Cultura
Proverbi marinareschi a Pantelleria / 7 – “La tartuca dici a lu granciu chi ave li peri torti”
 
																								
												
												
											
Fari la ghiotta a pisci fujutu
Fare la zuppa a pesce scappato. 
Si dice ironicamente di qualcuno che si affatica e si affanna intorno a qualcosa o questione, senza avere a disposizione l’elemento principale risolutore, sfuggitogli ormai di mano in precedenza. Ovvero come preparare la zuppa di pesci senza l’ingrediente principale, appunto il pesce. E’ quindi il fallimento annunciato di un’impresa raffazzonata e scervellata, senza avere in mano gli elementi principi per portarla a compimento positivamente.
Jccari lu nivuru comu la siccia
Gettare il nero come la seppia. 
Si dice quando una persona improvvisamente, messa alle strette
dalle circostanze della vita, svela agli altri la propria vera indole, tutt’altra che buona. “Lu nivuru”
non sono altro che le parole o le azioni cattive con cui il personaggio in questione rivela finalmente
la sua anima malvagia, nascosta sotto un’apparente scorza di benignità.
Jornu curtu pisci longu, jornu longu pisci curtu 
Giorno corto pesce lungo, giorno lungo pesce corto. 
Era il detto preferito del pescatore che la
sapeva lunga sull’argomento. Nei giorni corti d’inverno il pesce più gustoso da pescare è quello
lungo, viceversa nelle lunghe giornate d’estate quello corto.
La tartuca dici a lu granciu chi ave li peri torti
La tartaruga marina dice al granchio che ha le gambe storte.
E’ la solita faccia tosta delle persone
sfrontate, piene di difetti, che malgrado ciò trovano da ridire sui difetti altrui, assai spesso simili ai
propri, a volte addirittura peggio. 
Leva di puppa e metti a prua 
Togliere da poppa e spostare a prua.
Si dice delle persone disordinate, che dicono o fanno cose
inutili e inconcludenti. In mare l’azione di queste persone può rivelarsi oltremodo pericolosa perché
lo spostare, senza giudizio e quindi scriteriatamente, il carico di un veliero o di una nave può
mettere in pericolo la stabilità stessa del battello. 
Questo della poppa e della prua mi richiama subito alla mente un proverbio più famoso in auge nel
Napoletano: “Pare ‘a nave ‘e Franceschiello, a poppa cumbattevano e a prora nun ‘o sapevano”
(Sembra la nave di Franceschiello, a poppa combattevano e a prua non lo sapevano”.
Ad una prima superficiale lettura il significato del detto napoletano sembrerebbe lo stesso,
stigmatizzare la disorganizzazione e la confusione più estreme su una nave, che non può che
portare, alla fine, alla perdizione della nave stessa. 
Ma, secondo chi scrive, c’è anche un’altra chiave
di lettura, più profonda e amara. 
Vediamo.
Diciamo subito che Franceschiello non è altro che il giovanissimo e sfortunato Francesco II ultimo
re di Napoli della Casa dei Borbone, tradito dai suoi generali e soprattutto dai suoi ammiragli. Si
disse e si scrisse che quegli stessi avevano tradito per idealismo ovvero per fare l’unità d’Italia, la
verità è, come sempre, molta più prosaica e meschina, la stragrande maggioranza di essi aveva
tradito perché comprata dall’oro piemontese. 
I soliti trenta denari di Giuda, una costante nella storia dell’umanità. Vedi Calatafimi allorché i
cacciatori del Real Esercito delle Due Sicilie, lanciati all’ultimo assalto alla baionetta e ormai sul
punto di travolgere le linee garibaldine, vennero fermati dal suono delle trombe della ritirata
ordinata dal generale Landi. 
Si seppe poi che quest’ultimo era stato comprato con 14.000 ducati
d’oro dal nemico. Così a Napoli gli alti comandi e le infide camarille di corte (la prua) facevano
finta di non sapere dei tradimenti e delle defezioni in Sicilia da parte di generali borbonici felloni (la
poppa). 
(7 – continua) 
Orazio Ferrara
Cultura
Formazione professionale torna a Pantelleria: nuovi Tecnici dell’Accoglienza Turistica per l’isola
 
														L’Amministrazione Comunale di Pantelleria esprime grande soddisfazione per la conclusione del corso di formazione professionale “Tecnico dell’Accoglienza Turistica”, promosso nell’ambito dell’Avviso 7/2023 e tenutosi presso l’Istituto Omnicomprensivo “V. Almanza – A. D’Ajetti”.
Venerdì 24 ottobre si sono infatti svolti gli esami finali del percorso formativo, che ha visto la partecipazione di nove allievi, i quali hanno conseguito la qualifica professionale riconosciuta dalla Commissione d’esame presieduta dalla Dott.ssa Rosalia Scafidi del Dipartimento Regionale alla Formazione.
Il progetto, realizzato da EFAL Trapani, ha avuto come obiettivo l’accrescimento dell’occupabilità e delle competenze nel settore turistico, in linea con la strategia regionale di valorizzazione delle specificità economiche e territoriali della Sicilia.
“Si tratta di un risultato importante per la nostra comunità – dichiara il Sindaco Fabrizio D’Ancona – perché consente a Pantelleria di formare in loco nuove figure professionali necessarie al nostro sistema turistico, valorizzando al contempo il capitale umano e offrendo nuove prospettive occupazionali ai giovani dell’isola.”
Il Sindaco ha inoltre rivolto un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione e al successo dell’iniziativa:
la Dirigenza scolastica dell’Istituto “V. Almanza – A. D’Ajetti”, per la disponibilità dei locali e la collaborazione attiva;
il Dott. D’Antoni Giorgio, Presidente EFAL Trapani, Ente attuatore del progetto, per l’impegno e la professionalità;
la Dott.ssa Rosalia Scafidi, per la supervisione e l’attenzione alla qualità della formazione;
i Servizi Sociali del Primo Settore del Comune di Pantelleria, per il supporto logistico e organizzativo;
tutti i Docenti e il Sociologo Vincenzo De Caro, tutor del percorso formativo.
“Il successo di questo corso – conclude D’Ancona – rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e realtà formative, che auspichiamo possa essere replicato per altre professionalità strategiche per lo sviluppo di Pantelleria. L’obiettivo è rendere possibile, sempre più, formarsi e lavorare direttamente nella nostra isola.”
Ambiente
Ordine Agronomi e Forestali di Trapani, tutti i membri del Consiglio
 
														Elezione Consiglio Provinciale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali 2025-2029 ai
sensi del DPR 169/05. Insediamento Consiglio e nomina delle cariche.
Il 29 settembre 2025 si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei
Dottori Forestali di Trapani, pronto ad avviare un percorso di rinnovamento e crescita per la
categoria.
I membri del Consiglio
Il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Trapani per il
quadriennio 2025/2029, risulta così composto:
Dott. Agronomo Gaspare Lodato – Presidente
Dott.ssa Agronomo Franca Omodei – Vice Presidente
Dott.ssa Agronomo Mariella Saladino – Segretario
Dott. Agronomo Giuseppe Mustazza – Tesoriere
Dott. Agronomo Renzo Nicolò Amato – Consigliere
Dott. Agronomo Diego Asta – Consigliere
Dott. Agronomo Adriano Chirco – Consigliere
Dott. Agronomo Pietro Marchese – Consigliere
Dott. Agronomo Junior Riccardo Russo Tiesi – Consigliere
Gli obiettivi
Tra i principali obiettivi vi è quello di rafforzare negli iscritti il senso di appartenenza all’ODAF di
Trapani, favorendo il coinvolgimento diretto degli iscritti attraverso momenti di confronto, una
comunicazione efficace e trasparente e la pianificazione di attività formative rispondenti alle
esigenze del territorio in cui operano.
Altro punto centrale è la valorizzazione del ruolo dell’agronomo anche attraverso la collaborazione
e/o partecipazione attiva in iniziative promosse da enti pubblici, aziende agricole e altri ordini
professionali del territorio al fine di contribuire allo sviluppo economico, ambientale e sostenibile.
Attraverso l’organizzazione e/o la partecipazione ad eventi divulgativi, seminari o convegni e
specifici tavoli tecnici, il nuovo Consiglio continuerà a promuovere:
– la tutela del territorio e del paesaggio, lo sviluppo sostenibile in agricoltura e nell’ambiente e
l’accrescimento della biodiversità, per garantire la salute del territorio e del paesaggio,
combinando l’approccio tecnico con una forte responsabilità sociale;
– la sicurezza e la gestione del territorio e delle risorse naturali al fine di contrastare il degrado
ambientale attraverso la pianificazione dell’assestamento forestale, della bonifica,
dell’irrigazione, della gestione dei parchi e delle riserve;
– le produzioni agricole e la gestione del territorio favorendo gli aspetti ecologici e ambientali;
– la diffusione di buone pratiche in materia di pianificazione urbanistica e infrastrutture verdi, a
beneficio delle aree rurali;
– l’aggiornamento professionale continuo degli iscritti, per rispondere alle esigenze di una società in
continua evoluzione.
Cultura
Al via progetto Regione: “La Sicilia che racconta: storie, luoghi e scrittori per nuovi lettori”
 
														Avvicinare le nuove generazioni alla letteratura valorizzando, al tempo stesso, il patrimonio culturale e linguistico dell’Isola. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “La Sicilia che racconta: storie, luoghi e scrittori per nuovi lettori” dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale grazie alla quale vengono finanziati, con 300 mila euro, i progetti delle scuole dedicati alla lettura e alla scrittura creativa.
Attraverso una circolare indirizzata ai dirigenti scolastici, l’assessorato apre alle selezioni, per ogni provincia siciliana, di una scuola capofila incaricata di coordinare una rete di almeno dieci istituti del territorio. Ogni rete elaborerà, a sua volta, un progetto annuale articolato in quattro tappe: leggere, incontrare, viaggiare e scrivere. Il percorso includerà incontri con scrittori siciliani, laboratori di scrittura, attività di lettura e viaggi nei luoghi narrati, per culminare nella realizzazione di un’antologia collettiva dei lavori creativi degli studenti e in un evento aperto al pubblico. L’iniziativa, in linea con la legge regionale 9/2011 sulla tutela e valorizzazione del patrimonio linguistico siciliano, mira a rafforzare l’identità culturale e a guidare gli studenti alla riscoperta della letteratura contemporanea e dei luoghi che hanno ispirato artisti e scrittori.
«Autori come Verga, Pirandello, Sciascia, Maraini o Camilleri – afferma l’assessore Mimmo Turano – hanno fatto la storia della letteratura italiana. Con questo progetto, il governo Schifani vuole avvicinare i giovani al piacere della lettura, della parola e della narrazione, per stimolare in loro il desiderio di scrivere. La lettura non è solo conoscenza, ma anche un modo per comprendere meglio la realtà contemporanea e uno strumento indispensabile per incontrare il mondo e raccontarlo con la propria voce attraverso la scrittura».
Le istituzioni scolastiche interessate potranno presentare domanda di partecipazione entro il prossimo 12 novembre, inviando la propria candidatura tramite Pec all’indirizzo: dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it. La circolare completa è disponibile sul portale istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo.
In copertina immagine dai social
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