Sociale
Randagismo, Safina (PD) contro il nuovo Ddl. “Una minaccia per gli animali e per il lavoro dei volontari”
Trapani, 4 marzo 2025 – “Questa proposta di legge rappresenta un duro colpo alla lotta contro il randagismo e un favore agli interessi privati. Se venisse approvata, smantellerebbe anni di progressi e scaricherebbe tutto il peso del problema sulle spalle dei Comuni, senza strumenti adeguati ad affrontarlo. Domani in Aula daremo battaglia perché non possiamo permettere che gli animali diventino vittime di scelte scellerate”.
A parlare è Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico, che stamattina ha depositato 15 emendamenti per contrastare il Disegno di legge della VI Commissione, in discussione nei prossimi giorni all’ARS, che prevede modifiche e integrazioni alla Legge Regionale 8 agosto 2022, n. 15 “Norme per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo”.
“Uno dei punti oscuri di questa proposta – spiega Safina – riguarda l’autorizzazione dei nuovi rifugi per animali: con le modifiche previste, non è chiaro chi avrà la competenza per rilasciare i permessi. Questo crea un vuoto normativo che potrebbe bloccare la nascita di nuove strutture, lasciando sempre più animali senza un rifugio.”
Ma il problema più grande, secondo Safina, è l’attacco al volontariato, pilastro fondamentale nella lotta al randagismo. “Limitare il lavoro di associazioni e privati cittadini significa indebolire un sistema che ha funzionato grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. Senza i volontari, la situazione rischia di precipitare”.
Anche le strutture pubbliche ne uscirebbero pesantemente penalizzate. “Il Ddl mette a rischio i ricoveri comunali e intercomunali, che sono il cuore delle campagne di sterilizzazione. Se si ridimensionano queste strutture, il randagismo diventerà ancora più difficile da gestire e i Comuni si troveranno con un problema ingestibile”.
Secondo Safina, il vero obiettivo del disegno di legge è favorire i privati nella gestione dei canili e delle strutture di accoglienza. “Stiamo parlando di un settore delicatissimo, dove la tutela degli animali deve venire prima di ogni altra cosa. Ma questa norma spalanca le porte agli interessi economici, trasformando i randagi in un affare. Non possiamo permetterlo”.
Un altro punto critico è la scomparsa della tutela per le colonie feline, che in questi anni hanno permesso una gestione più sostenibile del fenomeno. “Oggi, grazie all’impegno di cittadini e volontari, le colonie feline sono una risorsa per il territorio. Se questa legge passasse, il loro lavoro verrebbe fortemente limitato, con conseguenze devastanti soprattutto nelle periferie e nei piccoli Comuni.
E poi c’è la questione economica. “Eliminando la possibilità di reimmettere sul territorio i cani sterilizzati, questa legge impone ai Comuni di tenerli nei rifugi per tutta la vita. Significa costi insostenibili per le amministrazioni locali, che già oggi faticano a gestire la situazione. Guardiamo a Castellammare del Golfo, dove il numero di cani ricoverati nei rifugi è esploso e il Comune si trova a pagare cifre esorbitanti. Se questa norma passerà, molti altri Comuni faranno la stessa fine”.
“Da assessore ai lavori pubblici a Trapani ho avuto modo di vedere cosa significa il randagismo per le città e quale sia il valore inestimabile del lavoro dei volontari. Per questo non starò a guardare mentre si cerca di distruggere un sistema che, pur con difficoltà, ha permesso di ottenere risultati importanti. Domani in Aula sarà battaglia. Non possiamo permettere che il randagismo diventi un problema ingestibile per i Comuni e un’occasione di profitto per pochi, sulle spalle di volontari e cittadini” ha concluso il deputato trapanese.
Sociale
Sicilia, 60 organizzazioni firmano il PattoxRestare: nasce il Movimento per il Diritto a Restare
«La Sicilia è a un bivio: o torna indietro, o sceglie il futuro. Noi scegliamo il futuro.»
San Giovanni Gemini (AG), 15 novembre 2025 – Nasce oggi dalla volontà di 60
organizzazioni il Movimento regionale per il diritto a restare. Una coalizione di
associazioni presenti sul territorio siciliano che si sono date un obiettivo chiaro: scegliere di
costruire un nuovo futuro per la Sicilia.
Il Movimento con la sottoscrizione per PattoxRestare e l’elezione dell’organo di
coordinamento è il risultato di tre anni di lavoro condiviso tra realtà sociali, culturali, civiche
e giovanili che, nei propri territori, operano ogni giorno per costruire diritti, opportunità e
comunità.
In un momento in cui la Sicilia torna alle cronache per vicende giudiziarie che ricordano
sistemi già condannati dal passato, e mentre il nuovo rapporto Migrantes conferma una fuga
senza precedenti di giovani e laureati, le sessanta organizzazioni provenienti da tutta la
regione vogliono scrivere una nuova storia per l’intera isola.
«La Sicilia è a un bivio: tra il ritorno a logiche opache e la costruzione di un
futuro possibile. Il PattoxRestare nasce dalla parte di chi sceglie il futuro.»
Una risposta strutturale a un sistema che produce spopolamento.
Secondo le organizzazioni firmatarie, le recenti indagini su appalti truccati e il ritorno di
logiche clientelari confermano un problema più profondo: il sistema che costringe migliaia
di persone a partire non è mai stato superato. Da qui nasce un’esigenza del movimento
che si concretizza in alcuni punti:
● “non si può chiedere ai giovani di restare in una terra che non difende il loro futuro”
● “il malaffare e la corruzione sono una causa diretta dello spopolamento”
● “senza trasparenza, diritti e pari opportunità, restare non sarà mai una scelta libera”
Inoltre il Patto firmato oggi, chiarisce che Restare non è una condanna né una rinuncia: è
una scelta politica e il Movimento non nasce contro qualcuno, ma contro le cause che
da troppi anni costringono i siciliani a partire. Con la firma del Patto per restare, l’assemblea
delle organizzazioni aderenti ha eletto il primo Coordinamento del Movimento, formato da
cinque membri:
● Francesco Riolo, 25 anni, San Giovanni Gemini (Spazio Giovani Generazioni)
● Irene Fucà, 30 anni, Agrigento (Local Impact Aps)
● Federica Pollari, 25 anni, Palermo (Scuola di Restanza e Futuro)
● Paola Galuffo, 35 anni, Mazara del Vallo (Partecipazione politica)
● Carmelo Traina, 31 anni, Campobello di Licata (Centro Studi Giuseppe Gatì)
Il Coordinamento guiderà l’agenda politica 2026 e coordinerà i tavoli tematici in cui
saranno sviluppate le proposte del Patto.
Il simbolo scelto: la Carrubba
Durante l’assemblea è stato scelto anche il simbolo del Movimento: la carrubba, l’albero
mediterraneo che incarna la storia della Sicilia e la sua capacità di resistere nelle condizioni
più difficili. La carrubba è chiamata anche “pianta della sopravvivenza”: cresce dove altre
piante non ce la fanno, resiste alla siccità, dà frutto con pochissima acqua e vive per secoli.
Per il Movimento rappresenta:
● la forza silenziosa delle comunità siciliane
● la capacità di generare valore anche in contesti ostili
● la tenacia di chi resta, di chi torna e di chi non si arrende
● l’idea che il futuro si costruisce mettendo radici, non consumando il territorio
Come la carrubba, il PattoxRestare vuole affermare che la Sicilia ha risorse profonde e
vitali: serve solo un terreno politico e sociale che permetta loro di crescere.
Salute
Giornata Mondiale Prematurità – Leali per Pantelleria, scuola del Capoluogo illuminata di viola
In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, che si celebra il 17 novembre, i Consiglieri comunali del gruppo Le Ali per Pantelleria hanno presentato una richiesta ufficiale al Sindaco e alla Giunta affinché la scuola primaria del capoluogo venga illuminata di colore viola, simbolo universale di sensibilità e speranza per i bambini nati prematuri e per le loro famiglie.
“Ci auguriamo – aggiungono i consiglieri – che anche il nostro Comune voglia aderire a questa iniziativa di alto valore sociale, unendo la nostra comunità a una rete mondiale di solidarietà e attenzione verso i neonati prematuri”.
Con questa proposta, i Consiglieri comunali intendono ribadire l’importanza dei valori di empatia, solidarietà e sensibilità sociale.
I consiglieri di Leali.
Sociale
Rotary Club Pantelleria, successo per raccolta libri per Casa Circondariale di Castelvetrano e Favignana
PROGETTO ROTARY: OLTRE IL DONO. UNITI NELLA SOLIDARIETÀ PER FARE DEL BENE
Cesta presente anche al Tabacchino di Khamma di Massimo Mura
Continua con successo l’iniziativa lanciata dal Rotary Club Pantelleria dal titolo “Oltre il dono. Uniti nella solidarietà per fare del bene”, una raccolta di libri di narrativa (usati o nuovi) da donare alla Casa Circondariale di Castelvetrano e di Favignana per fornire le rispettive biblioteche. Un piccolo supporto nei momenti difficili di chi riceverà il dono, per creare occasione di respiro, riflessione e per esplorare nuovi mondi.

La Prima tappa della cesta di raccolta dei libri è stata fatta presso la caffetteria e rosticceria “Emporio del Gusto”, ora il progetto continua presso la Tabaccheria di Khamma grazie alla sensibilità del proprietario Massimo Mura che si è offerto di esporre la cesta nel locale della propria attività e che già ha coinvolto con successo la comunità di Khamma.
La Presidente del Rotary club Pantelleria, Enza Pavia, ringrazia quanti hanno aderito al progetto costruendo piccoli anelli di condivisione che si stanno collegando formando una catena di solidarietà quale risposta generosa alla richiesta delle Direttrici della Casa Circondariale di Castelvetrano e di Favignana.
Una seconda cesta per la raccolta dei libri verrà posizionata presso l’Aeroporto di Pantelleria e altri gestori di servizi pubblici o commerciali che intendono partecipare al progetto “Oltre il dono. Uniti nella solidarietà per fare del bene” possono contattare Enza Pavia al numero 333.1275882 o Mariano Rodo al numero 338.7211501.
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