Spettacolo
Premio Lucio Dalla vola in Sicilia con il gruppo Cosmopoliti di Palermo

PREMIO LUCIO DALLA VOLA IN SICILIA
I COSMOPOLITI PORTANO L’AMBITO PREMIO A PALERMO
La Critica va in Sardegna con Gavina Fiori
Edizione straordinaria dedicata a GIOVANNI PEZZOLI
Roma: Si è conclusa sabato 2 Dicembre l’11^ edizione di Premio Lucio Dalla dedicata a Giovanni Pezzoli con la grande vittoria del gruppo dei Cosmopoliti di Palermo che, per la prima volta, riescono a farlo volare in Sicilia. Presentano il brano dal titolo “Ho dentro un pensiero” che nelle fasi di semifinale già trasmetteva una grande aurea di rock mediterraneo molto coinvolgente. I 6 componenti del gruppo sono Maurizio Sparacello alla voce e frontman del gruppo, Tiziano Zummo prima chitarra, Francesco Mandalari seconda chitarra, Marcello Fai al basso, Mirko Messina alle tastiere e Daniele Nicola alla batteria. La notizia ha avuto grande enfasi nel palermitano e non solo considerato che i Cosmopoliti hanno un enorme seguito in mezza Italia.
Il Premio della Critica arriva invece in Sardegna con Gavina Fiori, accompagnata dal M° Tonino Maccari entrambi di Sassari, col brano “Sarai” di Franco Calvia, nome già noto sia per Sanremo sia per Premio Lucio Dalla. La stella nascente del panorama musicale sardo è arrivata in punta di piedi al Premio scalando di volta in volta ogni step in palinsesto e conquistando questo prestigioso riconoscimento che sta avendo già una grandissima eco sull’isola.
Quindi Premio Lucio Dalla su due isole felici.
A seguire il Premio Cantautore, che per la prima volta si tinge di rosa, conquistato dalla bravissima cantautrice torinese Federica Gili col brano “Come la neve al cuore” dando alla Finalissima un tocco di intensa poesia in musica. Poi il Premio Radio e Tv a Cioko per la radiofonia. Alla sua 4^ partecipazione il cantautore monzese è finalmente è riuscito a salire in podio col brano “Dove finisce il mare” contenitore di un forte messaggio sociale circa la violenza sulle donne. Al secondo posto si piazza la più giovane in concorso la cantautrice Mariafrancesca Pompella di Trentola (CE) col brano “Sotto voce” dai tratti canori veramente possenti per l’età che ha. Il terso posto viene conquistato dal duo Asap di Rovigo, all’anagrafe rispettivamente Sara Padovani e Paolo Lazzarini, con l’esecuzione mozzafiato in acustico del brano dal titolo “La vela”.
La giuria, presieduta da Daniele Mariotto e composta da Maria Elisa Barone, Luca Corradini e Roberto Castellucci (per la commissione interna delle due semifinali) a cui si sono aggiunti per la Finalissima Dominika Zamara, Amedeo Carrocci, Emanuela Petroni, Homar Iafisco e Jo D’Angelo, hanno quindi avuto veramente l’arduo compito di selezionare prima i finalisti per poi assegnare le nomination da podio.
La cronaca: All’Accademia de I Musici in Roma, sotto la regia e conduzione del Patron Maurizio Meli, si apre il sipario sull’11^ edizione di Premio Lucio Dalla giovedì 30 Novembre tra prove e prima serata di semifinali con l’esibizione dei primi 19 artisti. A seguire il venerdì 1° Dicembre con la 2^ semifinale. Il tutto ripreso dalle telecamere della Ramset che poi andrà in onda su Bom Channel al canale 68 del DGT nelle 3 puntate dei giorni 13, 14 e 15 Dicembre alle 23,50. Si riunisce la commissione per esprimere le proprie valutazioni e per stabilire la griglia dei finalisti che si esibiranno poi nella Finalissima del giorno successivo 2 Dicembre presso gli studi di Gold Tv in Roma.
Silenzio in sala e parte un bellissimo video di Giovanni Pezzoli, storico batterista di Lucio Dalla e degli Stadio di cui è stato co-fondatore) al quale il Patron Maurizio Meli ha voluto dedicare questa 11^ edizione per la prematura scomparsa del suo caro amico lo scorso 28 Dicembre sotto il patrocinio del figlio Daniele Pezzoli. Standing ovation per Giovanni Pezzoli con uno scrosciante applauso di tutto il teatro tv e Maurizio Meli va a presentare subito la giuria e il primo artista finalista in gara. Apre le danze Vincenzo Pio Zagaria di Cerignola (FG) con “Origami” e a seguire col ritorno di Francesco di Paola di Marsala (TP) con “Syncopatic Dream”, Barbara Losito di Bari con “Dicono”, Riccardo Moraca (altro ritorno al Premio) con “Care madre”, Cioko di Monza alla sua 4^ volta appunto con “Dove finisce il mare”, Luana Scarcelli di Roma con “Dimenticarsi di te”, Sabrina Brodosi di Roma, anche lei di ritorno, con “Le due mezze lune” di Berardino De Bari dalla Svizzera e alla sua 3^ partecipazione che si esibisce di seguito col brano “Mettiamola così”, Federica Gili di Torino con “Come la neve al cuore”, Stefano Del Rosso di Firenze di ritorno al Premio dopo alcuni anni di assenza dalle scene con “Tu mi turbi”, Mariafrancesca Pompella di Trentola (CE) con “Sotto voce”, Manuel Ragonesi di La Spezia con “Ricadere”, gli Agosto sulla luna di Lacco Ameno (NA) con “Credi”, il duo Asap di Rovigo con “La vela”, Emanuele Timpano di Torino in acustico con chitarra e voce con “Cometa”, Gavina Fiori di Sassari, con al piano Tonino Maccari, con “Sarai”, Nicola Albertini di Bologna con “La pistola” e appunto i Cosmopoliti di Palermo con “Ho dentro un pensiero”.
Dunque 18 finalisti che, nel corso della serata, si alternano in scena con gli ospiti Dominika Zamara (anche giurata) lirica internazionale accompagnata dal M° Amedeo Carrocci alla chitarra, Daniele Savelli che ha presentato il suo ultimo singolo “Sono come te” brano dal messaggio di grande spessore sociale, Manuel Rossi Cabizza, quest’anno in veste appunto di ospite per onori di carriera, che ha presentato il suo ultimo inedito “Chiedi a Pinocchio” e il giovanissimo organettista sardo Luca Cocco diventato ormai la mascotte del Premio.
La serata viene inframezzata da Maurizio Meli e Emanuela Petroni invitando in scena Rita Basso, mamma di Amina, per divulgare la causa del progetto sociale “Io sto con Amina”.
Entra in scena Arianna Fracasso di Lastra a Signa (FI) ospite d’onore per l’occasione in qualità di vincitrice della scorsa decima edizione col brano “Un anno fa” firmata da Aleandro Baldi.
Al termine dell’intera passerella, sale in cattedra Pierdavide Carone riproponendo la storica Nanì che portò a Sanremo con Lucio Dalla. Carone invita poi in scena l’amico e collega Vincenzo Capua ed insieme interpretano “Ci credi ancora” gran bel pezzo dei due grandi artisti. Purtroppo, per motivi di salute, era assente Sara Grimaldi che però seguiva il tutto telefonicamente e molto dispiaciuta di non essere in teatro tv. Siamo alle battute finali quindi di una kermesse musicale di assoluto prestigio e la regia manda un video di circa 8 minuti sulla vita e la carriera di Giovanni Pezzoli. Al termine dello stesso c’è la diretta telefonica tra Daniele Pezzoli e Maurizio Meli in cui il figlio di Giovanni racconta sinteticamente alcuni framenti toccanti della vita del padre e del loro rapporto. Rientra dunque la giuria col verdetto in mano e Patron Meli da il via alle nomination. Smaltite le premiazioni dell’11^ edizione, Patron Meli insieme a Pierdavide Carone e tutti gli artisti in gara interpretano, come da tradizione, “L’anno che verrà” salutando il 2023 e dando appuntamento alla 6^ Vetrina di Premio Lucio Dalla a Sanremo per il prossimo 9 Febbraio. La serata di Finalissima sarà trasmessa in due puntate tra il 26 Dicembre e il 6 Gennaio sul circuito tv nazionale Fox Production su 30 emittenti regionali italiane in DGT e sul canale satellitare di Capo D’Istria Tv in tutto il mondo oltre che sul canale Youtube di Premio Lucio Dalla.
La fotografia è stata curata dal grande Delfino Enrico Fontana che ha ripreso tutte le fasi della “Classica 3 Giorni” di Premio Lucio Dalla 2023.
Cultura
Pantelleria applaude l’inclusione: “Aspettando l’Asinello” conquista tutti

Non un semplice spettacolo, ma un’esperienza di comunità
“Aspettando l’Asinello“, scritto e diretto da Lucia Boldi con la collaborazione di Antonietta Valenza, continua a commuovere e far sorridere il pubblico di Pantelleria, trasformando piazza Cavour in un palcoscenico di vita vera.
Liberamente ispirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett, la piccola pièce alterna momenti ironici e poetici, ma a renderla unica è il suo cuore: gli attori dell’associazione L’Albero Azzurro, protagonisti di un teatro autentico, senza maschere né artifici, dove ogni gesto è verità e ogni parola è emozione.
Un teatro che diventa specchio dell’isola, e simbolo di un’inclusione vissuta, non proclamata, con l’impagabile partecipazione del M° Gianni Valenza e la sua musica.
Ogni replica è un piccolo miracolo, un atto di coraggio e improvvisazione.
E l’imprevisto, qui, non è un ostacolo: è parte del copione, come nella vita.
Sul palco, ogni ragazzo ha portato qualcosa di sé:
Roberta Belvisi, precisa e attenta;
Luisa Costa, con i suoi abbracci spontanei; Quintina Policardo, che tra una prova e l’altra porta il suo setter Argo; Tony Princiotto, impaziente di indossare le orecchie dell’asinello; Samuela Ferrandes, che volteggia sul palco interpretando il maestrale; Gianni Di Chiara, che attende sempre il suo turno con serenità; Mariateresa Lopez, stretta nel suo maglioncino fino al momento dell’ingresso; Nino Perniciaro, sulla sua sedia a rotelle elettrica e infine Giacomo Policardo, rumorista straordinario, che con la canzone U sciccareddu riesce a strappare risate e applausi — persino dalle tre asinelle vere, nel recinto accanto alla piazza.
Venerdì 10 Aspettando l’Asinello non andrà in scena, invece sabato alle ore 18 si terrà l’ultima replica, eccezionalmente davanti al sagrato della chiesa, poiché la piazza sarà occupata da barbecue e padellate di spaghetti. Un dettaglio che sembra uscito da Beckett stesso, ma che a Pantelleria diventa realtà, con il sorriso.
“Aspettando l’Asinello” è stato presentato dal CAI di Pantelleria, con il sostegno del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e del Comune, e fa parte di un progetto più ampio: la realizzazione di un documentario, curato dal videomaker Nicola Ferrari e la sua Associazione Culturale Obiettivo Mediterraneo che racconterà come sull’isola l’inclusione non sia una promessa, ma una pratica quotidiana.
“Questo spettacolo — spiega Lucia Boldi — è nato dal desiderio di dare voce a chi non sempre ne ha una. I ragazzi dell’Albero Azzurro non recitano: vivono. E a modo loro ci insegnano che la normalità è solo una parola, e che la diversità è un dono.”
Tra una prova e l’altra, Boldi confessa di aver contato trentasei caffè offerti da amici e spettatori.
“Ho forse la gastrite — scherza — ma anche il cuore pieno di gratitudine.”
E Pantelleria applaude, non solo lo spettacolo, ma un’idea di umanità che cammina, sorride e sa aspettare. Anche l’asinello.
Spettacolo
Streaming in Italia: tra le serie in vetta “The Pitt”, new entry “Play Dirty” guida i film – JustWatch

l’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima settimana: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts
I FILM
Per i film, questa settimana entra direttamente in vetta Play Dirty – Triplo Gioco. La pellicola segue Parker, ladro professionista, alle prese con il colpo della vita: una sfida mai affrontata prima, in cui lui e il suo team dovranno affrontare un dittatore sudamericano, la mafia di New York e l’uomo più ricco del mondo.
Al secondo posto si posiziona un’altra nuova entrata, Le Assaggiatrici. Ambientata nel 1943, con Berlino bombardata dagli Alleati, la giovane Rosa si rifugia dai suoceri in un piccolo villaggio. Qui scopre un segreto impensabile: al confine del villaggio si trova la Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler.
Chiude il podio Steve, anch’esso nuova entrata. La pellicola racconta ventiquattr’ore nella vita del preside Steve, che guida una scuola speciale dove gli studenti sono all’ultima possibilità prima dell’esclusione definitiva dal sistema. Determinato a supportare i ragazzi problematici, Steve lotta contemporaneamente con il peggiorare della propria salute mentale.
SERIE TV
Per le serie TV, mantiene la vetta per la seconda settimana consecutiva The Pitt, che racconta l’impegnativo pronto soccorso del Trauma Medical Center di Pittsburgh. Lo staff ospedaliero si trova a fronteggiare ogni giorno un numero di pazienti superiore alla capienza del reparto, mentre i fondi rimangono insufficienti e le difficoltà si accumulano. Una serie intensa che mostra le sfide quotidiane di chi lavora in un ambiente dove ogni decisione può fare la differenza tra la vita e la morte.
Al secondo posto debutta Monster: La storia di Ed Gein, che racconta i terribili crimini del noto assassino. Ambientata nel Wisconsin negli anni ’50, la serie mostra Eddie Gein, uomo dall’aspetto tranquillo e amichevole, che nasconde in realtà un mostro capace di violenza inaudita.
Chiude il podio House of Guinness, che sale di cinque posizioni. Ambientata nell’Irlanda del XIX secolo, la serie racconta come, dopo la morte di Benjamin Guinness, i suoi figli Arthur, Edward, Anne e Ben debbano prendere le redini dell’omonima birra di famiglia, affrontando sfide e segreti che mettono a rischio il futuro del business. Dal creatore di Peaky Blinders.
A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.
Questa settimana JustWatch ha deciso di mettere in evidenza la sua guida alle migliori serie true crime su Netflix e dove vederle in streaming in Italia. È appena uscita la terza stagione della serie Monster: La storia di Ed Gein debuttando direttamente al secondo posto della Streaming Chart settimanale italiana. La lista completa è disponibile a questa pagina: https://guides.justwatch.com/it/true-crime-serie-netflix-streaming
Cultura
Pantelleria Asinabile, “Aspettando l’asinello” con attori speciali dell’Albero Azzurro

“Aspettando l’asinello”: il debutto dei ragazzi speciali dell’Albero Azzurro al Festival Pantelleria Asinabile
Pantelleria si prepara a vivere un appuntamento unico nel suo genere: “Aspettando l’asinello”, una pillola teatrale scritta da Lucia Boldi e liberamente ispirata al celebre Aspettando Godot di Samuel Beckett. Lo spettacolo andrà in scena dal 6 all’11 ottobre, in Piazza Cavour, all’interno della settimana del Festival Pantelleria Asinabile, con due repliche quotidiane dal lunedì al venerdì (ore 10.30 e 11.30) e un’unica rappresentazione conclusiva il sabato alle 18.
Ad interpretare questa rivisitazione saranno i ragazzi speciali dell’associazione L’Albero Azzurro, protagonisti di un percorso creativo che unisce teatro, inclusione e comunità. La scelta di ispirarsi a Beckett non è casuale: l’attesa, la lentezza, il tempo che scorre tra speranza e ironia, trovano un riflesso profondo nelle sensibilità dei giovani attori coinvolti. E l’“asinello” che dà il titolo alla commedia diventa simbolo di compagnia, di natura e di autenticità, radicato nell’immaginario dell’isola.
Lo spettacolo è presentato dall’Albero Azzurro in collaborazione con il CAI Pantelleria, il Parco Nazionale Isola di Pantelleria, il Comune di Pantelleria e Obiettivo Mediterraneo, realtà che insieme hanno reso possibile la messa in scena.
“Aspettando l’asinello” non è una commedia tradizionale, ma una piccola grande avventura teatrale, un viaggio tra emozioni, ironia e poesia. Per i ragazzi attori sarà l’occasione di mettersi in gioco davanti al pubblico, mostrando talento e coraggio; per gli spettatori, un invito a guardare Pantelleria e il teatro con occhi nuovi.
Con questo progetto, il Festival Pantelleria Asinabile conferma la sua vocazione a essere non solo celebrazione della cultura e delle tradizioni dell’isola, ma anche laboratorio vivo di inclusione e creatività condivisa
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