Ambiente
Prevenzione incendi boschivi, Cordaro: “La Sicilia in campo con dieci elicotteri e novanta droni”
Potenziati i mezzi aerei in azione su tutto il territorio siciliano per prevenire e contrastare il grave fenomeno degli incendi boschivi estivi. I
l Corpo forestale della Regione Siciliana ha consegnato il servizio di noleggio di dieci elicotteri al raggruppamento temporaneo di imprese E+S Air di Salerno ed Helixcom di Caltanissetta, che si è aggiudicato l’appalto di circa 7 milioni di euro per un biennio. Entro fine maggio saranno in servizio i primi cinque velivoli, mentre entro il 15 giugno sarà completata la flotta, che sarà dislocata sulle basi elicotteristiche presenti nelle varie province dell’Isola.
«Il governo Musumeci – afferma l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro – ha messo in atto ogni azione possibile per tutelare il territorio dai roghi, adesso tocca a Roma. Le condizioni meteo-climatiche caratterizzate da alte temperature e da forti raffiche di scirocco, a causa anche dei cambiamenti climatici, potrebbero causare in Sicilia giornate difficili come la scorsa estate, se non addirittura peggiori. Per questo, come ha già fatto il presidente della Regione Musumeci, ribadiamo la necessità che la nostra Isola diventi una priorità nazionale di Protezione civile, che venga istituito un tavolo di crisi permanente per tutta la stagione, a partire dal primo giugno». Fondamentale sarà anche il contributo dei 90 droni, già in possesso dell’amministrazione regionale, in servizio nei nove ispettorati provinciali, per la prevenzione e la raccolta di informazioni.
Proprio la settimana scorsa si è concluso a Ficuzza un corso di formazione su base regionale per l’utilizzo di questi mezzi.
Ambiente
Pantelleria, variazione calendario raccolta rifiuti
Come da avviso pubblico, il Comune di Pantelleria comunica una variazione del calendario di raccolta rifiuti

Ambiente
Ambiente, via libera ai cani al guinzaglio nelle aree naturali protette
I cani al guinzaglio potranno entrare nelle aree naturali protette della Sicilia. Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, che aggiorna le disposizioni vigenti e regolamenta, secondo criteri più attuali, la fruizione del patrimonio naturale regionale.
«L’introduzione dei cani al guinzaglio all’interno di parchi e riserve è una novità che ho fortemente voluto – sottolinea l’assessore Savarino – per rispondere alle legittime istanze dei numerosi fruitori, tra cui molti turisti, di questi luoghi splendidi che caratterizzano il territorio siciliano. Vivere esperienze di immersione nella natura in compagnia degli animali d’affetto è un’opportunità per adulti e bambini, nel rispetto dell’equilibrio con la fauna selvatica e la flora. Dopo il regolamento emanato la scorsa primavera che consente ai dipendenti dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente di portare in ufficio i loro animali domestici, con questo provvedimento proseguiamo il nostro impegno nell’accrescere il benessere dei cani e di chi se ne prende cura».
Il decreto consente l’introduzione dei cani al guinzaglio in specifici sentieri e aree individuate dall’ente gestore delle aree naturali protette sulla base di linee guida e criteri fissati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, previo parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Resterà in vigore, invece, il divieto di ingresso nelle zone A dei parchi e delle riserve naturali integrali e nelle altre zone di ciascuna area naturale protetta dove non è consentita la fruizione. L’ente gestore può comunque prevedere deroghe motivate, specifiche e nominative, nei limiti fissati dalle linee guida regionali. Adesso tutti gli enti gestori provvederanno a integrare i rispettivi regolamenti di fruizione dei singoli siti naturalistici.
Ambiente
Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale
Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.
Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio
fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata
nel 2018.
Un po’ di storia
Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia
l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un
risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale
tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta
ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo
tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con
la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle
ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche
nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali
e personali di ognuno di noi.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
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