francesca – Studio Lo Pinto – Anna Silvia & Nicola Ferrari fino a lo studio e la Galleria di Gereon Pilz van der Grinten “Le alcove di van der Grinten” *spaces for the urban arts.
Ambiente
Il Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per recupero di terre abbandonate o a rischio abbandono
Per aderire c’è tempo fino al 31 dicembre 2025
L’Ente Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per il recupero delle terre
abbandonate o a rischio abbandono
Un’iniziativa volta alla valorizzazione dei terreni rivitalizzando la tradizione agricola
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria lancia, con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica), un’importante iniziativa rivolta ai proprietari di terrazzamenti agricoli
coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e
conduzione.
Il progetto è destinato a realizzare misure di intervento volte alla valorizzazione dell’agricoltura. Tutto nasce dalla constatazione che il territorio dell’isola, da diversi
anni, registra una riduzione delle superfici terrazzate agricole coltivate con conseguente aumento
del degrado dei muretti a secco legato alla mancanza di cura e manutenzione ordinaria dei
terrazzamenti.
Il rischio è che si perdano le caratteristiche identitarie del paesaggio agricolo in cui,
anno dopo anno, si osserva la riduzione delle coltivazioni di vite e cappero, ma anche la perdita dei
saperi tradizionali, come quella dell’arte dei muretti a secco.
Obiettivo di “Pantelleria terrazzamenti colti” è quindi valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati o di prossimo abbandono, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali ecocompatibili.
I terreni dovranno essere resi disponibili in affitto per almeno 15 anni e il loro recupero avverrà
prioritariamente attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, nonché mediante
allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate. I terreni candidati dai
proprietari nell’elenco dell’iniziativa “Pantelleria Terrazzamenti Colti” dovranno avere precise
caratteristiche, consultabili nell’avviso pubblico al seguente link
https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=175
La scadenza per l’invio delle domande è fissata per il 31 dicembre 2025.
Il Commissario e la Direzione del Parco esortano la Comunità ad aderire all’iniziativa e ricordano
che gli uffici dell’Ente sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. L’iniziativa
rappresenta infatti una importante opportunità per i proprietari dei terreni agricoli e per mitigare
il processo di abbandono dei terreni in atto.
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