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Economia

Sabato 26 novembre 2022 in tutta Italia l’iniziativa della Fondazione Banco Alimentare Onlus. In Sicilia 11.000 i volontari

Marilu Giacalone

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26° GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE “PREOCCUPAZIONE PER L’AUMENTO DELLA POVERTÀ, APPELLO A DONARE LA SPESA PER CHI È IN DIFFICOLTÀ”

In Sicilia saranno circa 11.000 i volontari con la pettorina arancione presenti nei 1.068 punti vendita della GdO che hanno aderito alla Giornata Nazionale

CATANIA 24 NOVEMBRE 2022 – «Sono sempre di più le persone che chiedono aiuto per la spesa o per un pasto rivolgendosi alle circa 7.600 strutture caritative che il Banco Alimentare sostiene in tutta Italia attraverso la rete di 21 organizzazioni territoriali. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono state 85.000 in più le richieste ricevute che hanno fatto salire a 1.750.000 le persone aiutate su tutto il territorio nazionale. In Sicilia le persone aiutate superano le 260.000 unità, dato che comprende il 21% di minori (fascia 0-16 anni).

In questo difficile momento economico e sociale, Banco Alimentare deve far fronte anche ad un aumento del 45% dei costi di gestione tra logistica, trasporti ed energia elettrica e ad un calo del 30% delle donazioni economiche da aziende e privati. Mettendo a confronto il periodo gennaio-settembre 2021 con il 2022 il Banco Alimentare della Sicilia ODV ha registrato un calo importante nella donazione di prodotti freschi, in particolare ortofrutta (-27%), un aumento dei costi operativi del 33%, destinato ad aumentare per i rincari dell’energia elettrica, ma soprattutto una contrazione decisa delle donazioni liberali da privati pari a -46%.

Banco Alimentare fa dunque appello alla solidarietà di tutti, invitando a partecipare alla 26° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si svolgerà sabato 26 novembre 2022. In circa 11.000 supermercati in tutta Italia si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle strutture caritative territoriali.

Oltre 140.000 volontari inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione: verdura in scatola, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia come omogeneizzati o latte in polvere. I volontari indosseranno una pettorina arancione, nuovo colore di riconoscimento presente nel logo Banco Alimentare.

Mi sento di dire che la Colletta Alimentare è entrata nel cuore dei siciliani – afferma Pietro Maugeri, presidente del Banco Alimentare della Sicilia ODV -. Dobbiamo fare tesoro di questo sentimento e metterlo a frutto per diventare ancora più operativi. L’abbiamo detto durante la Presentazione alla Città, adesso bisogna concentrare le forze su sinergia e programmi precisi da attuare per fronteggiare gli effetti della guerra, della pandemia e ovviamente dei rincari energetici che metteranno in ginocchio tantissimi siciliani”.

Siamo preoccupati per la situazione che stiamo vedendo nel nostro Paese con sempre più persone e famiglie che si trovano in povertà assoluta o che rischiano di scivolarci nonostante abbiano un lavoro – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus -. È fondamentale quindi continuare a sensibilizzare tutti coloro che possono compiere un atto concreto di aiuto. La Colletta Alimentare è un gesto educativo semplice e di carità, che promuoviamo da oltre un quarto di secolo. Partecipare a questa iniziativa significa contrastare l’indifferenza e favorire la condivisione, facendo un gesto concreto a cui tutti siamo invitati. Il gesto di volontariato più partecipato In Italia e la prima esperienza solidale di questo tipo. Ci auguriamo dunque che anche quest’anno la solidarietà sia tanta”.

Nel 2021 grazie alla Colletta Alimentare sono state raccolte 7.000 tonnellate di cibo, l’equivalente di 14 milioni di pasti (1 pasto equivalente corrisponde a un mix di 500 gr di alimenti in base ai LARN, i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) per un controvalore economico di oltre 25 milioni di euro.

In Sicilia saranno 11.000 i volontari impegnati nei 1.068 punti vendita.

Queste le insegne della GdO che hanno aderito in tutta la Sicilia:

· Ard Discount

· Carrefour

· Conad

· Coop

· Despar, Eurospar, Interspar

· Eurospin

· Famila

· Il Centesimo

· Lidl

· Max supermercati

· Md

· Paghi Poco

· Penny Market

· Prezzemolo e vitale

· Sigma

· Sisa

· Superstore Decò, Maxistore Decò, Supermercati Decò, SuperConveniente, IperConveniente e Decò Gourmet

· Todis

Dal 26 novembre 2022 la Colletta Alimentare proseguirà anche online. Sarà infatti possibile continuare a donare alimenti su Amazon.it/bancoalimentare, Carrefour.it, Esselungaacasa.it e EasyCoop.com.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.colletta.bancoalimentare.it.

Per il secondo anno consecutivo il calciatore Giorgio Chiellini è testimonial della Colletta Alimentare ed è protagonista di uno spot radio e TV, di lancio dell’iniziativa solidale, realizzato da Mate Agency.

La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare Onlus aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2022 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano, dell’Associazione Nazionale Alpini, dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, della Cdo Opere Sociali e del Lions Club International.

Ambiente

Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale

Redazione

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Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata nel 2018. Un po’ di storia Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali e personali di ognuno di noi.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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Cronaca

La “guerra” dell’Ora Legale in Europa: Commissione UE vuole abolizione. Domani lancette indietro

Redazione

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Tra risparmio energetico nullo e impatti sulla salute, la Commissione Europea dichiara l’ora legale una “assurdità”, ma la necessaria maggioranza degli Stati membri continua a mancare
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu

Il conto alla rovescia per l’abolizione del cambio stagionale dell’ora sembra essersi interrotto a metà strada, bloccato da un muro di veti incrociati nel Consiglio dell’Unione Europea. Nonostante la volontà popolare e la spinta della Commissione, l’alternanza tra ora solare e legale, nata negli anni ’70 per ragioni di risparmio energetico, continua a scandire le nostre vite 2 volte l’anno. La Commissione Europea, forte di un parere schiacciante espresso da 4,6 milioni di cittadini – un record per una consultazione pubblica UE – che si sono dichiarati a favore della fine di questa pratica, ha da tempo avanzato la proposta di abolizione. Il Parlamento Europeo ha fatto la sua parte, votando a favore nel 2019 e stabilendo il 2021 come anno limite per il cambiamento.

“Un ritmo che non conviene più”
Eppure, a diversi anni di distanza, nulla è cambiato. Il commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha ribadito a Strasburgo la posizione della Commissione: lo spostamento delle lancette “non ha più alcun fine“. “L’iniziativa nacque in risposta alla crisi energetica, ma oggi non produce più alcun risparmio energetico per nessun settore, ma anzi porta complicazioni inutili“, ha dichiarato il commissario, annunciando un’ulteriore “analisi più approfondita con uno studio dettagliato” per superare l’attuale stallo.

Le motivazioni della Commissione non sono solo economiche: l’attenzione si sposta sempre più sugli impatti sulla salute e sull’umore, in particolare per bambini e anziani, che “patiscono le conseguenze maggiori” di questo “mini-jet lag” semestrale. Recenti studi, infatti, suggeriscono un impatto negativo sui ritmi circadiani, che in alcuni Paesi del Sud Europa vengono mitigati dalla scelta di rimanere con l’ora legale permanente.

Il blocco degli Stati Membri
Nonostante il chiaro segnale dei cittadini, con Tzitzikostas che sottolinea come “i cittadini europei vogliono la fine di questa assurdità“, il processo decisionale si è incagliato. “Gli Stati membri al Consiglio non hanno ancora raggiunto una posizione univoca” ha concluso il commissario.

Il nodo cruciale risiede nel Consiglio, dove per definire una posizione è necessaria una maggioranza qualificata di Stati membri, consenso che al momento non esiste. L’assenza di tale maggioranza stoppa l’iter legislativo, nonostante la Spagna abbia recentemente riaperto la discussione a livello europeo, con il premier Pedro Sanchez, secondo cui il cambio d’ora “francamente non ha senso“.

In sostanza, per adottare la legislazione che porrebbe fine ai cambi stagionali è necessario l’accordo sia del Parlamento Europeo che del Consiglio. Fino a quando gli Stati membri non troveranno un terreno comune, la “battaglia” per un orario stabile è destinata a rimanere sospesa. L’orologio biologico e quello dell’economia europea continueranno a disallinearsi 2 volte l’anno, in attesa di una decisione che l’Europa, per ora, non riesce a prendere.

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Economia

Pantelleria tra 85 comuni con bus gratis per under 20

Direttore

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In provincia di Trapani: Pantelleria, Partanna, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Marsala, Favignana

L’ultima finanziaria regionale ha fissato in 85 i comuni siciliani che beneficeranno dell’intervento, grazie ad un fondo da due milioni di euro per coprire le spese del trasporto pubblico urbano dei giovani di età inferiore ai vent’anni.

L’intervento è riservato ai residenti nei comuni dotati di servizio di trasporto urbano e appartenenti a famiglie con un Isee non superiore a 25.000 euro. 
Saranno gli enti poi ad avviare i bandi comunali e ad assegnare il bonus in base alla cronologia delle domande presentate.

I contributi più consistenti per il bonus trasporti ai giovani sono andati alle tre Città metropolitane di Palermo (110.757 euro), Catania (67.846) e Messina (60.920). In provincia di Trapani, 33.432, così distribuiti: Pantelleria 13.050 euro; Partanna 13.167; Castellammare del Golfo 20.199; Castelvetrano 34.092; Marsala 45.864; Favignana: 6.099.

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