Cultura
Salvatore Battaglia – Primo Ferragosto fuori porta nel 1965

FU IL PRIMO FERRAGOSTO FUORI PORTA CON LA MITICA FIAT 750 GIANNINI… CORREVA L’ANNO 1965 La prima gita in macchina fu il 14 agosto 1965 con partenza alle 4 di notte da Ragusa ibla destinazione Messina per omaggiare il Ferragosto. Il decennio si apre sulle note della canzone “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, cantata da Mina, la più venduta nel 1960 e in vetta alle classifiche per 27 settimane consecutive, con quasi 2 milioni di copie vendute. Ma quanto costava un vinile al tempo delle lire? Occorrevano circa 700 lire per acquistare un 45 giri, quando lo stipendio di un impiegato arrivava a 60mila. Ad un operaio servivano quasi 10 stipendi per comprare una Fiat 500 D, che costava 450mila lire al prezzo di lancio. Considerando il potere di acquisto degli italiani, oggi equivarrebbero a poco meno di 6.000 euro. Gli italiani e la loro prima auto Una storia fatta di decisioni ponderate, emozioni improvvise, regali inaspettati ma soprattutto sacrifici! Oggi l’acquisto della prima auto segna un passaggio importante nella vita di ogni persona, perché si abbandona definitivamente l’età dell’adolescenza per passare a quella della piena maturità, ma negli anni ’60 l’acquisto della prima auto era un’impresa storica sia per il costo sia per la mentalità e non segnava il passaggio generazionale ma era un’esigenza di carattere famigliare. L’Automobile arriva in casa Battaglia… Troppo piccolo per capire lo stato d’animo dei miei per la decisione di comprare l’automobile… fattore di tale importanza fu, oltre al guadagno di mio padre, il primo stipendio che percepì mia madre presso l’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa Ibla di 25mila lire! Ciò consentì a mio padre di andare dal concessionario “Giannini Automobili S.p.A.” per acquistarla. Mio padre scelse la 750 Giannini, una versione sportiva della mitica 600 Fiat. Io ero stato tenuto all’oscuro di tale decisione anche perché i nati alla fine degli anni ’50 siamo una generazione che secondo una mia teoria “non abbiamo mai capito niente…” Quando eravamo piccoli ci dicevano “Stai zitto che non capisci niente… “(per motivi anagrafici), da adulto, la mia amata consorte mi dice ogni tanto… “Stai zitto che non capisci niente…” (per motivi di superficialità) poi anche mia figlia… che ogni tanto mi dice … “Papi Stai zitto che non capisci niente…” (per motivi generazionali). Ma, tralasciando queste lucubrazioni cerebrali, il 10 luglio del 1965 vidi con grande stupore e meraviglia una sfolgorante automobile bianca fermarsi davanti casa mia… Era la nostra automobile! Un evento che mi sconvolse come nel ’69 l’allunaggio dell’uomo sulla luna. La Partenza con la nuova automobile destinazione Messina La partenza si svolse in un clima fantozziano… sveglia alle ore 3,45 del 14 agosto del 1965, mio padre già aveva messo nell’automobile alcuni elementi decisivi per ottimizzare il “Grande Viaggio”: La Borsa Frigorifero, il Mangiadischi (con super scorta di pile…) Il Bidone di 20 litri pieno d’acqua e la borsa con i viveri… (cotolette, uova sode, arancine, bevande ed altro…). La partenza fu puntualissima (ore 4:05); io mi posizionai dietro l’abitacolo in un’ipotetica cuccetta con annesso plaid e cuscino ancora caldo frutto di una notte quasi insonne. Il Viaggio fu lungo e non privo di fermate dovute non tanto ad esigenze fisiologiche ma
alla nostra Automobile… dovevamo fermarci ogni tanto per un surriscaldamento dell’acqua nel radiatore… dovevamo aspettare che la temperatura scendesse per poi rimpinguare l’acqua mancante… e alla fine verso le ore 10 di mattina eravamo già al molo dove partiva ed arrivava il “Ferry Boat”.
Il Traghetto…. (Ferry Boat) Quante volte ho attraversato lo Stretto sul traghetto della felicità… del resto sono un siciliano di Ragusa, e mi considero il risultato dell’incontro di due mari, dei miraggi di Fata Morgana, dei temuti miti di Scilla e Cariddi, di quel Colapesce che sostiene con il suo amore la Sicilia, della “Lupa” … la nebbia che a volte improvvisamente avvolge lo stretto… ma, come il primo amore, la prima attraversata con il Traghetto Caronte non si scorda mai… La Mattina del 15 agosto salimmo sul “Ferry Boat” il nostro viaggio studiato da tanto tempo era: partire da Messina, attraversare lo stretto e senza cedere alle lusinghe di terre sconosciute farne ritorno senza scendere dal Traghetto. Visitammo in lungo e in largo tutta le zone adibite ai passeggeri… Una gioia infinita, ero sicuro che da lì in poi con la nostra Super Giannini 750 avremmo visitato il Continente “Italia”. Il Ritorno… Il pomeriggio presto ci avviammo verso la via del ritorno, carichi di emozioni e soddisfatti di tutte le cose belle che avevamo visto… Altri indelebili ricordi furono: la degustazione delle cozze fresche con il limone, la supervisione e gestione di mia Madre che con il suo Mangiadischi (Azzurro) allietò il viaggio di ritorno facendoci ascoltare brani quali” Abbronzatissima” di Edoardo Vianello, “Cuore” di Rita Pavone, “La Nostra Favola” di Jimmy Fontana ed altri… Oggi più che mai mi rendo conto che quello fu il preludio dei miei tanti viaggi, l’inizio di una vita intensa vissuta per conoscere altre realtà, luoghi e genti… Tutto iniziò grazie alla 750 Giannini.
Salvatore Battaglia Presidente Accademia delle Prefi
Cultura
Pantelleria e i suoi personaggi: Daniela Bisogni giornalista Rai porta l’isola nelle case degli italiani

Intervista a Daniela Bisogni: dopo i tanti servizi, siamo affascinati dal suo amore per l’isola in tutta la sua bellezza e criticità
Pantelleria, si sa, è un’attrattiva per moltissime persone e personaggi, cosiddetti “forestieri”, ma che sono così attratti e stregati dall’isola dalle prime visite, quasi incatenati, da non poterne fare a meno.
E’ quanto è accaduto anche alla giornalista Daniela Bisogni, che di recente ha fatto un servizio favoloso sulla morte di Giorgio Armani sul Tg2. Negli anni abbiamo potuto apprezzarla per altri lavori giornalistici, svolti con grazia e curiosità. Sempre per Rai2, la corrispondente ha trattato e tratta di Pantelleria sotto diversi temi: cultura, ambiente. archeologia, mare, e non di meno sui VIP che l’hanno eletta come propria dimora: memorabili i lavori su un altro personaggio del calibro di Filippo Panseca.
La reporter romana, con quel fare sofisticato e intellettuale, naturalmente, con addosso il suo immancabile cappello e che gira il mondo, ha creato un legame molto intenso con la nostra Perla Nera e abbiamo voluto indagare su questa passione che coltiva anche a distanza.
Dr.ssa Bisogni, da tempo lei realizza servizi su Pantelleria, come e quando nasce l’idea? “La prima volta nel 2010, con l’intento di far conoscere l’isola sia con una visita a piedi, trek, canoa e un itinerario in bicicletta. Poi nel 2013 l’allora caporedattore della Redazione Scienze del Tg2, Francesco Paolo Cozza, grande amante di Pantelleria, mi chiese di fare un servizio sui conigli che infestavano l’isola e, successivamente, mi mandò per scongiurare la chiusura del Punto Nascite dell’Ospedale. In seguito ho realizzato anche servizi di cultura e archeologia.”
Il suo lavoro rappresenta una importante fonte di conoscenza della nostra isola, ma anche di promozione. Quanti servizi ha realizzato nel tempo, per la Rai, diventando quasi un appuntamento, una puntuale informazione sulle peculiarità che la caratterizzano? “Grazie per l’attenzione al mio lavoro. Non saprei dire quanti servizi ho realizzato nel tempo. Di certo ho cercato di valorizzare gli aspetti meno conosciuti dell’isola, come vita e arte del compianto Filippo Panseca, oppure mettere in risalto a livello nazionale notizie come quella del Time “World’s Greatest Places 2023“, ossia Pantelleria elencata tra i posti più belli del mondo.“
Chi o quali sono le sue fonti? “Le fonti sono sempre di prima mano, ma non si rivelano!”
E’ giusto, ci può stare. Quale aspetto della Figlia del Vento l’ha colpita e affascinata maggiormente? “Dall’inizio certamente il carattere selvaggio che aveva conservato fino ai giorni nostri, quasi fosse ferma nel tempo, le acque cristalline, tra le più limpide che esistano, il vento, i trek a piedi e i fenomeni termali che offrono la possibilità di fare il bagno tutto l’anno. Il massimo è il giro dell’isola in barca, per visitare calette incantevoli raggiungibili solo via mare….”
Invece, quale personaggio pubblico o “comune” l’ha incuriosita di più e perchè? “La gente comune. I panteschi all’inizio sembrano chiusi, timidi, una natura che viene forse da secoli di isolamento, ma se poi dimostri loro che sei affidabile, sono molto generosi. Solo non capisco come mai spesso vengano considerati come “turisti” molti non panteschi che abitano o hanno il dammuso qui da anni. Comunque, con i neonati ormai sempre in terraferma, tra cent’anni non ci saranno più nativi panteschi.”
Lei raggiunge da tanto tempo l’isola, molte volte l’anno, per rispondere ad un richiamo. Quando o cosa ha determinato questa scelta? “La prima volta, di novembre, ho cercato sulla cartina il punto più a sud d’Italia, alla ricerca di sole e caldo, mentre invece ho trovato pioggia e freddo. Mi hanno consolata le acque calde del lago di Venere e un’accogliente vita sociale serale. Poi mi sono innamorata dell’isola, dove torno più volte l’anno.”
La professionista, caratterizzata da una grande capacità empatica con le persone e i luoghi, è stata critico e giornalista cinematografica per carta stampata e Rai per anni, prima di approdare al Tg2 ha continuato a occuparsi anche di cinema. Maggio scorso sempre per il Tg2 Daniela Bisogni era inviata al Festival di Cannes.
Ma riprendiamo l’intervista.
Pantelleria è anche stile di vita, fatto di tempi, isolamento, natura tutti a volte avversi e a volte piacevoli e avvolgenti: ci si rispecchia? “Pantelleria è bellissima così! E, come tutte le isole, ti abitua ad adattarti all’isolamento, che può essere positivo: per esempio ho imparato a fare tante cose che, prima, in città, non mi sarei mai sognata di affrontare! Però Pantelleria sta cambiando in fretta…chi la ama e gli abitanti devono forse fare di più per preservarla…penso per esempio ai rifiuti che, soprattutto d’estate, sembrano trasformare molti siti in discariche a cielo aperto. Mi dispiace anche molto vedere nell’abbandono terreni un tempo coltivati. Così lontana dalla costa, l’isola dovrebbe essere in parte autosufficiente, come lo era prima. Non si può puntare tutto sul turismo e la cementificazione. Occorrono nuove iniziative.”
Quest’ultima domanda si collega al fatto che moltissime persone, ad un certo punto, mollano tutto e scelgono l’isola come propria dimora definitiva e senza scadenza. Tornano in terraferma solo per brevi periodi, fremendo dalla smania di ritoccare il suolo roccioso e rovente pantesco, Secondo lei, perchè? “Me lo sono chiesta tante volte. Soprattutto ho notato, negli anni, una gran quantità di persone che, talora anche dopo pochi giorni che sbarcano sull’isola per la prima volta, già pensano a comprarvi un dammuso. Questo, oltre alla bellezza della figlia del vento, forse è dovuto all’energia del Vulcano, un fatto più o meno evidente. Una volta ho letto che una ricerca dell’università di Catania aveva stabilito come i principi attivi di alcune erbe officinali vengano esaltati se coltivate sull’Etna. Chissà, forse, potrebbe essere vero anche per gli umani a Pantelleria?”
Immagini di Peppe Aiello
Ambiente
Pantelleria, dal 17 settembre riprendono le visite agli asini panteschi: Ettore ci aspetta

Dopo un dovuto e meritato riposo, da mercoledì 17 sarà possibile visitare il piccolo nucleo di asini panteschi presenti sull’isola. Vi aspettiamo alle ore 16:00 in via Madonna del Rosario( chiesetta di Sibà).
Dopo una passeggiata per un breve sentiero, raggiungeremo la residenza degli asini, dove non solo vi parleremo del progetto di tutela e riproduzione messo in atto dal Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale ( servizio 17 per il territorio di Trapani) ma vi faremo interagire con gli asinelli, soprattutto con il piccolo e socievole Ettore di Sibà, primo esemplare di asino pantesco nato sull’isola di Pantelleria dopo 35 anni di assenza della razza.
Per info e adesioni contattate il num. 3295613829
Cultura
Pantelleria, domani primo giorno di scuola. Gli auguri del Vicesindaco Pineda

Pineda “Siate curiosi ed esigenti, abbiate sete di sapere e mantenete la serenità di fronte alle difficoltà che incontrerete”
Domani, 15 settembre 2025, suonerà la campanella per le scuole della Sicilia e di Pantelleria, per il primo giorno di scuola.
Alunni di ogni età, docenti e personale scolastico riprenderanno gli impegni finalizzati alla formazione e alla cultura.
Il Vicesindaco di Pantelleria nonchè Assessore alla Pubblica Istruzione, Adele Pineda, in una nota, rivolge gli auguri a tutti i protagonisti degli istituti scolastici
A nome di tutta l’Amministrazione comunale desidero rivolgere un caloroso augurio agli
studenti, ai docenti, al Dirigente, a tutto il personale della scuola e alle famiglie, per l’inizio
del nuovo anno scolastico. La ripresa delle attività didattiche è un momento
particolarmente importante: dopo le vacanze estive ci si ritrova più rilassati, riposati e
pronti ad affrontare un nuovo anno ricco di scoperte, di conoscenze, di sfide e di
opportunità che consentiranno, a ciascuno, una positiva crescita personale e un
importante arricchimento delle proprie esperienze. Agli studenti in particolare rivolgo un
invito “Siate curiosi ed esigenti, abbiate sete di sapere e mantenete la serenità di fronte
alle difficoltà che incontrerete: la scuola saprà darvi risposte concrete e adeguate, che vi
aiuteranno nel raggiungimento dei vostri obiettivi”.
Questa Amministrazione è sempre stata presente e vicina alla scuola, che quest’anno
ripartirà in modo puntuale domani, 15 settembre, dopo che nei diversi plessi sono stati
effettuati interventi di manutenzione, pulizia esterna e disinfestazione.
Siamo pienamente consapevoli dell’importanza dell’istruzione e del ruolo formativo,
educativo e sociale della scuola e continueremo a impegnarci per riuscire a offrire strutture
e servizi rispondenti alle esigenze della comunità.
Un sereno anno scolastico a tutti!
L’assessore alla P.I.
Prof.ssa Adele Pineda
-
Ambiente4 anni ago
AMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi4 anni ago
Stasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni ago
Pantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi4 anni ago
Pantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni ago
Ultima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto4 anni ago
Pantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo