Personaggi
Racalmuto (AG) 20 gennaio onore alla memoria del giudice Chinnici. Centenario della nascita: francobollo con effige

MCL Sicilia. Lunedì 20 gennaio, alle 9.30, a Racalmuto (AG), sarà onorata la memoria del giudice Rocco Chinnici
nel centenario della nascita. Per l’occasione emesso un francobollo con l’effige del magistrato
Lunedì 20 gennaio 2025, alle ore 9.30, a Racalmuto, in provincia di Agrigento, presso i locali della Fondazione “Leonardo Sciascia”, il Movimento Cristiano Lavoratori ha organizzato la celebrazione del centenario della nascita del giudice Rocco Chinnici (19.1.1925 – 19.1.2025), d’intesa con la famiglia del magistrato. Durante la manifestazione sarà distribuito un opuscolo dal titolo “La buona cultura, la formazione e la solidarietà contro tutte le forme di violenza”, curato personalmente da Enzo Sardo ed edito dalla casa editrice “Traguardi Sociali”. Esso contiene nove testimonianze tra le quali quella del Presidente nazionale MCL, Alfonso Luzzi, quella del Presidente regionale MCL, Giorgio D’Antoni, e quella dei figli del giudice Chinnici, ossia Caterina, Elvira e Giovanni. E su espressa richiesta del Movimento Cristiano Lavoratori saranno presentati un francobollo emesso con l’effigie del giudice, per il quale durante la manifestazione si procederà all’annullo, e un quadro con la sua immagine realizzato a cura dell’associazione culturale “Calapanama” di Palermo.
Dopo i saluti di Calogero Bongiorno (Sindaco di Racalmuto), Marilena Giglia (rappresentante UCIIM nazionale), Salvatore Caccamo (Prefetto di Agrigento) e Gaetano Galvagno (Presidente ARS). Seguiranno gli interventi di Alfonso Luzzi (Presidente Nazionale MCL), Salvatore Ferlita (Ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea – Università “Kore” di Enna), Giovanni Tesè (Avvocato e scrittore), Filippo Salvatore Vitello (Avvocato Generale – Corte D’Appello di Roma). Seguirà ancora la presentazione del Francobollo effige di Rocco Chinnici a cura di Biagio Di Maria (responsabile filatelia Sicilia – Poste Italiane). Successivamente ci saranno i momenti dedicati agli studenti che incontreranno e dialogheranno non solo con Giovanni Di Leo (Procuratore della Repubblica di Agrigento), ma anche con Caterina e Giovanni Chinnici. Inoltre, verranno presentati i lavori degli allievi degli Istituti di Istruzione Secondaria “Ugo Foscolo” e “Galileo Galilei” di Canicattì.
Rocco Chinnici (ucciso dalla mafia a Palermo, il 29 luglio 1983, davanti alla sua abitazione in via Giuseppe Pipitone Federico) è stato uno dei primi giudici a comprendere che la questione mafiosa non si poteva combattere solo nelle aule giudiziarie. Essendo un fenomeno sociale, era necessario coinvolgere la società civile ed i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. Per tali motivi, non si sottrasse mai all’incontro con gli studenti, che anche questa volta non mancheranno.
L’evento è coordinato dallo scrittore e saggista Enzo Sardo (Presidente provinciale MCL di Agrigento) il quale dichiara: <<L’iniziativa vuole essere un omaggio alla figura di un magistrato simbolo della lotta alla mafia il quale ha sacrificato tutto per i suoi ideali e i suo valori che hanno caratterizzato il suo ammirevole impegno civile. Ringrazio coloro i quali hanno reso possibile celebrare le virtù ed il coraggio di un eroe della giustizia, quelli che si sono adoperati per l’emissione del francobollo con l’effige del giudice Chinnici, ma anche gli artisti che hanno realizzato il quadro con l’immagine del giudice e le scuole che parteciperanno alla commemorazione>>.
Per il Presidente nazionale MCL, Alfonso Luzzi <<questo centenario deve servire per contribuire a diffondere sempre più la cultura della legalità, strettamente connessa con la cultura in senso più ampio. È significativo quindi che MCL abbia scelto di ricordarlo a Racalmuto, ed in particolare nella sede della Fondazione Sciascia. Il grande uomo di cultura non ha mai fatto sconti né alla Sicilia né all’Italia per quanto riguarda il fenomeno mafioso, non solo con le sue opere, a partire dal Giorno della Civetta, ma con tutta la sua vita culturale, politica, sociale>>.
Il Presidente regionale MCL, Giorgio D’Antoni : <<Rocco Chinnici è stato un autentico protagonista del suo tempo ed un modello di riferimento per quanti, ancora oggi, praticano le aule giudiziarie nell’una e nell’altra parte della cattedra. Oltre al suo esemplare lavoro di magistrato, egli ha svolto un’importante azione pedagogica, cercando di formare una società più consapevole e protesa verso l’impegno civile, tramite incontri costanti presso le scuole di ogni ordine e grado, nel convincimento che l’educazione fosse uno strumento essenziale per combattere l’illegalità. A noi del Movimento Cristiano Lavoratori, oggi, il compito di preservarne l’eredità morale e di coltivarne il fulgido esempio, con particolare riguardo alle azioni quotidiane dei nostri servizi e delle tante unità di base che costellano la nostra Isola>>.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming tramite il canale youtube :
della Fondazione Sciascia https://www.youtube.com/@fondazioneleonardosciascia3691/live
e del Movimento Cristiano Lavoratori https://www.youtube.com/@videomcl/live
Cultura
Pantelleria – Chiusura Castello, ci scrive Cesar Requesens discendente del principe dell’isola: suggerimenti

Dalla ricostruzione storica, alle possibili soluzioni per riscattare l’antico e suggestivo maniero
La questione Castello di Pantelleria non va proprio giù a nessuno. La sua chiusura ha letteralmente scombussolato l’isola a partire dagli operatori culturali ai cittadini.
Ci ha scritto Cesar Requesens, pronipote del principe di Pantelleria
Gentile Marina, ho letto in merito al castello e ritengo che alcune informazioni siano degne di nota:
– La divisione tra amministrazioni ha una sua logica che risale all’epoca feudale. Fin dall’inizio (nel 1491, quando mio antenato Luis de Requesens y Cardona acquistò l’isola), il castello divenne proprietà del barone stesso, che doveva occuparsi della manutenzione dell’edificio e della guarnigione di soldati, e da lì esercitava il suo potere di impero misto.
Tuttavia, questa situazione non durò a lungo. A partire dal re successivo (da Ferdinando I d’Aragona si passò in Spagna all’imperatore Carlo V), gli attacchi dei pirati berberi resero necessario stabilire una guarnigione stabile di circa 100 uomini che dipendevano dal re. Questo fu il motivo per cui l’imperatore inviò una prima guarnigione che dipendeva sempre (come il castello) dallo “Stato” (la corona) e così rimase per sempre.
L’isola (il comune) apparteneva e dipendeva dal feudatario (i baroni Requesens poi principi), ma il castello e la sua guarnigione dipendevano dalla corona e poi dallo Stato che le succedette, che doveva occuparsi della manutenzione del castello e della sua guarnigione militare.
È molto importante sottolineare che da quelle prime guarnigioni di soldati nacquero nel tempo gran parte degli attuali lignaggi dell’isola (da qui tanti cognomi di origine spagnola come D’Aietti, Boccanera, Pineda, ecc…).
– Con il tempo, il castello stesso divenne una prigione, ma non smise di svolgere la sua funzione di “ripopolamento”, poiché molti dei detenuti finirono per mescolarsi con la popolazione locale e, una volta scontata la pena, si sposarono e rimasero sull’isola, creando nuove famiglie e casate.
– La disputa tra le amministrazioni ha un significato storico che deriva proprio da quell’epoca feudale (cosa molto siciliana, del resto, dove l’epoca feudale non è stata del tutto superata, con una separazione ancora esistente tra il locale e lo statale). In questo caso specifico sottolineo che queste dispute avvengono tra amministrazioni, che in fondo non sono altro che lo Stato che deve essere sempre al servizio degli amministrati, i cittadini panteschi.
È curioso quindi che con questo conflitto tra amministrazioni che si scaricano a vicenda la responsabilità della ristrutturazione dell’edificio, si evidenzia, ancora una volta, il problema storico dell’isola: l’incuria delle amministrazioni.
C’è qualcosa di importante in mezzo a questo conflitto. Il progetto milionario di ristrutturazione del porto (che è un’altra amministrazione, in questo caso il porto).
Ciò che è chiaro in questo caso è chi ci rimette: la vita culturale dell’isola e i suoi cittadini. Chi non rispetta gli accordi (le amministrazioni, incapaci di mettersi d’accordo) deve trovare la soluzione e restituire l’unico spazio culturale storico veramente importante e simbolico di tutta l’isola.
Un ultimo suggerimento, se può essere utile.
La fondazione Pantelleria è stata recuperata dal passato proprio per potenziare, con capitali privati convogliati attraverso il comune, il capitale necessario a valorizzare l’isola e attrarre un turismo di qualità (che necessita soprattutto di cultura).
Io stesso sto lavorando alla creazione della fondazione Requesens principe di Pantelleria proprio per valorizzare i valori storico-culturali di quelli che erano feudi del ramo siciliano della mia famiglia.
Questa via intermedia, con il sostegno delle istituzioni attraverso sovvenzioni, compresa ovviamente la fondazione Armani, potrebbe essere la via intermedia che sblocca la questione.
Cultura
Pantelleria, sarà M° Cossyro a realizzare il busto del Dr. Zurzolo. I dettagli

Avevamo annunciato la notizia lo scorso mese di marzo, relativamente ad un riconoscimento simbolico verso un grande personaggio nonchè professionista dell’isola come il Dr. Michele Zurzolo. Si tratterà di un busto in bronzo da realizzarsi a Piazza Perugia, in Tracino, sua contrada residenziale.
Con un grazioso gioco di omonimia, il M° MIchele Valenza, in arte Cossyro, ha manifestato al Comune di Pantelleria la propria disponibilità a creare l’opera.
Così nella determina di affidamento, appena resa pubblica: “la scelta dell’artista del Maestro Michele Cossyro, artista di fama internazionale, è motivata dalle sue conosciute qualità artistiche e dalle opere presenti a Pantelleria e nei
numerosi musei italiani e stranieri, in collezioni pubbliche e private, dalle quali emerge una
professionalità apprezzabile e che lo stesso ha già collaborato con l’Ente in passato,
ricevendo ampi consensi per la qualità artistica e simbolica dei suoi lavori e che pertanto si
ritiene che sia pienamente confacente per la realizzazione dell’opera richiesta da questa
Amministrazione;
CHE lo stesso Maestro Cossyro ha già manifestato disponibilità a realizzare un’opera
commemorativa per il Dott. Zurzolo, in piena sintonia con le finalità artistiche e celebrative
espresse dall’Amministrazione;
CHE l’opera sarà realizzata in bronzo, secondo tecniche scultoree tradizionali, con cura
nei dettagli e materiali durevoli, al fine di garantirne la conservazione nel tempo;”
l’importo del contratto, ad affidamento diretto, è pari ad €. 23.000,00 con esonero dell’IVA in quanto contribuente
forfettario;”
Una bella soddisfazione per il M° Cossyro per l’incarico professionale che lo vedrà alle prese con un lavoro atteso da tutti i panteschi per il prestigio e il legame verso il Dr. Zurzolo.
Noi auguriamo buon lavoro al generoso e stimato artista.
Ricordiamo, infatti, che Michele Valenza ha donato fino ad ora 66 delle sue 100 opere impegnate per Pantelleria, o meglio per i panteschi, in mostra permanente presso la Mediateca a San Leonardo.
Con questo spirito, chi meglio di lui poteva assumere un incarico delicato e arduo, anche perchè le aspettative dei nostri isolani saranno alte.
Personaggi
“Pantelleria” tutte le domeniche su Rai 1: nuova sigla di “Da noi… a ruota libera” di Pietro Gabriele

La canzone “Pantelleria” di Pietro Gabriele è stata scelta come sigla della trasmissione Da noi… a ruota libera, che andrà in onda tutte le domeniche, dal 21 settembre e fino a giugno, in preserale su Rai 1, subito dopo Domenica In. È un riconoscimento importante che porta il nome di Pantelleria e di un artista pantesco su scala nazionale.
Il programma e i suoi successi
Da noi… a ruota libera è un talk‑rotocalco della domenica pomeriggio su Rai 1, condotto da Francesca Fialdini, che racconta storie di vita vissuta, emozioni sincere, il racconto dell’ordinario e dello straordinario, in un mix di leggerezza e profondità.
Negli anni precedenti la sigla del programma ha vestito brani già celebri: nella prima edizione “Io ti aspetto” di Marco Mengoni; poi “Meraviglioso” dei Negramaro (versione reinterpretata) e, successivamente, “Supermodel” dei Måneskin.
Da noi… a ruota libera gode di ascolti molto solidi: nella stagione 2024‑2025 alcune puntate hanno superato i 2 milioni di spettatori e raggiunto picchi di oltre il 15‑16% di share. Questo significa che il brano “Pantelleria” verrà ascoltato quotidianamente (nel senso domenicale) da un pubblico che va dagli 1,4 ai 2,5 milioni, potenzialmente di più nelle puntate più seguite.
Con Pantelleria sulle frequenze Rai, l’isola di Pantelleria non sarà solo meta turistica, bellezza naturale: diventerà anche sentimento trasmesso ogni domenica nelle case degli italiani. Questa sigla permetterà all’isola – e al suo artista – di essere nella routine domenicale nazionale, di entrare nelle conversazioni, nei cuori, nelle scelte musicali di chi magari non l’ha mai visitata e per chi l’ha lasciata, sentire quel legame rinnovarsi ogni volta.
Per il pubblico di Da noi… a ruota libera, significa aprire le puntate con un brano che non è stato scelto a caso, ma scelto con cuore, con spontaneità – un segno forte di qualità, di varietà e di coraggio nel lasciare spazio a nuovi autori.
Per chi non avesse ancora ascoltato il brano è possibile farlo su tutte le piattaforme digitali. Sugui il link:
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/track/7tZMTmBMLu11bsYzYjLp5f?si=ddbacef488ca4bf8
Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=mnSB1BcF51c&list=RDmnSB1BcF51c&start_radio=1
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