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Cultura

Ragusa, 26 e 27 ottobre la “Festa ra Scaccia Rausana”, imperdibile evento de “La Sicilia che piace”

Redazione

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La Sicilia che piace: a Ragusa la “Festa ra Scaccia Rausana co’ pummaroru e cosacavaddu”. Sabato 26 e domenica 27 ottobre in centro storico un viaggio tra tradizione e innovazione, con stand, laboratori, intrattenimento


Ragusa celebra questo fine settimana, 26 e 27 ottobre, una delle sue tradizioni culinarie più amate divenuta eccellenza e al tempo stesso identità territoriale. E’ la “scaccia rausana co’ pummaroru e cosacavaddu” protagonista della festa che si svolgerà in via Roma, nel cuore del centro storico su iniziativa del Comune di Ragusa e con il finanziamento della Regione Siciliana – Assessorato alle Attività produttive, secondo il bando “Sicilia che piace”. Un evento che vedrà il cuore del capoluogo ibleo riempirsi di sapori, musica e folklore, tutto dedicato alla regina della tavola ragusana: la scaccia.
Simbolo della gastronomia iblea, la focaccia, in vari gusti, sarà la protagonista indiscussa. E’ più di una semplice pietanza. È un vero e proprio rito che racconta secoli di tradizione contadina, fatta di ingredienti semplici e genuini: farina, pomodoro, basilico, olio d’oliva, e formaggio Ragusano Dop o Cosacavaddu Ibleo. L’impasto sottile, farcito e piegato più volte su se stesso, viene cotto in forno fino a raggiungere una consistenza perfetta, che ne esalta i sapori e la fragranza.
L’evento sarà anche un’occasione per valorizzare il marchio De.Co. (Denominazione Comunale di Origine), istituito dal Comune di Ragusa proprio per promuovere e tutelare questo prodotto tipico. Un momento di aggregazione e celebrazione della tradizione iblea, come spiega il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che stamani al Comune ha accolto coloro che stanno lavorando all’intero progetto coordinato dall’associazione Sicilia Event e con la collaborazione delle Pro Loco Unpli ed Enjoy Barocco: “Questo evento rappresenta una grande opportunità per la nostra comunità di ritrovarsi attorno a un prodotto che parla di noi e della nostra storia. Invito tutti a partecipare e a vivere due giorni di festa, tra tradizione, sapori e intrattenimento, nel cuore della nostra città”.
L’assessore allo Sviluppo Economico, Giorgio Massari, ha sottolineato l’importanza del progetto De.Co. come strumento per consolidare l’identità territoriale: “Il disciplinare della scaccia ragusana è un documento che stabilisce esattamente come deve essere realizzato il prodotto, garantendo autenticità e qualità.

Questo non è solo un modo per proteggere la nostra tradizione, ma anche per proiettarla verso il futuro, espandendo il suo valore culturale ed economico”. Il programma della Festa ra scaccia rausana si preannuncia variegato e coinvolgente, con due giorni di spettacoli, musica, show cooking e laboratori. Barbara Conti, segretaria dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani e foodblogger di Fantasie in Cucina su GialloZafferano, insieme alla collega foodblogger Luisa Marabita, vincitrice del programma “Ricette d’Italia”, intratterranno il pubblico con racconti e aneddoti legati alla preparazione della scaccia.

“La scaccia non è solo cibo, ma è festa e convivialità. Quando si preparava il pane, si faceva anche la scaccia, ed era un momento speciale per la famiglia – spiega la Conti – Vi aspettiamo per riscoprire insieme il rito della scaccia e imparare nuove ricette legate a questa antica tradizione”. La vera anima della festa saranno però i panificatori locali, che proporranno la scaccia seguendo le ricette tradizionali. Tra i protagonisti ci saranno il Panificio Ecce Homo, Ragusa al Forno di Cristina, Panificio Annunziata, Panificio Euroforno, Foz – fermento officina zero, Panificio San Giuseppe, Panificio Spighe e Papaveri, Panificio Bakery ed ancora Agriturismo Tenuta Carbonara e Tenuta Cozzo Papaleo. Sarà presente un point con le scacce gluten free e un point dove sarà possibile trovare i buonissimi macallè del Caffé Mokambo (Santa Croce Camerina). L’area beverage vedrà la presenza dello stand di Birrocco con la selezione di birre artigianali e A putia ro vinu con degustazioni di vini locali a cura del Ccn Tre Ponti. A completare il programma ci saranno laboratori di cucina per bambini, organizzati dal Collettivo Ocra (sabato 26 ore 16 e domenica 27 ottobre ore 10,30), per permettere anche ai più piccoli di mettere le mani in pasta e imparare a preparare la scaccia sotto la guida di esperti.

“Un centro storico da vivere sempre di più proseguendo la stagione degli eventi 2024, anche grazie all’incremento della pedonalizzazione durante il weekend – ha aggiunto l’assessore ai centri storici, Giovanni Gurrieri – La festa sarà un’opportunità per riscoprire il nostro territorio attraverso il suo patrimonio enogastronomico e culturale”. La festa sarà accompagnata da un ricco calendario musicale, con la partecipazione di band live come i Good Time’s Band e la Swing Skizzo Band che suoneranno tra sabato e domenica in via Roma. I ritmi coinvolgenti della Risveglio Kamarinense Street Band riempiranno il centro storico, mentre per gli amanti della musica disco, sabato sera dopo le 23:00, ci sarà il Love Scaccia Sound con i dj Davide Doncolfit Dipasquale e Marco Guastella. Non solo musica, ma anche arte: durante la festa sarà inaugurata l’esposizione “Comu si Rici” di Giuseppe Occhipinti, che esplorerà le espressioni idiomatiche ragusane attraverso opere che fondono tradizione e modernità.

La scaccia rausana è il primo prodotto a fregiarsi del marchio De.Co., ma non sarà certamente l’unico. Questo marchio nasce con l’obiettivo di tutelare e promuovere i prodotti locali, garantendone la qualità e l’autenticità. Hanno già aderito 15 panificatori e vari ristoratori. Come ha spiegato l’assessore Massari: “Con il marchio De.Co. non solo proteggiamo un prodotto storico, ma lo proiettiamo verso nuovi scenari, puntando a farlo conoscere e apprezzare in ambiti geografici sempre più vasti”. Programma dettagliato sull’evento social https://www.facebook.com/events/918941980146231/?active_tab=discussion

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Cultura

Pantelleria nel romanzo di Giusy Andaloro “La porta dimensionale”, ora su Amazon

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“La porta dimensionale”, la seconda opera letteraria di Giusy Andaloro, che dopo l’esordio come autrice con le poesie, approda nel romanzo. Anche questo ultimo libro è dedicato a Pantelleria, ma qui l’autrice compie una narrazione seducente, fatta di misteri, passioni, scirocco e mare.

Un’isola.
Un amore impossibile.
Una maledizione che attraversa i secoli.
Quando il passato torna a reclamare il suo prezzo, l’amore diventa l’unica via di salvezza. . .

All’alba, Victoria approda a Pantelleria, un’isola selvaggia e magnetica, dove le scogliere di ossidiana si tuffano in un mare profondo e misterioso.
L’aria è carica di presagi e ogni ombra sembra sussurrare storie perdute.
Fin dal primo istante, Victoria percepisce un richiamo impossibile da ignorare: frammenti di ricordi sepolti,
volti dimenticati, emozioni sopite da secoli.
Ma chi o cosa la sta aspettando davvero su quest’isola sospesa tra realtà e leggenda?
Il destino si manifesta negli occhi di Battista, un uomo dal passato tormentato e dal fascino selvaggio, il cui sguardo nasconde segreti che attraversano i secoli.
Tra Victoria e Battista scatta un legame inspiegabile, un’attrazione ancestrale, che sfida ogni logica e ogni ragione.
Ma l’ombra di un’antica maledizione incombe sulle loro vite:
“Tutto ciò che hai conquistato lo perderai, come è sempre stato e sempre sarà per la tua famiglia.”
Il vento di Scirocco porta con sé il peso di queste parole, e Victoria sente il brivido del destino percorrerle la schiena.
Mentre esplorano l’isola, il confine tra passato e presente si assottiglia.
I dammusi silenziosi, le viuzze scoscese, le scogliere nere e il mare profondo diventano testimoni di enigmi che aspettano di essere risolti.
Antiche voci risuonano tra le mura, ombre invisibili li osservano dall’acqua, e un portale dimenticato tra le dimensioni attende di essere riaperto, celando un amore antico e una colpa che reclama giustizia.
Ogni scoperta è un colpo di scena, ogni passo un rischio mortale, e ogni scelta potrebbe cambiare il corso delle loro vite per sempre.
Victoria e Battista devono affrontare enigmi che sfidano la logica e le leggi del tempo, mentre il passato minaccia di risucchiarli in un ciclo di dolore eterno.
Riusciranno a spezzare la catena del destino, o la maledizione li separerà per sempre?
In questo romanzo, suspense, mistero e passione si intrecciano alla magia primordiale di Pantelleria: il vento scuote le rocce, il mare custodisce verità sommerse e il cielo al tramonto si tinge di rosso come un presagio ineluttabile.
Ogni pagina è un viaggio tra emozioni profonde, pericoli nascosti e rivelazioni che cambiano la vita.
I lettori saranno catturati da un mondo dove l’amore e il destino si confrontano in un duello senza tempo.
L’isola di Pantelleria diventa protagonista, magnetica e incantata, avvolgendo i personaggi in un’avventura mozzafiato tra passione, mistero e segreti secolari.

“La Porta Dimensionale: Amore e Mistero Oltre il Confine” è il romanzo perfetto per chi ama thriller romantici, storie misteriose, segreti sepolti dal tempo, portali dimenticati e avventure che tengono il cuore in sospeso fino all’ultima pagina.
Ogni momento, ogni sguardo, ogni segreto potrebbe cambiare tutto, e ogni lettore sarà trascinato in un mondo dove la realtà e il mistero si fondono in un’unica esperienza indimenticabile.
Victoria e Battista scopriranno che l’amore può essere più potente di ogni maledizione…ma il destino non si arrende facilmente, e solo chi ha il coraggio di affrontarlo fino in fondo potrà decidere il proprio futuro.
Alcuni segreti non dovrebbero mai essere risvegliati.
Alcuni amori, però, sono disposti a rischiare tutto.

Immergiti nel mistero e scopri il segreto che attraversa i secoli. 

Disponibile in formato ebook su Amazon.

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Cultura

Pantelleria, il Centro Giamporcaro omaggia il Vescovo de “Le poesie di Lillo”

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Il Centro Giamporcaro, per mani del suo Presidente Anna Rita Gabriele, fa omaggio del libro di poesie di Lillo di Bonsulton  al Vescovo Giurdanella

Il Giamporcaro partecipa attivamente al Villaggio di Natale, messo in scena presso Piazza Cavour di Pantelleria. Scopo essenziale per il Centro Culturale è la vendita di due libri, il cui provento verrà utilizzato per la realizzazione della statua dedicata all’asino pantesco: un modo per esaudire il desiderio di un uomo particolare, pantesco di adozione, che tanto si è speso per la cultura e la società di Pantelleria.

Tra animazioni, artigianato, e altro ancora si è creata un’atmosfera singolare, accogliente, nel pieno centro del Capoluogo, nonostante il meteo un pò ballerino.

Nella mattinata di ieri, 22 dicembre 2025, lo stand riservato al Giamporcaro ha ricevuto l’inaspettata visita del nuovo parroco, Don Ramesh, e del Vescovo Angelo Giurdanella, con quel suo fare accogliente e luminoso. L’alto prelato in questi giorni è a Pantelleria per una serie di eventi, come l’anniversario delle Suore delle Poverelle, e per portare la propria parola nella comunità tra messe ed incontri e visitando associazioni come l’Albero Azzurro.

Il Presidente Anna Rita Gabriele ha colto l’occasione per fare un dono a sua eminenza: il libro “Le poesie di Lillo”.
Un gesto che rimarrà nella memoria del Centro Culturale ma, sicuramente, anche dello stesso alto prelato.

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I dolci siciliani delle feste: un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola

Barbara Conti

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I dolci siciliani che non possono mancare sulle tavole delle feste Un viaggio tra riti, profumi e memoria che unisce Pantelleria al resto dell’isola

In Sicilia, il Natale non è solo una festa: è un rito collettivo che passa dalle mani alle cucine, dai ricordi alle tavole imbandite. Ogni provincia custodisce un patrimonio di dolci che raccontano storie antiche, influenze arabe, creatività contadina e un amore profondo per la condivisione. Pantelleria, con la sua identità forte e mediterranea, partecipa a questo mosaico portando in tavola sapori unici, ma accogliendo anche i grandi classici della tradizione siciliana. Di seguito, ho fatto una selezione dei dolci che non possono mancare nelle case siciliane durante le feste.

Buccellato: il re delle feste
Il buccellato è forse il dolce natalizio più rappresentativo dell’isola. Un anello di pasta frolla ripieno di fichi secchi, mandorle, noci, uva passa e scorze d’arancia. Ogni famiglia ha la sua versione, ogni provincia la sua sfumatura. È un dolce che profuma di casa, di pazienza e di mani che impastano insieme. Cubbaita e torrone alle mandorle La Sicilia non rinuncia mai ai suoi torroni: mandorle di Avola, miele, zucchero e la magia del caramello. La cubbaita, di origine araba, è una lastra croccante di sesamo e miele: semplice, essenziale, irresistibile.

Pignolata o Pagnuccata
Piccole palline di pasta fritta, ricoperte di miele e decorate con zuccherini colorati. È il dolce della festa, del gioco, dei bambini che rubano i pezzetti con le dita. In molte case si prepara ancora in grandi teglie da condividere con vicini e parenti.
Biscotti di mandorla Ricci, morbidi, profumati: i biscotti di mandorla sono un simbolo della pasticceria siciliana. 
A Natale diventano un dono prezioso, spesso preparati in casa e offerti come gesto di affetto.

Scorzette d’arancia candite e glassate
Le arance siciliane, regine dell’inverno, diventano protagoniste anche nei dolci.
Le scorzette candite o immerse nel cioccolato fondente sono un classico elegante e profumato, perfetto per chiudere un pranzo importante. I geli: agrumi, cannella e tradizione Il gelo di arancia, di limone, di mandarino o di cannella è un dessert leggero, digestivo e profondamente identitario. È il modo più semplice per portare in tavola il profumo degli agrumeti siciliani.

I dolci di Pantelleria: un’identità che profuma di isola Pantelleria aggiunge alla tavola delle feste la sua anima unica:

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Mustazzola pantesca Un dolce antico, speziato, spesso preparato per le grandi occasioni. La sua forma e il suo impasto raccontano la storia dell’isola e delle sue contaminazioni mediterranee.
Il cous cous dolce (nelle famiglie che lo tramandano)
Una preparazione rara, ma ancora viva in alcune case: semola lavorata a mano, frutta secca, miele, agrumi. Un ponte tra Sicilia e Nord Africa che trova a Pantelleria la sua naturale dimora.

Biscotti al passito
Il passito di Pantelleria, oro liquido dell’isola, diventa ingrediente per biscotti aromatici e intensi, perfetti per accompagnare un brindisi di fine pasto. Perché questi dolci resistono al tempo Ogni dolce siciliano è un racconto: parla di famiglie, di stagioni, di ingredienti poveri trasformati in tesori.

A Natale, più che in ogni altro momento dell’anno, questi sapori diventano un ponte tra generazioni, un modo per ritrovarsi e riconoscersi. Pantelleria, con la sua identità forte e il suo spirito comunitario, continua a custodire e reinterpretare queste tradizioni, mantenendo vivo un patrimonio che appartiene a tutta la Sicilia.

Barbara Conti

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