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Personaggi

Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, riconfermato Vice-Presidente Commissione per Libertà Civili al Parlamento Europeo

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“Questa mattina sono stato riconfermato, fino alla fine del mandato parlamentare, Vice-Presidente della Commissione per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni (LIBE). Un grande onore che mi riempie di orgoglio.

Come sempre, continuerò con tutte le mie forze a lavorare per un’Unione Europea più giusta, più equa e più solidale. Un’Unione Europea nella quale nessuno venga lasciato indietro.”

E’ un post autografo che lo stesso europarlamentare ha condiviso sui social media, questa mattina.

Il personaggio politico, con quella sua forte vena filantropica, si è distinto nel tempo quando cominciarono i primi sbarchi di clandestini presso la sua Lampedusa.

L’uomo, il medico, il politico, lo scrittore

Approfondiamo chi è

Pietro Bartolo nasce il 10/02/1956 da una famiglia di pescatori, a Lampedusa dove ha trascorso tutta la sua infanzia. Motivi di studio lo spingono a trasferirsi prima a Trapani, poi a Siracusa e infine a Catania dove consegue la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1983, specializzandosi in Ostetricia e Ginecologia. Intanto si sposava e diventava padre di tre figli.

Dopo alcune esperienze lavorative a Catania e Siracusa, nel 1988 ritorna sull’isola di Lampedusa dove affianca alla sua attività di medico esperienze nell’amministrazione pubblica come  vicesindaco e assessore alla sanità.

Nei primi anni del suo ritorno sull’isola riceve, inoltre, vari incarichi quali: medico convenzionato con l’aeronautica miliare e medico della Croce Rossa presso l’aeroporto di Lampedusa; con concorso pubblico, ricopre il ruolo di dirigente medico dell’unico presidio sanitario dell’isola e  inoltre, gli viene affidata la carica di ufficiale sanitario.

Dai primi sbarchi a Lampedusa (1991) si occupa della gestione del fenomeno migratorio sull’isola dal punto di vista sanitario fornendo assistenza medica. Dal 18 marzo 2011, con nota prot. N° 26694, è individuato come coordinatore della gestione di tutte le attività sanitarie inerenti l’emergenza immigrazione dall’Assessorato Regionale della Salute.

È stato membro del Comitato Tecnico Regionale, Multidisciplinare “Emergenza Migranti”. Nell’ambito della sensibilizzazione al fenomeno dell’immigrazione prende parte al docufilm “Fuocoammare” (2016) del regista Gianfranco Rosi, vincitore dell’Orso   d’Oro a Berlino. Scrive, inoltre, due libri: “Lacrime di Sale” (2016, Mondadori) in cui racconta la sua storia e la sua esperienza nella gestione del fenomeno migratorio, e “Le Stelle di Lampedusa” (2018, Mondadori) in cui è narrata la storia di una bimba di nome Anila che, partita dall’Africa e sbarcata a Lampedusa, tenta e riesce a ritrovare sua madre in Europa.

Le sua attività sono scandite da molti premi e onorificenze tra cui si ricordano: “Paul Harris Fellow” (Rotary International, 2011), Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2014), Premio “Sergio Vieira De Mello” (Cracovia, 2015), Premio “Ripple of Hope “ ed inserimento tra i “Defenders of Human Rights” (Robert F. Kennedy Human Rights Italia), Premio “Don Beppe Diana” (2016), Premio “Living Stone” (Fondazione INLIA, Gröningen, 2016), Onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2016), “Prix de la Tolerance  Marcel Rudloff” (Strasburgo, 2017), “Goodwill Ambassador” per Unicef (2017), Premio letterario “Leopold Staff” nella categoria personalità dell’anno (Varsavia, 2017), Onorificenza di Cavaliere Ufficiale dell’Ordine Equestre di Sant’Agata (Repubblica di San Marino, 2018).

 

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Personaggi

E’ morta Ornella Vanoni, un’artista di grande di stile, simpatia e sagacia

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“Io voglio vivere finchè do alla vita qualcosa”
Il mondo della musica perde una vera icona… “senza fine”

La voce tra le più imitate e seducenti della musica italiana si è spenta per sempre.
Ornella Vanoni è morta a 91 anni, nella sua casa di Milano, colpita da un arresto cardiocircolatorio.  I soccorritori sono arrivati quando ormai era troppo tardi. 

Classe ’34, con lei si chiude un sipario dello spettacolo senza tempo e senza repliche. L’artista, che aveva esordito nello spettacolo a teatro con Strehiler,  non era solo una cantante, era un simbolo capace di attraversare epoche senza mai diventare fuori moda. 
All’attivo si contano quasi settant’anni di carriera e  oltre 55 milioni di dischi venduti, che hanno  scolpito la sua voce nella memoria mondiale. 

La personalità forte, caratterizzata spesso da sferzate pungenti, era dotata di grande intelligenza e capacità da riuscire a cantare sul palco duettando con giovani big della canzone italiana.

Negli ultimi anni era diventata la presenza fissa più attesa da Fabio Fazio, forse più della Littizzetto, che superava in simpatia e spontaneità. 
Lo scorso giugno venne insignita della laurea honoris causa. Durante la cerimoni seppe manifestare la sua regale umiltà.

Parlando della morte, la cantante milanese così si è espressa “Io non voglio morire troppo grande. Io voglio vivere finchè alla vita do qualcosa e la vita mi dà. Il giorno in cui non dò più o non mi dà, io non voglio vivere.”

Ieri sera se ne è così come ha vissuto, con stile, senza clamore. 
Di lei rimarranno le sue canzoni intramontabili, impresse addosso al suo pubblico come cicatrici dolci.

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Personaggi

E’ morto il M° Beppe Vessicchio: il mondo dello spettacolo perde un grande personaggio

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A diramare la notizia è l’ospedale San Camillo Forlanini di Roma, dov’era ricoverato in rianimazione per una polmonite interstiziale precipitata rapidamente.
Aveva solo 69 anni e la sua esistenza è stata costellata di grandi soddisfazioni professionali e personali.
Era stimatissimo e amato da chiunque abbia incrociato il suo cammino, co il suo fare elegante e garbato.

Giuseppe Vessicchio era nato a Napoli il 17 marzo 1956, era compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore tra i più amati e riconoscibili del panorama italiano, noto per la sua grande sensibilità musicale, presenza straordinaria nei vari festival di Sanremo. Nella sua carriera ha collaborato con i più grandi nomi italiani e internazionali, da Gino Paoli a Roberto Vecchioni, da Zucchero a Ornella Vanoni.

Immagine di copertina dal web

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Cultura

Gangi, intitolata piazzetta ad Andrea Camilleri

caterina murana

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A soli sei anni dalla scomparsa del grande scrittore siciliano la comunità di Gangi lo ricorda così

In occasione del centenario di Andrea Camilleri il Comune di Gangi gli ha intitolato una piazzetta lungo la via Porta di Malta. La cerimonia di scopertura della targa si è svolta venerdì scorso alla presenza delle autorità civili e militari. A tagliare il nastro il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, la presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi e il minisindaco Giuseppe Spallina.


Per ricordare il celebre scrittore siciliano il polo museale di Palazzo Sgadari ha ospitato una manifestazione dal titolo: “100 Camilleri: trame, curiosità e retroscena dei libri più amati dai lettori”. Un itinerario letterario e dialoghi a cura di Fidapa, IC Polizzano, ISIS Salerno, Istituzione Gianbecchina e Tempo libero degli Anta.

La Biblioteca Comunale, in collaborazione con le associazioni e gli istituti scolastici, ha proposto un evento unico dedicato alla valorizzazione dell’opera letteraria del grande scrittore siciliano maestro di cultura, che ha fatto conoscere nel mondo un’immagine positiva della Sicilia, lontana dai logori stereotipi che troppo spesso l’hanno caratterizzata. Un suggestivo tour letterario all’interno del Museo Civico di Palazzo Sgadari. Le otto sale hanno accolto ognuna i libri più amati di Andrea Camilleri ma anche il fumetto: “Le avventure di Topalbano” edito da Panini ispirato ai suoi romanzi.

Mentre sabato e domenica in occasione dell’ultimo weekend de “October Books and events” a palazzo Bongiorno sono stati presentati due libri: “Di silenzio e d’ombra” di Bernadette Milletarì e “La via dei Tholòs. Simbolismo del centro e tracce di architettura dedalica negli ipogei della Gurfa-Pantheon dei Sicani” a cura di Carmelo Montagna.

Ufficio stampa i.m. 3492978581

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