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Ambiente

Ponte sullo Stretto: tra ambizioni ingegneristiche e sfide di sostenibilità

Redazione

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Il Ponte sullo Stretto di Messina torna al centro del dibattito nazionale dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess. L’opera, destinata a collegare Sicilia e Calabria con una struttura a campata unica, è considerata un’impresa ingegneristica senza precedenti in Europa. Tuttavia, mentre il governo sottolinea i benefici economici e infrastrutturali, enti e associazioni sollevano dubbi sulle criticità ambientali e tecniche ancora aperte. In questo scenario, tra entusiasmo e perplessità, si delineano i prossimi passi di una delle opere pubbliche più discusse d’Italia.

Un progetto unico al mondo e i suoi obiettivi
Il Ponte sullo Stretto è concepito come una struttura a campata unica lunga oltre 3 chilometri, con una larghezza di 60 metri e un’altezza che consentirà il passaggio delle più grandi navi mercantili. Secondo la documentazione ufficiale, potrà ospitare sei corsie stradali e due binari ferroviari ad alta capacità. Si tratta di un progetto che, se realizzato nei tempi previsti, diventerà un simbolo di innovazione tecnologica e di connessione strategica tra Nord e Sud del Paese.

Sul sito ufficiale della società Stretto di Messina si evidenzia inoltre il carattere internazionale dell’iniziativa: ingegneri, università e aziende specializzate, così come realtà legate ai fornitori di energia elettrica, sono coinvolti in un percorso di ricerca e sviluppo che potrebbe rendere l’Italia un punto di riferimento nel settore delle grandi infrastrutture. Una visione che punta non solo al miglioramento dei collegamenti, ma anche al rafforzamento del ruolo geopolitico del Paese nel Mediterraneo.

Le criticità ambientali e tecniche sollevate dagli esperti
Nonostante le ambizioni, il progetto non è esente da critiche. Secondo diversi enti accreditati e associazioni ambientaliste, uno dei principali nodi riguarda l’impatto sull’ecosistema dello Stretto, un’area caratterizzata da biodiversità marina e da condizioni geologiche e sismiche particolarmente delicate. Le analisi hanno messo in evidenza i rischi legati alla fauna ittica e alla navigazione, oltre alle emissioni e al costo del kWh necessario per alimentare un cantiere di tali dimensioni.

Dal punto di vista tecnico, alcune perplessità si concentrano sulla resistenza della struttura alle sollecitazioni estreme, mentre sul piano economico si valuta anche l’incidenza del Prezzo Unico Nazionale (PUN) per la fornitura di energia necessaria ai lavori. Lo Stretto di Messina è noto per forti venti e per la sua attività sismica. Sebbene i progettisti abbiano previsto soluzioni di ultima generazione, come materiali ad alta prestazione e sistemi antisismici avanzati, restano interrogativi sulla reale capacità di un ponte di tali dimensioni di affrontare condizioni naturali eccezionali.

Un’ulteriore questione riguarda i costi di manutenzione e la gestione futura dell’opera, che secondo alcuni esperti dovrebbero essere regolati anche in coerenza con gli indirizzi stabiliti da ARERA. Se da un lato il governo assicura che il ponte sarà sostenibile nel lungo periodo, dall’altro esperti indipendenti sottolineano la necessità di piani finanziari dettagliati e realistici. 

Tempistiche, finanziamenti e prospettive future

Con l’approvazione definitiva del Cipess, il progetto è entrato in una fase operativa. Secondo quanto comunicato dal Ministero delle Infrastrutture, i cantieri potrebbero avviarsi entro la fine del 2025, con una durata stimata di circa otto anni per il completamento. Il costo complessivo previsto supera i 13 miliardi di euro, finanziati in parte con risorse statali e in parte attraverso contributi europei e privati.

Sul fronte occupazionale, il governo parla di un impatto significativo:

decine di migliaia di addetti diretti e indiretti saranno coinvolti nella costruzione

una volta completata, l’opera dovrebbe generare benefici a lungo termine per la mobilità e per l’economia del Sud

i settori più interessati saranno turismo, logistica e commercio

Le autorità sottolineano come il ponte rappresenti una sfida e al tempo stesso una grande opportunità per ridurre l’isolamento infrastrutturale della Sicilia.

Tuttavia, le prospettive future dipenderanno dalla capacità di conciliare obiettivi ingegneristici e tutela del territorio, così come dalla possibilità di scegliere il fornitore più conveniente per sostenere in modo efficiente i consumi energetici legati alla gestione dell’opera. La società Stretto di Messina ha dichiarato di voler collaborare con università e centri di ricerca per monitorare costantemente l’impatto del progetto e garantire il rispetto degli standard ambientali. In questo senso, il ponte si configura non solo come un’opera di collegamento, ma come un banco di prova per l’Italia su innovazione, sostenibilità e visione strategica.

Fonte: https://www.papernest.it/

Ambiente

Pantelleria, distacco di elettricità 13 e 14 ottobre. Ecco dove

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La Società SMEDE ha programmato l’interruzione di energia elettrica in diverse zone dell’isola

Ecco nei seguenti avvisi i dettagli

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Ambiente

Pantelleria, 9 e 10 ottobre distacco di energia da Punta Fram a Kania. I dettagli

Direttore

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Nelle mattinate del 9 e 10 ottobre prossimi, la società SMEDE procederà all’interruzione di energia elettrica in diverse contrade e strade dell’isola.

I dettagli negli avvisi seguenti

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Ambiente

Pantelleria 2030: al via i workshop partecipativi verso una pianificazione condivisa

Redazione

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Aperta la candidatura spontanea al workshop del 18 ottobre
Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria prosegue il percorso verso la definizione della
Strategia di Sviluppo Sostenibile – Pantelleria 2030, che mira a costruire insieme alla
comunità una visione condivisa per il futuro dell’isola, in coerenza con i principi
dell’Agenda 2030.
Due i momenti importanti da segnare in calendario:
– Venerdì 17 Ottobre, alle ore 17.00 l’evento pubblico “Pantelleria 2030: Workshop
Ispirazionale” che vuole offrire un momento di confronto aperto con altre realtà
nazionali;
– Sabato 18 Ottobre saranno avviati i tavoli di lavoro – workshop partecipato EASW –
che vedranno coinvolte le realtà che rappresentano l’isola, in modo da permettere
gruppi di lavoro eterogenei e che vedrà nella parte finale della giornata di lavoro,
una restituzione pubblica.
I due eventi si terranno presso il Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo.
Il workshop di co-progettazione, basato sulla metodologia EASW – European Awareness
Scenario Workshop, è il cuore del processo partecipativo: durante l’intera giornata,
cittadini, istituzioni, operatori economici, sociali e culturali saranno guidati a:
– immaginare scenari desiderabili per l’isola, condividendo valori e priorità comuni;
– tradurre idee in proposte concrete, da trasformare in azioni realizzabili sul territorio.
Per garantire gruppi di lavoro rappresentativi e inclusivi, la partecipazione al workshop del
18 ottobre sarà possibile oltre che attraverso invito formale ricevuto dall’Ente Parco, anche
previa candidatura spontanea. Le candidature devono rappresentare una realtà
formalizzata (associazione, consorzio, ecc.) a Pantelleria e possono scegliere in quali
tematiche in particolare intendono collaborare attivamente, per completare i gruppi di
lavoro che si formeranno per sabato 18 Ottobre.
Le organizzazioni interessate possono presentare la propria candidatura compilando entro
il 10 il Google Form dedicato che è disponibile al seguente link:
https://docs.google.com/forms/d/1-ynkKQURkLXpoqqLY-
1fWl8RTgn5rRBce979NpK_eH8/viewform?edit_requested=true
Un percorso per il futuro di Pantelleria.
Il workshop di co-progettazione del 18 ottobre rappresenta un passaggio fondamentale del
percorso “Pantelleria 2030”: un’occasione unica per contribuire con idee, visioni ed
esperienze personali alla definizione delle linee strategiche che guideranno l’isola nei
prossimi anni. La cittadinanza è quindi invitata a partecipare al momento di chiusura, di
sabato 18 Ottobre, durante il quale saranno sintetizzati gli elementi conclusivi più
importanti.
Tutte le informazioni aggiornate saranno disponibili sulla pagina web dedicata del Parco:
https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=192

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