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Cronaca

Poggioreale, Soccorso Alpino e Polizia per agricoltore gravemente ferito

Matteo Ferrandes

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Soccorso Alpino e Polizia, intervento a Poggioreale per un agricoltore ferito
Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e IV Reparto volo della Polizia di Stato in azione
nelle campagne di Poggioreale (Trapani) per recuperare in elicottero un agricoltore
gravemente ferito. V.C, 58 anni, di Poggioreale, ha rischiato di tranciarsi il piede mentre
eseguiva lavori in campagna con un decespugliatore a lama. L’uomo si era procurato una
profonda ferita alla gamba sinistra, all'altezza della caviglia, e perdeva sangue
vistosamente.
A dare l’allarme al Numero Unico di Emergenza 112 erano stati altri agricoltori che
lavoravano nelle vicinanze. Il 118 ha inviato immediatemante un’ambulanza ma, non
essendo riucito ad arrivare sul posto per la pessima condizione delle strade sterrate della
zona, hanno allertato il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano che, a sua volta, ha
chiesto l'intervento del IV Reparto Volo in forza di un consolidato rapporto di
collaborazione.
Un elicottero AW139 della Polizia ha imbarcato due tecnici di elisoccorso del SASS
all’aeroporto di Boccadifalco e in pochi minuti ha raggiunto Poggioreale dove, intanto, i sanitari del 118 era riusciti a raggiungere a piedi il ferito insieme a una pattuglia di carabinieri. I due tecnici, calati col verricello, hanno immobilizzato l’agricoltore, lo hanno
imbarellato e issato a bordo sempre con il verricello. Poi si sono diretti all’ospedale Civico di Palermo dove lo hanno consegnato ai sanitari.

Salute

Liste d’attesa, visite notturne e nei festivi nel pubblico e priorità ai più fragili e gravi. Caronia “Una vera rivoluzione che può risolvere il problema”

Marilu Giacalone

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Con tre emendamenti proposti da Marianna Caronia (Noi Moderati) e approvati all’unanimità, la Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana ha proposto di apportare due “semplici ma rivoluzionarie” modifiche al sistema di organizzazione delle liste d’attesa, con l’obiettivo di ridurle drasticamente, introducendo allo stesso tempo uno strumento di controllo e conoscenza da parte dei cittadini e del Parlamento.
“Si tratta di provvedimenti che per la realtà siciliana – spiega Caronia – sono tanto semplici quanto rivoluzionari e possono davvero rappresentare il momento della svolta nella triste vicenda delle liste d’attesa in sanità”.
Secondo quanto votato in Commissione, infatti, le strutture ospedaliere siciliane potranno erogare visite ed esami diagnostici nei giorni festivi e nelle ore notturne dei giorni feriali, previa verifica della disponibilità. Questa misura, oltre ad abbattere i tempi d’attesa, assicurerà il funzionamento ottimizzato dei macchinari, evitando sprechi di capacità tecnologica e riducendo in modo significativo i tempi di ammortamento dei costi di investimento sui macchinari diagnostici.

Le Aziende Sanitarie dovranno inoltre destinare risorse specifiche per ridurre i tempi d’attesa delle prestazioni critiche, con priorità a pazienti oncologici, oncoematologici, cronici complessi e con altre vulnerabilità: persone con disabili, minori, donne in gravidanza; soggetti con vulnerabilità socio-economiche.  

“Per la prima volta – spiega Marianna Caronia – si introduce il principio di valutazione del costo delle macchine diagnostiche, come TAC, risonanze e apparecchiature ad alto “tempo macchina”. L’obiettivo è massimizzarne l’utilizzo, riducendo non solo le liste d’attesa ma anche i tempi di ammortamento, con evidenti risparmi per il sistema sanitario.”

Un ultimo emendamento prevede che l’Assessore alla Salute debba presentare al Parlamento relazioni semestrali sui risultati raggiunti, “garantendo – continua Caronia – un controllo costante dell’efficacia delle misure e una rendicontazione pubblica ai cittadini.”
“Queste modifiche possono davvero segnare un momento di svolta – spiega la parlamentare di Noi Moderati – perché autorizzare prestazioni in orari notturni e festivi significa rispondere all’emergenza liste d’attesa con pragmatismo. Dare priorità ai pazienti fragili è un dovere etico, mentre l’ottimizzazione dei macchinari trasforma i costi in opportunità”

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Salute

Pantelleria, allarme Pronto Soccorso: pochi medici, turni massacranti e caos estivo. Ci scrive un pantesco

Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo
Continuano le segnalazioni dei cittadini che arrivano dai vari ospedali, in seguito a disfunzioni varie che poi ricadono sugli utenti
 

Un cittadino dell’isola di Pantelleria lamenta delle criticità al Pronto Soccorso dell’ ospedale Nagar: “Chi scrive è un cittadino che ha avuto modo di constatare personalmente la situazione attuale del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pantelleria e intende segnalare alcune gravi criticità che richiedono un intervento urgente. Il numero di medici in servizio è estremamente ridotto. L’attuale facente funzioni, Dirigente Medico, è costretto a sostenere un numero eccessivo di turni notturni, con evidenti ripercussioni sul suo stato di salute, sulla qualità dell’assistenza e sulla sicurezza operativa. A complicare la situazione vi è l’assenza di un altro medico a seguito di un infortunio e l’esenzione dai turni notturni di una dirigente medico per motivi di salute”.

 

Poi il cittadino, che sembra conoscere molto bene le dinamiche interne, aggiunge: “La situazione è ulteriormente aggravata dal notevole incremento di accessi al Pronto Soccorso durante il periodo estivo. Al momento, l’intero servizio viene mantenuto grazie all’encomiabile impegno del personale infermieristico, sottoposto a forte stress e carichi di lavoro non più sostenibili.
 

“Noi cittadini panteschi abbiamo già vissuto, con grande amarezza, il progressivo depotenziamento del nostro ospedale. Non ultima, la prevista chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia secondo la nuova rete ospedaliera. Dobbiamo ora preoccuparci anche per il futuro del Pronto Soccorso? Ci appelliamo alle autorità competenti affinché vengano adottati, con la massima urgenza, provvedimenti concreti per garantire la continuità e la dignità dell’assistenza sanitaria sull’isola”.

 

Le criticità 

Pantelleria vive alcune perduranti criticità legate alle aree disagiate,  dall’ isolamento alla carenza di personale, dagli elevati costi alla complessità nei trasferimenti. Spesso tutto questo si traduce in crisi sanitaria della comunità.
Sono anni che si parla di potenziamento reale dei servizi, di standardizzazione dell’emergenza e di  innovazioni come la telemedicina e il turismo sanitario inverso. La telemedicina ad esempio potrebbe offrire modelli alternativi e ridurre i disagi.
Sono necessari degli incentivi economici e professionali per medici e specialisti che scelgono di lavorare sulle isole, con turni premianti, alloggio e compensi.
Su una isola come Pantelleria, che dista 200 miglia da Trapani,  in assenza di collegamenti, specie in inverno, il Pronto Soccorso può restare l’unica linea di soccorso, ma  se è sottodimensionato è un grande problema.
 

Pantelleria da anni affronta delle complessità, ha perso progressivamente reparti. 
Ma il diritto alla salute non può essere garantito solo sulla terra ferma.

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Politica

Nuovi vertici nazionali nel “Movimento Indipendenza” di Gianni Alemanno

Redazione

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NOMINATI I NUOVI VERTICI NAZIONALI DEL “MOVIMENTO INDIPENDENZA” FONDATO DA GIANNI ALEMANNO. AUMENTA LA COMPAGINE DEI DIRIGENTI SICILIANI. ENTRANO NELL’ESECUTIVO NAZIONALE I COORDINATORI REGIONALI DELLA SICILIA, FELICE COPPOLINO E SALVO PACE. DUE LE INIZIATIVE FUTURE: SIT-IN NELLE PIÚ IMPORTANTI PIAZZE SICILIANE PER SENSIBILIZZARE I CITTADINI AL TEMA DEL SOVRAFFOLLAMENTO DELLE CARCERI E UNA RACCOLTA DI FIRME PER FARE DIVENTARE LA SICILIA UNA TERRA “GLIFOSATO FREE” 

Una nuova fase è stata avviata dal “Movimento Indipendenza”, fondato da Gianni Alemanno, che domenica scorsa, a Roma, ha nominato i nuovi vertici del Movimento, rinnovando il comitato esecutivo nazionale e la direzionale nazionale. Un risultato frutto di un confronto costruttivo, che ha visto protagonista la delegazione siciliana con l’ingresso nel comitato esecutivo di Felice Coppolino e Salvo Pace, ai quali è stato anche confermato il ruolo, rispettivamente, di coordinamento della Sicilia occidentale e orientale. Inoltre, è entrata a far parte del massimo organismo politico di Indipendenza, Adriana Cavasino di Mazara del Vallo.

E sempre alla direzione nazionale sono stati nominati: Marco Giammanco, che si occuperà del dipartimento nazionale sanità e Anna Maria Meli, invece, del Terzo settore. Infine, altri due siciliani faranno parte sempre della direzione nazionale: l’avvocato Salvatore Cristaldi di Mazara del Vallo e Nicola Pinna di Marsala. “Questi incarichi rappresentano un forte segnale di attenzione del nostro movimento nazionale nei confronti della Sicilia e, al contempo, ci spronano a continuare la lotta per la sua piena autonomia e per il concreto sviluppo dell’economia regionale”. È quanto hanno affermato Felice Coppolino e Salvo Pace. “Un percorso – aggiungono i due coordinatori siciliani – che ci deve vedere tutti accomunati in un unico obiettivo: quello di mettere sul campo tutti gli strumenti e le risorse idonee per dare nuovamente dignità alla nostra terra, da fin troppo tempo ostaggio di promesse e impegni mai mantenuti. Ed è per questo motivo che occorre, come primo forte segnale, investire sulla tutela degli agricoltori e dei pescatori siciliani, contro le attuali logiche folli e distruttive delle politiche comunitarie”.

DUE LE INIZIATIVE DI “INDIPENDENZA” SUL TERRITORIO. A breve, nelle più importanti piazze siciliane si svolgeranno dei sit-in per sensibilizzare la cittadinanza al tema del sovraffollamento delle carceri. Una problematica denunciata con forza dallo stesso fondatore del movimento Gianni Alemanno e recentemente affrontata pubblicamente anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A settembre, invece, il Movimento Indipendenza raccoglierà le firme per far diventare la Sicilia una terra “Glifosato free”, rendendo la produzione cereagricola di primissima qualità e salvaguardando, così, la salute dei cittadini. Si tratta di una tecnica che impegna le aziende all’eliminazione del glifosato dalla coltivazione e lavorazione dei prodotti, garantendo che questi siano privi di residui del diserbante. In Italia, alcune regioni e aziende agricole stanno già adottando questa pratica, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere pratiche agricole più sostenibili.

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