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Politica

Scontro durissimo: Meloni-Berlusconi “Giorgia prepotente e offensiva”. Replica: “Non sono ricattabile”

Redazione

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Scontro tra la Meloni e Berlusconi, ma senza i voti di Forza Italia la maggioranza di centrodestra non c’è e la
stessa Meloni fa dire ai suoi fedelissimi che è pronta a tornare a votare. Che farà Mattarella nel caso le
tensioni nel centrodestra non si ricompongano?
Meloni-Berlusconi: scontro durissimo. “Giorgia prepotente e offensiva”. Replica: “Non sono ricattabile”
“Giorgia è prepotente e offensiva: non si può andare d’accordo”. L’attacco di Silvio Berlusconi a Giorgia
Meloni è esplosivo. Ma non lo è da meno la replica. In politica tutto può cambiare in un amen ma in queste
ore prevedere che si formi un Governo di tutto il centrodestra a guida Meloni, che fino all’altroieri
sembrava dietro l’angolo, è a dir poco un azzardo. Le avvisaglie di uno scontro interno al centrodestra si
erano già manifestate ieri dopo il plateale Vaffa nell’aula di Palazzo Madama di Berlusconi al futuro
Presidente del Senato, Ignazio La Russa, quando il leader di Forza Italia si è reso conto che le sue richieste di
tre ministeri sarebbero passate in cavalleria. E quando i senatori di Forza Italia hanno preso platealmente le
distanze dalla maggioranza votando scheda bianca e negando il loro consenso a La Russa che però – beffa
delle beffe per Berlusconi e capolavoro tattico della Meloni – è stato votato lo stesso Presidente di Palazzo
Madama grazie all’imprevisto sostegno di una pattuglia di parlamentari dell’opposizione. Ma il carico da
undici è arrivato oggi quando hanno cominciato a circolare le fotocopie di un appunto di Berlusconi
durissimo verso la Meloni: “Giorgia è prepotente e offensiva: non si può andare d’accordo”. Inutilmente La
Russa ha chiesto a Berlusconi di smentire i suoi appunti e di definirle fake news, ma la risposta del numero
uno di Forza Italia non è mai arrivata. E in serata la Meloni ha gettato benzina sul fuoco rendendo plastica la
spaccatura con Berlusconi quando, in risposta alla richiesta di un commento di un giornalista de La 7, ha
seccamente liquidato la questione in tre parole lapidarie: “Non sono ricattabile”.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

Politica

L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza

Redazione

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L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza

 
L’Assemblea Regionale Siciliana , ieri sera, ha respinto la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Schifani, con 41 voti contrari e 26 a favore. La votazione è giunta dopo quasi cinque ore di dibattito in Aula, al termine del quale Schifani è intervenuto per una replica. Il presidente ha tracciato un bilancio di tre anni di attività del suo governo illustrando i risultati conseguiti a partire dal risanamento dei conti pubblici, dai progressi in campo economico e occupazionale, dagli interventi infrastrutturali nei trasporti, nello smaltimento dei rifiuti e nel settore idrico, fino ai miglioramenti nella sanità, nelle politiche sociali e ambientali e nel turismo. Nel suo intervento, Schifani ha evidenziato, tra l’altro, l’ulteriore miglioramento del giudizio di Moody’s che ha portato il rating della Regione Siciliana da “speculativo” a “stabile” e gli interventi in favore del sistema delle imprese.

«La maggioranza ha dato prova oggi di grandissima compattezza – ha detto il presidente della Regione – un dibattito acceso nel quale ho ascoltato tutti. Quello che ho riscontrato è l’assenza di una controproposta da parte dell’opposizione. Noi andiamo avanti con il nostro programma – ha aggiunto Schifani – non ho mai avuto dubbi sull’esito di questa di questa votazione, anche perché siamo dalla parte del giusto. Abbiamo il diritto e il dovere di governare, ce l’hanno chiesto i siciliani, ci hanno investito di questo ruolo e dobbiamo portarlo avanti».

Schifani in Aula ha inoltre ricordato che già nel 2002 aveva auspicato che la misura del carcere duro diventasse permanente e che venisse introdotto il sequestro “per equivalente” dei patrimoni mafiosi, obiettivi poi raggiunti anche grazie al suo impegno parlamentare. Il presidente ha rivendicato le scelte del governo in difesa della legalità e per la prevenzione di rischi di infiltrazioni mafiose negli appalti della Regione. A tal fine, il governo ha affidato i principali bandi a Invitalia e tutti i più importanti appalti sono sottoposti alla valutazione dell’Anac, tra questi quelli per i termovalorizzatori e per il polo pediatrico di Palermo.

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Attualità

Pantelleria, ecco come cancellarsi dall’albo scrutatori di seggio elettorale

Direttore

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C’è tempo fino al 31 dicembre

Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per informare che, dal primo al 31 Dicembre, tutti coloro che sono
già iscritti all’ALBO DEGLI SCRUTATORI e che, per sopraggiunti, gravi, giustificati
e comprovati motivi, sono impossibilitati a svolgere la funzione di Scrutatore di Seggio
Elettorale, possono richiedere la cancellazione dall’Albo medesimo, presentando
apposita domanda indirizzata al Comune di iscrizione.
Gli interessati dovranno inoltrare richiesta scritta al Comune, specificando i propri dati
anagrafici e il motivo della rinuncia.

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Politica

Liberty Lines – Isole Minori, il PD “Preoccupazione per collegamento e lavoratori”

Redazione

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Quanto emerge dall’indagine che coinvolge la società Liberty Lines desta forte
preoccupazione sia perché riguarda un servizio essenziale quale è il collegamento
con le isole minori della Sicilia, sia per il futuro occupazionale dei lavoratori della
compagnia di navigazione.
Nonostante ci venga rassicurato sia dalla Procura di Trapani che dalla medesima
compagnia che il servizio non subirà interruzioni, occorre far chiarezza sulla vicenda
rapidamente affinché si continui a garantire la continuità da e per le isole minori
della Sicilia assicurando nel contempo stabilità ai lavoratori e il corretto
funzionamento della compagnia; per questo confidiamo nel lavoro che andranno a
svolgere i Commissari nominati dalla procura.

Il collegamento con le isole minori è ormai caratterizzato da una situazione di
monopolio che rischia di mettere in qualche modo a rischio la sicurezza dei
passeggeri, dei lavoratori e la gestione dei finanziamenti pubblici e anche per questo
che auspichiamo un intervento della regione per far chiarezza su un così importante
servizio e su come le risorse pubbliche vengono impegnate.

La Segretaria provinciale
Del Partito Democratico
Valeria Battaglia

Il Responsabile provinciale Isole Minori
Del Partito Democratico
Giuseppe La Francesca

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