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Salute

Sanità, dal 3 giugno vaccini a tutti, dai 16 anni in su. La Sicilia tra le Regioni virtuose

Giuliana Raffaelli

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L’offensiva finale nella lotta contro il Covid-19 è pronta per essere lanciata.

Giugno sarà il mese della svolta. Dal 3, infatti, le Regioni saranno libere di somministrare i vaccini a tutti i loro cittadini vaccinabili, dai 16 anni in su, senza più seguire i limiti imposti da età o da particolari fragilità.

Questo è il concetto espresso dal Generale Francesco Figliuolo durante la visita a un hub vaccinale in provincia di Perugia. L’annuncio ufficiale verrà fatto entro brevissimo con una circolare sottoscritta dalla struttura Commissariale per l’Emergenza.

Per riuscire nell’impresa è stato anche annunciato che entro la fine di giugno arriveranno in Italia 28 milioni di dosi di vaccino, 11 milioni in più rispetto a quelle pervenute a maggio. Davvero una quantità incredibile che dovrebbe dare il colpo finale a questo virus e far tornare l’Italia a una quasi-normalità. Si punta a raggiungere il maggior numero possibile di italiani prima delle vacanze anche per evitare che queste ultime possano mettere in crisi il sistema sanitario nazionale. Se si riuscisse nell’impresa potrebbero venire somministrate 1 milione di dosi al giorno, coinvolgendo medici di base, farmacie e aziende.

La scelta di una data unica per tutto il Paese è molto importante perché purtroppo, come per altre situazioni, l’Italia viaggia a diverse velocità e molti rischiano di rimanere indietro e quindi di essere penalizzati. Ad esempio la Sicilia, Regione tra le più virtuose, ha già iniziato a vaccinare i maturandi, mentre Lazio e Abruzzo stanno procedendo ora con le prenotazioni per gli stessi giovani scolari. Ma la Regione Lazio ha già avviato le prenotazioni per il vaccino monodose Jansen in farmacia, ricevendo una adesione superiore alle aspettative (100 mila richieste solo in pochissime ore). In Alto Adige, visto che gli over 40 sono stati già messi in sicurezza, si sta partendo con la vaccinazione di tutti i cittadini dai 18 anni in su. Insomma una Italia che procede a passo diverso, a prescindere dalla latitudine.

Ma vediamo qual è il punto della situazione sui vaccini.

I dati ufficiali, calcolati su tessera sanitaria, parlano del 90% di vaccinati negli over 80, la categoria più a rischio. Ne mancano circa 460 mila che, per un motivo o per un altro, non hanno ancora risposto all’appello. Tra i 70 e gli 80 anni sono stati vaccinati l’80%. Mancano all’appello 1,2 milioni. Tra i 60 e 70 anni siamo al 65%. Non hanno risposto circa 2,6 milioni.

Tutti quelli che non sono stati vaccinati dovranno essere intercettati in maniera più “proattiva”, ha sempre sottolineato Figliuolo, concentrando le forze proprio su di loro mentre si prodcede alla vaccinazione dei più giovani.

L’obiettivo è anche quello di iniziare a vaccinare anche gli adolescenti dai 12-15 anni (che sono circa 2 milioni e 300 mila ). Alcune Regioni si stanno già organizzando per questo (ad esempio la Lazio) ma si aspetta, ovviamente, l’ok degli esperti. Si pensa che comunque i tempi siano ormai maturi (potrebbero mancare ore o pochi giorni) per utilizzare Pfizer/BioNTech anche sulla fascia più giovane della popolazione.

(Credit immagine: Pixabay License)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

Cronaca

Pantelleria, marittimo grave soccorso dalla Guardia Costiera isolana e trasferito all’Ospedale Nagar

Direttore

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Foto e video del soccorso

Il Centro Internazionale Radio Medico, intorno alle ore 16.00, ha allertato la
catena del soccorso in mare circa la presenza di un soggetto politraumatizzato a seguito di
una caduta a bordo di una nave porta container in navigazione in acque internazionali al largo
di Pantelleria, per il quale è stato ritenuto necessario il trasferimento presso una idonea
struttura sanitaria sulla terraferma.

Immediatamente è stata disposto l’intervento della motovedetta SAR CP 312 dell’Ufficio
Circondariale Marittimo di Pantelleria che ha prontamente raggiunto l’unità mercantile. Gli
equipaggi della nave e della motovedetta hanno dunque cooperato attivamente per effettuare
in sicurezza il trasbordo dell’infortunato, nel frattempo stabilizzato su di una barella,
operazione resa difficoltosa dall’elevata altezza delle murate della nave e dall’approssimarsi
delle ore notturne.

Successivamente, il paziente è stato sbarcato presso la banchina Wojtyla dello scalo
isolano e poi trasportato a mezzo ambulanza presso il locale Presidio Ospedaliero «B. Nagar»
per ricevere le cure necessarie da parte del personale sanitario.

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Salute

Prevenzione Tumore Colon-Retto: Appuntamento a Pantelleria il 7 Dicembre

Redazione

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Prevenzione Tumore Colon-Retto: Appuntamento a Pantelleria il 7 Dicembre
 L’Amministrazione Comunale ricorda ai cittadini che domenica 7 dicembre 2025, presso il Presidio Sanitario ASP Trapani – Pantelleria, si terrà la tappa locale del programma provinciale “Screening in Piazza Colon Retto”, dedicato alla prevenzione del tumore del colon-retto.

Informazioni utili:

Per chi: cittadini tra 50 e 69 anni
Orario: 9:00 – 13:00
Servizio: screening gratuito
L’Amministrazione invita gli aventi diritto a partecipare.

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Salute

Safina (PD): “Irregolarità nella selezione degli autisti 118? Subito audizione urgente”

Direttore

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Trapani, 24 novembre 2025 – “Già nelle scorse settimane avevo sollevato il caso, ma finora nessuna risposta è arrivata. Per questo ho deciso di formalizzare la richiesta di audizione in VI Commissione Salute”.

Così il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina annuncia l’iniziativa con cui chiede l’immediata convocazione dell’assessora alla Salute Daniela Faraoni, del presidente della SEUS 118 Sicilia Riccardo Gabriele Castro, e dei rappresentanti della società Temporary S.p.A., aggiudicataria dell’appalto regionale per la fornitura del personale interinale destinato al servizio di emergenza-urgenza.

“Parliamo di una procedura estremamente delicata – afferma Safina – perché riguarda la selezione degli autisti-soccorritori del nostro servizio di emergenza territoriale. E tuttavia, ciò che sta emergendo desta più di una preoccupazione: dal ribasso anomalo del 99,57% nell’appalto alla mancanza della verifica economica prevista dal Codice dei Contratti, fino all’utilizzo di criteri non contemplati nel bando, come l’ordine cronologico di presentazione delle domande, che ha portato all’esclusione di candidati qualificati senza alcuna valutazione del loro curriculum”.

Secondo Safina, tale modalità operativa “viola i principi di trasparenza, parità di accesso, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione», oltre a generare «disfunzioni gravi nel sistema di candidatura, con segnalazioni di malfunzionamenti della piattaforma informatica che hanno penalizzato numerosi aspiranti”.

“Il rischio concreto – prosegue il deputato PD – è che a bordo delle ambulanze possano finire persone non adeguatamente qualificate, con ripercussioni gravi sulla sicurezza di operatori e cittadini. Non posso accettarlo. È nostro dovere vigilare affinché le procedure rispettino la legge, la meritocrazia e la tutela di un servizio essenziale come il 118”.

Da qui la richiesta formale di audizione: “Chiedo che la Commissione ascolti tutti i soggetti coinvolti e che si faccia piena luce sulla correttezza della gara e delle selezioni. Verifichiamo, una volta per tutte, se siano necessari interventi correttivi o sospensivi. Non possiamo permettere che un settore così sensibile venga gestito con leggerezza o opacità”.

“Continuerò a vigilare e a chiedere risposte. La salute dei cittadini siciliani e la dignità dei lavoratori del 118 non possono essere oggetto di approssimazione o silenzi istituzionali”, conclude Safina.

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